Re: La Lega...? Gli ultimi ladri di una lunga serie...
Inviato: 07/04/2012, 16:26
La domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: questi partiti avranno la volontà e la capacità di autoriformarsi?
Fino ad oggi non è stato così, anzi si sono mossi nella direzione diametralmente opposta.
Eppure il problema era chiaro almeno dal 1992.
La risposta che è stata data allora e nella quale in molti hanno visto la soluzione alla crisi dei partiti è stata la figura del "leader carismatico".
In molti hanno creduto che il populismo fosse l'alternativa alla partitocrazia.
Oggi pare andato in crisi anche quel modello. Ma il problema è attuale come e più di prima.
Mi sembra che la carta che stiano tentando di giocarsi sia quella di un'operazione gattopardesca attraverso la quale "tutto cambi perché nulla cambi".
Ecco quindi l'invenzione (per certi versi geniale) dei "tecnici", delle liste civiche, del partito dei sindaci, il superamento del "bipolarismo" rappresentato come l'origine di tutti i mali, nuovi meccanismi elettorali che facciano sparire gli effetti visibili di una profonda crisi della rappresentanza, in nome di un'efficienza e di una "sobrietà" di facciata (riduzione del numero dei parlamentari, maggiori poteri al premier, eliminazione forzata della frammentazione).
Tutte iniziative che vanno nella direzione del restringimento della democrazia e della partecipazione, non in quella del loro rafforzamento.
Credo purtroppo che solo eventi drammatici e traumatici, che evidentemente ancora non ci sono stati, potranno mettere in movimento la situazione.
Fino ad oggi non è stato così, anzi si sono mossi nella direzione diametralmente opposta.
Eppure il problema era chiaro almeno dal 1992.
La risposta che è stata data allora e nella quale in molti hanno visto la soluzione alla crisi dei partiti è stata la figura del "leader carismatico".
In molti hanno creduto che il populismo fosse l'alternativa alla partitocrazia.
Oggi pare andato in crisi anche quel modello. Ma il problema è attuale come e più di prima.
Mi sembra che la carta che stiano tentando di giocarsi sia quella di un'operazione gattopardesca attraverso la quale "tutto cambi perché nulla cambi".
Ecco quindi l'invenzione (per certi versi geniale) dei "tecnici", delle liste civiche, del partito dei sindaci, il superamento del "bipolarismo" rappresentato come l'origine di tutti i mali, nuovi meccanismi elettorali che facciano sparire gli effetti visibili di una profonda crisi della rappresentanza, in nome di un'efficienza e di una "sobrietà" di facciata (riduzione del numero dei parlamentari, maggiori poteri al premier, eliminazione forzata della frammentazione).
Tutte iniziative che vanno nella direzione del restringimento della democrazia e della partecipazione, non in quella del loro rafforzamento.
Credo purtroppo che solo eventi drammatici e traumatici, che evidentemente ancora non ci sono stati, potranno mettere in movimento la situazione.