mariok ha scritto:camillobenso ha scritto:Dario Fo a Otto e mezzo.
<<Cosa ne pensa di Papa Francesco?>>
- Splendido -
Tutta la sinistra attuale, sia cattolica che atea guarda con ammirazione e senza ipocrisia alcuna a questo Papa del cristianesimo delle origini.
E' la riprova che la sinistra non ha nulla da dire di suo e non può far altro che accodarsi (a volte alla chiesa, a volte al pacifismo, a volte all'ambientalismo e qualche volta anche ad un presunto capitalismo illuminato).
A distruggere la sinistra principalmente saranno in due. D’Alema che ha grandi ambizioni
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-conte ... jpg?47e3a5
e Veltroni il sognatore di un partito all’americana, con una grande passione per il presepe come Luca Cupiello.
Caduta ogni ideologia dopo la Bolognina, e non sapendo elaborarne una nuova diventa più che evidente che i maggiorenti Pds – Ds trasformino quel partito in un comitato d’affari come la vecchia Dc.
Il giro d’affari è grosso intorno al Pd mi dice sempre un vecchio comunista ancorato ancora al Pd pur riconoscendo che è diventato la prima cellula della rinnovata Dc.
“Abbiamo una banca” pronuncia l’ex segretario - banchiere Ds, Fassino, nell’estate del 2007.
Facendo finta di non sapere che da sempre hanno le mani in pasta nel MPS.
Ovviamente la stragrande maggioranza degli elettori ex Pci-Pds-Ds-Pd, ignorano le manovre dei loro dirigenti, e altri preferiscono far finta di non sapere, perché lo smarrimento è grande.
Incapace di fare politica la coppia D’Alema – Veltroni & soci, distrugge tutto l’elettorato portandolo al minimo storico del 17,2 % durante le elezioni del 2006, vinte dal solito Romano Prodi.
Se non ci fosse stato Romano Prodi alla guida della coalizione il crollo dei Ds sarebbe stato ancora più vistosamente sensibile. Da urlo.
Motivo: L’assoluta assenza di una politica di contrasto al Berluscone che grazie alla dirigenza diessina e margheritina ha potuto strafare a suo completo piacimento nella legislatura 2001-2006, con un D’Alema infastidito dai movimenti di opposizione al banana.
Alle elezioni del febbraio scorso, il Pd perde 3,5 milioni di voti. E’ presumibile supporre, visto come la pensano da queste parti, che almeno 3 milioni siano di provenienza ex Ds.
Come è presumibile che buona parte dei 10 353 275 voti di febbraio siano ancora a prevalenza diessina.
Voti di chi in buona parte stenta a capire la trasformazione del Pd nella nuova Dc, e di chi lo ha capito ma non sa cosa fare.
La sinistra di base invece non è affatto morta. E’ smarrita e confusa di fronte ad una classe dirigente venduta.
Chi ha fallito è la classe dirigente.
La sinistra politica non esiste più da anni.
Sopravvive il Sel, proveniente dal Correntone Ds e poi dai fuoriusciti di Rifondazione in cerca di visibilità.
Quello che c’è da chiedersi è perché il Sel non polarizzi la sinistra di base, riducendosi a riserva indiana.
La cultura della sinistra è comunque presente nell’elettorato italiano, ed è quella di sempre.
Con mia grande sorpresa ho constato che è presente anche in una sparuta minoranza di giovani ventenni, che però non sa come orientarsi.
La sinistra è un partito vecchio di 2020 anni.
La sua origine deriva dal Nazareno e dalla sua predicazione.
I valori originali cristiani sono quelli dell’epoca.
Sono valori universali che stanno bene anche agli atei.
Tanto è vero che atei e cristiani sono stati insieme fianco a fianco sin dal primo dopoguerra all’interno del Pci.
Comunisti che andavano a messa alla domenica ce ne stavano parecchi.
Allora come oggi i valori sono rimasti inalterati, anche perché sono sempre quelli di 2020 anni fa.
Dopo anni interminabili pontificati di destra, l’avvento di quella meteora socialista di Giovanni XXIII, ha allentato la tensione di tutti i mangiapreti della sinistra.
Non era necessario diventare credenti, ma la presenza di un Papa che sapeva guardare ai valori sociali, non poteva essere sottovalutato e ignorato a sinistra.
Lo stesso accadrà successivamente con Luciani e il cardinal Martini.
La presenza di Bergoglio con una visione cristiana, cioè socialista, induce immediatamente e naturalmente a prestare attenzione al nuovo Papa per chi è di sinistra.
E’ un meccanismo immediato, spontaneo e naturale.
I cardinali Ruini, Bertone, Bagnasco, non sono di certo un polo d’attrazione per la sinistra.
Gli atei e i credenti devono comunque fare un pezzo di strada insieme nel percorso della vita su questo pianeta.
Quello che li può dividere è solo la visione filosofica dell’esistenza di Dio.
Ma se si trovano nella stessa fabbrica e nella stessa linea di montaggio, dal punto di vista sociale hanno gli stessi problemi.
Ed insieme devono tentare di risolverli.
Non può essere la fede o la non fede a dividerli.
Cristiani e socialisti hanno lo stesso valore della vita. E quindi sono naturalmente schierati per la pace e non per la soppressione della vita umana, come invece è facilmente riscontrabile a destra.
Come sono naturalmente a favore dell’ecologia, perché non si può distruggere l’ambiente che è la fonte della sopravvivenza umana.
Cementificare un campo di grano non ha molto senso se ti può dare da che sopravvivere.
Ma anche l’habitat dell’uomo non può essere una sola distesa di cemento.
L’uomo ha bisogno di verde, di prati, di alberi, di boschi per sopravvivere.
In quanto al capitalismo, le classi dirigenti della ex sinistra sono state sopraffatte dagli eccessi.
Ma sostanzialmente viviamo in una società capitalista. Quello che è estremamente deleterio è il capitalismo di rapina, quello dei pescecani, quello della sopraffazione dell’uomo sull’uomo, il capitalismo finanziario.
L’esperienza russa e quella cinese della società comunista hanno fallito, perché hanno poi ceduto al capitalismo più deteriore.
Le piccole comunità francescane che in pratica vivono il socialismo e il comunismo hanno parecchie difficoltà anche loro nella vita di tutti i giorni.
A parole è facile parlare di socialismo e comunismo, ma poi vivere una vita come quella di Don Gallo, a disposizione del prossimo giorno e notte non è affatto facile.
I compagnosky di mia conoscenza fuggirebbero a gambe levate.