Continua,… Il completamento sulle osservazioni di Amàdeus
2) Quando il caro estinto dà le dimissioni il 12 novembre 2011, tutto il Cs tira un sospiro di sollievo. Del fasullo di Hardcore che solo una settimana prima di cadere aveva raccontato di nuovo quanto precisato a Cannes, che ristoranti e alberghi in Italia erano pieni, che bisognava prenotare l’aereo per poter viaggiare, …non se ne poteva veramente più….
Chiunque fosse arrivato al suo posto sarebbe stato ben accetto, …compreso il Diavolo in persona.
E’ arrivato Monti, quindi viva Monti.
Ma poi passato l’entusiasmo delle prime ore la logica prendeva il sopravvento sull’emozione.
Sostiene il Professor Zagrebelsky:
Il governo tecnico di Mario Monti è probabilmente il meglio che il tempo presente ci può offrire
E’ possibile che sia vero.
Ma veramente oggi in Italia esiste una sola persona che possa rappresentarci?
Su 59 milioni di abitanti di cui 42 maggiorenni che votano, solo Monti è in grado di rassicurare i Paesi esteri?
Cerchiamo di essere logici ed estremamente pratici. … Se questa notte Mario Monti venisse colpito da infarto e domani fosse pronto per il camposanto, che famo? Ci suicidiamo tutti come i Realiani?
Qualcosa non torna.
Perché quindi Mario Monti a novembre?
Mario Monti ha imparato da subito a fare il politico. Quando gli chiesero se era appoggiato dai poteri forti rispose prontamente di no. Un po’ di giorni fa, invece si è lamentato che i poteri forti lo avevano abbandonato e allora prontamente il Pompiere della Sera, ha gridato : <<Presente!!!>>
Confindustria ha smentito Monti. Gli altri hanno preferito non esporsi più di tanto.
All’inizio del suo mandato Monti pronunciava in continuazione la parola “equità”. Ora sa che è meglio non farlo più.
All’inizio i media lo chiamavano Super Mario, oggi sanno che ha fallito anche se qualcuno preferisce non renderlo pubblico.
Sempre in virtù dell’emozione della sostituzione del caro estinto, Mario Monti registrò all’epoca del cambio un consenso popolare pari al 71 %, secondo solo al presidente della Repubblica.
Dopo sette mesi di governo quel consenso si è ridotto a meno della metà. (33 % - Swg di Trieste – ultimo sondaggio di venerdì 15 giugno 2012).
Dei componenti del suo governo non ne porta la responsabilità perché gli sono stati imposti dalla troika ABC, dopo il
“Patto delle catacombe” e dai poteri forti.
Siamo al 18 di giugno 2012, sono passati sette mesi e il buon Passera non ha ancora concluso la vendita delle frequenze. Chissà perché?
A Bologna, sul palco di “Repubblica idee”, Monti ribadisce il concetto che la patrimoniale non era possibile da attuare perché ci sarebbe voluto troppo tempo per definire i patrimoni da tassare e quindi nel frattempo i fondi si sarebbero volatizzati.
E questo nel più profondo silenzio di Scalfari, Mauro, e del conduttore del dibattito.
Evidentemente il premier considera la Banca d’Italia, meno della casa editrice della “Settimana enigmistica”.
E nello stesso tempo considera noi tutti un allevamento di merli imbecilli.
Nella relazione della Banca d’Italia del 2010 compare:
http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _67_10.pdf
LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE - 2009
I PRINCIPALI RISULTATI
Alla tabella 3a, per l’anno 2009 possiamo constatare che l’ammontare di:
Totale attività reali.(a)……………………..=..5.883,2…mld di euro
Totale attività finanziarie.(b)……………=..3.564,8…mld di euro
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Totale attività (a+ b)………………………..=..9.448,0…mld di euro
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Totale passività finanziarie.(c)………..=……859,9…mld di euro
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Ricchezza netta. (a+b-c)…………………=….8.588,1…mld di euro
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Dove, per attività reali la Banca d’Italia nella sua relazione N° 67 del 20 dicembre 2010 specifica che trattasi di:
2. Le attività reali
A fine 2009 la quota di attività reali in abitazioni risultava pari a oltre l’82 per cento del
totale delle attività reali e quella in fabbricati non residenziali a meno del 6 per cento.
Impianti, macchinari, attrezzature, scorte e avviamento incidevano per poco meno del 6 per cento, mentre i terreni e gli oggetti di valore ammontavano rispettivamente al 4 e al 2 per cento circa (Fig. 4).
La composizione delle attività reali ha subito modeste variazioni a partire dal 1995
(Tav. 3A); la quota in abitazioni è aumentata di 3,6 punti percentuali, mentre è diminuita quella
relativa ai terreni (-1,7), agli impianti, macchinari, scorte e avviamento (-1,4) e agli oggetti di
valore (-0,7). La quota dei fabbricati non residenziali è rimasta sostanzialmente invariata.
Mentre per le attività finanziarie intende:
3. Le attività finanziarie
Alla fine del 2009 il 44,2 per cento delle attività finanziarie era detenuto in:
- Obbligazioni private,
- titoli esteri,
- prestiti alle cooperative,
- azioni, partecipazioni e fondi comuni di investimento.
- Il contante, i depositi bancari e il risparmio postale rappresentavano meno di un
terzo del complesso delle attività finanziarie;
- la quota investita direttamente dalle famiglie in titoli pubblici italiani era pari a poco più del 5 per cento.
- Le riserve tecniche di assicurazione, che rappresentano le somme accantonate dalle assicurazioni e dai fondi pensione per future prestazioni in favore delle famiglie, ammontavano al 17,7 per cento del totale delle attività
finanziarie (Fig. 6).
Quindi, secondo il Totale attività reali.(a)……………………..=..5.883,2…mld di euro, non potevano essere volatili come ha fatto intendere Monti con il silenzio complice di Scalfari che improvvisamente non conosce più l’economia e la finanza, quello del direttore Mauro e del conduttore.
E non ci venga a raccontare che l’intero patrimonio finanziario, ammontante a 859,9…mld di euro fosse completamente volatile come Lei ha voluto farci credere, caro Professore, perché se fosse vero quanto Lei afferma saltava l’Italia se sparivano all’improvviso verso l’estero (cosa praticamente impossibile per alcune voci) 859,9 miliardi di euro.
Di conseguenza è stato più semplice prelevare i soldi a chi non ha capacità di reazione, controllo e pressione, con la complicità della casta politica, soprattutto di quella inadeguatamente definita di “””””sinistra”””””.
Come sempre nella storia, d’altra parte.
Il governo Monti si è quindi dimostrato in pratica come la continuità del governo Berlusconi con il suo “non possemus”.
Sergio Rizzo ha dichiarato sabato sera a “In Onda” che a suo avviso la manovra annunciata dal buon Passerotto andava fatta subito. Anche il “destrissimo” Giannino era dello stesso avviso.
Bella scoperta al 16 giugno 2012 quando fatti scappare i buoi si tenta di chiudere la stalla.
Secondo il vice direttore Porro de Il Giornale è oramai troppo tardi.
Ci troviamo quindi davanti ad una realtà drammatica essendo caduti dalla padella alla brace, anche se la propaganda di regime tende a minimizzare.
Berlusconi non funzionava, i partiti sono falliti, ma neppure Monti funziona.
Ritorna pertanto lacerante la domanda iniziale : Come ne veniamo fuori?
Ma veramente Monti è l’unico che possa oggi guidare l’Italia?
O è quello che poteri interessati vogliono farci credere.
Ripeto, se questa notte il premier venisse a mancare, credete veramente che ci suicideremmo tutti come i Realiani?