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Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 13:06
da stefano '62
iospero ha scritto:una domanda a tutti :
cosa dovrebbe fare l'Occidente e tutto il mondo cosìddetto moderato nei confronti dell'Islam fodamentalista
dopo la crudeltà e gli orrori che vediamo continuamente ?
Riteniamo giusto l'intervento degli USA contro il nazismo nella II guerra mondiale ( ricordiamo i milioni di morti) ?
Secondo me si dovrebbe utilizzare questa politica.
1)-Seguire il denaro e bloccarne il flusso.
Esiste già una attività di intelligence per individuare i "filantropi del terrore",ma non credo ci siano gli strumenti di giustizia internazionale per fargliela pagare,e questo rischia di inescare rappresaglie "private" ed escalation pericolose con altri Stati collusi.
Occorre dunque coinvolgere la Corte dell'Aia e istituire uno strumento giuridico ad hoc,di validità internazione e riconosciuto dall'ONU,che faccia ricadere il finanziamento del terrore nel novero dei crimini contro l'umanità,e obblighi tutti gli stati riconosciuti all'ONU all'estradizione di chiunque nei cui confronti venga spiccato un mandato di cattura o anche solo di comparizione per rispondere alle domande degli investigatori inerenti il finanziamento del terrore.
2)-Blitz chirurgici come nel caso di Bin Laden per eliminare i leader riconosciuti del terrore.
3)-Esistono già le teconologie per individuare i campi di addestramento,mancano le risposte adeguate a causa della coincidenza di interessi economico-finanziari tra potentati economici occidentali e i governi conniventi.
La risposta che auspico è una prima notifica di intervento imminente al governo del territorio che ospita un campo di addestramento,con annessa la richiesta di cooperare all'intervento.
In caso il governo ospite rifiuti di partecipare o autorizzare l'intervento,questo dovrà avvenire ugualmente a mezzo bombardamento o blitz di corpi speciali,senza ulteriore preavviso.
In caso dopo l'intervento il governo manifesti proteste o problemi di sorta,quel governo dovrà venire considerato come complice manifesto del campo terrorista e sanzionato una prima volta con un embargo totale e una seconda volta con una dichiarazione di guerra (la guerra è brutta ma fingere di non essere in guerra dopo che te la hanno dichiarata di fatto è ancora peggio).
Traduzione:
1) hai assassini in casa tua,ti aiuto a spazzarli via.
2) Non vui partecipare.....lo faccio da solo.
3) ti sei incazzato ? = complicità manifesta = embargo o ti spazzo via pure a te.
4) Ergastolo e detenzione in un carcere militare di massima sicurezza come pena per il reclutamento del terrore nei paesi occidentali e per i foreign fighters arruolati tra le fila delle organizzazioni ufficialmente riconosciute come terrorismo islamico.
5) Istituzione di un albo delle Onlus acccreditate per la fornitura di aiuti umanitari nelle zone calde.
Le Onlus accreditate dovranno dare garanzie di quella imparzialità che contraddistingue il volontariato quello vero (per intenderci,un mio amico da 30 anni in MSF non ha mai nemmeno una volta fatto fotine facebookare come quelle inviate da "paola e chiara" dalla Siria,piuttosto le sue foto mostravano bimbi sofferenti per la guerra e mai un solo cartello di fazione,che significa rischiare rappresaglie e la fine dell'aiuto a chi ne ha bisogno) e di non essere il paravento per un afflusso di foreign fighters nelle zone calde.
I rapimenti degli operatori umanitari non dovranno venire mai più risolti mediante pagamento di un riscatto che verosimilmente andrebbe a finanziare il terrore.
I volontari umanitari dovranno firmare una liberatoria che documenti la consapevolezza di operare in una zona ad alto rischio nella quale il loro rapimento significa morte certa,e autorizzi le amministrazioni di riferimento a lasciarli nelle mani dei terroristi e piangerli come dispersi in guerra.
O cosi,o non andrai a fare il volontario.
Siamo in guerra da parecchio tempo,qualcuno se ne è accorto.
Fare i finti tonti è da idioti.
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 15:47
da flaviomob
Riteniamo giusto l'intervento degli USA A FAVORE dei terroristi negli ultimi quarant'anni?
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 16:18
da stefano '62
Io no.
Se volevano fare i poliziotti lo dovevano fare direttamente con forze statunitensi senza andare a soffiare sulle braci che poi difatti hanno dato fuoco a tutto.
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 16:52
da iospero
come DICE GIUSTAMENTEA stefano '62 esiste l'ONU che dovrebbe agire.
Purtroppo però alcuni paesi hanno diritto di veto, che secondo me dovrebbe essere rivisto e democraticamente si dovrebbe decidere a maggioranza o meglio a maggioranza qualificata almeno del 75%.
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 19:52
da pancho
iospero ha scritto:una domanda a tutti :
cosa dovrebbe fare l'Occidente e tutto il mondo cosìddetto moderato nei confronti dell'Islam fodamentalista
dopo la crudeltà e gli orrori che vediamo continuamente ?
Riteniamo giusto l'intervento degli USA contro il nazismo nella II guerra mondiale ( ricordiamo i milioni di morti) ?
la stessa domanda l'ho posta anch'io ma non ho avuto risposte.
Per quanto riguarda l'intervento USA nella seconda guerra mondiale, bisogna sapere che nel '40 la campagna elettorale di Roosevelt fu fatta nel non interventismo nella guerra in atto in europa.
L'80-85% degli americani non la volevano poiche asserivano che era un ns. problema europeo.
Quando si accorsero che gli obiettivi dei nazisti erano quelli di impadronirsi del mondo e quindi anche degli States e dopo i fatti di Pearl Harbor con i giapponesi, presero una decisione diversa. Combatterli in casa altrui sarebbe stata la migliore soluzione.
Questo l'ho sempre asserito anche se gli storici continuavano a farci vedere dell'altro.
Lo racconta bene Oliver Stone nel suo: USA - La storia mai raccontata. di cui allego link sotto
https://www.youtube.com/watch?v=4TZEcb-1BKg
un salutone
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 17/01/2015, 23:54
da camillobenso
DACCI OGGI IL NOSTRO ODIO QUOTIDIANO
La questione delle due ragazze prigioniere in Siria ha spaccato nuovamente il Paese.
L’ODIO PER IL BENE
(ROBERTO SAVIANO).
17/01/2015 di triskel182
SUCCEDE che due ragazze, due ventenni, decidano di andare in Siria a portare aiuti umanitari. Succede che queste due giovani donne vengano rapite e tenute prigioniere per più di cinque mesi.
SUCCEDE che al loro ritorno in patria si trovino sommerse da una valanga di insulti. Succede in Italia: anche questo è il nostro Paese. È incredibile leggere sui social e su certi giornali i commenti che riguardano Greta Ramelli e Vanessa Marzullo: una quantità infinita di insulti che vengono, ovviamente, dalla parte più rancorosa dell’Italia. «Ragazzine viziate», «se la sono cercata», «perché sono andate in Siria? », «spendiamo 12 milioni di tasca nostra!».
Eppure Greta e Vanessa non erano alla loro prima missione umanitaria, non erano ragazzine sprovvedute, ma giovani donne con degli interessi e degli ideali. Qualche decennio fa alla loro età si era già madri: cerchiamo di uscire quindi dal luogo comune della gioventù irresponsabile che va criticata se perde tempo a laccarsi le unghie, a farsi canne o a bere birre ai bar, ma che diventa bersaglio anche quando occupa la propria vita in maniera diversa. Greta e Vanessa, due giovani donne, non due ragazzine viziate, non due amanti dell’uomo con il kalashnikov, fondano, insieme a Roberto Andervill, Horryaty, un progetto di assistenza con l’obiettivo di portare medicine e generi di prima necessità alla popolazione siriana. Ecco perché partono, per portare aiuti alla popolazione che sta subendo gli attacchi di Assad. Ma al commentatore medio che ci siano centinaia di migliaia di persone a cui manca tutto non interessa: gli elementi su cui si basano le critiche a Greta e Vanessa sono la loro giovane età, l’essere donne e le foto che vengono diffuse dai media, che le ritraggono insieme, abbracciate e sorridenti. Foto ingenue di ragazze abbracciate, foto allegre, che sono in ogni album di famiglia. Come se chi critica non avesse foto come quelle, come se non le avessero i loro figli.
Come è possibile — c’è addirittura chi si domanda in un ignobile e falso paragone — prodigarsi, lavorare, pagare per loro e non per i marò?
Che sia stato pagato o no un riscatto, la canea è scattata sulla cifra dei 12 milioni che sarebbero stati pagati. La notizia è stata diffusa tramite un account Twitter (@ekhateb88) ritenuto vicino alle milizie jihadiste. Qualsiasi altra affermazione avesse diffuso non sarebbe stato creduto: ma in questo caso la frase è diventata oro colato.
Tutto serve a sporcare la vicenda di Vanessa e Greta. Come le balle diffuse da alcuni media, che le accusano di essere sostenitrici dei terroristi, per una foto scattata in Italia durante una manifestazione che si è tenuta a Roma il 15 marzo scorso. In quell’immagine Greta e Vanessa, coperte da bandiere della Siria libera, mostrano un cartello in arabo con su scritto “Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vediamo la città di Idlib libera quando ritorneremo”. Uno slogan di chiaro sostegno alla dissidenza laica in Siria, proprio quella abbandonata, proprio quella schiacciata da Assad e da chi lo sostiene.
Greta e Vanessa non erano e non sono dalla parte dei terroristi, ma dalla parte del pane. Erano in Siria per portare impegno. E qui arrivano gli insulti che più di tutti mi colpiscono perché, se non puoi dir loro che sono contigue ad Al Qaeda e all’Is, se non puoi dir loro che sono bambine viziate, se non puoi dir loro che sono due incoscienti, allora hai sempre a disposizione l’accusa più inutile, quella però che fa subito presa perché è banale e in fondo non sembra offensiva: «Ma se volevano fare del bene, non potevano farlo in Italia?». Come è accaduto a Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency colpito da Ebola in Sierra Leone: quando rientrò in Italia ci fu una parte del Paese che senza vergogna disse che se l’era cercata. Il pensiero principale sembra essere che siano responsabili delle loro sciagure e che per questo motivo non solo non devono essere aiutate, ma magari anche punite.
E qui dobbiamo fare uno sforzo, dobbiamo andare oltre le parole e capire il fallimento del Paese insito in questi giudizi. Parole che sono una scarica incontenibile di frustrazione, la frustrazione di chi non è in grado di muovere un passo, di chi è fermo al palo, di chi non riesce a immaginare una vita diversa e se la prende con chi decide di mettere la propria a disposizione di un ideale.
L’Italia è un Paese che esporta soprattutto solidarietà ed è molto triste pensare che gli stessi che insultano Greta e Vanessa ritengano invece che sia fondamentale imbracciare fucili e organizzare missioni militari. «Dobbiamo difendere, dobbiamo attaccare, dobbiamo prevenire con la forza, ma gli aiuti umanitari, quelli sono materia per ragazzine viziate ». Tutti Charlie Hebdo, ma a casa propria ché se poi vi capita qualcosa ve la siete cercata.
Un Paese che non riesce a mostrare solidarietà verso due ragazze sequestrate rischia di essere un Paese fallito, che fa vincere il livore, la rabbia, l’idiozia. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno deciso di non pagare riscatti e questo è il motivo per cui i loro giornalisti vengono uccisi così barbaramente: lì il dibattito è esattamente l’opposto di quello che sta animando la nostra peggiore stampa. Ma in quei Paesi non passa per la mente a nessuno di dire che in luoghi come la Siria le missioni umanitarie non vadano fatte, che meglio sarebbe fare beneficenza a casa propria per non correre rischi. Non passa per la mente a nessuno di dire che chi viene rapito e poi magari ucciso da giornalista in trincea, poteva restare in patria e accontentarsi di rimasticare agenzie.
Se incoscienza c’è stata, c’è stata dalla parte del pane, delle bende, del mercurocromo, delle tende da montare, dell’acqua e il nostro Paese sta dando uno spettacolo indegno, sta mostrando la sua incapacità di sognare, di lottare, di impegnarsi, di prendere parte alla trasformazione della realtà. La cooperazione internazionale è la migliore esportazione possibile. Il nostro Paese sta dando prova di non capire che esistono diversità, che c’è chi resta in Italia e lavora per rendere il Paese migliore dall’interno e chi va fuori e si occupa di cose apparentemente lontane, ma che hanno un’ovvia connessione con ciò che ci circonda. L’Italia sta dando prova di non capire che il mondo non è diviso per compartimenti stagni, che ciò che accade in Siria interessa anche noi, che a essere contagiosa non è la presenza di democrazia, ma la sua assenza. Il mondo non è sotto casa, quel che accade in Siria ci riguarda da molto vicino. È al cospetto di queste situazioni che si tempra l’unità del Paese e la sua capacità di vedere oltre il proprio recinto. Mi vergogno delle reazioni di molti miei connazionali, delle loro parole, del loro livore, del loro odio. Se un Paese non è capace di stare accanto a due giovani donne volontarie, che hanno passato in condizioni di sequestro quasi sei mesi della loro vita, allora merita il buio in cui sta vivendo.
Da La Repubblica del 17/01/2015.
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 18/01/2015, 12:40
da stefano '62
Succede che Saviano stavolta ha scritto senza prima informarsi sui particolari....
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 18/01/2015, 12:57
da pancho
stefano '62 ha scritto:Succede che Saviano stavolta ha scritto senza prima informarsi sui particolari....
Ho anch'io questo dubbio.
Cercherò di informarmi maggiormente.
Ora però qualche considerazione la posso fare lo stesso.
Encomiabile lo spirito che hanno avuto queste due ragazze però anche qui una domanda mi viene spontanea: in queste situazioni incontrollabili per i motivi che sappiamo cosa possono fare queste organizzazioni no profit ?
Se in un qualsiasi momento possono diventare merce di riscatto per determinati individui fondamentalisti mi pare che anziché dare aiuti a chi ne ha bisogno si finanzi ulteriormente il fondamentalismo di qualsiasi genere.
Quindi, a mio avviso, poi è facile trarre le somme.
Non è che sia anche questo un modo subdolo per finanziare questi fondamentalismi?
Non capisco ancora come si continui a giustificare tutto questo?
Può essere giustificato come il solito buonismo di chi non vuol vedere la realtà ma che cm q non manderebbe mai i propri figli in queste "missioni umanitarie".
Tutto questo vale anche per le imprese che decidono di avviare le loro attività in aree ritenute a rischio dagli stessi governi.
Che ci può essere sotto a tutto questo?
L'ignoranza nel non capire la gravità di certe decisioni oppure disegni ben precisi che io, per mia ignoranza, non riesco a capire?
Un salutone
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 18/01/2015, 14:07
da stefano '62
I fatti:
1-la Onlus per la quale lavoravano la avevano appena fondata loro due insieme a un 47enne conosciuto in giro per il medio oriente.
2-il cartello che mostrano in una delle loro fotine da selfie girls facebook dipendenti,tradotto dall'arabo è saltato fuori che è un "grazie agli eroi di Liwa Shuhada” (un noto gruppo terroristico jihadista).
Cioè loro sorridendo con le testine appoggiate come nelle foto al mare,dicono grazie a quelli che ammazzano i bambini che loro stesse sono andate a rifornire di cure mediche e cibo.......?
Sgrat....sgrat.....
3-La bandiera in cui sorridono sempre con le testine appoggiate come paola e chiara quando fingevano di essere due bimbe invece che quasi trentenni,è la bandiera del Free Syrian Army,il più importante gruppo di opposizione combattente al governo di Bassar Al-Asad.
Che bandiera pensavano che fosse,quella di paperopoli ?
La loro Onlus è andata in Siria a curare i bambini vittime della guerra,o ad alimentare la guerra ?
4-sono state rapite ad Al-Abzimu ,una zona della Siria che nei giorni del rapimento era interdetta persino ai reporter di guerra.
Cosa pensavano di fare ?
Come hanno fatto ad ottenere i permessi o ad arrivarci senza averli,e perchè ?
5-Sono atterrate con la faccia sorridente tonda e pasciuta,non hanno la faccia di qualcuno prigioniero per sei mesi in un paese senza cibo,e nella foto dalla prigionia non sembrano avere l'espressione spaventata di chi è nelle mani di feroci aguzzini che tagliano teste in mondovisione.
Ora le mie considerazioni:
La regola più importante nel volontariato internazionale è di non parteggiare per nessuna fazione,per evitare che la moltiplicazione del pericolo impedisca di portare aiuto alla gente che soffre, la cui condizione di solito suscita quell'alone di tristezza che ritrovo nei volti di tutti gli operatori di pace che conosco quando tornano a casa,e quella mestizia che contraddistingue i pochi sorrisi sulle foto che mi fanno vedere.
La sofferenza non fa allegria.
Queste invece posano come due stupide dalla testa piena di spifferi,avvolte nella bandiera di una fazione armata,e con cartelli che inneggiano al terrorismo Jihadista,e come non bastasse si fanno rapire in una zona dove sol un terrorista poteva avere accesso.
Non hanno e non fanno niente che faccia pensare che siano andate la per aiutare chi soffre,e non ho visto nessuna foto che le ritrae meste mentre aiutano qualcuno.
Qui non si tratta di sputare sul volontariato,ma del cercare di capire se quelle due siano la versione femminile e "laica" dei foreign fighters oppure no.
Una "certa destra" oggi sbraita per il non detto circa il rilascio e lo fa per motivi che non condivido e che originano nell'egoismo e in una deficienza empatica che la porta a disprezzare chiunque desideri aiutare il prossimo;
ma noi che il volontariato quello vero invece lo apprezziamo potremo domandarci o no il perchè nelle loro foto invece di bimbi ci sono cartelli Jihadisti e pose alla "paola e chiara" da vacanza scema ?
Potremo domandarci o no con un certo sospetto,senza diventare egoisti anti buonismo,il perchè invece di aderire ad una Onlus già esistente dove avrebbero dovuto per forza restare neutrali e aiutare i bambini,ne hanno invece aperta una tutta loro per poi fare quello che gli pare e portare kit ai terroristi ?
Il beneficio del dubbio è d'obbligo perchè c'è una buona probabilità che si tratti solo di due ragazzette moto stupide che si sono esaltate per qualcosa che ritenevano giusto e si sono fatte infinocchiare da gente pericolosa più furba di loro,e per questo e alla faccia dei poveri genitori che sostengono il contrario,devono certamente chiedere scusa ai parenti delle prossime vittime che moriranno per colpa dei soldi del loro riscatto.....ma a quelle domande occorrerà dare una risposta e speriamo che quando qualche idiota le inviterà dalla D'Urso o dalla Ventura e succederà di sicuro,qualcuno gli rovini la festa facendogliele in diretta tivù.
O ancora meglio e si spera,con una bella indagine di polizia che prenda seriamente in considerazione l'opportunità o meno di imputarle di fiancheggiamento volontario al terrorismo e nel caso incarcerarle.
Poi se il governo ha pagato ha fatto bene perchè per la stupidità non c'è la pena di morte,ma dato che con quei soldi gli arabi ci ammazzeranno tanta gente occorrerà trovare una soluzione per il futuro,per esempio imporre ai volontari accreditati di firmare oltre alla solita dichiarazione di consapevolezza di operare in zone ad alto rischio,anche una liberatoria che sollevi il governo da ogni responsabilità nei loro confronti e li autorizzi a considerarli dispersi in zona di guerra vietando il pagamento di un riscatto.
I volontari sono autentici eroi e non avrebbero difficoltà ad accettarlo,e gli stupidi come queste due resterebbero a casa loro senza fare ulteriori danni,e probabilmente alla lunga diminuirebbero i rapimenti.
Ciao
PS
Il ministro sostiene di non avere sborsato soldi per il riscatto.
Non perchè io creda che possa mentire anzi sono sicuro che è perfettamente in grado di farlo senza rimorsi....
ma c'è una ottima probabilità che sia vero.....oggi sono stati espulsi dall'Italia 7 o 8 (non ricordo quanti) reclutatori di Isis.
Domanda (retorica).....perchè non li hanno invece catturati trattenuti interrogati processati e incarcerati ?
Re: "Allahu Akbar!"
Inviato: 18/01/2015, 17:10
da iospero
"Greta e Vanessa, due giovani donne, non due ragazzine viziate, non due amanti dell’uomo con il kalashnikov, fondano, insieme a Roberto Andervill, Horryaty, un progetto di assistenza con l’obiettivo di portare medicine e generi di prima necessità alla popolazione siriana."
"la Onlus per la quale lavoravano la avevano appena fondata loro due insieme a un 47enne conosciuto in giro per il medio oriente."
Alcune domande :
-E' così facile fare una ONLUS ? la cosa mi sembra un po' complessa e comunque sarebbe interessante vedere lo Statuto che la regola.
- la situazione in Siria è talmente complessa che mi sembra oltremodo poco giustificabile e razionale pensare di riuscire ad aiutare il popolo con una Onuls sconosciuta;
- Sulla polemica è intervenuto anche il direttore di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, che ha sottolineato che per fare volontariato non bastano i buoni propositi, ma servono professionalità e organizzazione.