La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
FERMIAMOCI O ARRIVA LA TERZA GUERRA MONDIALE
Postato il Lunedì, 01 settembre @ 23:10:00 BST di ernesto
Economia
London
FONTE: WASHINGTONBLOG.COM
I massimi esperti della Finanza mondiale (Nouriel Roubini, Kyle Bass, Hugo Salinas Price, Charles Nenner, James Dines, Jim Rogers, David Stockman, Marc Faber, Jim Rickards, Paul Craig Roberts, Martin Armstrong, Larry Edelson, Gerald Celente ed altri) dicono che la Terza Guerra Mondiale sta arrivando .... a meno che non siamo noi stessi a fermarla.
Paul Craig Roberts – Assistente Segretario del Tesoro sotto la presidenza Reagan, ex direttore del Wall Street Journal, indicato da Who's Who, come uno dei mille più influenti pensatori politici del mondo, economista PhD - ieri ha scritto un articolo sulla escalation delle ostilità tra Stati Uniti e Russia dal semplice titolo: "War Is Coming - Arriva la guerra".
Come riportato da Tyler Durden di Zero Hedge, la risposta russa alla sentenza extra-legale emessa da una corte corrotta dei Paesi Bassi - che non ha nessuna giurisdizione sul caso su cui si è pronunciata - che sta dicendo che il governo russo deve pagare 50 miliardi dollari di dollari agli azionisti della Yukos, una entità corrotta che ha saccheggiato la Russia ed evaso le tasse, alla domanda su cosa avrebbe fatto la Russia riguardo a questa sentenza, un consigliere del presidente Putin ha risposto:
"In Europa sta arrivando una guerra." Pensate davvero che una sentenza del genere abbia qualche importanza per chi governa? "
Lo scorso gennaio, il famoso economista Nouriel Roubini ha mandato un tweet dalla riunione dei ricchi e potenti del World Economic Forum di Davos:
Molti commentatori comparano il 2014 al 1914, quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale e nessuno se l'aspettava. Si vede un cigno nero dalla forma di una guerra tra Cina & Giappone?
e:
Sia Abe che un influente analista cinese non escludono un confronto militare tra la Cina e il Giappone. Ricorda niente del 1914?
Il Miliardario Kyle Bass, gestore di hedge fund scrive:
Trilioni di dollari di debiti saranno ristrutturati e ci saranno milioni di prudenti risparmiatori che perderanno un'alta percentuale del loro potere d'acquisto reale, proprio nel momento sbagliato della loro vita. Ancora una volta, il mondo non finirà, ma il tessuto sociale di nazioni dissolute sarà allentato e in certi casi strappato. Purtroppo, guardando indietro nella storia economica, vediamo che troppo spesso la guerra è la manifestazione di una semplice entropia economica spinta fino alla sua logica tragica conclusione. Per questo motivo crediamo che una guerra sia la conseguenza inevitabile della attuale situazione economica mondiale
Il Consulente per investimenti Larry Edelson ha scritto una e-mail ai suoi abbonati dal titolo "Quello che ci dicono i cicli bellici del 2013", in cui afferma:
Dal 1980, ho studiato i cosiddetti "cicli di guerra" - i ritmi naturali che predispongono le società a sprofondare nel caos, nell'odio, nelle guerre civili e anche in quelle internazionali.
Non sono certo il primo ad aver studiato questi diversi modelli storici, prima di me ce ne sono stati altri, ma in particolare Raymond Wheeler che ha pubblicato la storia più autorevole sulle guerre, osservando un periodo di 2.600 anni di dati.
Tuttavia, ci sono pochissime persone disposte a parlarne in questo momento e sulla base di quello che vedo, le implicazioni potrebbero essere assolutamente enormi ....
L'ex analista tecnico della Goldman Sachs Charles Nenner - che ha studiato attentamente la faccenda e che conta tra i suoi maggiori clienti importanti hedge funds, banche, case di brokeraggio, oltre a personaggi veramente di alto livello - dice che ci sarà "una grande guerra", che manderà il Dow a 5.000.
Il veterano tra gli Advisor sugli investimenti James Dines prevede una guerra epocale come le altre due guerre mondiali e che comincerà dal Medio Oriente.
L'economista e gestore di investimenti Marc Faber dice che il governo Americano comincerà ancora altre guerre in risposta alla crisi economica:
“La prossima cosa che farà il governo, per distrarre l'attenzione della gente dalle disastrose condizioni economiche, sarà cominciare un'altra guerra da qualche altra parte.”
“Se l'economia globale non si riprende, di solito i popoli entrano in guerra.”
Martin Armstrong – che ha maneggiato fondi di investimenti sovrani per multi-miliardi di dollari – ha scritto:
Il nostro problema più grave è che la burocrazia vuole una guerra. In questo modo tutti si distrarranno dal lavoro fatto dalla NSA e sembrerà che quanto è stato fatto abbia una sua giustificazione. Hanno bisogno di una distrazione per nascondere il declino economico che sta arrivando.
Armstrong ha intitolato uno dei suoi pezzi scritti questo mese : “Perché entreremo in guerra con la Russia”, e un altro : “Preparazione alla Terza Guerra Mondiale”.
Le Teorie Economiche Sbagliate
Che cosa sta causando lo slittamento verso la guerra? Qui di seguito parliamo di diversi motivi.
Inizialmente, che ci si creda a o no, uno dei motivi è che molti economisti influenti e molti pensatori- opinionisti sono della stupida opinione che la guerra sia una cosa buona per l'economia.
Perciò, molti sono apertamente e molti subdolamente a favore della guerra.
I Nuovi arrivati fanno “Prudere le Dita” agli Imperi Decadenti
Gli storici dicono che gli imperi in declino tendono ad attaccare i loro nuovi rivali ... quindi il rischio di una nuova guerra mondiale è in aumento perché gli Stati Uniti si sentono minacciati dal nascente Impero Cinese.
Il governo degli Stati Uniti considera la rivalità economica come motivo sufficiente per una guerra. Pertanto, gli Stati Uniti stanno usando l'esercito per contenere la crescente influenza economica della Cina.
La Rivalità per le (scarse) Risorse si sta scaldando
E' stato documentato che la concorrenza per accedere a risorse scarse, spesso porta alla guerra. Ad esempio, il Quarterly Journal of Economics della Oxford University riporta:
Wright (1942) nel suo testo fondamentale - A Study of War - dedica un capitolo al rapporto tra la guerra e le risorse. In un altro testo importante - Statistics of Deadly Quarrels, di Richardson (1960) - si discute ampiamente sulle cause economiche che portano alla guerra, compreso il controllo delle "fonti di materie prime essenziali". Una ampia letteratura introdotta da Homer-Dixon (1991, 1999) sostiene che la scarsità di varie risorse ambientali è una delle principali cause di conflitto e di guerre per le risorse (vedi Toset, Gleditsch, e Hegre 2000 per esempi e prove empiriche).
***
Nella Guerra del Pacifico (1879-1884), il Cile combattè contro un'alleanza difensiva di Bolivia e Perù per il controllo dei depositi di minerali del guano [la cacca degli uccelli]. La guerra precipitò quando aumentò notevolmente il valore del guano a causa del suo ampio utilizzo in agricoltura.
***
Westing (1986) sostiene che molte delle guerre del ventesimo secolo abbiano avuto origine per motivi diffusamente legati alle carenze di risorse e prende ad esempio la guerra d'indipendenza dell'Algeria (1954-1962), la Guerra dei Sei Giorni (1967), e la guerra del Chaco (1932-1935). Più di recente, l'invasione del Kuwait di Saddam Hussein nel 1990 fu il risultato della disputa sui giacimenti dei campi di Rumaila. Nella guerra per le risorse (2001), Klare sostiene che dopo la fine della guerra fredda, il controllo di preziose risorse naturali è diventato sempre più importante, tanto da diventare motivazione primaria per le guerre del futuro.
***
L'ex Governatore della Federal Reserve Alan Greenspan (e molti leader mondiali) ha ammesso che la Guerra in Iraq è stata veramente una Guerra del Petrolio, e l'ex Segretario del Tesoro, Paul O’Neill dice che Bush aveva già progettato la guerra in Iraq prima dell' 11 settembre. E possiamo vedere questo e questo. Ma anche Libia, Siria, Iran e Russia sono tutti paesi che producono petrolio ..... anche loro …
In verità, abbiamo una ampia documentazione sulle guerre in Medio Oriente e in Nord Africa che sono state causate da bisogni di petrolio e di gas. La Guerra a Gaza non può costituire eccezione. E vedi questo. Ma anche la guerra in Ucraina dipende ampiamente dal problema del gas.
E James Quinn e Charles Hugh Smith ci dicono che ormai stiamo per finire le scorte di tutte le risorse … cosa che ci porterà alla guerra.
Banche Centrali e Guerra delle Valute
Siamo nel bel mezzo di una guerra valutaria globale – ossia una situazione in cui tutte le nazioni competono tra loro per svalutare di più le loro monete, per far aumentare le esportazioni. La Presidentessa del Brasile Rousseff ha dichiarato nel 2010:
L'ultima volta che ci fu una serie di svalutazioni competitive ... siamo finiti nella seconda guerra mondiale.
Jim Rickards è d'accordo:
Le guerre valutarie portano a guerre commerciali, che spesso portano a guerre calde. Nel 2009, Rickards ha partecipato alla prima-assoluta di una "war-game finanziaria" al Pentagono. Pur esprimendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di sconfiggere qualsiasi altro stato-nazione in una battaglia, Rickards si dice preoccupato perché gli Stati Uniti potrebbero essere trascinati in una "guerra asimmetrica", se le guerre valutarie dovessero portare ad una inflazione sempre crescente e all'incertezza dell'economia globale.
Le guerre commerciali portano sempre alla guerra vera.
Dato che la Cina, la Russia, l'India, il Brasile e il Sud Africa si sono appena unite per creare una banca da $ 100 miliardi con sede in Cina, e che sempre più affari vengono negoziati in Yuan o Rubli - e non in dollari - la guerra valutaria si sta scaldando.
L'investitore multi-milionario Hugo Salinas Price dice:
Per quello che è capitato a Mr. Gheddafi [in Libia], ci sono molti che credono che la vera ragione per cui è stato estromesso era che stava progettando una moneta tutta africana per i commerci interni. La stessa cosa è successa anche a Saddam, perché gli Stati Uniti non vogliono che si arriva ad una solida valuta concorrente del dollaro. Sappiamo che Gheddafi stava parlando di un dinaro d'oro.
Infatti John Carney Sr., CNBC editor, riporta:
Questa è la prima volta che un gruppo rivoluzionario ha creato una banca centrale mentre si continua ancora a combattere e prima di aver radicato un potere politico. Certamente questo fatto sembra indicare quanto siano diventati straordinariamente potenti i banchieri centrali nella nostra epoca.
Robert Wenzel del Economic Policy Journal pensa che l'iniziativa delle banche centrali riveli che le potenze straniere possano avere una forte influenza sui ribelli.
Questo suggerisce che abbiamo qualcosa più di una masnada disordinata di ribelli in giro per il mondo ma che ci sono delle influenze piuttosto sofisticate capaci di gestirli. "Non ho mai sentito di una banca centrale che viene creata in poche settimane nel ben mezzo di una sollevazione popolare", scrive Wenzel.
Infatti, qualcuno dice che le ultime guerre sono servite per riportare tutti i paesi nell' ovile delle Banche Centrali Occidentali.
E per finire Gerald Celente – che studia le tendenze e da decenni fa previsioni accurate su finanza e geopolitica dice che la WW3 comincerà presto.
Il Debito
Martin Armstrong ha sostenuto che la guerra contro la Siria è tutta una storia di debito e spesa:
Il pasticciaccio siriano sembra essere cominciato quando al Capital Hill - le fonti ci dicono - tutte le telefonate che arrivavano si pronunciavano in modo schiacciante contro qualsiasi azione. I politici hanno voluto ignorare, del tutto, il popolo. Questo spiegherebbe che esiste davvero un progetto segreto per raggiungere un obiettivo al di fuori dagli schemi in discussione. Questo somiglia più al problema del debito e ad una guerra necessaria per scaricare la pressione e per ridurre la spesa.
La stessa logica si può applicare anche all'Ucraina e ad altri paesi.
L'investitore miliardario Jim Rogers nota:
Se in Europa continuano a salvare le banche, in ultima analisi si rischia un'altra guerra mondiale.
***
«Se aggiungi il debito, la situazione peggiora, e alla fine crolla tutto. Poi tutti cominciano a cercare un capro espiatorio. I politici accusano l'estero, e già siamo nella seconda o qualunque sia il numero di una Guerra Mondiale».
Gli americani non vogliono la guerra
Sondaggio dopo sondaggio si capisce che gli Americani non vogliono più essere coinvolti in nessun'altra guerra.
Dopo tutto, abbiamo speso miliardi di miliardi in Iraq a Afghanistan, e gli Americani sono esausti. Non solo un alto ufficiale del Pentagono ci racconta che oggi non siamo più sicuri di prima, dopo tredici anni di guerra – anzi forse siamo meno sicuri – ma ora è stato anche dimostrato che la guerra danneggia la nostra economia.
Le guerre infinite distruggono anche le Repubbliche Democratiche. I Padri Fondatori ammonivano contro gli eserciti e dicevano che distruggono la libertà. AVEVANO RAGIONE …
E ammonivano anche contro il finanziamento delle guerre con il debito.
Ma secondo il vincitore del Premio Nobel, l' economista Joseph Stiglitz, il debito U.S.A per la guerra in Iraq potrebbe arrivare fino a 5 trilioni di dollari (o 6 trilioni di dollari secondo uno studio della Brown University.) Gli U.S.A dispongono del più grande esercito mai esistito e considerano un sentimento contrario alla guerra come terrorismo.
Ma la guerra è un affare grosso per i banchieri e per i contractors della difesa. E – come abbiamo detto – ai governi piace tanto la guerra.
Così tocca a noi – alla gente qualunque, al popolo – fermare il dilagare della guerra.
Fonte: http://www.washingtonsblog.com
Link: http://www.washingtonsblog.com/2014/07/war-2.html
30.07.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione Bosque Primario.
Postato il Lunedì, 01 settembre @ 23:10:00 BST di ernesto
Economia
London
FONTE: WASHINGTONBLOG.COM
I massimi esperti della Finanza mondiale (Nouriel Roubini, Kyle Bass, Hugo Salinas Price, Charles Nenner, James Dines, Jim Rogers, David Stockman, Marc Faber, Jim Rickards, Paul Craig Roberts, Martin Armstrong, Larry Edelson, Gerald Celente ed altri) dicono che la Terza Guerra Mondiale sta arrivando .... a meno che non siamo noi stessi a fermarla.
Paul Craig Roberts – Assistente Segretario del Tesoro sotto la presidenza Reagan, ex direttore del Wall Street Journal, indicato da Who's Who, come uno dei mille più influenti pensatori politici del mondo, economista PhD - ieri ha scritto un articolo sulla escalation delle ostilità tra Stati Uniti e Russia dal semplice titolo: "War Is Coming - Arriva la guerra".
Come riportato da Tyler Durden di Zero Hedge, la risposta russa alla sentenza extra-legale emessa da una corte corrotta dei Paesi Bassi - che non ha nessuna giurisdizione sul caso su cui si è pronunciata - che sta dicendo che il governo russo deve pagare 50 miliardi dollari di dollari agli azionisti della Yukos, una entità corrotta che ha saccheggiato la Russia ed evaso le tasse, alla domanda su cosa avrebbe fatto la Russia riguardo a questa sentenza, un consigliere del presidente Putin ha risposto:
"In Europa sta arrivando una guerra." Pensate davvero che una sentenza del genere abbia qualche importanza per chi governa? "
Lo scorso gennaio, il famoso economista Nouriel Roubini ha mandato un tweet dalla riunione dei ricchi e potenti del World Economic Forum di Davos:
Molti commentatori comparano il 2014 al 1914, quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale e nessuno se l'aspettava. Si vede un cigno nero dalla forma di una guerra tra Cina & Giappone?
e:
Sia Abe che un influente analista cinese non escludono un confronto militare tra la Cina e il Giappone. Ricorda niente del 1914?
Il Miliardario Kyle Bass, gestore di hedge fund scrive:
Trilioni di dollari di debiti saranno ristrutturati e ci saranno milioni di prudenti risparmiatori che perderanno un'alta percentuale del loro potere d'acquisto reale, proprio nel momento sbagliato della loro vita. Ancora una volta, il mondo non finirà, ma il tessuto sociale di nazioni dissolute sarà allentato e in certi casi strappato. Purtroppo, guardando indietro nella storia economica, vediamo che troppo spesso la guerra è la manifestazione di una semplice entropia economica spinta fino alla sua logica tragica conclusione. Per questo motivo crediamo che una guerra sia la conseguenza inevitabile della attuale situazione economica mondiale
Il Consulente per investimenti Larry Edelson ha scritto una e-mail ai suoi abbonati dal titolo "Quello che ci dicono i cicli bellici del 2013", in cui afferma:
Dal 1980, ho studiato i cosiddetti "cicli di guerra" - i ritmi naturali che predispongono le società a sprofondare nel caos, nell'odio, nelle guerre civili e anche in quelle internazionali.
Non sono certo il primo ad aver studiato questi diversi modelli storici, prima di me ce ne sono stati altri, ma in particolare Raymond Wheeler che ha pubblicato la storia più autorevole sulle guerre, osservando un periodo di 2.600 anni di dati.
Tuttavia, ci sono pochissime persone disposte a parlarne in questo momento e sulla base di quello che vedo, le implicazioni potrebbero essere assolutamente enormi ....
L'ex analista tecnico della Goldman Sachs Charles Nenner - che ha studiato attentamente la faccenda e che conta tra i suoi maggiori clienti importanti hedge funds, banche, case di brokeraggio, oltre a personaggi veramente di alto livello - dice che ci sarà "una grande guerra", che manderà il Dow a 5.000.
Il veterano tra gli Advisor sugli investimenti James Dines prevede una guerra epocale come le altre due guerre mondiali e che comincerà dal Medio Oriente.
L'economista e gestore di investimenti Marc Faber dice che il governo Americano comincerà ancora altre guerre in risposta alla crisi economica:
“La prossima cosa che farà il governo, per distrarre l'attenzione della gente dalle disastrose condizioni economiche, sarà cominciare un'altra guerra da qualche altra parte.”
“Se l'economia globale non si riprende, di solito i popoli entrano in guerra.”
Martin Armstrong – che ha maneggiato fondi di investimenti sovrani per multi-miliardi di dollari – ha scritto:
Il nostro problema più grave è che la burocrazia vuole una guerra. In questo modo tutti si distrarranno dal lavoro fatto dalla NSA e sembrerà che quanto è stato fatto abbia una sua giustificazione. Hanno bisogno di una distrazione per nascondere il declino economico che sta arrivando.
Armstrong ha intitolato uno dei suoi pezzi scritti questo mese : “Perché entreremo in guerra con la Russia”, e un altro : “Preparazione alla Terza Guerra Mondiale”.
Le Teorie Economiche Sbagliate
Che cosa sta causando lo slittamento verso la guerra? Qui di seguito parliamo di diversi motivi.
Inizialmente, che ci si creda a o no, uno dei motivi è che molti economisti influenti e molti pensatori- opinionisti sono della stupida opinione che la guerra sia una cosa buona per l'economia.
Perciò, molti sono apertamente e molti subdolamente a favore della guerra.
I Nuovi arrivati fanno “Prudere le Dita” agli Imperi Decadenti
Gli storici dicono che gli imperi in declino tendono ad attaccare i loro nuovi rivali ... quindi il rischio di una nuova guerra mondiale è in aumento perché gli Stati Uniti si sentono minacciati dal nascente Impero Cinese.
Il governo degli Stati Uniti considera la rivalità economica come motivo sufficiente per una guerra. Pertanto, gli Stati Uniti stanno usando l'esercito per contenere la crescente influenza economica della Cina.
La Rivalità per le (scarse) Risorse si sta scaldando
E' stato documentato che la concorrenza per accedere a risorse scarse, spesso porta alla guerra. Ad esempio, il Quarterly Journal of Economics della Oxford University riporta:
Wright (1942) nel suo testo fondamentale - A Study of War - dedica un capitolo al rapporto tra la guerra e le risorse. In un altro testo importante - Statistics of Deadly Quarrels, di Richardson (1960) - si discute ampiamente sulle cause economiche che portano alla guerra, compreso il controllo delle "fonti di materie prime essenziali". Una ampia letteratura introdotta da Homer-Dixon (1991, 1999) sostiene che la scarsità di varie risorse ambientali è una delle principali cause di conflitto e di guerre per le risorse (vedi Toset, Gleditsch, e Hegre 2000 per esempi e prove empiriche).
***
Nella Guerra del Pacifico (1879-1884), il Cile combattè contro un'alleanza difensiva di Bolivia e Perù per il controllo dei depositi di minerali del guano [la cacca degli uccelli]. La guerra precipitò quando aumentò notevolmente il valore del guano a causa del suo ampio utilizzo in agricoltura.
***
Westing (1986) sostiene che molte delle guerre del ventesimo secolo abbiano avuto origine per motivi diffusamente legati alle carenze di risorse e prende ad esempio la guerra d'indipendenza dell'Algeria (1954-1962), la Guerra dei Sei Giorni (1967), e la guerra del Chaco (1932-1935). Più di recente, l'invasione del Kuwait di Saddam Hussein nel 1990 fu il risultato della disputa sui giacimenti dei campi di Rumaila. Nella guerra per le risorse (2001), Klare sostiene che dopo la fine della guerra fredda, il controllo di preziose risorse naturali è diventato sempre più importante, tanto da diventare motivazione primaria per le guerre del futuro.
***
L'ex Governatore della Federal Reserve Alan Greenspan (e molti leader mondiali) ha ammesso che la Guerra in Iraq è stata veramente una Guerra del Petrolio, e l'ex Segretario del Tesoro, Paul O’Neill dice che Bush aveva già progettato la guerra in Iraq prima dell' 11 settembre. E possiamo vedere questo e questo. Ma anche Libia, Siria, Iran e Russia sono tutti paesi che producono petrolio ..... anche loro …
In verità, abbiamo una ampia documentazione sulle guerre in Medio Oriente e in Nord Africa che sono state causate da bisogni di petrolio e di gas. La Guerra a Gaza non può costituire eccezione. E vedi questo. Ma anche la guerra in Ucraina dipende ampiamente dal problema del gas.
E James Quinn e Charles Hugh Smith ci dicono che ormai stiamo per finire le scorte di tutte le risorse … cosa che ci porterà alla guerra.
Banche Centrali e Guerra delle Valute
Siamo nel bel mezzo di una guerra valutaria globale – ossia una situazione in cui tutte le nazioni competono tra loro per svalutare di più le loro monete, per far aumentare le esportazioni. La Presidentessa del Brasile Rousseff ha dichiarato nel 2010:
L'ultima volta che ci fu una serie di svalutazioni competitive ... siamo finiti nella seconda guerra mondiale.
Jim Rickards è d'accordo:
Le guerre valutarie portano a guerre commerciali, che spesso portano a guerre calde. Nel 2009, Rickards ha partecipato alla prima-assoluta di una "war-game finanziaria" al Pentagono. Pur esprimendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di sconfiggere qualsiasi altro stato-nazione in una battaglia, Rickards si dice preoccupato perché gli Stati Uniti potrebbero essere trascinati in una "guerra asimmetrica", se le guerre valutarie dovessero portare ad una inflazione sempre crescente e all'incertezza dell'economia globale.
Le guerre commerciali portano sempre alla guerra vera.
Dato che la Cina, la Russia, l'India, il Brasile e il Sud Africa si sono appena unite per creare una banca da $ 100 miliardi con sede in Cina, e che sempre più affari vengono negoziati in Yuan o Rubli - e non in dollari - la guerra valutaria si sta scaldando.
L'investitore multi-milionario Hugo Salinas Price dice:
Per quello che è capitato a Mr. Gheddafi [in Libia], ci sono molti che credono che la vera ragione per cui è stato estromesso era che stava progettando una moneta tutta africana per i commerci interni. La stessa cosa è successa anche a Saddam, perché gli Stati Uniti non vogliono che si arriva ad una solida valuta concorrente del dollaro. Sappiamo che Gheddafi stava parlando di un dinaro d'oro.
Infatti John Carney Sr., CNBC editor, riporta:
Questa è la prima volta che un gruppo rivoluzionario ha creato una banca centrale mentre si continua ancora a combattere e prima di aver radicato un potere politico. Certamente questo fatto sembra indicare quanto siano diventati straordinariamente potenti i banchieri centrali nella nostra epoca.
Robert Wenzel del Economic Policy Journal pensa che l'iniziativa delle banche centrali riveli che le potenze straniere possano avere una forte influenza sui ribelli.
Questo suggerisce che abbiamo qualcosa più di una masnada disordinata di ribelli in giro per il mondo ma che ci sono delle influenze piuttosto sofisticate capaci di gestirli. "Non ho mai sentito di una banca centrale che viene creata in poche settimane nel ben mezzo di una sollevazione popolare", scrive Wenzel.
Infatti, qualcuno dice che le ultime guerre sono servite per riportare tutti i paesi nell' ovile delle Banche Centrali Occidentali.
E per finire Gerald Celente – che studia le tendenze e da decenni fa previsioni accurate su finanza e geopolitica dice che la WW3 comincerà presto.
Il Debito
Martin Armstrong ha sostenuto che la guerra contro la Siria è tutta una storia di debito e spesa:
Il pasticciaccio siriano sembra essere cominciato quando al Capital Hill - le fonti ci dicono - tutte le telefonate che arrivavano si pronunciavano in modo schiacciante contro qualsiasi azione. I politici hanno voluto ignorare, del tutto, il popolo. Questo spiegherebbe che esiste davvero un progetto segreto per raggiungere un obiettivo al di fuori dagli schemi in discussione. Questo somiglia più al problema del debito e ad una guerra necessaria per scaricare la pressione e per ridurre la spesa.
La stessa logica si può applicare anche all'Ucraina e ad altri paesi.
L'investitore miliardario Jim Rogers nota:
Se in Europa continuano a salvare le banche, in ultima analisi si rischia un'altra guerra mondiale.
***
«Se aggiungi il debito, la situazione peggiora, e alla fine crolla tutto. Poi tutti cominciano a cercare un capro espiatorio. I politici accusano l'estero, e già siamo nella seconda o qualunque sia il numero di una Guerra Mondiale».
Gli americani non vogliono la guerra
Sondaggio dopo sondaggio si capisce che gli Americani non vogliono più essere coinvolti in nessun'altra guerra.
Dopo tutto, abbiamo speso miliardi di miliardi in Iraq a Afghanistan, e gli Americani sono esausti. Non solo un alto ufficiale del Pentagono ci racconta che oggi non siamo più sicuri di prima, dopo tredici anni di guerra – anzi forse siamo meno sicuri – ma ora è stato anche dimostrato che la guerra danneggia la nostra economia.
Le guerre infinite distruggono anche le Repubbliche Democratiche. I Padri Fondatori ammonivano contro gli eserciti e dicevano che distruggono la libertà. AVEVANO RAGIONE …
E ammonivano anche contro il finanziamento delle guerre con il debito.
Ma secondo il vincitore del Premio Nobel, l' economista Joseph Stiglitz, il debito U.S.A per la guerra in Iraq potrebbe arrivare fino a 5 trilioni di dollari (o 6 trilioni di dollari secondo uno studio della Brown University.) Gli U.S.A dispongono del più grande esercito mai esistito e considerano un sentimento contrario alla guerra come terrorismo.
Ma la guerra è un affare grosso per i banchieri e per i contractors della difesa. E – come abbiamo detto – ai governi piace tanto la guerra.
Così tocca a noi – alla gente qualunque, al popolo – fermare il dilagare della guerra.
Fonte: http://www.washingtonsblog.com
Link: http://www.washingtonsblog.com/2014/07/war-2.html
30.07.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione Bosque Primario.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
PERCHE’ LA RUSSIA NON INTERVIENE IN UCRAINA
Un articolo che “si deve leggere”, tratto da worldcrisis.ru, che spiega perché la Russia non interviene in Ucraina.
È con immenso piacere che ringrazio “BM” che ha tradotto in inglese l’articolo originale russo che permette di spiegare i motivi della apparente “passività” della Russia in Ucraina. Raccomando di far circolare questa traduzione perché è la miglior spiegazione sulla politica e degli interessi del Cremlino.
Il livello delle discussioni analitiche su Internet in Russia è descritto molto bene dal politologo Simon Uralov: “Se vogliamo credere che la crisi ucraina sia cominciata solo per una follia dei colleghi di Kiev e che questo li abbia fatti arrivare a crisi isteriche e alla sete di sangue, questa è una considerazione fondamentalmente sbagliata. Questa stessa idea passa per la mente anche ad un numero incredibile di colleghi di Mosca”.
Lo scopo di questo articolo è fare un passo indietro, prima della crisi isterica, e fare una fredda analisi sul perché si è arrivati a questa situazione in Ucraina.
Comincerò con i primi chiarimenti su diversi argomenti che hanno una grande importanza emotiva:
Perché non c’è nessun intervento militare russo ?
Se questo testo fosse stato scritto qualche giorno prima, buona parte del suo contenuto sarebbe servito a spiegare perché inviare delle truppe in Ucraina sarebbe stato inadeguato e semplicemente stupido, anche dopo il referendum. Fortunatamente, il capo della resistenza ibn Slaviansk, Igor Strelkov, l’ho fatto molto meglio di me nel suo messaggio video nel quale molto chiaramente ha descritto l’inerzia della popolazione locale di Lugansk e di Donetsk, in termini di azioni concrete prese per proteggere i loro interessi contro la giunta. Anticipando quello che dirò in seguito sul referendum, dico brevemente che mettere una croce sulla scheda elettorale, benché sia un atto importante, non ha un valore molto superiore a quello di un “mi piace” messo su Facebook. Perché un “mi piace” scritto su una scheda elettorale non cambia nulla. Il referendum è stato un atto necessario ma non sufficiente.
Il Cremlino era preparato ad affrontare gli eventi in Ucraina ? e adesso sta improvvisando ?
Vi consiglio di leggere Wikileaks : https://wikileaks.org/plusd/cables/08MOSCOW265_a.html, dove c’è la prova che il Cremlino aveva già spiegato chiaramente agli americani, nel 2008, gli scenari che vediamo oggi:
“Gli esperti dicono che la Russia è fortemente preoccupata per le forti divisioni che esistono in Ucraina sulla decisione di aderire alla Nato, a causa della forte componente etnica russa che è contraria all’adesione e che potrebbe portare a forti opposizioni, violenze o nel peggiore dei casi, alla guerra civile. In questo caso la Russia dovrebbe decidere se intervenire, e questa è una decisione che la Russia non vuole dover prendere”.
Pertanto è logico supporre che l’evoluzione degli eventi per il Cremlino non ha costituito nessuna sorpresa e che questa possibilità, anche se sgradevole, era già stata contemplata in uno scomodo “piano E”.
Per capire quello che farà prossimamente il Cremlino partiamo dal definire quali sono i suoi obiettivi:
Non permettere l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.
Non permettere l’istituzione e la stabilizzazione in Ucraina di un regime Russofobico, filo-nazista (per evitare di doverlo poi de-nazistizzare).
Non consentire il genocidio della popolazione russa del Sud – Est.
La cosa ideale per la Russia sarebbe realizzare tutti e tre gli obiettivi contemporaneamente, evitando di bloccare l’economia russa durante il suo riorientamento verso l’Asia e, allo stesso tempo, evitando che gli americani risolvano i loro problemi economici a spese della UE .
Come si possono realizzare questi obiettivi ?
Prendiamo in esame lo scenario più semplice e vediamo quali sono i punti vulnerabili e le conseguenze negative: L’esercito russo entra in Ucraina e in pochi giorni dopo arriva a Kiev, poi sottomette tutta l’Ucraina. “I patrioti” giubilano ci sono le sfilate sulla Khreschatyk, ecc
Sembra che tutti e tre gli obiettivi siano stati raggiunti, ma sorgono dei problemi :
* 1. Nell’Unione Europea dove da molto tempo la elite imprenditoriale ha pestato i piedi ai politici ed ha spinto il freno sulle sanzioni, il “partito della guerra” (alias il ” Partito degli Stati Uniti ” o meglio il “Partito della Pax Americana » ) sta evidentemente trionfando. Dall’altro lato la Federazione russa e le le sanzioni inflitte, i cui peggiori effetti sono ricaduti solo sull’economia europea, che immediatamente è caduta in recessione. Non c’è niente da stare allegri.
In questo contesto gli americani stanno avendo gioco facile per spingere alla firma della loro versione del trattato per una partnership sugli investimenti e sul commercio transatlantico, un patto commerciale che trasformerebbe la UE in una appendice dell’economia USA. I negoziati su questo trattato sono ancora in corso e, per gli americani, l’entrata di truppe russe in Ucraina sarebbe cadrebbe proprio a fagiolo. Le sanzioni contro la Russia sono servite per affossare gli affari europei e potrebbero servire a far cadere più agevolmente le barriere commerciali verso gli Stati Uniti.
Alla fine siamo arrivati a: una Unione Europea che sembra uscire dalla guerra – con gli Stati Uniti, vestiti a festa, che potrebbero papparsi con gioia tutti i mercati europei, dove non avrebbero più concorrenza – con la Federazione russa non in perfetta forma. C’è qualcuno che non vede che in questa situazione che qualcuno si muove come un folle(лох) ? E quel qualcuno non somiglia molto agli USA ?
Tra l’altro non bisogna neanche prendere in considerazione il fatto che i politici europei si dovrebbero rifiutare nel vedere il suicidio della loro economia. Gli euro-burocrati non sono capaci neanche di questo, come dimostra la pratica.
* 2. Con un intervento in Ucraina, oltre al fatto che il Cremlino farebbe un favore a Washington, si sarebbe anche dovuto pensare agli effetti nella stessa Russia.
Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della firma del mega-contratto trentennale del gas con la Cina, la Cina sarebbe stata in condizione di spuntare un prezzo migliore per una posizione di forza. Infatti, avrebbe potuto negoziare con un ricatto nell’aria( questo si può, comunque, vedere dal comportamento della Cina, anche se non chiaramente).
Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della sigla del mega-contratto petrolifero con l’Iran , con cui la Rosneft potrà controllare altri 500.000 barili di petrolio al giorno, anche l’Iran sarebbe stato in grado di negoziare un prezzo migliore da una posizione di forza.
Ormai tutti i prossimi tentativi (deli USA) di mettere in piedi qualcosa anche solo per ostacolare la consegna delle importazioni, già da adesso sarà molto, molto costoso.
Se le sanzioni fossero state messe prima della firma dell’accordo sulla costituzione della Comunità Economica Eurasiatica , immaginate se Lukashenko e Nazarbayev non avrebbero provato a tirare il collo a Putin durante i negoziati. C’ è mancato veramente poco che Mosca, per creare il EurAsEC, dovesse anche pagare per vendere il suo petrolio.
* 3. La Federazione russa avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di risanare l’economia ucraina e di doverla denazificare: dove avrebbe trovato gli uomini necessari da impiegare come ” denazificatori”, come “caschi polverosi” (se qualcuno avesse dimenticato, secondo Okudzhava, furono i commissari con i caschi polverosi che piegarono gli eroi morti nella guerra civile) per combattere gruppi compatti di ucraini-nazisti, e contro l’appoggio inviato dall’estero. Nel complesso, è chiaro che questo tipo di scenario sarebbe a tutto vantaggio deli Stati Uniti e della Cina. Alla Russia resterebbe solo il profondo senso di soddisfazione morale, e tutte le questioni economiche da risolvere, insieme alle future maledizioni dei ” generosi” (щирых ) ucraini, infelici per dover vivere in un regime di “occupazione”.
Che tempistica seguono i punti più sensibili dell’economia russa?
Contratto del gas con la Cina - maggio-giugno (firmato il 21 maggio)
Contratto petrolifero con l’Iran prossima estate ( Ecco perché gli Stati Uniti hanno revocato l’embargo, per la maggior vicinanza della Rosneft alla BP e meno alla Exxon Mobil . Dov’è andrà il petrolio ? Verso la Cina).
Importante! Le Elezioni per il Parlamento europeo , che hanno portato un sacco di voti euroscettici, alleati della Russia . Dopo le elezioni del 25 Maggio, verrà cambierà la composizione della Evrokommissii- la Commissione Europea – e sarà molto più facile lavorare con i nuovi arrivati. Ancora più importante ! Il Contratto del gas siglato con la Cina , i deputati neo-eletti saranno più disponibili per il South Stream.
Entro maggio raccolta dei documenti / permessi / etc , per la costruzione del South Stream -
Questo è solo quello che è visibile ad occhio nudo, ma ci sono altri aspetti, molto importanti, che non hanno ancora una scadenza definita sul calendario :
1 . Transizione verso i pagamenti per l’energia in rubli. Petrolio e gas non sono patate: per averli si stipulano contratti a lungo termine che non si possono modificare unilateralmente e che richiedono un lungo lavoro di ricerca nel caso si volgia sostituirli con altri tipi di carburanti o si vogliano cambiare le modalità e i paesi di approviggionamento.
2. Transizione alla quotazione dei prezzi dell’energia in rubli (per il commercio in rubli) sui mercati russi – . È un lavoro assolutamente infernale, però, se non altro, nessuno mai ha fatto niente di simile.
3 . Creare un proprio sistema di pagamento.
4 . Preparazione di un sistema di importazioni sostitutivo definitivo e migliorativo con i fornitori asiatici (non come emergenza temporanea).
La lista può e deve continuare, questo è quello che vedo, il Cremlino ha orizzonti molto larghi.
Ora mettiamoci pure la interessanti iniziative del Ministero degli Esteri russo, che non sta certo fermo a guardarsi i pollici. Ad esempio il Vice Ministro Karasin lo scorso 6 maggio era a Doha, dove ha incontrato tutta l’elite del Qatar. I risultati, a mio parere, sono stati scioccanti. Secondo il Ministro degli Esteri, l’emiro del Qatar ha detto di apprezzare la “politica regionale convincente e coerente della federazione russa”, affermazione molto inaspettata da un paese che non solo è alleato degli Usa e ramo politico della Exxon mobile in medio oriente ma è anche avversario assoluto della Russia in Siria.
Questo fa capire che c’è anche dell’altro nel cofanetto: il fatto è che i sogni americani di riempire il mondo con gas a basso prezzo, sarebbero una condanna a morte per il Qatar e la sua elite, senza prezzi del gas molto alti, il Qatar non solo perde ogni speranza di grandezza regionale, ma diventa un cadavere.
Doha si sta concentrando rapidamente per offrire qualcosa di interessante: “allo stesso tempo, è stata messa enfasi nell’accelerazione del coordinamento del Forum dei Paesi Esportatori di Gas (GECF)” , il prossimo vertice (Che coincidenza!) si terrà in Qatar. Il Forum dei Paesi Esportatori di Gas è un’organizzazione che comprende paesi come la Russia, Iran, Qatar, Venezuela, Bolivia e altri esportatori che il Cremlino, per lungo tempo, ma senza successo, ha cercato di trasformare qualcosa di analogo all’OPEC, per il gas.
E ‘possibile che ora sia arrivato il momento giusto per un potenziale cartello del gas. In primo luogo, i tre maggiori esportatori di gas : Russia, Qatar e Iran hanno interessi molto simili e dovrebbero essere in grado di lavorare con gli stessi obiettivi per condividere e “prendere in consegna le chiavi” del mercato del Gas Naturale (LNG) e delle pipeline del gas. Questo cartello del gas, anche se in formato ridotto (solo Russia, Qatar e Iran) controllerà almeno il 55 % delle riserve mondiali di gas e avrà notevoli opportunità per influenzare fortemente i mercati energetici della UE e dell’Asia. Naturalmente , un simile progetto comporterebbe un sacco di problemi e incontrerà tante opposizioni, nessuno può garantire che funzionerà , ma è importante vedere Mosca che sta cercando attivamente qualsiasi opportunità per prendere dei vantaggi strategici nella sua lotta contro gli Stati Uniti.
Speriamo che adesso sia chiaro di che cosa si sta occupando il Cremlino, che cosa sta cercando di guadagnare dalla situazione Ucraina e perché questo sia tanto importante.
Torniamo ai problemi direttamente connessi all’Ucraina e vediamo che anche con l’implementazione di tutti i più importanti progetti politici stranieri non sarebbe conveniente contribuire alla denazificazione di Kiev e non basterebbero a far acclamare le truppe russe o l’esercito ribelle del novo Russia anche nelle regioni centrali.
Se l’ esercito della Novorussia ha problemi con le mobilitazioni di Lugansk e Donetsk, poi sarà molto, molto difficile lavorare dall’interno delle regioni zombificate. Tuttavia, sembra che presto, accanto alla Federazione russa, si schiererà sul campo di battaglia il colonnello fame e le Forze Speciali del Giperok ( l’”iperinflazione”), che cambieranno radicalmente gli equilibri di potere.
L’economia ucraina è finita. Le semine primaverili sono state disastrose, le coltivazioni di ortaggi distrutte (dalle gelate), nessuno fa più credito, ci sono problemi con il gas, il prezzo del carburante si è impennato, possiamo tranquillamente dire che l’economia sarà travolta da una bestia del nord, forte e soffice. Nessuno darà un soldo alla giunta, nemmeno il FMI, che ha promesso qualcosa intorno a 17 miliardi di dollari (solo la metà di quanto servirebbe all’Ucraina per quest’anno), ma con una ” clausola di salvaguardia” nel contratto: se Kiev non controllerà tutte le regioni, non solo Kiev, non arriverà nemmeno un centesimo. Fame, freddo e iperinflazione (causata dal crollo della grivna) lavoreranno attivamente per indebolire la giunta e per far ragionare le menti dei ” generosi” ( shchirykh ) ucraini : certo non arriveranno ad amare la Russia , ma questo è un dettaglio, basterà che comincino a ricordare il periodo Yanukovych, come dolce sogno irraggiungibile.
Il caos inevitabile e il collasso totale delle strutture sociali, insieme a una guerra civile strisciante garantiranno che la NATO contuerà a non accettare l’Ucraina, fino a quando non sarà sullo stesso “binario dell’Europa”, e anche i politici USA, più o meno moderati, non faranno nessuna mossa, perché ovviamente non sarebbe utile a far vincere gli Stati Uniti, anzi potrebbe solo trascinare il paese in una guerra nucleare.
Inoltre, nel contesto di un collasso economico totale per i minatori, i metalmeccanici e tutti gli altri lavoratori ucraini ora saldamente attaccati al loro lavoro – con la paura di perdere lavoro e speranza di “mandare avanti in qualche modo la baracca” - sarà tutta un’altra musica e dovranno partecipare in un modo o nell’altro a risolvere i problemi politici e economici della nuova Russia. E forse dovranno partecipare anche con le armi.
Allo stesso tempo, la Giunta– che si chiama Poroshenko – quella imposta (al paese) dall’Unione Europea, avrà un forte incentivo a negoziare con Mosca e a fare concessioni accettando dei compromessi. E poi i sarà la nuova Commissione Europea – che ha bisogno di pace e stabilità per far passare dall’Ucraina il gas che viene dall’est – che spingerà Poroshenko in questa direzione, che poi sarà la stessa direzione verso cui spingeranno gli sconvolgimenti sociali causati dal colonnello fame e dall’iperinflazione, sabotandolo.
Tutti questi fattori, insomma, aprono grandi opportunità a un Cremlino che vuole riformattare l’ex Ucraina in qualcosa di appropriato per gli interessi della Federazione russa. E’ proprio questo lo scenario che gli Stati Uniti stanno cercando di evitare ed è per questo che gli USA hanno seri motivi per accelerare la trasformazione del conflitto in una fase calda con l’impiego di truppe e un massiccio spargimento di sangue.
Se poi calcoliano quanto tempo che ci vorrà per far arrivare il paese alla “fame”, quello che ci vorrà per risolvere i problemi di politica estera alla Russia e quello per creare un sistema di collaborazione lavorativa con la Cina e l’Iran, indipendente dal dollaro e dal riposizionamento delle importazioni ecc…, approssimativamente si arriva alla conclusione che serviranno ancora da cinque a nove mesi (cioè si arriverebbe a quel mese di dicembre, che Yanukovich aveva tentato di negoziare) per uscire dal periodo di stallo per gli ucraini e per sbloccare le altre questioni che daranno il massimo vantaggio alla Russia.
Durante questo periodo, sarà necessario fare in modo che l’Ucraina mantenga uno stato di guerra civile (serviranno, ad esempio, gli aiuti di DNR e LNR, e per la Russia non sarà necessario occupare Kiev troppo velocemente, per non crearsi altri inutili complicazioni ) e idealmente, oltre al prolungamento della guerra civile, servirà avviare dei puzzolenti negoziati sull’Ucraina, coinvolgendo gli osservatori internazionali, in tutti i loro possibili formati, cioè, Poroshenko + Tsarev + Russia, UE, OSCE, USA ecc…
Il tocco finale. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno rallentato il lavoro della zecca riducendo il loro “pump-priming ” da 85 a 55 miliardi di dollari al mese. Molto molti si aspettano ( ad es. http://www.reuters.com/article/2014/04/ ... 8920140427 ), che la macchina smettesse di stampare per la fine di questo anno. Un’altra volta, come gli anni passati.
Questo perché, anche se il dollaro è la valuta internazionale, gli USA non possono continuare a stamparle cartamoneta all’infinito – è impossibile. Secondo varie fonti, gli Stati Uniti hanno quasi totalmente utilizzato la “forza della risorsa-dollaro” , con cui hanno fatto il bello e il cattivo tempo con la macchina della finanza. Inoltre, il corollario e l’effetto inevitabile di questi trucchetti sta riducendo i tassi sulle obbligazioni USA e questo, da un lato, aiuta Washington, che paga meno interessi per i suoi debiti, ma, d’altro, sta veramente soffocando l’intero sistema pensionistico e assicurativo statunitense che si basa sulla previsione di rendimenti molto diversi da quelli che attualmente hanno i titoli dei loro portafogli.
In parole povere, entro la fine dell’anno, gli Stati Uniti dovranno scegliere se far saltare in aria il loro sistema sociale per continuare a stampare soldi, o se ridurre notevolmente il loro appetito per dare una possibilità alla casa di non crollare. A giudicare dalla riduzione della quantità di dollari che sta buttando nel sistema, sembra che Washington abbia deciso che prevenire una esplosione interna sia più importante delle sue ambizioni di politica estera.
Ora per completare il puzzle , facciamo le nostre previsioni:
L’America cercherà con tutti i mezzi di far aggravare la crisi in Ucraina per indebolire la Russia e sottomettere l’intero mercato europeo, prima di dover fermare le sue macchine stampa-dollari.
Il Cremlino cercherà di trasformare la crisi in Ucraina da una fase acuta in una fase di guerra-civile-cronica, rallentando i negoziati nel mezzo del collasso economico del paese. Allo stesso tempo, il Cremlino cercherà di utilizzare il tempo per creare le condizioni più favorevoli per il passaggio da un confronto duro con gli Stati Uniti ad un lavoro di sganciamento dal dollaro nei suoi rapporti con Cina, Iran, Qatar e creare un nuovo rapporto con la UE ecc.
Far terminare completamente la crisi a dicembre 2014, forse anche prima se gli USA dovessero desistere dal tentativo di esacerbare le ostilità.
E se gli USA non desisteranno ? – Allora … una grande guerra … una guerra per le risorse , perché il “boom dello shale” è solo una qualsiasi bolla, come dice :Washington’s Shale Boom Going Bust -
http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... n-ucraina/
...............................
E' un po datato Giugno.Ma ci spiega come vanno le cose.
Ciao
Paolo11
Un articolo che “si deve leggere”, tratto da worldcrisis.ru, che spiega perché la Russia non interviene in Ucraina.
È con immenso piacere che ringrazio “BM” che ha tradotto in inglese l’articolo originale russo che permette di spiegare i motivi della apparente “passività” della Russia in Ucraina. Raccomando di far circolare questa traduzione perché è la miglior spiegazione sulla politica e degli interessi del Cremlino.
Il livello delle discussioni analitiche su Internet in Russia è descritto molto bene dal politologo Simon Uralov: “Se vogliamo credere che la crisi ucraina sia cominciata solo per una follia dei colleghi di Kiev e che questo li abbia fatti arrivare a crisi isteriche e alla sete di sangue, questa è una considerazione fondamentalmente sbagliata. Questa stessa idea passa per la mente anche ad un numero incredibile di colleghi di Mosca”.
Lo scopo di questo articolo è fare un passo indietro, prima della crisi isterica, e fare una fredda analisi sul perché si è arrivati a questa situazione in Ucraina.
Comincerò con i primi chiarimenti su diversi argomenti che hanno una grande importanza emotiva:
Perché non c’è nessun intervento militare russo ?
Se questo testo fosse stato scritto qualche giorno prima, buona parte del suo contenuto sarebbe servito a spiegare perché inviare delle truppe in Ucraina sarebbe stato inadeguato e semplicemente stupido, anche dopo il referendum. Fortunatamente, il capo della resistenza ibn Slaviansk, Igor Strelkov, l’ho fatto molto meglio di me nel suo messaggio video nel quale molto chiaramente ha descritto l’inerzia della popolazione locale di Lugansk e di Donetsk, in termini di azioni concrete prese per proteggere i loro interessi contro la giunta. Anticipando quello che dirò in seguito sul referendum, dico brevemente che mettere una croce sulla scheda elettorale, benché sia un atto importante, non ha un valore molto superiore a quello di un “mi piace” messo su Facebook. Perché un “mi piace” scritto su una scheda elettorale non cambia nulla. Il referendum è stato un atto necessario ma non sufficiente.
Il Cremlino era preparato ad affrontare gli eventi in Ucraina ? e adesso sta improvvisando ?
Vi consiglio di leggere Wikileaks : https://wikileaks.org/plusd/cables/08MOSCOW265_a.html, dove c’è la prova che il Cremlino aveva già spiegato chiaramente agli americani, nel 2008, gli scenari che vediamo oggi:
“Gli esperti dicono che la Russia è fortemente preoccupata per le forti divisioni che esistono in Ucraina sulla decisione di aderire alla Nato, a causa della forte componente etnica russa che è contraria all’adesione e che potrebbe portare a forti opposizioni, violenze o nel peggiore dei casi, alla guerra civile. In questo caso la Russia dovrebbe decidere se intervenire, e questa è una decisione che la Russia non vuole dover prendere”.
Pertanto è logico supporre che l’evoluzione degli eventi per il Cremlino non ha costituito nessuna sorpresa e che questa possibilità, anche se sgradevole, era già stata contemplata in uno scomodo “piano E”.
Per capire quello che farà prossimamente il Cremlino partiamo dal definire quali sono i suoi obiettivi:
Non permettere l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.
Non permettere l’istituzione e la stabilizzazione in Ucraina di un regime Russofobico, filo-nazista (per evitare di doverlo poi de-nazistizzare).
Non consentire il genocidio della popolazione russa del Sud – Est.
La cosa ideale per la Russia sarebbe realizzare tutti e tre gli obiettivi contemporaneamente, evitando di bloccare l’economia russa durante il suo riorientamento verso l’Asia e, allo stesso tempo, evitando che gli americani risolvano i loro problemi economici a spese della UE .
Come si possono realizzare questi obiettivi ?
Prendiamo in esame lo scenario più semplice e vediamo quali sono i punti vulnerabili e le conseguenze negative: L’esercito russo entra in Ucraina e in pochi giorni dopo arriva a Kiev, poi sottomette tutta l’Ucraina. “I patrioti” giubilano ci sono le sfilate sulla Khreschatyk, ecc
Sembra che tutti e tre gli obiettivi siano stati raggiunti, ma sorgono dei problemi :
* 1. Nell’Unione Europea dove da molto tempo la elite imprenditoriale ha pestato i piedi ai politici ed ha spinto il freno sulle sanzioni, il “partito della guerra” (alias il ” Partito degli Stati Uniti ” o meglio il “Partito della Pax Americana » ) sta evidentemente trionfando. Dall’altro lato la Federazione russa e le le sanzioni inflitte, i cui peggiori effetti sono ricaduti solo sull’economia europea, che immediatamente è caduta in recessione. Non c’è niente da stare allegri.
In questo contesto gli americani stanno avendo gioco facile per spingere alla firma della loro versione del trattato per una partnership sugli investimenti e sul commercio transatlantico, un patto commerciale che trasformerebbe la UE in una appendice dell’economia USA. I negoziati su questo trattato sono ancora in corso e, per gli americani, l’entrata di truppe russe in Ucraina sarebbe cadrebbe proprio a fagiolo. Le sanzioni contro la Russia sono servite per affossare gli affari europei e potrebbero servire a far cadere più agevolmente le barriere commerciali verso gli Stati Uniti.
Alla fine siamo arrivati a: una Unione Europea che sembra uscire dalla guerra – con gli Stati Uniti, vestiti a festa, che potrebbero papparsi con gioia tutti i mercati europei, dove non avrebbero più concorrenza – con la Federazione russa non in perfetta forma. C’è qualcuno che non vede che in questa situazione che qualcuno si muove come un folle(лох) ? E quel qualcuno non somiglia molto agli USA ?
Tra l’altro non bisogna neanche prendere in considerazione il fatto che i politici europei si dovrebbero rifiutare nel vedere il suicidio della loro economia. Gli euro-burocrati non sono capaci neanche di questo, come dimostra la pratica.
* 2. Con un intervento in Ucraina, oltre al fatto che il Cremlino farebbe un favore a Washington, si sarebbe anche dovuto pensare agli effetti nella stessa Russia.
Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della firma del mega-contratto trentennale del gas con la Cina, la Cina sarebbe stata in condizione di spuntare un prezzo migliore per una posizione di forza. Infatti, avrebbe potuto negoziare con un ricatto nell’aria( questo si può, comunque, vedere dal comportamento della Cina, anche se non chiaramente).
Se le sanzioni contro la Russia fossero state imposte prima della sigla del mega-contratto petrolifero con l’Iran , con cui la Rosneft potrà controllare altri 500.000 barili di petrolio al giorno, anche l’Iran sarebbe stato in grado di negoziare un prezzo migliore da una posizione di forza.
Ormai tutti i prossimi tentativi (deli USA) di mettere in piedi qualcosa anche solo per ostacolare la consegna delle importazioni, già da adesso sarà molto, molto costoso.
Se le sanzioni fossero state messe prima della firma dell’accordo sulla costituzione della Comunità Economica Eurasiatica , immaginate se Lukashenko e Nazarbayev non avrebbero provato a tirare il collo a Putin durante i negoziati. C’ è mancato veramente poco che Mosca, per creare il EurAsEC, dovesse anche pagare per vendere il suo petrolio.
* 3. La Federazione russa avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di risanare l’economia ucraina e di doverla denazificare: dove avrebbe trovato gli uomini necessari da impiegare come ” denazificatori”, come “caschi polverosi” (se qualcuno avesse dimenticato, secondo Okudzhava, furono i commissari con i caschi polverosi che piegarono gli eroi morti nella guerra civile) per combattere gruppi compatti di ucraini-nazisti, e contro l’appoggio inviato dall’estero. Nel complesso, è chiaro che questo tipo di scenario sarebbe a tutto vantaggio deli Stati Uniti e della Cina. Alla Russia resterebbe solo il profondo senso di soddisfazione morale, e tutte le questioni economiche da risolvere, insieme alle future maledizioni dei ” generosi” (щирых ) ucraini, infelici per dover vivere in un regime di “occupazione”.
Che tempistica seguono i punti più sensibili dell’economia russa?
Contratto del gas con la Cina - maggio-giugno (firmato il 21 maggio)
Contratto petrolifero con l’Iran prossima estate ( Ecco perché gli Stati Uniti hanno revocato l’embargo, per la maggior vicinanza della Rosneft alla BP e meno alla Exxon Mobil . Dov’è andrà il petrolio ? Verso la Cina).
Importante! Le Elezioni per il Parlamento europeo , che hanno portato un sacco di voti euroscettici, alleati della Russia . Dopo le elezioni del 25 Maggio, verrà cambierà la composizione della Evrokommissii- la Commissione Europea – e sarà molto più facile lavorare con i nuovi arrivati. Ancora più importante ! Il Contratto del gas siglato con la Cina , i deputati neo-eletti saranno più disponibili per il South Stream.
Entro maggio raccolta dei documenti / permessi / etc , per la costruzione del South Stream -
Questo è solo quello che è visibile ad occhio nudo, ma ci sono altri aspetti, molto importanti, che non hanno ancora una scadenza definita sul calendario :
1 . Transizione verso i pagamenti per l’energia in rubli. Petrolio e gas non sono patate: per averli si stipulano contratti a lungo termine che non si possono modificare unilateralmente e che richiedono un lungo lavoro di ricerca nel caso si volgia sostituirli con altri tipi di carburanti o si vogliano cambiare le modalità e i paesi di approviggionamento.
2. Transizione alla quotazione dei prezzi dell’energia in rubli (per il commercio in rubli) sui mercati russi – . È un lavoro assolutamente infernale, però, se non altro, nessuno mai ha fatto niente di simile.
3 . Creare un proprio sistema di pagamento.
4 . Preparazione di un sistema di importazioni sostitutivo definitivo e migliorativo con i fornitori asiatici (non come emergenza temporanea).
La lista può e deve continuare, questo è quello che vedo, il Cremlino ha orizzonti molto larghi.
Ora mettiamoci pure la interessanti iniziative del Ministero degli Esteri russo, che non sta certo fermo a guardarsi i pollici. Ad esempio il Vice Ministro Karasin lo scorso 6 maggio era a Doha, dove ha incontrato tutta l’elite del Qatar. I risultati, a mio parere, sono stati scioccanti. Secondo il Ministro degli Esteri, l’emiro del Qatar ha detto di apprezzare la “politica regionale convincente e coerente della federazione russa”, affermazione molto inaspettata da un paese che non solo è alleato degli Usa e ramo politico della Exxon mobile in medio oriente ma è anche avversario assoluto della Russia in Siria.
Questo fa capire che c’è anche dell’altro nel cofanetto: il fatto è che i sogni americani di riempire il mondo con gas a basso prezzo, sarebbero una condanna a morte per il Qatar e la sua elite, senza prezzi del gas molto alti, il Qatar non solo perde ogni speranza di grandezza regionale, ma diventa un cadavere.
Doha si sta concentrando rapidamente per offrire qualcosa di interessante: “allo stesso tempo, è stata messa enfasi nell’accelerazione del coordinamento del Forum dei Paesi Esportatori di Gas (GECF)” , il prossimo vertice (Che coincidenza!) si terrà in Qatar. Il Forum dei Paesi Esportatori di Gas è un’organizzazione che comprende paesi come la Russia, Iran, Qatar, Venezuela, Bolivia e altri esportatori che il Cremlino, per lungo tempo, ma senza successo, ha cercato di trasformare qualcosa di analogo all’OPEC, per il gas.
E ‘possibile che ora sia arrivato il momento giusto per un potenziale cartello del gas. In primo luogo, i tre maggiori esportatori di gas : Russia, Qatar e Iran hanno interessi molto simili e dovrebbero essere in grado di lavorare con gli stessi obiettivi per condividere e “prendere in consegna le chiavi” del mercato del Gas Naturale (LNG) e delle pipeline del gas. Questo cartello del gas, anche se in formato ridotto (solo Russia, Qatar e Iran) controllerà almeno il 55 % delle riserve mondiali di gas e avrà notevoli opportunità per influenzare fortemente i mercati energetici della UE e dell’Asia. Naturalmente , un simile progetto comporterebbe un sacco di problemi e incontrerà tante opposizioni, nessuno può garantire che funzionerà , ma è importante vedere Mosca che sta cercando attivamente qualsiasi opportunità per prendere dei vantaggi strategici nella sua lotta contro gli Stati Uniti.
Speriamo che adesso sia chiaro di che cosa si sta occupando il Cremlino, che cosa sta cercando di guadagnare dalla situazione Ucraina e perché questo sia tanto importante.
Torniamo ai problemi direttamente connessi all’Ucraina e vediamo che anche con l’implementazione di tutti i più importanti progetti politici stranieri non sarebbe conveniente contribuire alla denazificazione di Kiev e non basterebbero a far acclamare le truppe russe o l’esercito ribelle del novo Russia anche nelle regioni centrali.
Se l’ esercito della Novorussia ha problemi con le mobilitazioni di Lugansk e Donetsk, poi sarà molto, molto difficile lavorare dall’interno delle regioni zombificate. Tuttavia, sembra che presto, accanto alla Federazione russa, si schiererà sul campo di battaglia il colonnello fame e le Forze Speciali del Giperok ( l’”iperinflazione”), che cambieranno radicalmente gli equilibri di potere.
L’economia ucraina è finita. Le semine primaverili sono state disastrose, le coltivazioni di ortaggi distrutte (dalle gelate), nessuno fa più credito, ci sono problemi con il gas, il prezzo del carburante si è impennato, possiamo tranquillamente dire che l’economia sarà travolta da una bestia del nord, forte e soffice. Nessuno darà un soldo alla giunta, nemmeno il FMI, che ha promesso qualcosa intorno a 17 miliardi di dollari (solo la metà di quanto servirebbe all’Ucraina per quest’anno), ma con una ” clausola di salvaguardia” nel contratto: se Kiev non controllerà tutte le regioni, non solo Kiev, non arriverà nemmeno un centesimo. Fame, freddo e iperinflazione (causata dal crollo della grivna) lavoreranno attivamente per indebolire la giunta e per far ragionare le menti dei ” generosi” ( shchirykh ) ucraini : certo non arriveranno ad amare la Russia , ma questo è un dettaglio, basterà che comincino a ricordare il periodo Yanukovych, come dolce sogno irraggiungibile.
Il caos inevitabile e il collasso totale delle strutture sociali, insieme a una guerra civile strisciante garantiranno che la NATO contuerà a non accettare l’Ucraina, fino a quando non sarà sullo stesso “binario dell’Europa”, e anche i politici USA, più o meno moderati, non faranno nessuna mossa, perché ovviamente non sarebbe utile a far vincere gli Stati Uniti, anzi potrebbe solo trascinare il paese in una guerra nucleare.
Inoltre, nel contesto di un collasso economico totale per i minatori, i metalmeccanici e tutti gli altri lavoratori ucraini ora saldamente attaccati al loro lavoro – con la paura di perdere lavoro e speranza di “mandare avanti in qualche modo la baracca” - sarà tutta un’altra musica e dovranno partecipare in un modo o nell’altro a risolvere i problemi politici e economici della nuova Russia. E forse dovranno partecipare anche con le armi.
Allo stesso tempo, la Giunta– che si chiama Poroshenko – quella imposta (al paese) dall’Unione Europea, avrà un forte incentivo a negoziare con Mosca e a fare concessioni accettando dei compromessi. E poi i sarà la nuova Commissione Europea – che ha bisogno di pace e stabilità per far passare dall’Ucraina il gas che viene dall’est – che spingerà Poroshenko in questa direzione, che poi sarà la stessa direzione verso cui spingeranno gli sconvolgimenti sociali causati dal colonnello fame e dall’iperinflazione, sabotandolo.
Tutti questi fattori, insomma, aprono grandi opportunità a un Cremlino che vuole riformattare l’ex Ucraina in qualcosa di appropriato per gli interessi della Federazione russa. E’ proprio questo lo scenario che gli Stati Uniti stanno cercando di evitare ed è per questo che gli USA hanno seri motivi per accelerare la trasformazione del conflitto in una fase calda con l’impiego di truppe e un massiccio spargimento di sangue.
Se poi calcoliano quanto tempo che ci vorrà per far arrivare il paese alla “fame”, quello che ci vorrà per risolvere i problemi di politica estera alla Russia e quello per creare un sistema di collaborazione lavorativa con la Cina e l’Iran, indipendente dal dollaro e dal riposizionamento delle importazioni ecc…, approssimativamente si arriva alla conclusione che serviranno ancora da cinque a nove mesi (cioè si arriverebbe a quel mese di dicembre, che Yanukovich aveva tentato di negoziare) per uscire dal periodo di stallo per gli ucraini e per sbloccare le altre questioni che daranno il massimo vantaggio alla Russia.
Durante questo periodo, sarà necessario fare in modo che l’Ucraina mantenga uno stato di guerra civile (serviranno, ad esempio, gli aiuti di DNR e LNR, e per la Russia non sarà necessario occupare Kiev troppo velocemente, per non crearsi altri inutili complicazioni ) e idealmente, oltre al prolungamento della guerra civile, servirà avviare dei puzzolenti negoziati sull’Ucraina, coinvolgendo gli osservatori internazionali, in tutti i loro possibili formati, cioè, Poroshenko + Tsarev + Russia, UE, OSCE, USA ecc…
Il tocco finale. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno rallentato il lavoro della zecca riducendo il loro “pump-priming ” da 85 a 55 miliardi di dollari al mese. Molto molti si aspettano ( ad es. http://www.reuters.com/article/2014/04/ ... 8920140427 ), che la macchina smettesse di stampare per la fine di questo anno. Un’altra volta, come gli anni passati.
Questo perché, anche se il dollaro è la valuta internazionale, gli USA non possono continuare a stamparle cartamoneta all’infinito – è impossibile. Secondo varie fonti, gli Stati Uniti hanno quasi totalmente utilizzato la “forza della risorsa-dollaro” , con cui hanno fatto il bello e il cattivo tempo con la macchina della finanza. Inoltre, il corollario e l’effetto inevitabile di questi trucchetti sta riducendo i tassi sulle obbligazioni USA e questo, da un lato, aiuta Washington, che paga meno interessi per i suoi debiti, ma, d’altro, sta veramente soffocando l’intero sistema pensionistico e assicurativo statunitense che si basa sulla previsione di rendimenti molto diversi da quelli che attualmente hanno i titoli dei loro portafogli.
In parole povere, entro la fine dell’anno, gli Stati Uniti dovranno scegliere se far saltare in aria il loro sistema sociale per continuare a stampare soldi, o se ridurre notevolmente il loro appetito per dare una possibilità alla casa di non crollare. A giudicare dalla riduzione della quantità di dollari che sta buttando nel sistema, sembra che Washington abbia deciso che prevenire una esplosione interna sia più importante delle sue ambizioni di politica estera.
Ora per completare il puzzle , facciamo le nostre previsioni:
L’America cercherà con tutti i mezzi di far aggravare la crisi in Ucraina per indebolire la Russia e sottomettere l’intero mercato europeo, prima di dover fermare le sue macchine stampa-dollari.
Il Cremlino cercherà di trasformare la crisi in Ucraina da una fase acuta in una fase di guerra-civile-cronica, rallentando i negoziati nel mezzo del collasso economico del paese. Allo stesso tempo, il Cremlino cercherà di utilizzare il tempo per creare le condizioni più favorevoli per il passaggio da un confronto duro con gli Stati Uniti ad un lavoro di sganciamento dal dollaro nei suoi rapporti con Cina, Iran, Qatar e creare un nuovo rapporto con la UE ecc.
Far terminare completamente la crisi a dicembre 2014, forse anche prima se gli USA dovessero desistere dal tentativo di esacerbare le ostilità.
E se gli USA non desisteranno ? – Allora … una grande guerra … una guerra per le risorse , perché il “boom dello shale” è solo una qualsiasi bolla, come dice :Washington’s Shale Boom Going Bust -
http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... n-ucraina/
...............................
E' un po datato Giugno.Ma ci spiega come vanno le cose.
Ciao
Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale
L'ORDINE DELL'OCCIDENTE NON TORNERA'
LA MIA PROPOSTA PER RIPARTIRE
America e Europa dovranno decidere: Quali valori difendere?
di Henry Kissinger
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014 ... 250126.pdf
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America e Europa dovranno decidere: Quali valori difendere?
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http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014 ... 250126.pdf
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Molto interessante l'analisi da parte russa, dubito che a Washington e in Europa ne abbiano fatta una di tale profondità. L'ostinazione degli USA con il seguito dei suoi affezionati cagnolini scodinzolanti di impadronirsi delle risorse russe per sostenere un Impero che è economicamente fallito sta portando il mondo come non mai sull'orlo di una guerra che potrebbe essere potenzialmente nucleare.
E' una mano di poker azzardatissima dove un giocatore punta tutto nella speranza che l'altro abbandoni la mano e non venga a vedere (come è successo sempre negli ultimi 25 anni), ricorda molto la strategia di Hitler dal 1936 al 1939 dove coi suoi bluff si impadronì senza sparare un colpo di Renania, Austria e Cecoslovacchia prima che qualcuno avesse il coraggio di "vedere"...
Quello che mi stupisce è l'atteggiamento dell'Europa che purtroppo ha tutto da perderci in questa avventura Ucraina come dalle sanzioni (guardate i dati, il mercato USA cresce mentre l'Europa affonda) e dovrebbe rivedere la sua posizione geopolitica prendendo le distanze da un'alleanza (NATO) che ormai non rappresenta più totalmente i suoi interessi ma solo quelli dell'altra sponda dell'Atlantico e di alcuni dei più fedeli cagnolini europei di Washington...
E' una mano di poker azzardatissima dove un giocatore punta tutto nella speranza che l'altro abbandoni la mano e non venga a vedere (come è successo sempre negli ultimi 25 anni), ricorda molto la strategia di Hitler dal 1936 al 1939 dove coi suoi bluff si impadronì senza sparare un colpo di Renania, Austria e Cecoslovacchia prima che qualcuno avesse il coraggio di "vedere"...
Quello che mi stupisce è l'atteggiamento dell'Europa che purtroppo ha tutto da perderci in questa avventura Ucraina come dalle sanzioni (guardate i dati, il mercato USA cresce mentre l'Europa affonda) e dovrebbe rivedere la sua posizione geopolitica prendendo le distanze da un'alleanza (NATO) che ormai non rappresenta più totalmente i suoi interessi ma solo quelli dell'altra sponda dell'Atlantico e di alcuni dei più fedeli cagnolini europei di Washington...
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Se la Russia viene messa con le spalle al muro con armi convenzionali.Userà di certo le armi nucleari,non solo in europa.Ma sicuramente manderà qualche missile nucleare negli USA via terra, o via mare tramite sommergibili.Quindi i campi di guerra si possono ampliare.Come ho ripetuto altre volte, dopo la caduta del muro di berlino gli USA si sono subito dati da fare con soldi o altri mezzi per entrarvi con basi militari, sempre piu vicine alla Russia.L'Ucraina ptò tranquillamente fare come ha fatto la Cecoslovacchia. Repubblica Ceca e Slovacchia.Oltretutto L'ucraina non fa parte ne della Nato e neppure area euro.
Non abbiamo nessun interesse che L'Ucraina entri nell'euro.Una Nazione fallita veramente.Bisognosa di qualsiasi aiuto.Poi avremo in giro per l'Europa pure molti Ucraini che faranno concorrenza.
Insomma anche Obama ha le sue guerre.Non c'hè stato un presidente Usa che non abbia fatto la sua guerra.Forse uno che ora non ricordo il nome.Noi come sempre siamo anche noi i primi a fare manovre militari con gli USA.Eppure ci sono altri paesi che fanno parte della Nato.Attenzione che tra poco comincia l'inverno.Nella seconda guerra mondiale gli Italini sono andati in russia con gli scarponi di cartone.Le truppe siberiane invece sono OK.
Ciao
Paolo11
Non abbiamo nessun interesse che L'Ucraina entri nell'euro.Una Nazione fallita veramente.Bisognosa di qualsiasi aiuto.Poi avremo in giro per l'Europa pure molti Ucraini che faranno concorrenza.
Insomma anche Obama ha le sue guerre.Non c'hè stato un presidente Usa che non abbia fatto la sua guerra.Forse uno che ora non ricordo il nome.Noi come sempre siamo anche noi i primi a fare manovre militari con gli USA.Eppure ci sono altri paesi che fanno parte della Nato.Attenzione che tra poco comincia l'inverno.Nella seconda guerra mondiale gli Italini sono andati in russia con gli scarponi di cartone.Le truppe siberiane invece sono OK.
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Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale
La Svizzera costringe McDonald a svelare gli Additivi usati in Europa – Ecco la lista
Tempi duri per McDonald che deve farei conti con Putin. Adesso si ci mette anche la Svizzera.
MCDONALD’S e’ stata costretta a svelare, la lista integrale degli ingredienti contenuti nelle sue preparazioni in Svizzera. . A causa delle diverse legislazioni alimentari, i prodotti McDonald’s non sono fabbricati allo stesso modo in ogni paese.
La situazione peggiore è in Canada e negli Stati Uniti, dove la legislazione alimentare permette l’utilizzo di additivi proibiti in Europa. Quindi siamo curiosi di vedere gli ingredienti usati anche qui in Europa.
Una lista in cui figurano ingredienti chimici cancerogeni, allergici, reprotossici e neurotossici. Malgrado norme europee più restrittive, basta guardare la lista dei prodotti tossici usati nei McDonald’s in Svizzera per rendersi conto che molto dovrebbe ancora essere migliorato.
Polydimethylsiloxane (E900)
Questo additivo è presente nei croccanti filetti di pollo, nelle porzioni di filetto di pesce, nel MacPoulet, junior al pollo, nelle McCrocchette di carne bianca, nelle patate fritte, nella Coca cola light.Tossicità : Il E900 è un additivo la cui tossicità è stata dimostrata e che ha dato luogo a una DGA (dose giornaliera autorizzata). La prolungata assunzione provoca reazioni ipersensibili, immediate o ritardate, allergie ed è cancerogeno a causa di potenziali residui di formaldeide e amianto. Esiste il rischio di problemi epatici e renali e di problemi del sistema nervoso. Il polydimethylsiloxane puro, quale sostanza chimica, corrode numerosi metalli, irrita la pelle, gli occhi e le vie respiratorie. Se ingerito causa nausea, diarrea e vomito.
Diossido di titanio (E171) – Topping M&M’s choco
Tossicità : Malgrado questo additivo sia comunemente usato nell’alimentazione, nei cosmetici e nei prodotti farmaceutici, la non pericolosità del diossido di titanio è sempre più dibattuta. Il prodotto è classificato come cancerogeno (gruppo 2B) presso il Centro internazionale di ricerche sul cancro (CIRC) ed effetti genotossici sono stati dimostrati. La possibile fabbricazione del diossido di titanio sottoforma di nanoparticelle complica il suo trattamento da parte dell’organismo, con rischio di accumulazione. Il prodotto finale contiene residui a rischio : ossido di alluminio e/o diossido di silicio (≤ 2%), materie solubili in HCl (≤ 0,5% / 1,5%), materie idrosolubili (≤ 0,5%), tracce di metalli pesanti, di piombo, di antimoniom di cadmio, di arsenico e mercurio.
Ester glycerol, acido diacetyltartrico, acidi grassi (E472e)
Pane Big Mac, Big Tasty, Big Tasty Bacon, Cheeseburger, Double Cheeseburger, Cheeseburger Royal, Bacon & Egg McMuffin. Tossicità : Prodotti chimici che contrastano la digestione e l’azione dei succhi digestivi. Studi degli elementi della famiglia dei gliceridi condotti su animali hanno mostrato un blocco della crescita, aumento del volume del fegato e dei reni, cattiva assimilazione degli acidi grassi essenziali, riduzione delle dimensioni dei testicoli, problemi all’utero.
Blu brillante (E133) – Topping M&M’s choco
Come la maggior parte dei coloranti, il E133 è sospettato di causare iperattività nei bambini. Tossicità : L’assenza di pericolo cancerogeno e genotossico della sostanza non è provata. Alcuni test sui topi hanno permesso di osservare l’apparizione di sarcoma localizzati. Può provocare o amplificare orticaria, asma, sintomi cutanei e respiratori, eccezionalmente anafilassi. E’ un potenziale neurotossico, può bloccare la respirazione mitocodriale, provocare sintomi gastro-intestinali. La sostanza pura è classificata Xn (nociva e R33 (rischio di effetti cumulativi).
DI SEGUITO INVECE UNA LISTA CONOSCIUTA ORMAI DA ALCUNI ANNI:
E414: gomma arabica. Si trova nelle salse e nei donuts di McDonald’s: può provocare riniti e asma.
E330/E331: acido citrico e citrato trisodico. Si trovano nel formaggio, nelle insalate, nei filetti di pollo, nei nuggets, nelle guarnizioni e negli sciroppi di McDonald’s: possono provocare macchie della pelle e disturbi renali.
E450/E452: polifosfati. Si trovano nel formaggio, nei nuggets, nei milkshakes e nei donuts di McDonald’s: pericolosi, rendono il prodotto morbido e succoso, conferendo l’aspetto untuoso. Provocano problemi digestivi ed occlusioni intestinali. Sottraggono calcio all’organismo e favoriscono il rachitismo. Da evitare per i bambini (ma perché non anche gli adulti…).
E322: lecitina. Si trova nel formaggio, negli sciroppi e nei donuts di McDonald’s: forti concentrazioni possono influire sull’assorbimento intestinale.
E211: sodio benzoato. Si trova nei sottaceti di McDonald’s: pericoloso, causa allergie ed è cancerogeno.
E338: acido ortofosforico. Si trova nello sciroppo di cioccolata di McDonald’s: pericoloso, provoca problemi digestivi. Sottrae calcio all’organismo e facilita il rachitismo.
E339/E341: fosfato di sodio e fosfato di calcio. Si trovano nelle salse, nei nuggets e nei pancakes di McDonald’s: pericolosi, provocano problemi digestivi, stessi effetti del E338.
E422: glicerolo. Si trova nelle salse di McDonald’s: pericoloso, provoca mal di testa, sete, nausea ed alta pressione.
E1422: amido di mais modificato. Si trova nelle salse e nelle guarnizioni di McDonald’s.
E307: tocoferolo. Si trova nel pollo di McDonald’s: in grandi quantità provoca macchie della pelle e disturbi renali.
E220: anidride solforosa. Si trova nel pollo di McDonald’s: pericolosa, provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina.
E407: carragenine. Si trovano nel pollo, nelle creme di formaggio e nei gelati di McDonald’s: in forti dosi causa coliti ulceranti e cancro.
E150: caramello. Si trova negli sciroppi, nelle insalate e nei donuts di McDonald’s: colorante ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca.
E620: glutammato monosodico. Si trova negli hamburger e nei formaggi di McDonald’s: pericoloso, abbassa la soglia di eccitabilità dei neuroni e provoca reazioni nel sistema nervoso parasimpatico. È responsabile di allergie e del tipico mal di testa e senso di nausea che può manifestarsi dopo aver mangiato da McDonald’s.
Per quanto riguarda più specificamente la carne, proponiamo l’ormai celebre sfilza di componenti di un hamburger di 80 gr di McDonald’s riportata dagli attivisti inglesi che hanno dato inzio al famoso processo McLibel: 46gr. di carne bovina macinata, lingua, cuore, grasso, cartilagini, tendini, intestino; 10gr di carne recuperata meccanicamente dal resto della carcassa e poi tritata; 20 gr. d’acqua; 2 gr. di sale e spezie; 1 gr. di gluttammato monosodico (E620); 5 gr. di polifosfati, additivi e conservanti.
Fonte: lagrandeopera.blogspot.fr
http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... -la-lista/
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Paolo11
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MCDONALD’S e’ stata costretta a svelare, la lista integrale degli ingredienti contenuti nelle sue preparazioni in Svizzera. . A causa delle diverse legislazioni alimentari, i prodotti McDonald’s non sono fabbricati allo stesso modo in ogni paese.
La situazione peggiore è in Canada e negli Stati Uniti, dove la legislazione alimentare permette l’utilizzo di additivi proibiti in Europa. Quindi siamo curiosi di vedere gli ingredienti usati anche qui in Europa.
Una lista in cui figurano ingredienti chimici cancerogeni, allergici, reprotossici e neurotossici. Malgrado norme europee più restrittive, basta guardare la lista dei prodotti tossici usati nei McDonald’s in Svizzera per rendersi conto che molto dovrebbe ancora essere migliorato.
Polydimethylsiloxane (E900)
Questo additivo è presente nei croccanti filetti di pollo, nelle porzioni di filetto di pesce, nel MacPoulet, junior al pollo, nelle McCrocchette di carne bianca, nelle patate fritte, nella Coca cola light.Tossicità : Il E900 è un additivo la cui tossicità è stata dimostrata e che ha dato luogo a una DGA (dose giornaliera autorizzata). La prolungata assunzione provoca reazioni ipersensibili, immediate o ritardate, allergie ed è cancerogeno a causa di potenziali residui di formaldeide e amianto. Esiste il rischio di problemi epatici e renali e di problemi del sistema nervoso. Il polydimethylsiloxane puro, quale sostanza chimica, corrode numerosi metalli, irrita la pelle, gli occhi e le vie respiratorie. Se ingerito causa nausea, diarrea e vomito.
Diossido di titanio (E171) – Topping M&M’s choco
Tossicità : Malgrado questo additivo sia comunemente usato nell’alimentazione, nei cosmetici e nei prodotti farmaceutici, la non pericolosità del diossido di titanio è sempre più dibattuta. Il prodotto è classificato come cancerogeno (gruppo 2B) presso il Centro internazionale di ricerche sul cancro (CIRC) ed effetti genotossici sono stati dimostrati. La possibile fabbricazione del diossido di titanio sottoforma di nanoparticelle complica il suo trattamento da parte dell’organismo, con rischio di accumulazione. Il prodotto finale contiene residui a rischio : ossido di alluminio e/o diossido di silicio (≤ 2%), materie solubili in HCl (≤ 0,5% / 1,5%), materie idrosolubili (≤ 0,5%), tracce di metalli pesanti, di piombo, di antimoniom di cadmio, di arsenico e mercurio.
Ester glycerol, acido diacetyltartrico, acidi grassi (E472e)
Pane Big Mac, Big Tasty, Big Tasty Bacon, Cheeseburger, Double Cheeseburger, Cheeseburger Royal, Bacon & Egg McMuffin. Tossicità : Prodotti chimici che contrastano la digestione e l’azione dei succhi digestivi. Studi degli elementi della famiglia dei gliceridi condotti su animali hanno mostrato un blocco della crescita, aumento del volume del fegato e dei reni, cattiva assimilazione degli acidi grassi essenziali, riduzione delle dimensioni dei testicoli, problemi all’utero.
Blu brillante (E133) – Topping M&M’s choco
Come la maggior parte dei coloranti, il E133 è sospettato di causare iperattività nei bambini. Tossicità : L’assenza di pericolo cancerogeno e genotossico della sostanza non è provata. Alcuni test sui topi hanno permesso di osservare l’apparizione di sarcoma localizzati. Può provocare o amplificare orticaria, asma, sintomi cutanei e respiratori, eccezionalmente anafilassi. E’ un potenziale neurotossico, può bloccare la respirazione mitocodriale, provocare sintomi gastro-intestinali. La sostanza pura è classificata Xn (nociva e R33 (rischio di effetti cumulativi).
DI SEGUITO INVECE UNA LISTA CONOSCIUTA ORMAI DA ALCUNI ANNI:
E414: gomma arabica. Si trova nelle salse e nei donuts di McDonald’s: può provocare riniti e asma.
E330/E331: acido citrico e citrato trisodico. Si trovano nel formaggio, nelle insalate, nei filetti di pollo, nei nuggets, nelle guarnizioni e negli sciroppi di McDonald’s: possono provocare macchie della pelle e disturbi renali.
E450/E452: polifosfati. Si trovano nel formaggio, nei nuggets, nei milkshakes e nei donuts di McDonald’s: pericolosi, rendono il prodotto morbido e succoso, conferendo l’aspetto untuoso. Provocano problemi digestivi ed occlusioni intestinali. Sottraggono calcio all’organismo e favoriscono il rachitismo. Da evitare per i bambini (ma perché non anche gli adulti…).
E322: lecitina. Si trova nel formaggio, negli sciroppi e nei donuts di McDonald’s: forti concentrazioni possono influire sull’assorbimento intestinale.
E211: sodio benzoato. Si trova nei sottaceti di McDonald’s: pericoloso, causa allergie ed è cancerogeno.
E338: acido ortofosforico. Si trova nello sciroppo di cioccolata di McDonald’s: pericoloso, provoca problemi digestivi. Sottrae calcio all’organismo e facilita il rachitismo.
E339/E341: fosfato di sodio e fosfato di calcio. Si trovano nelle salse, nei nuggets e nei pancakes di McDonald’s: pericolosi, provocano problemi digestivi, stessi effetti del E338.
E422: glicerolo. Si trova nelle salse di McDonald’s: pericoloso, provoca mal di testa, sete, nausea ed alta pressione.
E1422: amido di mais modificato. Si trova nelle salse e nelle guarnizioni di McDonald’s.
E307: tocoferolo. Si trova nel pollo di McDonald’s: in grandi quantità provoca macchie della pelle e disturbi renali.
E220: anidride solforosa. Si trova nel pollo di McDonald’s: pericolosa, provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina.
E407: carragenine. Si trovano nel pollo, nelle creme di formaggio e nei gelati di McDonald’s: in forti dosi causa coliti ulceranti e cancro.
E150: caramello. Si trova negli sciroppi, nelle insalate e nei donuts di McDonald’s: colorante ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca.
E620: glutammato monosodico. Si trova negli hamburger e nei formaggi di McDonald’s: pericoloso, abbassa la soglia di eccitabilità dei neuroni e provoca reazioni nel sistema nervoso parasimpatico. È responsabile di allergie e del tipico mal di testa e senso di nausea che può manifestarsi dopo aver mangiato da McDonald’s.
Per quanto riguarda più specificamente la carne, proponiamo l’ormai celebre sfilza di componenti di un hamburger di 80 gr di McDonald’s riportata dagli attivisti inglesi che hanno dato inzio al famoso processo McLibel: 46gr. di carne bovina macinata, lingua, cuore, grasso, cartilagini, tendini, intestino; 10gr di carne recuperata meccanicamente dal resto della carcassa e poi tritata; 20 gr. d’acqua; 2 gr. di sale e spezie; 1 gr. di gluttammato monosodico (E620); 5 gr. di polifosfati, additivi e conservanti.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Con le armi convenzionali la Russia con le spalle al muro non ce la metti, anzi sarebbe il contrario, chi fermerebbe i tanks russi se supportati da una decente copertura aerea? Chi dovrebbe usare armi non convenzionali per fermare i russi sarebbe la NATO...paolo11 ha scritto:Se la Russia viene messa con le spalle al muro con armi convenzionali.Userà di certo le armi nucleari,non solo in europa.Ma sicuramente manderà qualche missile nucleare negli USA via terra, o via mare tramite sommergibili.Quindi i campi di guerra si possono ampliare.Come ho ripetuto altre volte, dopo la caduta del muro di berlino gli USA si sono subito dati da fare con soldi o altri mezzi per entrarvi con basi militari, sempre piu vicine alla Russia.L'Ucraina ptò tranquillamente fare come ha fatto la Cecoslovacchia. Repubblica Ceca e Slovacchia.Oltretutto L'ucraina non fa parte ne della Nato e neppure area euro.
Non abbiamo nessun interesse che L'Ucraina entri nell'euro.Una Nazione fallita veramente.Bisognosa di qualsiasi aiuto.Poi avremo in giro per l'Europa pure molti Ucraini che faranno concorrenza.
Insomma anche Obama ha le sue guerre.Non c'hè stato un presidente Usa che non abbia fatto la sua guerra.Forse uno che ora non ricordo il nome.Noi come sempre siamo anche noi i primi a fare manovre militari con gli USA.Eppure ci sono altri paesi che fanno parte della Nato.Attenzione che tra poco comincia l'inverno.Nella seconda guerra mondiale gli Italini sono andati in russia con gli scarponi di cartone.Le truppe siberiane invece sono OK.
Ciao
Paolo11
Il generale Inverno è sempre stato uno dei migliori alleati russi.
Ripeto le sanzioni fanno malissimo all'Europa, malino alla Russia e bene agli yankee... ragionate solo su questo e sulla ormai centenaria aspirazione degli occidentali di accaparrarsi le ingenti risorse naturali russe e vedrete le cose sotto un altro e ben più chiaro puto di vista.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Ciao Maucat .Mi ricordo che nella seconda guerra mondiale (inverno) i carri armati tedesti non riuscivano ad andare avanti.
Altra cosa erano i carri armati Russi che avevano in cingoli completamente diversi piu larghi, quindi viaggiavano normalmente sulla neve.Ho 9 volumi della seconda guerra mondiale comperati anni addietro a fascicoli in una edicola.Poi fatti rilegare.LI ci sono pezzi di gionali dell'epoca navi aerei ecc........di ogni paese che partecipò a quella guerra.
Ciao
Paolo11
Altra cosa erano i carri armati Russi che avevano in cingoli completamente diversi piu larghi, quindi viaggiavano normalmente sulla neve.Ho 9 volumi della seconda guerra mondiale comperati anni addietro a fascicoli in una edicola.Poi fatti rilegare.LI ci sono pezzi di gionali dell'epoca navi aerei ecc........di ogni paese che partecipò a quella guerra.
Ciao
Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Infatti, cingoli più larghi, motori con olii lubrificanti che non congelavano a -30°, soldati equipaggiati per le basse temperature e linee di rifornimento corte e non esposte ad attacchi, così ogni invasore della Russia è stato spazzato via...
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Cronaca di guerra - 14
Fronte - 6 - Italia - 6
Dalla pagina 15 del Corriere:
Renzi cerca una linea di equilibrio
Da Roma 90 mezzi corazzati per Kiev
Il premier: ma l'Alleanza non diventi un elemento di conflitto
Chi c’è in linea
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