La Questione Monti
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Re: La Questione Monti
Come si risolve?
Per l'appunto devono essere Bersani e Vendola a dirlo.
Per quanto mi riguarda posso dire.
Adesso che Serpico e` operativo bisogna integrare tutte le banche dati.
Politicamente devono cadere le loby che proteggono dati interessi, vedi le slot machines.
Forse occorre aumentare il personale della guardia di finanza e quello dedito ai procedimenti fiscali.
Infine, se non vogliamo sommosse e senso di repulsione verso le attivita` di verifica fiscale,
occorre riportare l'onere della prova il piu possibile all'accusa.
Non e` giusto ne' civile terrorizzare una popolazione con presunti studi di settore (che abolirei)
al punto che se sei fuori devi essere tu a dimostrare di essere in regola.
Se lo studio di settore dice che c'e` un'anomalia, Serpico accede una lampadina rossa.
Poi pero` prima di ogni coinvlgimento formale il finanziere deve dimostrare lui che il cittadino
interessato ha evaso. Dimostrare, non presumere sulla base dello studio di settore.
Oggi come fanno. C'e` l'anomalia, fanno un po' di indagine, poi mantengono l'accusa.
Ingiusta o meno che sia, dimostrata o meno l'accusa, il cittadino o dimostra di essere
a posto (e a volte neanche basta a convincere il funzionario), oppure sceglie mesi e
anni di costosi ricorsi alla magistratura.
Per cui spesso si paga pur non essendo nel torto.
Sia chiaro, non voglio difendere gli evasori fiscali.
Ma per risolvere il problema occorrono controlli a tappeto, di massa, su oltre la
meta` dei contribuenti italiani.
Per cui politicamente e civilmente non ci si puo` permettere di lavorare
come fanno oggi.
Ragione per cui l'onere della prova deve tornare all'accusa e, aggiungo,
il processo non deve essere visto come un incubo.
E qui sta l'altro nodo della riforma.
Occorre snellire, pur mantenendo le necessarie garanzie di imparzialita`
e correttezza, il PROCESSO.
Forse serve piu` personale, forse le procedure vanno riviste.
Senz'altro va semplificato l'intero sistema fiscale di tassazione,
detrazione e deduzioni.
L'idea pero` e` che il cittadino accusato ha modo di difendersi in tempo utile
(e costi bassi) all'interno di un processo gestibile per tempi e complessita`.
Cio` garantisce il cittadino accusato ingiustamente.
Ma garantisce anche lo stato che in tempi brevi, 6 mesi al massimo, "il maltolto rientra nelle casse".
Ciao.
soloo42000
Per l'appunto devono essere Bersani e Vendola a dirlo.
Per quanto mi riguarda posso dire.
Adesso che Serpico e` operativo bisogna integrare tutte le banche dati.
Politicamente devono cadere le loby che proteggono dati interessi, vedi le slot machines.
Forse occorre aumentare il personale della guardia di finanza e quello dedito ai procedimenti fiscali.
Infine, se non vogliamo sommosse e senso di repulsione verso le attivita` di verifica fiscale,
occorre riportare l'onere della prova il piu possibile all'accusa.
Non e` giusto ne' civile terrorizzare una popolazione con presunti studi di settore (che abolirei)
al punto che se sei fuori devi essere tu a dimostrare di essere in regola.
Se lo studio di settore dice che c'e` un'anomalia, Serpico accede una lampadina rossa.
Poi pero` prima di ogni coinvlgimento formale il finanziere deve dimostrare lui che il cittadino
interessato ha evaso. Dimostrare, non presumere sulla base dello studio di settore.
Oggi come fanno. C'e` l'anomalia, fanno un po' di indagine, poi mantengono l'accusa.
Ingiusta o meno che sia, dimostrata o meno l'accusa, il cittadino o dimostra di essere
a posto (e a volte neanche basta a convincere il funzionario), oppure sceglie mesi e
anni di costosi ricorsi alla magistratura.
Per cui spesso si paga pur non essendo nel torto.
Sia chiaro, non voglio difendere gli evasori fiscali.
Ma per risolvere il problema occorrono controlli a tappeto, di massa, su oltre la
meta` dei contribuenti italiani.
Per cui politicamente e civilmente non ci si puo` permettere di lavorare
come fanno oggi.
Ragione per cui l'onere della prova deve tornare all'accusa e, aggiungo,
il processo non deve essere visto come un incubo.
E qui sta l'altro nodo della riforma.
Occorre snellire, pur mantenendo le necessarie garanzie di imparzialita`
e correttezza, il PROCESSO.
Forse serve piu` personale, forse le procedure vanno riviste.
Senz'altro va semplificato l'intero sistema fiscale di tassazione,
detrazione e deduzioni.
L'idea pero` e` che il cittadino accusato ha modo di difendersi in tempo utile
(e costi bassi) all'interno di un processo gestibile per tempi e complessita`.
Cio` garantisce il cittadino accusato ingiustamente.
Ma garantisce anche lo stato che in tempi brevi, 6 mesi al massimo, "il maltolto rientra nelle casse".
Ciao.
soloo42000
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Re: La Questione Monti
Intervista rilasciata da Bersani al wall street journal il 9 dicembre 2012
WSJ: If elections don't result in a clear majority, would you be favorable to a second mandate by Mr. Monti?
MR. BERSANI: I don't think we will find ourselves in that situation.
But should it be the case, the solution would neither be Monti nor Bersani, it would be new elections.
http://online.wsj.com/article/SB1000142 ... 18036.html
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Re: La Questione Monti
nel caso non fosse ancora del tutto chiaro che Monti è un nemico del PD:
faccio presente che a quelli che fanno il salto della quaglia si chiede di dimettersi dalle cariche ottenute grazie ai voti del PD...
Sindaco passa dal Pd a Monti,
il partito ne chiede le dimissioni.
Simone Montermini guida il Comune di Castelnovo di sotto, nel Reggiano.
Eletto nel 2009, dopo aver lasciato i democratici è diventato il coordinatore provinciale di Italia Futura.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... ef=HREC1-2
faccio presente che a quelli che fanno il salto della quaglia si chiede di dimettersi dalle cariche ottenute grazie ai voti del PD...
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Re: La Questione Monti
Intervistato poco fa ad UnoMattina, il professor Monti, riferendosi a SEL dice che
"bisognerebbe tagliare le ali estreme" affinché il PD possa allearsi con il centro.
Con riferimento a Fassina:
"so che il responsabile economico Stefano Fassina, ha anche avuto un buon risultato alle primarie"
INTERVISTATORE:
"sì, ha notato che il PD si sta spostando a sinistra con i risultati delle primarie?"
Monti:
"Sì, per questo secondo me, il segretario Bersani, dovrebbe SILENZIARE personaggi come Fassina"
Ha proprio usato la parola, "SILENZIARE"...davvero.
ora ,aldilà che non si capisce come questo energumeno possa permettersi di dare consigli non richiesti al candidato premier del csx,
(ma probabilmente questo maleducato si è perso qualche lezione di bon-ton...)
stavo anche riflettendo:
ma come avrebbero reagito "i moderati mannari" se fosse stato Bersani a chiedere a Monti di silenziare chessò...Casini...tanto per dirne uno eh...???
quale livello di "legittima indignazione" avrebbero toccato ???
e cosa avrebbe scritto il sempre attento "osservatore" romano de Roma ???
"bisognerebbe tagliare le ali estreme" affinché il PD possa allearsi con il centro.
Con riferimento a Fassina:
"so che il responsabile economico Stefano Fassina, ha anche avuto un buon risultato alle primarie"
INTERVISTATORE:
"sì, ha notato che il PD si sta spostando a sinistra con i risultati delle primarie?"
Monti:
"Sì, per questo secondo me, il segretario Bersani, dovrebbe SILENZIARE personaggi come Fassina"
Ha proprio usato la parola, "SILENZIARE"...davvero.
ora ,aldilà che non si capisce come questo energumeno possa permettersi di dare consigli non richiesti al candidato premier del csx,
(ma probabilmente questo maleducato si è perso qualche lezione di bon-ton...)
stavo anche riflettendo:
ma come avrebbero reagito "i moderati mannari" se fosse stato Bersani a chiedere a Monti di silenziare chessò...Casini...tanto per dirne uno eh...???
quale livello di "legittima indignazione" avrebbero toccato ???
e cosa avrebbe scritto il sempre attento "osservatore" romano de Roma ???
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Re: La Questione Monti
Da repubblica.it
Bersani e Vendola non possono esimersi dal rispondere a tono.
Rispondere a tono, nel caso di Monti, non significa "far saltare incontri" o fare battute tipo "la listarotary" o "la razza padrona".
Va spiegato con calma a Monti e agli elettori che ostacolo alle riforme e` proprio l'esclusione immotivata e ideologica della CGIL dai tavoli.
Questo per 2 ragioni:
1. la CGIL (e il PD) rappresentano la larga parte del mondo del lavoro organizzato, in particolare quello dipendente: quindi escludere la CGIL e le sue tesi significa fare una finta riforma, tanto vale farla per decreto senza discutere con nessuno
2. la preclusione ha origine in un duplice assunto ideologico:
Il primo si e` gia` dimostrato fallimentare: quello per cui la competitivita` la otteniamo non lavorando su prodotti, qualita`, efficienza dei processi, ma tagliando i costi di materie prime e lavoro: e` un'idea PRIMITIVA che infatti ne' la Germania ne' il Giappone, tanto per fare due esempi importanti, adottano.
Il secondo lo stanno abbandonando pure negli USA: quello per cui l'economia la facciamo girare abbandonando i poveri a se stessi, tartassando la classe media e favorendo i ricchi: cosi` lo stato costa poco, i ricchi spendono, e l'economia gira si dice.
Peccato che le nostre siano societa` di fondo CRISTIANE, dunque tese alla giustizia sociale e alla solidarieta`, escludendo le frange piu` estreme tipo Tea Party/PdL.
Quindi che siano al governo i repubblicani liberisti o i democratici, alla fine l'idea di abbandonare a se stessi i poveri per le strade o lasciarli moririe nei pronto soccorso genere repulsione.
Per cui alla fine si spende comunque in assistenza e servizi sociali, mal finanziati, perche` far pagare le tasse e` una sorta di torto, e male organizzati, perche` la PA non e` curata, per cui costano piu` di quanto dovrebbero.
Bersani in particolare deve dire a chiare lettere a Monti che per un dialogo fruttuoso bisogna prima preparare un tavolo di valori comuni.
Fra questi non possono che rientrare il cuore dei valori del CSX.
Altrimenti e` meglio che Monti torni a guardare a Berlusconi, Bossi e Brunetta.
Perche` non dimentichiamocelo.
Fino a ieri quelli della lista rotary votavano B&B.
Ovvero mignottari , razzisti ed evasori piu` o meno cialtroni.
Alla faccia delle "riforme".
Ciao.
soloo42000
ROMA - "Tagliare le ali è una brutta espressione ma tagliare gli estremismi è una buona cosa". Lo dice Mario Monti ospite di Uno Mattina a proposito di possibili alleanze con il Partito democratico. L'apertura a Bersani sarebbe dunque possibile, a patto però che il segretario si liberi delle "frange estreme" - da Stefano Fassina a Nichi Vendola, a Cgil e Fiom - ferme su posizioni conservatrici e che impediscono di spingere a fondo con le riforme. E loda la "considerevole parte riformista del Pd", rappresentata ad esempio da esponenti come Pietro Ichino, "che addirittura ha lasciato il Pd per venire nel nostro movimento, ma anche Morando, Tonini, Vassallo che hanno scritto una lettera a un quotidiano rivendicando che il Pd stia con Monti". Ma poi affonda: "Spero che Bersani convinca ma non vinca".
La statura 'accademica' di Brunetta. Monti critica anche il Pdl dove, a suo avviso, ci sono delle "lobby che hanno impedito di andare avanti con la liberalizzazione di alcune professioni". E annovera Renato Brunetta tra coloro che hanno ostacolato le riforme per favorire più concorrenza. Il Professore sottolinea che "ci sono molte posizioni nel Pdl che hanno impedito riforme per iniettare più concorrenza nei mercati delle libere professioni. Per esempio, dal punto di vista economico generale, penso all'onorevole Brunetta" ed all'ex ministro della Pa, Monti si riferisce osservando che "sta portando, con l'autorevolezza di un professore
di una certa statura - sottolinea con impercettibile ironia- 'accademica', il Pdl su posizioni piuttosto estreme e, se posso permettermi di dire, settarie". "Nel Pdl - aggiunge Monti - c'è molta vicinanza agli ordini professionali, ad esempio di farmarcie e altre professioni, e questo ha impedito di andare un pò più avanti nelle liberalizzazioni".
Il nome della lista. "Il mio nome non sarà quello di una persona che prende l'iniziativa per diventare presidente del Consiglio - continua il premier dimissionario -. Non ci sarà una lista 'Monti presidente' ma rappresenterà un movimento di cittadini, di organizzazioni della società civile e del volontariato per coinvolgere me, e ci sono riusciti, e per fare insieme qualcosa per Italia". Il Professore non rivela l'effettiva denominazione ma spiega che "sarà, quindi qualcosa tipo 'con Monti per l'Italia'".
Un caso di coscienza. "Non avevo nessuna intenzione di continuare un'esperienza politica dopo quella atipica di questo governo - spiega poi Monti in risposta a Berlusconi che ieri lo ha accusato di non aver mantenuto la promessa di non candidarsi - e sarebbe stata nella mia natura stare nella mia posizione di senatore a vita ed eventualmente essere disponibile a certi incarichi se si fossero profilati, ma mi sono posto un caso di coscienza, perchè sollecitato da tanta gente che ci ha detto 'andate avanti'". "Mi sono chiesto - ha aggiunto - se nel mio piccolo posso contribuire a trasformare l'Italia in un paese moderno per cercare di portare nella politica quelle energie che ci sono ma che hanno guardato la politica con distanza. Allora ho cercato di scendere dalla mie altezze e salire in politica per fare questo".
Berlusconi? Giudizi volatili. Il Professore replica poi a Silvio Berlusconi e ricambia il "poco credibile" arrivatogli ieri, definendo invece il leader Pdl "persona che ha mostrato una certa volatilità di giudizio sulle vicende umane e politiche negli ultimi tempi".
Fassina? Si aggiorni. "E' simpatica la definizione di 'lista rotary' che ha offerto l'onorevole Fassina - si difende poi Monti - Ha immaginazione, io non la conosco ancora la lista Monti". E sottolinea di essere ricordato in Europa per le sue battaglie contro le grandi lobby e i poteri forti, come quando da commissario alla Concorrenza multò la Microsoft con una sanzione record.
Non sono un tassatore cattivo. "Vorrei che ci fosse qualcosa di simile a un governo 'Monti due' - spiega il presidente del Consiglio - per far vedere che nel mio volto non c'è la cattiveria del tassatore ma che ho fatto delle cose per il bene degli italiani". E sulle questioni fiscali aggiunge: "I redditi sono già abbastanza tassati". In merito alla possibilità di una patrimoniale, il Professore ha spiegato che "tutta la nostra agenda mira a smitizzare luoghi comuni, non si possono fare slogan. Già oggi esistono elementi di tassazione patrimoniale come l'Imu, introdotta dal governo Berlusconi che abbiamo avuto noi l'onore di battezzare. Credo che non è un discorso che debba essere evitato come se fosse il diavolo. Ho la forte convinzione - ha chiosato Monti - che il sistema fiscale debba avere la sua funzione di distribuzione".
Bersani e Vendola non possono esimersi dal rispondere a tono.
Rispondere a tono, nel caso di Monti, non significa "far saltare incontri" o fare battute tipo "la listarotary" o "la razza padrona".
Va spiegato con calma a Monti e agli elettori che ostacolo alle riforme e` proprio l'esclusione immotivata e ideologica della CGIL dai tavoli.
Questo per 2 ragioni:
1. la CGIL (e il PD) rappresentano la larga parte del mondo del lavoro organizzato, in particolare quello dipendente: quindi escludere la CGIL e le sue tesi significa fare una finta riforma, tanto vale farla per decreto senza discutere con nessuno
2. la preclusione ha origine in un duplice assunto ideologico:
Il primo si e` gia` dimostrato fallimentare: quello per cui la competitivita` la otteniamo non lavorando su prodotti, qualita`, efficienza dei processi, ma tagliando i costi di materie prime e lavoro: e` un'idea PRIMITIVA che infatti ne' la Germania ne' il Giappone, tanto per fare due esempi importanti, adottano.
Il secondo lo stanno abbandonando pure negli USA: quello per cui l'economia la facciamo girare abbandonando i poveri a se stessi, tartassando la classe media e favorendo i ricchi: cosi` lo stato costa poco, i ricchi spendono, e l'economia gira si dice.
Peccato che le nostre siano societa` di fondo CRISTIANE, dunque tese alla giustizia sociale e alla solidarieta`, escludendo le frange piu` estreme tipo Tea Party/PdL.
Quindi che siano al governo i repubblicani liberisti o i democratici, alla fine l'idea di abbandonare a se stessi i poveri per le strade o lasciarli moririe nei pronto soccorso genere repulsione.
Per cui alla fine si spende comunque in assistenza e servizi sociali, mal finanziati, perche` far pagare le tasse e` una sorta di torto, e male organizzati, perche` la PA non e` curata, per cui costano piu` di quanto dovrebbero.
Bersani in particolare deve dire a chiare lettere a Monti che per un dialogo fruttuoso bisogna prima preparare un tavolo di valori comuni.
Fra questi non possono che rientrare il cuore dei valori del CSX.
Altrimenti e` meglio che Monti torni a guardare a Berlusconi, Bossi e Brunetta.
Perche` non dimentichiamocelo.
Fino a ieri quelli della lista rotary votavano B&B.
Ovvero mignottari , razzisti ed evasori piu` o meno cialtroni.
Alla faccia delle "riforme".
Ciao.
soloo42000
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Re: La Questione Monti
Ho visto un pezzo di uno mattina con Monti.In poche parore dice al PD cosa deve fare per un eventuale accordo.
Prima pero a mio avviso vuol vedere quanta forza riceve dalle elezioni.
Ma prima o poi un accordo lo troveranno.
Anche per questo che mi sono allontanato dal PD.
Nessuno parla dei rapporti con gli USA.Delle guerre che ci hanno coinvolto eccc.....Io voglio che cambi anche questa sudditanza agli USA.
Con questi non cambia niente.
Poi con la manovra del 2013 si vede chi ha colpito di piu.
Poi è anche disonesto con se stesso.Aveva detto che non si candidava.Lo ha ripetuto pure questi giorni Berlusconi.
Forse se fosse stato un ragazzino.Ma una persona come si crede di essere doveva essere di parola.
Alla fine è come gli altri.Si ubriacano del poteree si rimangiano la parola data.
Ciao
Paolo11
Prima pero a mio avviso vuol vedere quanta forza riceve dalle elezioni.
Ma prima o poi un accordo lo troveranno.
Anche per questo che mi sono allontanato dal PD.
Nessuno parla dei rapporti con gli USA.Delle guerre che ci hanno coinvolto eccc.....Io voglio che cambi anche questa sudditanza agli USA.
Con questi non cambia niente.
Poi con la manovra del 2013 si vede chi ha colpito di piu.
Poi è anche disonesto con se stesso.Aveva detto che non si candidava.Lo ha ripetuto pure questi giorni Berlusconi.
Forse se fosse stato un ragazzino.Ma una persona come si crede di essere doveva essere di parola.
Alla fine è come gli altri.Si ubriacano del poteree si rimangiano la parola data.
Ciao
Paolo11
Ultima modifica di paolo11 il 03/01/2013, 14:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Questione Monti
Non dobbiamo dolerci ora del cambio di passo del dottor Jekyll e di mister Hyde, perché non era una novità dopo solo una quindicina di giorni dall’incarico presidenziale del 16 novembre 2011, quando ha reso noto dove e come aveva intenzione di andare a recuperare i soldi per riempire le casse dello Stato.
Basta riprendersi i filmati e i quotidiani fino a 20 giorni fa, in cui Bersande & compagnucci della parrocchietta lodavano in modo sperticato Monti e si dichiaravano fieri di essere stati (numericamente) coloro che lo hanno sostenuto più di tutti.
Messaggio politico da quattro soldi, per i soliti merloni giganti che abboccano sempre e comunque in qualsiasi circostanza.
Fino a un mese fa, Bersani, di fronte alle minacce del ritiro della fiducia a Monti da parte del Sciagura & bucanieri, si autonominava carabiniere/corazziere ad honorem del premier. Fedele nei secoli.
“Noi saremo fedeli fino all’ultimo”…..manco fosse Pavolini quando si rivolgeva al duce nell’aprile del 1945.
La politica di Bersande un mese fa era ferrea ed inossidabile.
“Noi nella prossima legislatura attueremo un alleanza tra “”progressisti” e “””moderati”. Mi sembra di aver letto, di passaggio, che lo abbia ribadito ancora il duca conte solo pochi giorni fa da Fazio a “Che tempo che fa”.
Chi non la pensava come lui, il generale Bersande, era il solito pirla qualunque.
La verità, la luce, era solo quella bersaniana e piddina, tutti gli altri non capivano un caXXo di politica.
Adesso Monti e Casini gli hanno fatto la sorpresinen (solo per lui e per quelli della casta piddina),…gli hanno fatto il servizzietten.
Ingroia che si è spinto a contattare Bersani, è stato costretto al pubblico giudizio di : ”Si sente un padreterno”
Bersande ha portato avanti la sua strategia perdente.
Non ci voleva molto, dopo quasi due anni in cui il Pdd è diventato il primo partito d’Italia senza mai perdere la posizione, fare in modo che potesse conquistare quella percentuale che lo rendeva autonomo a governare, conquistando sia la Camera che il Senato. Anche senza Vendola.
Invece, a tutti i costi ha cercato l’alleanza con Casini.
Con la presenza di Monti, nell’organigramma della tarda primavera scorsa in cui le 27 tribù avevano raggiunto il difficile accordo per la spartizione delle poltrone, alla casella “Quirinale” ci avevano previsto Herr Professor. Con i conseguenti mal di pancia del duca conte che quel titolo vaticano l’ha comperato apposta per salire sull’alto seggio con il loro appoggio e di quello di Casini.
Se ora si scopre (solo la casta lo scopre) che Monti è il Dottor Jekyll, la responsabilità è di Bersande e della classe dirigente dei defunti, che per interessi personali e di bottega hanno fatto finta di non sapere, di non vedere chi fosse mister Hyde.
I nipotini di Berlinguer sono specializzati nel far crescere “”i mostri””.
Nel 1994 si sono accordati con il mafioso di Hardcore che in combutta con il cucchiaio delle cosche al Nord, Dell’Utri, aveva fondato FI, partito al servizio della Mafia SpA. Non bisogna dimenticare che donna Violante in quel periodo presiedeva la Commissione Antimafia, e se non sapeva lui cosa bolliva in pentola, chi erano Berlusconi e dell’Utri, non potevano di certo saperlo, le sore GGina, Camilla, Cesira, Pina, casalinghe a tempo pieno. Non dimentichiamo che la strage di Via dei Georgofili è del maggio 1993. Il 27 Luglio, alle 23,15 esplode in Via Palestro a Milano davanti alla Villa Reale, un’autobomba, danneggiando e distruggendo completamente l’adiacente padiglione di arte contemporanea, cinque persone vengono dilaniate dallo scoppio: tre pompieri, un vigile urbano e un immigrato dal Marocco
Poi hanno sostenuto Monti perché annientasse la sinistra.
Perché stupirsi di quello che dice Monti, il suo compito, tra gli altri, è sempre stato questo. Non è una novità perché oggi è più esplicito, più diretto, per esigenze di copione.
Il generale Monti sa che non può vincere le elezioni se non accadono fatti ultrastraordinari.
Sa che anche il Pdd, non è in grado di vincere le elezioni al Senato.
Quindi applica l’unica strategia possibile in questi casi, quella di spaccare l’alleanza con Vendola, spaccare il Pdd, affinché si possa ricomporre la Dc.
Sa anche che Bersani non può reagire fino in fondo ai suoi attacchi perché, tra le altre cose, pregiudicherebbe la possibilità di futuri accordi, pregiudicherebbe la sua credibilità in Europa, pregiudicherebbe tutte le assicurazione che è corso a dare in Europa.
Materia per sputtanare Monti e la sua banda ce n’è più che a sufficienza, ma Bersani non può farlo, ha le mani e i piedi legati.
La corda è sua e la legatura s’è le fatta da solo.
Basta riprendersi i filmati e i quotidiani fino a 20 giorni fa, in cui Bersande & compagnucci della parrocchietta lodavano in modo sperticato Monti e si dichiaravano fieri di essere stati (numericamente) coloro che lo hanno sostenuto più di tutti.
Messaggio politico da quattro soldi, per i soliti merloni giganti che abboccano sempre e comunque in qualsiasi circostanza.
Fino a un mese fa, Bersani, di fronte alle minacce del ritiro della fiducia a Monti da parte del Sciagura & bucanieri, si autonominava carabiniere/corazziere ad honorem del premier. Fedele nei secoli.
“Noi saremo fedeli fino all’ultimo”…..manco fosse Pavolini quando si rivolgeva al duce nell’aprile del 1945.
La politica di Bersande un mese fa era ferrea ed inossidabile.
“Noi nella prossima legislatura attueremo un alleanza tra “”progressisti” e “””moderati”. Mi sembra di aver letto, di passaggio, che lo abbia ribadito ancora il duca conte solo pochi giorni fa da Fazio a “Che tempo che fa”.
Chi non la pensava come lui, il generale Bersande, era il solito pirla qualunque.
La verità, la luce, era solo quella bersaniana e piddina, tutti gli altri non capivano un caXXo di politica.
Adesso Monti e Casini gli hanno fatto la sorpresinen (solo per lui e per quelli della casta piddina),…gli hanno fatto il servizzietten.
Ingroia che si è spinto a contattare Bersani, è stato costretto al pubblico giudizio di : ”Si sente un padreterno”
Bersande ha portato avanti la sua strategia perdente.
Non ci voleva molto, dopo quasi due anni in cui il Pdd è diventato il primo partito d’Italia senza mai perdere la posizione, fare in modo che potesse conquistare quella percentuale che lo rendeva autonomo a governare, conquistando sia la Camera che il Senato. Anche senza Vendola.
Invece, a tutti i costi ha cercato l’alleanza con Casini.
Con la presenza di Monti, nell’organigramma della tarda primavera scorsa in cui le 27 tribù avevano raggiunto il difficile accordo per la spartizione delle poltrone, alla casella “Quirinale” ci avevano previsto Herr Professor. Con i conseguenti mal di pancia del duca conte che quel titolo vaticano l’ha comperato apposta per salire sull’alto seggio con il loro appoggio e di quello di Casini.
Se ora si scopre (solo la casta lo scopre) che Monti è il Dottor Jekyll, la responsabilità è di Bersande e della classe dirigente dei defunti, che per interessi personali e di bottega hanno fatto finta di non sapere, di non vedere chi fosse mister Hyde.
I nipotini di Berlinguer sono specializzati nel far crescere “”i mostri””.
Nel 1994 si sono accordati con il mafioso di Hardcore che in combutta con il cucchiaio delle cosche al Nord, Dell’Utri, aveva fondato FI, partito al servizio della Mafia SpA. Non bisogna dimenticare che donna Violante in quel periodo presiedeva la Commissione Antimafia, e se non sapeva lui cosa bolliva in pentola, chi erano Berlusconi e dell’Utri, non potevano di certo saperlo, le sore GGina, Camilla, Cesira, Pina, casalinghe a tempo pieno. Non dimentichiamo che la strage di Via dei Georgofili è del maggio 1993. Il 27 Luglio, alle 23,15 esplode in Via Palestro a Milano davanti alla Villa Reale, un’autobomba, danneggiando e distruggendo completamente l’adiacente padiglione di arte contemporanea, cinque persone vengono dilaniate dallo scoppio: tre pompieri, un vigile urbano e un immigrato dal Marocco
Poi hanno sostenuto Monti perché annientasse la sinistra.
Perché stupirsi di quello che dice Monti, il suo compito, tra gli altri, è sempre stato questo. Non è una novità perché oggi è più esplicito, più diretto, per esigenze di copione.
Il generale Monti sa che non può vincere le elezioni se non accadono fatti ultrastraordinari.
Sa che anche il Pdd, non è in grado di vincere le elezioni al Senato.
Quindi applica l’unica strategia possibile in questi casi, quella di spaccare l’alleanza con Vendola, spaccare il Pdd, affinché si possa ricomporre la Dc.
Sa anche che Bersani non può reagire fino in fondo ai suoi attacchi perché, tra le altre cose, pregiudicherebbe la possibilità di futuri accordi, pregiudicherebbe la sua credibilità in Europa, pregiudicherebbe tutte le assicurazione che è corso a dare in Europa.
Materia per sputtanare Monti e la sua banda ce n’è più che a sufficienza, ma Bersani non può farlo, ha le mani e i piedi legati.
La corda è sua e la legatura s’è le fatta da solo.
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Re: La Questione Monti
Elezioni:
Tabacci, purtroppo agenda Monti e' diventata di parte
(ASCA) - Roma, 3 gen -
''Il Paese per voltare pagina e ricominciare a crescere ha bisogno di una profonda rivoluzione culturale, etica e morale.
Ha bisogno di trasformare la propria scala di valori e di abbracciare nuovi stili di vita e abitudini di consumo.
Il lavoro impostato dal prof. Monti, integrato da una forte spinta sociale, poteva costituire una valida base da cui ripartire a cui certamente anche il centro-sinistra di Bersani avrebbe dato il suo contributo positivo.
Poteva essere questo un patrimonio trasversale di qualita' nella politica italiana.
Cosi', purtroppo, non e'''.
Lo dichiara Bruno Tabacci, cofondatore del 'Centro Democratico', che aggiunge:
''La cosiddetta 'agenda Monti' facendosi parte e' diventata un simbolo della contesa elettorale.
Di questo il centro-sinistra e' avvertito e si predispone ad un confronto elettorale serio senza forzature.
E dimostrera' di avere la forza per vincere e per governare''.
p.s.
ca va sans dire:
anche Tabacci ha ceduto al Komunismo...
maremma...come siamo "contagiosi".
Tabacci, purtroppo agenda Monti e' diventata di parte
(ASCA) - Roma, 3 gen -
''Il Paese per voltare pagina e ricominciare a crescere ha bisogno di una profonda rivoluzione culturale, etica e morale.
Ha bisogno di trasformare la propria scala di valori e di abbracciare nuovi stili di vita e abitudini di consumo.
Il lavoro impostato dal prof. Monti, integrato da una forte spinta sociale, poteva costituire una valida base da cui ripartire a cui certamente anche il centro-sinistra di Bersani avrebbe dato il suo contributo positivo.
Poteva essere questo un patrimonio trasversale di qualita' nella politica italiana.
Cosi', purtroppo, non e'''.
Lo dichiara Bruno Tabacci, cofondatore del 'Centro Democratico', che aggiunge:
''La cosiddetta 'agenda Monti' facendosi parte e' diventata un simbolo della contesa elettorale.
Di questo il centro-sinistra e' avvertito e si predispone ad un confronto elettorale serio senza forzature.
E dimostrera' di avere la forza per vincere e per governare''.
p.s.
ca va sans dire:
anche Tabacci ha ceduto al Komunismo...
maremma...come siamo "contagiosi".
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Re: La Questione Monti
Caro camillobenso è da un po che non capisco piu questo PD.
Non ha avuto i Co......i per andare direttamente al voto nel 2011 ha scelto Monti.
Ora raccolga i cocci.
Ciao
Paolo11
Non ha avuto i Co......i per andare direttamente al voto nel 2011 ha scelto Monti.
Ora raccolga i cocci.
Ciao
Paolo11
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Re: La Questione Monti
shiloh ha scritto:Intervistato poco fa ad UnoMattina, il professor Monti, riferendosi a SEL dice che
"bisognerebbe tagliare le ali estreme" affinché il PD possa allearsi con il centro.
Con riferimento a Fassina:
"so che il responsabile economico Stefano Fassina, ha anche avuto un buon risultato alle primarie"
INTERVISTATORE:
"sì, ha notato che il PD si sta spostando a sinistra con i risultati delle primarie?"
Monti:
"Sì, per questo secondo me, il segretario Bersani, dovrebbe SILENZIARE personaggi come Fassina"
Ha proprio usato la parola, "SILENZIARE"...davvero.
ora ,aldilà che non si capisce come questo energumeno possa permettersi di dare consigli non richiesti al candidato premier del csx,
(ma probabilmente questo maleducato si è perso qualche lezione di bon-ton...)
stavo anche riflettendo:
ma come avrebbero reagito "i moderati mannari" se fosse stato Bersani a chiedere a Monti di silenziare chessò...Casini...tanto per dirne uno eh...???
quale livello di "legittima indignazione" avrebbero toccato ???
e cosa avrebbe scritto il sempre attento "osservatore" romano de Roma ???
Silenziare.
Deve essere una legge dell’elettorale contrappasso quella che porta anche insospettabili liberali liberisti libertari a chiedere - nel corso di continue e massicce incursioni radiotelevisive - di silenziare qualcun altro.
Nel caso in oggetto, silenziare i conservatori, senza scomodare l’articolo 21 della Costituzione forse è sufficiente scomodare l’italiano per verificare che l’ultimo al quale può essere rivolto l’invito è un partito che si chiama “democratico”.
Quantomeno anche qui si creerebbe un problema di spread, quello che intercorre tra il dire e il fare.
Per abbassare il quale a volte potrebbe essere effettivamente utile silenziare qualche tentazione di troppo.
http://www.partitodemocratico.it/doc/24 ... lenzio.htm
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