49 COMMENTI
Luca 3 maggio 2012 alle 17:11
E´evidente che a te non ti brucia il culo, per aver avuto un mafioso al governo e per i danni che ha provocato.
Francesco d'Elia 3 maggio 2012 alle 17:12
Capisco che Andreotti non stia simpatico ai più, ma è stato forse uno dei più grandi politici che l’Italia abbia mai avuto.. Oggi il clima è tale che la piazza virtuale festeggierebbe anche la più atroce disgrazia che capiti a chiunque faccia parte della “casta”senza distinguo alcuno..
sebastiano 3 maggio 2012 alle 17:20
Caro Marco in casa mia si aprirono bottiglie alla “dipartita” di Craxi, Don Giussani e altri carismatici personaggi che tanto si adoperarono per il bene dell’Italia. Ancora sto aspettando quella di Giulio e Silvio, e non dubiti, che come Dylan in Master of the War, saremo sulle loro tombe per essere sicuri che siano davvero seppelliti, non con una chitarra in mano, ma con un bicchiere di spumante. Cosa c’è di male? In casa sua i suoi genitori non hanno festeggiato alla morte di Stalin, Mussolini o di qualche altro amato personaggio della storia recente? E guardi non c’entrano mica i social network…
Stefano Camerini 3 maggio 2012 alle 17:21
E’ la libertà di espressione, bellezza, e non puoi farci niente.
Gatteo 3 maggio 2012 alle 17:22
Questa è una mia personale opinione, ma dare del senza intelletto irresponsabile e viziato questo gesto è davvero troppo.
Qui non stiamo parlando di un premio nobel, nè di un filantropo, stiamo parlando di un parassita della società che fin da troppo tempo sta approfittando dei suoi poteri, prima per farla franca da collusioni con l’ambiente malavitoso e poi per tirare a campare con uno stramaledettissimo vitalizio da senatore a vita, cosa che il 99% degli Italiani non possono neanche sognare.
Questo è l’ennesimo esempio di quanto oggigiorno la gente comune sia stanca dei costi della politica e di quei fantocci che dovrebbero rappresentarci.
Comunque, in rete si legge che è entrato con un codice rosso, ma non era in pericolo di vita, cosa è successo, è stato raccomandato anche al pronto soccorso?
Possibile che ci sia gente che muore per i corridoi dell’ospedale dopo ore ed ore di attesa per emergenze anche più gravi e questo individuo possa avere la possibilità di essere curato immediatamente?
Vedo che anche qui esistono pazienti di serie A e B…
In conclusione, questo potrebbe rivelarsi finalmente un VERO, CONCRETO taglio ai costi della politica!
pinkra 3 maggio 2012 alle 17:23
Ma dai son battute… nessuno in cuor suo può essere contento per la morte di qualcuno.. ma vista l’età e il personaggio è ovvio che susciti qualche ilarità..
luca 3 maggio 2012 alle 17:25
oh no, pare che il popolo di facebook si stia espandendo, il contagio tanto temuto sta avvenendo! fra poco tutta la rete sarà un’orda di bolscevichi sanguinari, macchine d’odio, pronti a insultare tutto e tutti! ma dove andremo a finire, ma cosa ne sarà della nostra civile società? non c’è più religione!
s0lounatraccia 3 maggio 2012 alle 17:25
Povero Bracconi.
Lavori in ambito comunicazionale e a scuola non t’hanno insegnato la teoria dei media?
I bulli a scuola ci sono sempre stati ma da quando esiste youtube seviziare il compagno di banco è diventato uno sport: puoi fare a gara con un coetaneo americano via smartphone. Mai sentito parlare di “emulazione”?
I social network c’entrano. Li hanno inventati per quello.
claudio 3 maggio 2012 alle 17:26
Concordo con Luca…e poi cosa c’entra con lui la “casta” degli imbecilli d’oggi…lui è li da prima di tutto e di tutti…sarà stato uno dei più grandi politici, ma se siamo lo stato di M che siamo, è anche per colpa sua.
Forse era meglio se pensavi un pò di più a quello che dovevi scrivere.
Claudio 3 maggio 2012 alle 17:28
Ma da dove è uscito questo?? non è che è il nipote di zio Giulio???
antonio 3 maggio 2012 alle 17:29
E’ la democrazia,se non le sta bene puo’ accomodarsi altrove.
mario 3 maggio 2012 alle 17:30
d’accordo con i post precedenti. Non bisogna essere ipocriti. Se in Italia oggi c’e’ gente disperata che si suicida per i debiti e perche’ non vede futuro, la colpa e’ stata anche di chi a governato per decenni facendosi i porci comodi, con collusione con i peggiori delinquenti. E no, non e’ antipolitica, nessun vaffanculismo, nessun “sono tutti uguali”. Anche se ero giovane, mi dispiacque quando mori’ Berlinguer. la politica e’ proprio il saper distinguere, il non fare di tutta l’erba un fascio.
L C 3 maggio 2012 alle 17:30
ma sul serio..? sulle reazioni ciniche e sproporzionate della rete ce n’è da dire, ma questo è veramente un caso a sé. andreotti non è mio zio né nonno né bisnonno: è un’influente vergogna del paese in cui sono nato assieme ai miei zii, nonni e genitori veri, che tra la calabria e bologna hanno patito anche per le decisioni (o astensioni) di quest’uomo. non verserò una lacrima, e come me tanti altri.
L C 3 maggio 2012 alle 17:31
(e stimo molte sue analisi politiche, sig. bracconi – ma la sociologia va fatta un po’ meglio.)
venusia 3 maggio 2012 alle 17:31
ipocriti!
Rosella 3 maggio 2012 alle 17:33
Si fa solo qualche battuta. Per quel che mi riguarda ne ho fatte anche quando ho perso mio padre (che distratta, eh!). Non demonizzerei. E cercherei di ricordare chi è e chi è stato Andreotti. Saluti a tutti
antonio 3 maggio 2012 alle 17:33
Ma quanto è facile chiosare sull’esultanza per il ricovero di andreotti. Magari si potrebbe dire quali sono le ragioni per cui non si deve esultare e si deve avere rispetto per il personaggio o per l’uomo che sta male e valutare se tali ragioni sono superiori e più meritevoli di quelle che fondano l’esultanza, anche scomposta.
Altrimenti è solo un invito sterile alle buone maniere o alla costumanza in internet.
Non scherzerei neppure tanto sul cittadino stressato dai continui ritardi dei treni, anche perchè forse proprio quelli sono colpa di andreotti e di una classe politica (chi se lo ricorda ligato, finito ammazzato?) che di rispetto per i cittadini non è ha mai avuto.
Non mi frega niente se il tizio sta bene o sta male, il rispetto indifferenziato e per tutti è rispetto per nessuno. E certamente il politicamente corretto non è politica.
giorgio 2010 3 maggio 2012 alle 17:35
Con quello che si è succeduto dopo Andreotti e la DC,da avversario politico non posso fare che gli auguri al vecchio Giulio,non mi sembra il caso di esultare per una sua (spero lontanissima) dipartita poichè il Divo rispetto alle scamorze che oggi si contendono la guida del Paese e quelli ancor più scalerci che ci hanno (s)governato in questi nefasti anni,è stato un gigante politico.
Vito 3 maggio 2012 alle 17:36
@ gatteo. ricorda che le pensioni sono reversibili,quindi niente tagli ai politici! Comunque non godo della morte di qualcuno. Può vivere in eterno, come sono pronto a scommettere.
XXX 3 maggio 2012 alle 17:36
Io comunque a sti punti tifo per la morte di Bracconi
Io 3 maggio 2012 alle 17:37
Dovreste unire il blog con quello di zucconi, almeno e’ più facile
Trovare le figuracce tutte nello stesso posto.
Stefano 3 maggio 2012 alle 17:37
Ma va a cagare veramente, pensate agli editoriali squallidi e agli articoli da servi che scrivete su repubblica ultimamente, figli della peggio informazione democristiana. Il vostro giornalismo soccomberà nel giro di pochi anni, fate pena
Gaetano Bresci 3 maggio 2012 alle 17:39
“Andreotti, Fanfani, Rumor, e almeno una dozzina di altri potenti democristiani (compreso per correttezza qualche presidente della Repubblica) dovrebbero essere, come Nixon, trascinati sul banco degli imputati. […] E quivi accusati di una quantità sterminata di reati […]: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico, intrallazzzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la Cia, uso illecito di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di punire gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell’Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani (responsabilità, questa, aggravata dalla sua totale inconsapevolezza), responsabilità della condizione, come suol dirsi, paurosa, delle scuole, degli ospedali e di ogni opera pubblica primaria, responsabilità dell’abbandono ‘selvaggio’ delle campagne, responsabilità dell’esplosione ‘selvaggia’ della cultura di massa e dei mass media, responsabilità della stupidità delittuosa della televisione, responsabilità del decadimento della Chiesa, e infine, oltre a tutto il resto, magari, distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori”.
marziale 3 maggio 2012 alle 17:40
Ma come si fa a santificare anche Andreotti….troppa influenza ha in Italia la cultura cattolica del chi è senza peccato…w l’amerikano medio che scese in campo festeggiare la fine di bin laden con caroselli
Emanuele 3 maggio 2012 alle 17:42
SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON IL SIG. BRACCONI. Questa gente fa orrore e schifo, ci si dimentica che stiamo pur sempre parlando di una persona, di un essere umano. VERGOGNATEVI!
FABIO 3 maggio 2012 alle 17:43
Avevo appena 18 anni quando accompagnando mio padre in un viaggio di lavoro, apprese che aveva perso il suo mandato e non aveva più il suo lavoro, perchè questo mandato (parole dell’AD dell’azienda che incontrammo in quel triste frangente) dovevano andare ad un amico di un politico (senatore Misasi) a sua volta amico di Andreotti…
Mio padre morì dal dolore, dopo 40 anni di lavoro con quella azienda, e dalla delusione un pò di anni dopo…
Non mi rallegrerò quando Andreotti morirà, ma mi dispiace che non possa scambiare anche solo il 10% del male che ha fatto alla gente italiana con qualcosa di buono…
Francesco 3 maggio 2012 alle 17:44
Resto al Divo di Sorrentino.
Tutte bombe pronte ad esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta. Abbiamo un mandato, noi. Un mandato divino. Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Questo Dio lo sa, e lo so anch’io.
http://www.francesconicodemo.it/2012/05 ... so-anchio/
francesco
ps: sta bene e fa battute. Appunto!
Emanuele 3 maggio 2012 alle 17:44
gente come Sal e XXX, ci sono poche parole per commentarvi….fate pena, fate veramente PENA.
giunghi 3 maggio 2012 alle 17:44
Non e’ esultanza per la dipartita di un essere umano. E’ esultanza per la fine di un uomo che ha imbrogliato il paese. E’ la vittoria dei vinti che alla fine vedono il loro oppressore morire. Dove ha fallito la giustizia trionfa la natura.
Lasciateci esultare almeno per questo.
Invece no, c’e’ sempre un preside o un prete che ci dice che queste cose non si devono nemmeno pensare.
Rosso 3 maggio 2012 alle 17:44
Sappiamo tutti che era una frottola.
Zio Giulio e’ immortale ( Belzebu’ non puo’ morire )
” sic transit …. “
Elisa 3 maggio 2012 alle 17:45
Ma si vergogni! Zio Giulio! Ma per favore! Sotterratevi piuttosto che direste stronzate.
E’ uno schifo che il paese abbia avuto questa gente a infestare il governo per 50 anni, non certo fumarsi un buon sigaro cubano il giorno della loro dipartita. Si faccia un esame di coscienza!
sandrotto 3 maggio 2012 alle 17:46
Giulio A. non ci abbandonare proprio ora, sei stato uno dei maggiori e più meritevoli artefici del disfacimento totale di questo paese negli ultimi 50 anni. Ora che il tuo capolavoro sta finalmente giungendo a definitivo compimento non puoi andare via. Rimani qui, affonda insieme a noi!
Stefano 3 maggio 2012 alle 17:46
Ovviamente è incivile, come era incivile “la macelleria messicana”. Ma penso che, nel mentre che accade da un lato è giusta la pietas, ma dall’altro è importante il segnale. Chi ha costruito l’anestetica cappa di sospetto, poca chiarezza, sfiducia se non la classe politica passata, benissimo rappresentata dal signor Andreotti. Non sia mai che approvi o apprezzi chi ha inneggiato, ma ora Andreotti è morsicato dai cani che ha contribuito a crescere.
scattarelli 3 maggio 2012 alle 17:49
100% di commenti negativi. chiamate il guinness.
max 3 maggio 2012 alle 17:49
io non ci trovo niente di scandaloso. esultare se muore una persona odiata che ha fatto del male al proprio Paese. la differenza è che un tempo si esultava intimamente o con la propria cerchia di amici, ora con i social network la cosa è più evidente. non si esulterebbe se morisse Totò Riina? solo perché Andreotti si è ormai ritirato dalla politica attiva (pur votando ancora in Senato) dobbiamo dimenticare la storia delgi ultimi 50 anni e considerarlo un innocuo nonnetto?
Michele Cicirelli 3 maggio 2012 alle 17:50
Come fate a far scrivere su Repubblica uno che chiama il mafioso prescritto zio Giulio? Ah già, ora che ci penso Badalamenti lo chiamavano “Zu Tanu”, Provenzano “Zu Binnu”, e Riina “Zu Totò”. Ora mi torna tutto.
maaaaap 3 maggio 2012 alle 17:53
forse sarò cinica ma sinceramente che sia un grande della politica o che sia un mafioso poco mi importa…. ha 93 anni e anche se dovesse morire non mi stupirei… è il normale decorso della vita…
largo ai giovani….
Minchiele 3 maggio 2012 alle 17:57
la verità è che ora il buon bracconi se rispondesse direbbe: “Ho scritto di proposito così, per vedere le vostre reazioni.”
peccato che in realtà sempre più spesso questo giornale nel suo complesso è un giornale sempre più dedito al gossip, al buonismo generalizzato e a scrivere di berlusconi.
Un giornale molto lontano dalla realtà della gente di tutti i giorni e troppo vicino al potere e perchè no… a Berlusconi.
Cosa sarebbe Repubblica senza silvio…?
Raffaella 3 maggio 2012 alle 17:57
Che 2 palle sto Bracconi! Sempre a bacchettare a destra e a manca….
Moooooooooolto meglio Concetto Vecchio a mio avviso.
istanbul 3 maggio 2012 alle 17:57
Trovo a dir poco irritante la tendenza alla restaurazione e al revisionismo dell’immagine di una persona solo perchè è prossima alla morte (o peggio ancora quando sia deceduta). Sul web già si inneggia al buon Giulio, brillante statista, eccelso uomo politico, bla bla bla…..
Questo attengiamento penoso, misericordioso, caritatevole nei riguardi di uomini che non hanno propriamente fatto della rettitudine il cardine della loro esistenza e’ quantomeno tendenzioso, se non addirittura volgare e osceno. Ringraziando il Cristianesimo per aver promosso la diffusione di tale aberrante forma mentis, diciamo le cose come stanno: l’intero genere umano avrebbe tratto enorme giovamento se un uomo come Giulio Andreotti non fosse mai venuto al mondo.
Andrea Guiliotti 3 maggio 2012 alle 18:02
ok, però le battute satiriche possiamo farle?
“Andreotti in codice rosso al Policlinico Gemelli. Crisi respiratoria. È grave. Non me ne capacito. Così giovane e non stava nemmeno giocando a calcio.”
Al signore che ha scritto l’articolo, poi, consiglio di indignarsi per i 1200 morti sul lavoro che questo paese “festeggia” ogni anno. Alla fine ha 93 anni, non 15, ed è un mafioso. Prescritto ma mafioso.
Alessio 3 maggio 2012 alle 18:05
Incredibile!
Quando non si sa di che scrivere, si apre un social network a caso, si leggono un paio di paginette, ovviamente con un profilo fasullo per non destar sospetti, e giù a sparare opinioni come se piovesse!
Ma invece di rammaricarvi del fatto che la gente INNEGGIA alla fine di un simbolo titanico come Andreotti forse non sarebbe il caso di scrivere le ragioni del malcontento?
Ma cavolo, spendete 2 secondi del vostro augusteo tempo per informarvi su come gira il mondo della gente comune, invece di farvi raccontare la vita dai vari post sleggiucchiati qui e li.
Eccepisco anche l’elevazione a “Zio”.
Ad averlo avuto parente probabilmente avrei un conto rimpolpato di zeri presso qualche banca in vaticano.
Suvvia, facciamo uno sforzo collettivo ed aiutiamo la redazione a CAPIRE, perché la gente è incazzata nera.
“il potere logora chi non ce l’ha”
Indovinate di chi è? Si, è sua.
Anche il potere è stato suo, per lungo tempo. Non escludo che lo sia ancora.
Di certo non l’ha mai avuto la massaia di centocelle o la gattara del quadraro.
Per cui è fisiologico che quando finalmente trapassano qualcuno gioisca.
Forse, e qui potrei sbagliare, gioire non è consentito dato che è ancora gratis.
Tranquilli, presto pagheremo F24 anche per questa piccola”libertà”
Saluti collerici a tutti.
Alessio
Guido 3 maggio 2012 alle 18:07
Trattasi di meccanismo del capro espiatorio: la folla inferocità ha bisogno di sangue per placare la sua sete di vendetta. Poi, consumato il sacrificio, per un po’ si placherà, poi avrà bisogno di nuove vittime. Il capro espiatorio, ovviamente, viene scelto per comodità tra i nemici e i nemici hanno sempre colpe, vere o presunte che siano, non importa. L’importante è avere qualcuno contro cui scagliarsi. Complimenti per il suo coraggio anti-ideologico Bracconi, non la invidio. Altrettanto, il gruppo editoriale per cui lavora ha contribuito per anni a creare la metafisica de “Il divo” ossia il perfetto capro espiatorio, al pari di altre vittime/colpevoli come Craxi, Berlusconi, l’evasore fiscale, il politico corrotto, ecc. Per carità, tutti nemici da abbattere, da sconfiggere, da immolare sull’altare della giustizia. Salvo poi inorridirsi quando l’odio sparso ritorna sotto forma di orda selvaggia sui social network, nelle piazze o negli stadi.
Andrea 3 maggio 2012 alle 18:11
Apprezzo molto il commento però mi permetto di dire che questa esultanza è il frutto di campagne denigratorie della stampa e de La Repubblica in particolare. Chi semina vento raccoglie tempesta. Per quanto riguarda invece i vari commenti su Andreotti mafioso posso solo rimanere impressionato dalla ignoranza che domina questo paese. Forse per tale ignoranza ci siamo meritati anni di berlusconismo.
Sono un itaGliano 3 maggio 2012 alle 18:15
Seee, trullallero. Se ad ogni gruppo Facebook di gente che esulta per la morte di una persona fai un editoriale su Repubblica, hai trovato da scrivere per i prossimi cinquant’anni, caro Marco. A parte che per ogni personalità controversa ci sono idioti che esultano davvero e dan fiato alle trombe sui social network (Andreotti? Aspetta la morte di Ratzinger o di Berlusconi e poi vedi che succede… su Cossiga c’era di tutto di più) ma anche quando muore un personaggio non inviso a nessuno a creare quei gruppi ci pensano i troll, gechi da tastiera che fanno questo per ogni persona che muore puramente per fare incazzare quelli che, non conoscendo troppo bene il web, reagiscono d’impulso. Tre secondi dopo la morte di Morosini è nata la pagina “Morosini era scarso”, lo sapevi?
Regola numero uno del web: don’t feed the troll. Tanto esultare della morte di una persona non è un reato e più tu e i tuoi colleghi vi incazzate più questi gruppi cresceranno perché Tizio penserà “Wow! Vado sul sito di Repubblica!”. Comunque… liberissimo di combattere contro i mulini a vento, eh!
Giuseppe R 3 maggio 2012 alle 18:18
Solo lui conosce i tanti misteri della prima repubblica e, nel bene e nel male, ne è stato un grande protagonista. Ma arrivare ad accusarlo di averci portato allo sfascio, dopo quasi 20 anni di berlusconismo, è demenziale. L’avvento della destra al potere, al governo e in parte negli enti locali, non ha fatto altro che far regredire il nostro paese politicamente, civilmente e moralmente. E i risultati si vedono anche dai commenti che augurano il male peggiore.
antonio 3 maggio 2012 alle 18:22
che triste ipocrisia.
la realta’ sta andando molto piu’ veloce di voi…
Francesco 3 maggio 2012 alle 18:27
Sono perfettamente d’accordo con l’autore: di questa ignoranza e inciviltà sono testimoni il traffico nelle città, gli stadi, le spiagge e luoghi d’arte deturpati e tanto altro. All’inizio leggere i commenti agli articoli mi stupiva, per la loro violenza, adesso mi amareggiano e basta, anche perchè con questa gente condivido territorio e servizi. Per fortuna ancora qualcuno si ribella a una deriva simile, di linguaggio e pensiero. Si può criticare Andreotti, l’uomo e la politica, si può anche non essere dispiaciuti ma non la sfilata con i clacson; è da cafoni.
Lucky Luke 3 maggio 2012 alle 18:27
Questo sono i giornalisti che abbiamo, si scandalizzano per chi esulta su FB e non dicono nulla per anni dei coinvolgimenti con la mafia di chi ci ha governato per decenni, vergogna!