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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • ITALIA-termometro elettorale politiche 2013 - Pagina 79
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 11:57
da peanuts
Non è esatto. Non si cerca visibilità, ma si cerca di iniziare a cambiare le cose, visto che nessuno vuol farlo seriamente a livello "alto".
Ma la bindi ed altri sono i primi che, di fatto, si sono comportati come il caimano (ipocrita, bene ricordarlo, valori cristiani un cavolo i suoi) nel porre un freno alle discussioni sui diritti.
E, lo ribadisco, se il caimano vince la colpa è di chi lo vota, non di chi ha il voltastomaco e s'è stufato del meno peggio.

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 12:03
da shiloh
peanuts ha scritto:Non è esatto. Non si cerca visibilità, ma si cerca di iniziare a cambiare le cose, visto che nessuno vuol farlo seriamente a livello "alto".
Ma la bindi ed altri sono i primi che, di fatto, si sono comportati come il caimano (ipocrita, bene ricordarlo, valori cristiani un cavolo i suoi) nel porre un freno alle discussioni sui diritti.
E, lo ribadisco, se il caimano vince la colpa è di chi lo vota, non di chi ha il voltastomaco e s'è stufato del meno peggio.

e si dve incominciare dai matrimoni gay ???

ci sarebbero milioni di disoccupati,
di giovani in cerca di lavoro,
e circa 400mila esodati senza stipendio e senza pensione.
con tutto il rispetto per i matrimoni gay:
io comincerei dai problemi più grossi...

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 12:13
da soloo42000
>>Non è esatto. Non si cerca visibilità, ma si cerca di iniziare a cambiare le cose, visto che nessuno vuol farlo seriamente a livello "alto".


Questo approccio e` lo speculare esatto dei clericali.

In nome dei "veri valori non negoziabili" (fra cui l'otto per mille e l'ostracismo verso le coppie di fatto TUTTE) hanno messo l'Italia in mano a un mignottaro.
Per venti anni, mentre l'Italia affondava i clericali hanno dato priorita` a ben altro.

Ma lo stesso fa anche certa sinistra.
Come si suol dire "gli estremi si toccano".
Fra i "veri valori non negoziabili" di certa sinistra c'e` adesso il "matrimonio gay".

Non, si badi bene, una legge contro gli "hate crimes" per combattere ogni razzismo, discriminazione e fobia.
Ma i matrimoni gay.
A costo di far saltare IBC.
Mentre l'Italia affonda nella miseria la priorita` sono i matrimoni gay.

Ma va bene.
Basta che sia chiara la responsabilita` che si assumono.
Ovvero di spingere il PD, che invece appoggia le unioni civili e di certo non ha
fra le proprio priorita` politiche i "veri valori non negoziabili" di nessuno, in braccio a Monti.
Con tutto cio` che consegue.

Ciao.


soloo42000

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 12:20
da peanuts
Risponendo a entrambi, è evidente che abbiamo problemi più grossi. Non sono stupido. Eh.
Ma il voler impedire di discutere di certe cose è il segno evidente che certa casta non ci vuole proprio andare contro gli interessi del vaticano, quando invece lo ior ci dovrebbe una valanga di spiegazioni e di soldi, soldi con i quali potremmo fare tante cose.
Ma non li toccano. E quello ne è un segno evidente. Capito il nesso adesso? Speriamo.
E, per la millesima volta, prendetevela con chi crede al caimano, non con chi contesta rosi bindi, che deve solo vergognarsi.

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 12:43
da Amadeus
l'opinione di Monti sul tema è diversa da quella di Paolo per il semplice fatto che Monti è un "cittadino" che può incidere sulle leggi in materia molto più di quanto può fare Paolo.
Questi temi necessitano di una certa maturità culturale di un popolo e possono essere decisi solo tramite referendum, non tramite rappresentanza politica che sarà sempre divisa e spaccherà il capello in 4 per il resto dell'eternità.

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 12:59
da soloo42000
peanuts ha scritto:Risponendo a entrambi, è evidente che abbiamo problemi più grossi. Non sono stupido. Eh.
Ma il voler impedire di discutere di certe cose è il segno evidente che certa casta non ci vuole proprio andare contro gli interessi del vaticano, quando invece lo ior ci dovrebbe una valanga di spiegazioni e di soldi, soldi con i quali potremmo fare tante cose.
Ma non li toccano. E quello ne è un segno evidente. Capito il nesso adesso? Speriamo.
E, per la millesima volta, prendetevela con chi crede al caimano, non con chi contesta rosi bindi, che deve solo vergognarsi.

Veramente io me la piglio coi barbari, che attaccano le nostre legioni.
E ANCHE con alcune coorti delle nostre legioni che combattono in modo disorganizzato.

Poi impedire di parlare di cosa?
PARLINO QUANTO VOGLIONO.

Pero` la politica si fa anche contandosi e facendo sintesi.
Facendo accordi politici e applicandoli.

L'accordo POLITICO in IBC sono le unioni civili.
Punto.
Per il resto le priorita` POLITICHE sono lavoro lavoro lavoro.

Se poi Vendola SENZA COMPROMETTERE IBC vuole PARLARE
e portare avanti la sua battaglia culturale e` libero di farlo.
Purche` sia BATTAGLIA CULTURALE, in vista del prossimo passo da fare dopo aver ottenuto le unioni civili.
Se diventa invece POLITICA (ovvero attuale), allora si assume la responsabilita` di rompere IBC e spingere il PD verso Monti.

E in effetti Vendola l'ha gia` detto.
Appoggera` le unioni civili avendo in IBC altre priorita`.
Presentera` poi un DDL per i matrimoni gay, ben consapevole che sara` una mera "testimonianza".

Vendola, in questa materia, da omosessuale (e dunque vittima di certa cultura omofoba) dimostra molta
piu` maturita` politica di certi eterosessuali di sinistra...

Ciao.

soloo42000

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 14:35
da mariok
«Non è affatto detto che se il centrosinistra vince io entri nel governo, anzi precisa ai miei direi: lasciatemi fare il battitore libero»
E' tutta qui la chiave di lettura della "mina vagante Vendola". Più che nelle sue posizioni (alcune condivisibili, altre no, altre ancora tanto fumose da risultare indecifrabili), è nella sua vocazione di "battitore libero" che sta il problema.
Oltre alle specifiche caratteristiche del personaggio e della sua base, credo che la questione è riconducibile ai limiti strutturali dei cosiddetti "partitini". Assumersi responsabilità di governo comporta perdite di consensi per chiunque. Se ciò accade ad un partito "dalle spalle larghe" (30-35% di consensi) essa è gestibile. Non lo è per chi, partendo da un 4-5%, rischia di sparire.



l'unità ha scritto:Ecco dove e come Vendola
potrebbe aprire a Monti


Compromesso sì o no? E di che tipo? Dopo le dichiarazioni a Sky, gli attacchi di Di Pietro e Maroni, ecco le precisazioni del leader di Sel. Che su una possibile intesa dice...

Di Rachele Gonnelli 20 gennaio 2013

Compromesso, politico s’intende, è una parola impegnativa. Evoca subito il compromesso storico di berlingueriana memoria. Ancor più se è Nichi Vendola che usa l’espressione a proposito di Mario Monti.

Questa sembra la partita decisiva: la collocazione di Vendola, alleato di Bersani, ma ostile a Monti e all’area centrista. E l’apertura di credito del governatore della Puglia, ala sinistra della coalizione data per vincente alle prossime elezioni politiche, finora non c’era stata. Così il titolo «Con Monti possibile un compromesso» riferito alla trasmissione Il Sorpasso su Sky Tg24 di ieri ha fatto saltare molti sulla sedia. È apparso come una svolta, persino una piroetta o un testa-coda rispetto a quanto detto dallo stesso Vendola dalle pagine della rivista Left, uscita ieri. Frasi del tipo: «Monti e Bersani in una possibile alleanza sono la prefigurazione della politica come palude» o anche «Qualunque riformismo al mondo, a cui Monti è davvero estraneo essendo un classico conservatore, non può che partire dall’idea che il welfare è la più grande conquista riformista contemporanea».

Nel nuovo format di interviste su Sky il conduttore Fabio Vitale porta i politici a fare un giro in auto e a prendersi un caffé chiacchierando. E la domanda, una delle prime, è chiara: Casini sostiene che un governo con lei e Monti è pura fantascienza. «Lo penso anch’io», è la prima risposta secca. Poi Vendola ricorda che Monti ha votato Berlusconi nel ’94 e che il Cavaliere voleva coinvolgerlo nel suo governo, poi Monti «ha compiuto una scissione all’interno del polo conservatore», staccandosi dalla destra populista ancora rappresentata da Berlusconi. Ora con questa area conservatrice più europeista «è possibile un compromesso solo per una legislatura costituente, sulle riforme dello Stato».

Vendola è costretto nel pomeriggio a mandare alle agenzie una precisazione, che in realtà è tutta contenuta nell’intervista a Sky, dove di domande su un possibile patto Bersani-Monti e sulle sue reazioni gliene vengono poste più d’una. Ma è già la parola «compromesso» riferita alle riforme, a cominciare dalla modifica del Porcellum, a scatenare una ridda di reazioni polemiche soprattutto dalle file arancioni. Antonio Di Pietro pubblica una lettera a Vendola sul suo blog in cui lo accusa: «Sei pronto a fare un compromesso con chi ha salvaguardato gli evasori, le lobby finanziarie e le banche». L’ex magistrato del pool Mani pulite scrive ancora: «Avevamo fatto un accordo per costringere il Pd a restare nel centrosinistra e per mettere in campo delle politiche realmente alternative al montismo e al berlusconismo. Invece Bersani ha preferito allearsi sottobanco con Monti e tu lo hai seguito su questa via, tradendo i tuoi elettori». Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni di Paolo Ferrero, segretario del Prc. E persino il leghista Bobo Maroni, alleato di lungo corso di Berlusconi, si permette di lanciare un tweet: «Vendola piega la testa all’inciucio con Monti. Grande ammucchiata, no grazie. Motivo in più per vincere in Lombardia».

In realtà a vedere con attenzione l’intervista a Sky una specie di apertura di credito a Monti c’è, ma in un altro punto, quando Vendola parla della necessità di «dare risposte» dopo l’uscita dell’Italia dall’«ubriacatura berlusconiana» che ha lasciato «un Paese regredito e impoverito», che «paga un prezzo elevato anche per la politica recessiva dell’anno in cui ha governato Monti». Aggiunge Vendola: «Se Monti fa autocritica, cioè se intende sottolineare la necessità di correggere alcune delle sue cosiddette controriforme, beh, lo riterrei un fatto positivo». Il leader di Sel continua però a dire che il «suo» governo, cioè quello del centrosinistra costruito intorno al programma dell’alleanza, «se ci sarà», precisa, avrà la caratteristica, anzi la «straordinaria capacità», di essere stabile. E avrà una rotta tracciata in direzione di una maggiore giustizia sociale. Per quanto lo riguarda dovrebbe avere almeno tre punti in agenda: no agli F35 per finanziare la scuola pubblica, l’università e il welfare, aprire le porte alle donne anche nella formazione del governo Vendola vorrebbe una donna anche al Quirinale, senza far nomi e ridare speranze e diritti ai giovani oggi privati di qualsiasi prospettiva e immersi in una dimensione di precarietà a vita. Quanto alla sua collocazione all’interno di questo esecutivo, il presidente della Puglia dice di non nutrire alcuna ambizione personale. «Non è affatto detto che se il centrosinistra vince io entri nel governo, anzi precisa ai miei direi: lasciatemi fare il battitore libero».

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 15:31
da soloo42000
E' tutta qui la chiave di lettura della "mina vagante Vendola". Più che nelle sue posizioni (alcune condivisibili, altre no, altre ancora tanto fumose da risultare indecifrabili), è nella sua vocazione di "battitore libero" che sta il problema.
Oltre alle specifiche caratteristiche del personaggio e della sua base, credo che la questione è riconducibile ai limiti strutturali dei cosiddetti "partitini". Assumersi responsabilità di governo comporta perdite di consensi per chiunque. Se ciò accade ad un partito "dalle spalle larghe" (30-35% di consensi) essa è gestibile. Non lo è per chi, partendo da un 4-5%, rischia di sparire.

Questo tipo di pregiudizio e` un non senso.
Specie dopo 8 anni di BUON governo come presidente della regione Puglia.
E dopo decenni di buon governo in migliaia e migliaia di amministrazioni
comunali, provinciali e regionali.

In ogni caso ognuno si assume le sue responsabilita`.

Chi vive di pregiudizi.
Chi gioca ai matrimoni gay.
Chi, nel PD, ha posizioni talmente ondivaghe da costringere gente come me a votare SEL.

Il "rischio" SEL non ci sarebbe affatto se negli anni il PD avesse costruito una propria proposizione
politica scevra e aliena dal liberismo de' noantri che ci appesta da decenni.
Ma cosi` non e` stato.
Ergo chi si lamenta per SEL dovrebbe invece lamentarsi col PD.
In particolare per gli enormi vuoti politici che lascia.
Al centro come a sinistra.

Piu` nello specifico.
Siamo in piena campagna elettorale.
SEL e` attaccato a sinistra da Ingroia (e peanuts...), e` attaccato in modo poco intelligente da Monti e Casini dal centro,
e` ben poco difeso dal PD.
Secondo te, mariok, dovrebbe tacere e ridursi all'1%?
Tu lo faresti al posto suo?
Io credo di no.

E poi il fuoco alle polveri non l'ha dato Vendola, ma Monti.
Avrebbe potuto impostare in modo del tutto diverso la sua campagna.
Invece ha messo sullo stesso piano B&B e il CSX, parlando di opposti estremismi.
E ha ripreso ad attaccare CGIL e sinistra, come Sacconi, Brunetta e Fornero.
In questo modo ha costretto Vendola a rispondere... nell'unico modo per lui possibile.
In realta` lo sappiamo tutti: obiettivo di Monti non e` l'attacco a SEL/CGIL, ma l'indebilimento del PD.
Per riproporre lo stesso schema politico attuale.

Lui governa in modo mediocre tutelando certe elite.
Coi voti di PD e PDL.
A discapito dei "noti al fisco".

Cio` e` lecito (benche` deprecabile).
Basta che lo fa col tuo voto e non col mio.

Ciao.


soloo42000

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 17:40
da mariok
Si parte da Vendola e si finisce con Monti.

Mi sembra simmetricamente analogo a quello che fanno alcuni miei conoscenti con i quali ho smesso di parlare di politica e che ogni volta che si parla di berlusconi finiscono col parlare dei comunisti.

Quanto al pregiudizio, basta leggere wikipedia:

Negli anni del governo Prodi I, Vendola sarà tra i primi[33] sostenitori del segretario del PRC Fausto Bertinotti contro il presidente Armando Cossutta[34], divenendone il suo braccio destro[35][36]. Di contro in quei mesi Cossutta definirà Vendola un «rivoluzionario da salotto»[37]. Vendola sarà dunque uno dei deputati di Rifondazione Comunista che ritirerà la fiducia al governo Prodi I[38].
Negli anni successivi Vendola sarà sempre nell'area bertinottiana del suo partito sostenendone tutte le principali scelte identitarie[39].

Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013

Inviato: 20/01/2013, 18:50
da soloo42000
mariok ha scritto:Si parte da Vendola e si finisce con Monti.

Mi sembra simmetricamente analogo a quello che fanno alcuni miei conoscenti con i quali ho smesso di parlare di politica e che ogni volta che si parla di berlusconi finiscono col parlare dei comunisti.

Quanto al pregiudizio, basta leggere wikipedia:

Negli anni del governo Prodi I, Vendola sarà tra i primi[33] sostenitori del segretario del PRC Fausto Bertinotti contro il presidente Armando Cossutta[34], divenendone il suo braccio destro[35][36]. Di contro in quei mesi Cossutta definirà Vendola un «rivoluzionario da salotto»[37]. Vendola sarà dunque uno dei deputati di Rifondazione Comunista che ritirerà la fiducia al governo Prodi I[38].
Negli anni successivi Vendola sarà sempre nell'area bertinottiana del suo partito sostenendone tutte le principali scelte identitarie[39].

Potrei postarti le malefatte di Monti.
Sempre prese da qualche sito Internet.
Ma a che serve?

Comunque non hai tutti i torti, sai?

Se ne esce in un solo modo, pero`.
Non "tagliando le ali", ma con la C-O-N-C-E-R-T-A-Z-I-O-N-E.
Monti parla con Vendola.
Vendola parla con Monti.

Concertazione.
Un approccio alla base dell'Ulivo.
Ci ha consentito di uscire dalla megacrisi di inizio anni 90.
E di entrare nell'euro.

Un approccio che vuole tutti (tranne la destra populista
e la sinistra DAVVERO estrema) parlare con tutti.

Oggi questo implica che il mondo che fino a ieri ha prosperato grazie a Berlusconi,
e oggi si nasconde dietro a Monti, se oggi vuole davvero "ricostruire" lo deve
fare PARLANDO con la sinistra di governo (SEL) e con la CGIL.

E la sinistra, se vuole acquisire una credibilita` a livello di governo nazionale,
deve sporcarsi le manine a dialogare con centro e col mondo imprenditoriale.

Del resto entrambe le "parti" collaborano a livello regionale, non si capisce cosa osti a farlo su scala nazionale.

Per cui che ognuno pensi ai suoi di falchi.

Detto questo ripeto che il problema SEL non si porrebbe in presenza di un PD
e di un mondo imprenditoriale credibili.
Per ora non e` cosi`.
Il PD e` ambiguo.
Monti si atteggia a liberista scatenato.
E allora io metto "al sicuro" il mio voto in SEL.
Se Monti o Bersani lo vogliono, vengano a prenderselo parlando con SEL/CGIL.

Tu dirai: "Ma Vendola 20 anni fa ha fatto cazzate!".
E io non posso che risponderti: "E perche` Monti che vota Berlusconi? O Casini che lo appoggia per 16 anni?".

Ciao.


soloo42000