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Re: Renzi

Inviato: 30/11/2016, 12:18
da UncleTom
Emergenza migranti e debiti:
ecco la vera Firenze di Renzi

La patria del renzismo vive un momento di grave emergenza: l'accoglienza è in tilt e il Comune è pieno di debiti

di Francesco Curridori
6 minuti fa


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Re: Renzi

Inviato: 30/11/2016, 12:20
da UncleTom
UncleTom ha scritto:Emergenza migranti e debiti:
ecco la vera Firenze di Renzi

La patria del renzismo vive un momento di grave emergenza: l'accoglienza è in tilt e il Comune è pieno di debiti

di Francesco Curridori
6 minuti fa


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Emergenza migranti e debiti: ecco la vera Firenze di Renzi
L’ultima variazione di bilancio della giunta Nardella, per far fronte all'emergenza migranti, prevede di rastrellare 800 mila euro tra i servizi sociali complessivi per destinarli ai minori stranieri non accompagnati


Francesco Curridori - Mer, 30/11/2016 - 12:07
commenta
Firenze, la patria del renzismo, sta vivendo un momento di grave difficoltà per l’emergenza migranti ma non solo. Il tema dell’immigrazione impensierisce molto il sindaco Dario Nardella, fedelissimo di Renzi, che, circa un mese fa, ha inviato una lettera al prefetto di Firenze, firmata anche dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, in cui chiedeva di bloccare l’arrivo in Toscana di circa 600 richiedenti asilo.



Firenze, migranti fuori controllo
“La situazione delle strutture sui territori è ormai oltre la saturazione e l'apertura di ulteriori strutture genera complessità”, scriveva il sindaco di Firenze confermando quanto già sostenuto in agosto al termine di un incontro col prefetto e con il questore. “È fuori di dubbio che l'area fiorentina è già a un livello di saturazione, perché siamo a 2.700 migranti", disse Dario Nardella rispondendo ai giornalisti lanciando l’idea di un Daspo per i richiedenti asilo che infrangono la legge. Ma a Firenze, come spiega al giornale.it il consigliere comunale Tommaso Grassi di Sinistra Italiana, a preoccupare è soprattutto l’indebitamento delle casse comunali pari a 490 milioni di euro. “In merito al debito va ricordato che, con Renzi sindaco, un anno c’era stata una vera e propria impennata e si superarono anche i 530 milioni di euro di debiti, poi è rientrato tutto nella normalità”. Come ciliegina sulla torta, con l’ultima variazione di bilancio la giunta Nardella ha “deciso di rastrellare 800 mila euro tra i servizi sociali complessivi come le Rsa o l’assistenza domiciliare per destinarli ai minori stranieri non accompagnati”, ha rivelato Grassi.

Firenze, migranti fuori controllo

Migranti a Firenze: ecco i numeri

Il rapporto statistico 2015 stilato dall’assessorato all’Welfare, spiega che l’accoglienza temporanea per i migranti è affidata principalmente allo Sprar Villa Pieragnoli e al Centro Accoglienza PACI. Il primo ha una disponibilità di 55 posti, mentre il secondo di 130 posti, ma in entrambi i centri c’è un continuo ricambio di migranti. Esistono poi altre strutture che, da aprile 2014 fino a fine anno, hanno avuto 348 ospiti e 8183 presenze mensili. Sempre nel corso del 2014 i minori stranieri non accompagnati del Comune di Firenze sono stati 253. Questo via vai continuo crea, secondo Giovanni Donzelli, capogruppo FdI in Regione, “un'inaccettabile situazione di illegalità a Firenze”. “Praticamente ogni settimana spunta una nuova baraccopoli o una occupazione abusiva di stranieri senza documenti, che si insediano nei luoghi più improbabili, alcuni dei quali nel cuore della città. Persone a cui si permette di vivere senza essere identificati, in condizioni indegne, nel pericolo per se stessi e per chi vive nelle zone intorno”, afferma al giornale.it Donzelli pensando alle periferie come Peretola, Brozzi, Quaracchi e Le Piagge “dove cittadini che pagano le tasse non riescono a vivere per la paura di uscire di casa”. Per Miriam Amato, consigliere comunale di Alternativa Libera, esiste un grande problemi anche nel centro di Firenze che “viene usato come una sorta di vetrina vuota che fa scappare i residenti e che è solo per i turisti”. In particolare “Piazza Indipendenza è in mano ai peruviani che ci fanno di tutto, di giorno e di notte, mentre via del Palazzuolo, vicino alla stazione centrale, è il regno degli spacciatori. Non ne faccio una questione di etnia perché - conclude Amato - credo nel multiculturalismo ma ci sono delle norme che devono essere rispettate da tutti indipendentemente da dove sei nato”.

Vedi video:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 35136.html

Re: Renzi

Inviato: 30/11/2016, 13:14
da UncleTom
QUESTA MI SEMBRA UNA NOTIZIA AL LIMITE DELLA DECENZA.

QUASI INVEROSIMILE, DOVUTA ALLA LOTTA POLITICA.

MA SE FOSSE VERA, SAREBBE UN'AZIONE CRIMINALE



Il premier toglie i soldi ai bimbi malati di tumore per punire Emiliano
Dalla manovra spariti 50 milioni per le vittime dell'Ilva. Una ritorsione per il No



Giuseppe Marino - Mer, 30/11/2016 - 08:10
commenta
L'intrigo si gioca tutto in una notte, quella in cui la Commissione Bilancio della Camera procede no stop per completare l'esame degli emendamenti alla manovra finanziaria inzeppata di «mance» referendarie.


A sorpresa uno degli emendamenti che fino a poche ore prima era blindato, viene «scaricato» dal governo: è lo stanziamento da 50 milioni di euro destinato alla Asl di Taranto per la cura dei malati di tumore legati all'inquinamento dell'Ilva. Categoria in cui sono rientranti tanti bambini ai cui genitori, raccolti in un'associazione, Renzi aveva promesso un appoggio, giurando di essere più fedele a questo impegno che «agli astrusi regolamenti Ue», tormentone del premier versione antieuropeista. Si scopre solo ora un retroscena velenoso dietro quella scelta incomprensibile: sarebbe stato un siluro contro il governatore Emiliano schierato per il No al referendum.

Quella notte, il presidente della Commissione, Francesco Boccia, che da pugliese conosce bene la vicenda resta di stucco. Tanto da sospendere la seduta e andare a parlare con i rappresentanti del governo: il mancato appoggio a quell'emendamento, debolmente motivato, è incomprensibile. Il faccia a faccia si svolge nell'aula della commissione Giustizia: un confronto aspro, i toni salgono. Ma non c'è niente da fare: da Palazzo Chigi non arriva il via libera. La Commissione tenta di recuperare bloccando 50 milioni di euro nelle tabelle collegate alla legge di Bilancio, ma anche questo tentativo viene stoppato.

Poche ore dopo però il caso esce dalle stanze del Parlamento e scatena una bufera: il governo, che ha elargito denaro a pioggia a tutte le categorie da cui si aspetta di racimolare un Sì il 4 dicembre, viene accusato di togliere denaro ai bambini malati di tumore, a Taranto scoppia un mezzo tumulto. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti capisce che il cerino rischia di restare acceso in mano a lui e si affretta a sfilarsi, promettendo che porrà presto rimedio. Il giorno dopo Renzi scarica il barile sul collega di partito: «Ha deciso il presidente della commissione di Bilancio». Boccia però non ci sta e minaccia di mostrare gli sms di quella notte convulsa in cui è scoppiato il caso. Sms che, giura, proverebbero che è stata una scelta del governo. De Vincenti parla di strumentalizzazioni, ma in realtà conferma il ruolo del governo nello stop, quando dice che la norma è stata bocciata «perché non chiariva l'utilizzo effettivo delle risorse e questo non si può proprio fare».

Ma la spiegazione non regge. Dietro lo stop ci sarebbe invece la volontà di Renzi di punire l'ex amico Michele Emiliano. Secondo l'Huffington Post, il governatore della Puglia il 9 novembre avrebbe avuto un incontro riservato a Palazzo Chigi con Renzi, che gli chiedeva di cambiare idea sul No al referendum o almeno di tenere un profilo basso. Finisce in lite. E Renzi, si sa, non perdona chi disobbedisce. E decide di mandare un segnale a Emiliano: occhio che i cordoni della borsa ce li ho in mano io. Senza rendersi conto del rischio boomerang, essendoci di mezzo dei bimbi malati. Ma nel Pd ormai i colpi sotto la cintura sono legali.

Re: Renzi

Inviato: 30/11/2016, 14:07
da UncleTom
Si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo.
Abraham Lincoln





Industria, a novembre cala la produzione

Il Centro Studi Confindustria rileva un calo della produzione industriale dello 0,4% in novembre su ottobre


Luca Romano - Mer, 30/11/2016 - 11:19
commenta
Nonostante il "va tutto bene", propagandato dal governo Renzi, l'economia reale evidenzia segnali preoccupanti.


Secondo il Centro studi di Confindustria a novembre la produzione industriale arretra (-0,4%), dopo il +0,7% registrato a ottobre. Nel quarto trimestre del 2016 la variazione congiunturale acquisita è del +0,5%, in rallentamento rispetto al III trimestre quando si ebbe un incremento dell’1,2%.

A livello tendenziale, rispetto a novembre 2015, gli esperti di Confindustria segnalano che la produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, è avanzata dell’1,7% mentre a ottobre era stato rilevato un incremento del 2,9% su ottobre 2015. Gli ordini in volume hanno registrato una variazione positiva dello 0,1% a novembre su ottobre (+1,3% su novembre 2015), quando erano aumentati dello 0,5% su settembre (+0,5% sui dodici mesi).

Gli indicatori qualitativi sono coerenti con una debole crescita della produzione nell’ultimo trimestre del 2016. In novembre la fiducia degli imprenditori manifatturieri è tornata a peggiorare dopo due mesi di recupero: l’indice generale è sceso di 0,9 punti (a 102,0), dopo +1,7 punti cumulati in settembre e ottobre. Dopo il netto miglioramento nel mese precedente, sono state rilevate valutazioni meno favorevoli sugli ordini totali (specie per il peggioramento della componente estera), e sui livelli correnti di produzione. Salgono, invece, le aspettative. Tra i comparti, la fiducia è aumentata solo tra i produttori di beni di consumo.

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 5:16
da UncleTom
LIBRE friends
LIBRE news

Carpeoro: Renzi è finito. E’ solo, nessuno si fida più di lui
Scritto il 01/12/16 • nella Categoria: idee Condividi


Napolitano è stato il garante di Renzi nei confronti del sistema economico-finanziario europeo e degli altri capi di Stato: nessuna sorpresa, quindi, che oggi si schieri con Renzi.

Ma il problema è che il referendum è solo lo strumento per far fuori Renzi.

E un sostituto di Renzi già pronto in realtà non c’è, neanche il leader grillino Di Maio.

Quindi passerebbe un altro annetto: prima di eliminarlo vogliono che Renzi rantoli, per un bel po’ di tempo.

E Napolitano, che è stato il suo garante nazionale e internazionale, non ci sta.

Ma questo cosa cambia?

Il voto del 4 dicembre non cambia niente, gli italiani sono destinati a subire le stesse cose che subivano prima del referendum.

Le cose cambieranno solo per Renzi.

Perché anche il potere, nel senso più deteriore del termine, richiede una rete di complicità.

E Renzi ha commesso un errore: al di là del sostegno che gli ha dato Napolitano, in questo momento è politicamente solo.

Non ha più nessuna complicità: i possibili complici li ha “solàti” tutti.

Berlusconi, Letta, D’Alema, Bersani: non ha mantenuto nessuno degli impegni che, con loro, aveva preso verbalmente.

E quindi adesso è drammaticamente solo, sta precipitando in un dirupo e non trova nessun appiglio per fermare la caduta.

Anche la gestione più deteriore possibile del potere richiede una rete di connivenze e di complicità, e Renzi queste connivenze e complicità non le trova più da nessuna parte: non è stato neanche creduto sul fatto di cambiare la legge elettorale.

La gente, ormai, prima di credere a un impegno fatto verbalmente da Renzi gli dice “vabbè, fatti un’ipoteca sulla casa, firma una cambiale, e vediamo se lo mantieni”.


Perché nessuno si fida più di Renzi.



Avendo “solàto” tutti i possibili complici, in questo momento è assolutamente solo.



Ora, nel leader di potere, questo tipo di solitudine crea un cambiamento nell’assetto psicologico: nella disgrazia, ti senti perdente perché la gente non si fa più trovare al telefono.


Oggi lo spettro della sua (probabile) sconfitta non riesce più a inquadrarlo, anche perché ha motivo di temere la stessa vittoria: anche se vince, continua a non avere più la possibilità di avere delle complicità.


Potrà giocarsela alle elezioni, tra un anno, ma ci deve arrivare: e sarà dura.


Sta toccando con mano che probabilmente si è messo in un cul de sac dal quale non troverà vie d’uscita, perché la fiducia dei suoi possibili complici non la ritroverà più.


Non ha più energia, né forza.


E la gente l’ha percepito, l’isolamento di Renzi.

Ormai lo vede con occhi diversi: le stesse cose che fa non hanno più lo stesso peso.


E una persona totalmente isolata, dove va?


Renzi, di suo, non ha nessuna voglia di entrare nella massoneria. Voleva entrare nel circolo internazionale delle Ur-Lodges, che è cosa diversa – voleva entrare soprattutto nel circuito di quelle conservatrici, perché in quelle progressiste non si è neanche peritato di provare a entrare.


Siccome il circolo delle Ur-Lodges gli ha detto “no, prima devi diventare massone, poi vediamo la tua posizione”, lui allora ha cercato di entrare nella massoneria italiana.


Ma è stata una scusa, da parte delle Ur-Lodges, perché tante volte hanno ammesso gente che non era nella massoneria, non erano iniziati massoni, e altre volte hanno fatto iniziazioni massoniche fittizie in logge di comodo per far entrare qualcuno.


Quindi Renzi ha bussato anche alle porte della massoneria italiana tradizionale solo perché gli era stata data quella risposta.

Il problema è che anche la massoneria italiana tradizionale, pur nello stato in cui è messa adesso, gli ha risposto picche.


Perché Renzi non aveva garanti: non aveva nessuno che garantisse per lui.

Persino Napolitano, che ha accettato di fargli da garante politico, si è rifiutato di fargli da garante massonico, o para-massonico.


E questo perché?

Perché si era già alterata la fiducia personale, in Renzi.


Il garante, in massoneria si chiama “fratello presentatore”: qualcuno ti deve presentare, per entrare in massoneria.

Devi averlo, un “fratello presentatore”, che è responsabile di te.


Se presenti una persona sbagliata è un errore grave, che pregiudica anche la valutazione del “fratello presentatore”: nel senso che, un domani, se questo “fratello presentatore” deve concorrere per fare il “venerabile” di una loggia, il parere di quelli che servono perché lui faccia il “venerabile” può essere negativo: se non hai saputo giudicare uno, puoi non saper giudicare una loggia intera.

Oggi, peraltro, nel 90% dei casi si entra in qualcosa che non coincide più con la dottrina, con le tradizioni e con lo schema originario della massoneria, che era vocato all’evoluzione spirituale.

Oggi la massoneria diventa quello che conviene al potere del posto, nella migliore delle ipotesi diventa una specie di Rotary o Lions, oppure diventa funzionale a schemi di malaffare, o a esigenze politiche – tutto diventa, meno che la cosa originaria.


Renzi è uno che non mantiene gli impegni: e questo, pure tra i delinquenti, è un difetto grave.


Renzi è uno che non mantiene la parola; si è diffusa, questa cosa.

L’aura di entusiastico consenso popolare che lo ha circondato all’inizio, nei settori non popolari era già incrinata, per le modalità con cui ha preso il posto di Letta e le modalità con cui ha praticamente raggirato Berlusconi e lo stesso D’Alema, che all’inizio lo aveva appoggiato perché gli aveva promesso un posto da commissario europeo che poi non gli ha dato.

Anche tra persone equivoche funziona così: se lo fai una volta ti possono perdonare, ma se lo fai sempre la gente ragiona e pensa “lo farà anche con me”.


Quindi in questa maniera Renzi si è isolato, tutti i suoi problemi dipendono dall’isolamento totale che ha attorno: nessuno si fida più di lui, né quelli che non sono come lui


(che sono tanti e, purtroppo, passivi), né quelli che sono come lui.(Gianfranco Carpeoro, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta streaming del 27 novembre 2016, su YouTube).

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 8:45
da soloo42001
Mah, caro zione.

Siamo così sicuri di questa vittoria del no?
Io vedo i grillini defocalizzati.
In quel di Monza trovare gente che vota NO non è facile.
Non so a SSG.

Mi sa che le vecchie politiche e metodi della DC per vincere le elezioni
funzionano ancora.

soloo42001

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 11:06
da UncleTom
PIU' TARDI RISPONDERO' ALL'AMICO SOLO42001




ERRORE DI POSTAZIONE. SI VEDE CHE STO' INVECCHIANDO

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 16:08
da UncleTom
soloo42001 ha scritto:Mah, caro zione.

Siamo così sicuri di questa vittoria del no?
Io vedo i grillini defocalizzati.
In quel di Monza trovare gente che vota NO non è facile.
Non so a SSG.

Mi sa che le vecchie politiche e metodi della DC per vincere le elezioni
funzionano ancora.

soloo42001




Caro solo42001,

io non sono affatto sicuro della vittoria del NO.

Continuo a fare scongiuri, e a riesumare un modo di campare tutto italiano.

Confidare sulla speranza.

Io, che continuo a stupirmi quando gli italici interpongono nelle loro scelte LA SPERANZA.

Io non spero più niente da questa società che ha distrutto tutti i valori e le speranze degli italiani dal dopo guerra fino alla decomposizione del sistema democristiano.

Non lo sono da quando è iniziata la polemica del voto estero.

Con questa motivazione.

Se sei in grado di montare un grossa truffa come il cambiamento della Costituzione che non è nelle corde di Benito, Pinocchio, Mussoloni-La Truffa, ma è la merce di scambio con i suoi signori e padroni per la sua presenza al potere, vuol dire che è disposto a tutto pur di assicurarsi la vittoria.

Cosa può contare, il continuare a truffare gli italioti, se la posta in gioco è la permanenza a Palazzo Chigi per i prossimi vent’anni nel ruolo di DUCE del terzo millennio.

Quindi io mi aspetto di tutto.

Soprattutto dal voto estero.

Il Fatto Quotidiano.it, presenta in questo momento un articolo dal titolo:

Referendum Costituzionale | Di T. Mackinson
Argentina, schede incustodite per giorni
Farnesina: “Andranno lo stesso in Italia”
Renzi: “Col 3% del voto estero vinciamo


Se malauguaratamente si dovesse affermare il SI, significa soltanto che la truffa finale è riuscita.

Scrive Travaglio nell’editoriale di oggi:

Giro l’Italia da mesi per spiegare i pericoli della controriforma costituzionale, le bugie del Sì e le buone ragioni del No, e negli ultimi giorni sento dire: “Ormai è fatta. Il No ha stravinto”. Ma siamo matti?

Il peccato mortale da evitare è proprio questo rilassamento a pochi metri dal traguardo.


Ed io sono d’accordo, non solo da oggi ma da qualche mese.

Pansa, ha scritto questa settimana su La Verità che malgrado il divieto di pubblicare sondaggi, circolano, come sempre, dati sul mercato nero truccati da paragoni sportivi.

I dati di qualche giorno fa danno i NO in vantaggio di due milioni.

Ma io non mi fido, visto poi cosa è successo ultimamente alle presidenziali Usa.

Sono invece d’accordo con Travaglio.

Bisogna combattere fino all’ultimo istante.



L’editoriale di Travaglio di oggi.


Occhio alla rimonta
»MARCO TRAVAGLIO

Giro l’Italia da mesi per spiegare i pericoli della controriforma costituzionale, le bugie del Sì e le buone ragioni del No, e negli ultimi giorni sento dire: “Ormai è fatta. Il No ha stravinto”. Ma siamo matti?


Il peccato mortale da evitare è proprio questo rilassamento a pochi metri dal traguardo.

Questo bearsi beota delle promesse di chi dice di votare No e poi magari, nel segreto dell’urna, barra il solito Signorsì italiota: per paura,per interesse, per conformismo, per servilismo.


Renzi e la sua potentissima macchina di propaganda, soldi, tv, giornali, radio, spot, poteri nazionali e internazionali, si sta comprando a una a una le caste e le corporazioni con denaro pubblico, sta ingannando metà del Paese con promesse-patacca e terrorizzando l’altra metà con spauracchi inesistenti o paure fondate ma totalmente scollegate da questo voto (se certe banche sono al collasso, non è colpa di chi vota No e non sarà la vittoria del Sì a riportarle in salute, visto che finora questo governo non ha mosso un dito per risanarle).La vera Casta che ha rovinato l’Italia è tutta con lui e chiama alle armi persino quei pochi che erano finiti ai margini, come l’incredibile Prodi, che ancora ad agosto sussurrava il suo No e ora dichiara il suo Sì a una riforma che gli fa ribrezzo, “nella speranza che giovi al rafforzamento delle nostre regole democratiche”.

Buonanotte, professore: rafforziamo la democrazia abolendo le elezioni per il Senato.

Complimenti per la lucidità e la coerenza.

Nei tre giorni che mancano alle urne, dobbiamo raccogliere le forze e le idee per portare al No tutti gli incerti che possiamo.

Per poter dire lunedì –comunque vada il referendum –di aver fatto tutto il possibile per salvare la nostra Costituzione da questi lanzichenecchi.

Usando l’argomento più semplice e convincente di tutti: la verità.

1.Essendo un referendum costituzionale, l’unica cosa che conta è la legge costituzionale: si vota Sì o No alla “riforma”Boschi-Verdini che persino Prodi, passando dal No al Sì, definisce priva della “profondità e chiarezza necessarie”.

Quindi, siccome la nuova Carta durerà e farà danni per decenni, bisogna votare No. 2 . Le banche, i mercati, lo spread, il pil, gli investimenti, le bollette, i salari, le tasse, gli immigrati, la criminalità, i baby killer, i malati di cancro, epatite C e diabete, non c’entrano nulla.

E il fatto che i fautori del Sì li tirino in ballo, la dice lunga sulla miseria delle loro ragioni.

Dunque bisogna votare No.

3.La stabilità del governo non dipende dal referendum, che non riguarda il governo, ma una legge costituzionale imposta dal governo. SEGUE A PAGINA 24


Se Renzi vuole stabilità e non i soliti “tecnici non eletti” (come se lui lo fosse stato), resti comunque a Palazzo Chigi sino a fine legislatura, visto che la sua maggioranza è intatta.

È quel che gli dice il capo dello Stato, unico depositario della legislatura.

E comunque l’ultimo che può predicare stabilità è proprio Renzi, che nel 2014 ribaltò dopo 9 mesi il governo in carica presieduto da Enrico Letta senza passare dal voto per farne un altro con la stessa maggioranza e il programma opposto a quello votato dagli elettori Pd.

Quindi bisogna votare No.

5.Se vince il No, non è affatto detto che le prossime elezioni le vincano i 5Stelle.

Anzi, paradossalmente è più improbabile: se il Senato resta elettivo, rifare l’Italicum (che ora vale solo per la Camera) sarà obbligatorio.

E oggi le maggiori chance di vittoria solitaria del M5S sono legate al ballottaggio dell’Italicum.

Non è neppure detto che il No farà perdere le elezioni a Renzi: nel 2006 B. perse il referendum costituzionale e nel 2008 stravinse le elezioni.

Quindi bisogna votare No.

6. Eugenio Scalfari, tentando di giustificare il suo voltafaccia dal No al Sì, tenta di spiegare con tutto il partito di Repubblica che non è lui ad aver cambiato idea: è il referendum che ha “ampiamente cambiato il significato che gli attribuisce la gran parte dei cittadini...

Ormai il Sì è un ‘viva Renzi’e il No è‘abbasso’... Il grosso dei No è di provenienze grilline”.

Per Michele Serra e altri, il No sarebbe addirittura destraccia della peggior specie:

“Il No di sinistra affogherà dentro il No di destra, quello di Brunetta, Berlusconi e Salvini,e soprattutto dentro il No grillino”, segnando la vittoria di “figure politiche alle quali, della Costituzione, non è mai importato un fico secco ”(invece Briatore, Vacchi, Marchionne, Confalonieri, Confindustria, l’ambasciatore americano, Schäuble, Juncker, Jp Morgan, Cicchitto, Verdini, Pera, Casini, Ferrara, Feltri, Tosi, Pisicchio, De Luca, Bondi, Alfano, sono tutti cultori della Costituzione iscritti alla Terza Internazionale).

Ora, il referendum è un essere inanimato e non ha affatto cambiato significato.

Da quando è stato indetto, ha sempre riguardato lo stravolgimento della Costituzione.

Se qualcuno ha smesso di difenderla, liberissimo.

Ma non racconti frottole: chi era contro è rimasto contro e chi era pro è rimasto pro, salvo pochi voltagabbana incrociati.

Ma se la Costituzione, scritta e votata nel 1946-47 da monarchici, ex fascisti, liberali, democristiani, repubblicani, socialisti e comunisti, viene ora difesa da un fronte eterogeneo, conta solo il risultato: salvarla da una “riforma”peggiorativa.

Fermo restando che con il No, dall’inizio (quando B. era per il Sì), ci sono tutte le forze democratiche, tradizionali e nuove: Cgil, Fiom, Magistratura democratica, Associazione partigiani, costituzionalisti e intellettuali progressisti, la sinistra Pd, la galassia ex-Sel, Possibile, i 5Stelle (sì, anche loro), Libertà e Giustizia, il Fatto,il manifesto, Micromega e molte firme di Repubblica.

Quindi bisogna votare No. Con l’orgoglio di stare in ottima compagnia. E dalla parte giusta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 16:41
da soloo42001
In effetti tutto si può dire di Renzi tranne che sia stupido.
Usa i metodi che usa, da democristiano spregiudicato vecchia maniera
alla de luca, o da democristiano moderno alla berlusconi.

Un mix letale per il Paese, e un vero peccato che questa verve,
questa energia, questa capacità siano al servizio di se stesso prima,
e del liberismo conformista (che lo ha messo li) poi, anzichè delle idee
e delle aspirazioni vere del centrosinistra.

Detto questo arrivati a questo punto bisogna sperare che gli italiani
toccati nella carne dalla crisi politica-economica (che dura almeno
dal 2001) si stacchino 30 minuti da questi cellulari del ca..o e vadano
a votare.

"Come" voteranno dipende da che siti frequentano.

Certo non vedere un collegamento fra Jobs Act e Voucher è dura.
Ma fra twitter e facebook si perde troppo tempo in dialoghi
improduttivi a forza di hastag, nick, insulti, doppie identità,
acronimi per potersi fermare un attimo e ricostruire il procedere degli eventi
anche solo degli ultimi tre anni.
Basta mettere in ordine cronologico le azioni del governo e subito lampante
salta all'occhio cosa ha fatto (causa), i cambiamenti ottenuti (effetti) e a chi
hanno giovato (perchè).

Però ci vuole troppo.
Meglio insultarsi sui social e poi decidere a forza di rutti.

Ad ogni modo Renzi ha già cominciato a dire che sì una riforma della
legge elettorale si può anche fare... ma in 3 mesi...
Alla faccia di Cuperlo e di quelli che ancora si fidano.

Bellissimo poi l'endorsement di Prodi al sì.
Non avrebbe potuto spiegare meglio le ragioni del NO.
Però dice sì per "dovere".
Non so perchè ma me lo immagino legato a una sedia coi
renziani incappucciati che lo torturano stile ISIS affinchè dichiari
a video quello che vogliono loro. :lol:
Ma la verità è che in questo modo si è allineato al potere dominante,
senza perdere la faccia, e si vendica di D'Alema, apparentemente
rimproverando anche Renzi per i modi... un grande capolavoro.

Ma comunque ancora una volta un danno dell'ennesimo grande vecchio
alle vittime di questo sistema.

Quell'altro, Napolitano, parla di professionalità in politica.
Renzi fa vedere una scheda elettorale falsa in video, De Luca si da alle
clientele, e lui osa parlare di professionalità.
Vorrà dire che per votare faremo tutti prima l'esame di "napolitano"
per avere la tessera elettorale.


soloo42001

Re: Renzi

Inviato: 01/12/2016, 17:59
da pancho
soloo42001 ha scritto:Mah, caro zione.

Siamo così sicuri di questa vittoria del no?
Io vedo i grillini defocalizzati.
In quel di Monza trovare gente che vota NO non è facile.
Non so a SSG.

Mi sa che le vecchie politiche e metodi della DC per vincere le elezioni
funzionano ancora.

soloo42001
Ciao, era un bel po che ci mancavi ed e' sempre un piacere dialogare con te .

Detto questo son d'accordo con chi afferma che i sistemi della vecchia DC funzionano bene ancora soprattutto in questo momento storico in cui abbiamo difronte un elettorato che e' peggiorato rispetto a quegli anni.

Pero' continuo a dire e a scrivere continuamente che senza volerlo questa proposta di riforma della Costituzione, indipendentemente dal risultato che uscira' delle urne, mettera' allo scoperto le carte di tutta l'intera sinistra e probabilmente questo popolo potra capire una buona volta chi per tutti questi anni ha usato-abusato impropriamente di questo termine(sinistra).
Fusse che fusse la vorta bbona
Sperem ben vahh.

un salutone