Renzi

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Rispondi
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

L'ULTIMA TRUFFA?????


38 minuti fa
Caos e denunce in molti seggi:
'La mia matita era cancellabile'

Sergio Rame
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

4 dic 2016 11:12

1. NON AVETE ANCORA DECISO COSA VOTARE? ALLORA VI BASTA DARE UN’OCCHIATA ALLO STUPIDARIO PRE-REFERENDUM CON LE BALLE, LE MINACCE E LE FALSE PROMESSE DI RENZI & CO.
2. DAL “TUNNEL BUIO SENZA USCITA” EVOCATO DA NARDELLA IN CASO DI VITTORIA DEL ‘NO’ ALLE “FUNESTE CONSEGUENZE” SVENTOLATE DA MARCELLO PERA. E SE MATTEUCCIO HA PROMESSO DI “CONSIDERARE CONCLUSA” LA SUA ESPERIENZA IN POLITICA IN CASO DI SCONFITTA, MADAMA BOSCHI ASSOCIA LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE ALLA LOTTA AL TERRORISMO ISLAMICO
3. LE FRITTURE DI PESCE DI DE LUCA, LE CIANCE SUI MALATI DI CANCRO, LE PROMESSE DI SOLDI AI POVERI E LA CONFUSIONE TOTALE SULLA LEGGE ELETTORALE: TUTTO IL MEGLIO DEL PEGGIO



Alessandro De Carolis e Tommaso Rodano per il “Fatto quotidiano”



Nei 100 giorni che hanno preceduto il voto da cui può dipendere il suo destino politico, Matteo Renzi ha promesso tutto e il suo contrario. La riforma costituzionale è stata presentata come la medicina che può curare tutti i mali del sistema italiano: dall' efficienza legislativa a quella del sistema sanitario nazionale; dalla stabilità finanziaria alla crescita economica. Renzi ha girato l' Italia distribuendo risorse a cascata (oltre 10 "patti" per città e Regioni firmati con sindaci e governatori), mentre i suoi hanno evocato scenari apocalittici in caso di vittoria del No. Di seguito, un breve estratto delle promesse e minacce pronunciate durante la campagna del Sì.



VADO VIA, ANZI RESTO, ANZI NON VE LO DICO

"Ripeto: se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza perché credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica"

Matteo Renzi In aula al Senato, 11 gennaio



"Io non sono come gli altri. Se sulle riforme gli italiani diranno di no, prendo la borsettina e torno a casa"


Matteo Renzi Ansa, 25 gennaio



"Renzi lascerà se non passa il referendum sulle riforme? Sì, è una persona che quando dice una cosa la fa"

Maria Elena Boschi 22 maggio, a "In mezz' ora"






"Questo referendum non è su di me. Se vince il No rispetteremo la volontà popolare con grande tranquillità"

Matteo Renzi Palazzo Chigi, 18 novembre



DOPO DI NOI IL DILUVIO, ANZI L' APOCALISSE

"Se vincesse il No sprofonderemmo per anni e anni in un tunnel buio senza uscita fatto di discredito, e perderemmo tutta la credibilità internazionale"

Dario Nardella Firenze, 21 maggio



"Se vincesse il No, ne discenderebbero ovvie e funeste conseguenze: sfiducia dei mercati, caos istituzionale e crepe pericolose. Lo spettro delle code ai bancomat e della troika sarebbe di nuovo tra noi. Sarebbe la paralisi"

RENZI REFERENDUM
RENZI REFERENDUM


Marcello Pera Ansa, 19 agosto



"Il No al referendum sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia"

John Phillips (ambasciatore degli Usa) Ansa, 13 settembre



"I mercati? C' è un po' di preoccupazione per gli scenari di instabilità che potrebbero aprirsi dopo, questo mi sembra chiaro e legittimo"

Tommaso Nannicini (sottosegretario a Palazzo Chigi) Intervista a Linkiesta, 28 novembre



CE LO CHIEDONO L' EUROPA E I MERCATI INTERNAZIONALI

"Se si bloccano le riforme, in Europa non ci fila più nessuno"

Matteo Renzi Intervista di E. Scalfari, 11 giugno




"Se vince il Sì possiamo continuare a contare sulla flessibilità dei conti pubblici guadagnata questo anno in sede europea e che ci ha consentito di eliminare il patto di stabilità, di rifare le scuole, di investire 700 milioni in periferie, combattere la povertà"

G. Delrio e A. Rughetti Lettera ai sindaci Anci, 1 agosto



"Se vinciamo il referendum diamo le carte in Europa"

Matteo Renzi La Stampa tv, 25 novembre



LO STRETTO DI MESSINA E I SOLDI PER I POVERI


"Per il Ponte sullo Stretto, noi siamo pronti, noi ci siamo (…). Un' operazione che porta 100 mila posti di lavoro"

Matteo Renzi Milano, festa per i 110 anni di Salini-Impregilo, 27 settembre



"Se il referendum passa, i 500 milioni risparmiati sui costi della politica pensate che bello metterli sul fondo della povertà"

Matteo Renzi Festa di Borgo Albergati, 9 agosto



"Faraone e Lorenzin promettono la stabilizzazione per circa 20 mila infermieri, medici e contrattisti dei Comuni, ma dopo il 4 dicembre. (…) Il governo Renzi mette sul piatto del referendum del 4 dicembre quasi 20mila stabilizzazioni da fare piovere in Sicilia fra la fine di dicembre e l' inizio dell' anno prossimo: una promessa che sia il sottosegretario all' Istruzione Davide Faraone che la ministra della Salute Beatrice Lorenzin legano alla consultazione del 4 dicembre"

D. Faraone e B. Lorenzin Articolo di Repubblica, 26 novembre



"Fate votare Sì. Che vi piaccia o no Renzi, me ne fotto. Gli abbiamo chiesto 270 milioni di euro per Bagnoli e ce li ha dati. Altri 50 e ce li ha dati. Mezzo miliardo per la Terra dei fuochi e ha detto sì (…). Abbiamo promesse di finanziamenti per Caserta, Pompei, Ercolano, Paestum. Sono arrivati fiumi di soldi: 2 miliardi e 700 milioni per il Patto per la Campania, altri 308 per Napoli, nonostante qualche squinternato (…). Che dobbiamo chiedere di più?"




Vincenzo De Luca Discorso a 300 sindaci campani Napoli, 15 novembre



"In anteprima vi annuncio che si è lavorato per la defiscalizzazione per la Sicilia e soprattutto per la città di Caltanissetta e per i vari Comuni siciliani"

Matteo Renzi Caltanissetta, 16 novembre



"Va giù l' Ires, via l' Irpef agricola, interventi sulle partite Iva (…) alcune buone notizie sono arrivate dal passaggio alla Camera, (…) 30-50 euro per le pensioni più basse, quelle sotto i mille euro, purtroppo non siamo riusciti ad arrivare a 80 euro"

Matteo Renzi Palazzo Chigi, 29 novembre



DAL TERRORISMO AI FARMACI ONCOLOGICI

“Abbiamo bisogno di un' Europa più forte e in grado di rispondere insieme, unita, al terrorismo internazionale, e all' instabilità. E per riuscirci abbiamo bisogno (…) di una Costituzione che ci consenta maggiore stabilità"

Maria Elena Boschi Termoli, 17 luglio






"Se vincono i Sì tutti i malati di cancro avranno gli stessi farmaci indipendentemente dalla Regione in cui vivono"

Matteo Renzi La7, 1 ottobre



"Sulla possibilità di offrire cure e assistenza in modo universale, il Sì al referendum fa la differenza (…). Anche per il cancro, a prescindere dai centri di eccellenza e dai professionisti, ancora oggi ammalarsi in un territorio rispetto a un altro fa la differenza" Beatrice Lorenzin Congresso dell' Associazione Italiana di Oncologia Medica, 28 ottobre



SENATO SÌ, SENATO NO SENATO FORSE ELETTIVO

"No, non cambieremo la legge elettorale"

Maria Elena Boschi Sky, 12 giugno



firenze scontri al corteo per il no al referendum 9
firenze scontri al corteo per il no al referendum 9


"Non c' è trucco e non c' è inganno, i cittadini eleggeranno il nuovo Senato (…) Con la legge elettorale che sarà fatta in caso di vittoria del Sì gli elettori potranno decidere sulla scheda quale consigliere regionale andrà in Senato"

Matteo Renzi #matteorisponde, 29 novembre.
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

D'Alema esulta: "A Renzi spero sia passata la voglia di rottamare..."

Massimo D'Alema esulta: "Il Pd deve tornare ad essere il Pd, essendo chiaro che non è il partito di Renzi"

Chiara Sarra - Lun, 05/12/2016 - 02:23

commenta

Sorride, abbracci Roberto Speranza ed esulta. Massimo D'Alema non nasconde la soddisfazione per la sconfitta del Sì e le dimissioni di Matteo Renzi dopo il referendum costituzionali.

Il Pd guarda già avanti

"Nessuno di noi ha mai chiesto le dimissioni di Renzi", commenta Speranza, "Lui, sbagliando, lo ha trasformato in un plebiscito su se stesso, oggi continuiamo a dire che per noi non c'è il tema delle dimissioni, ma Renzi le ha date e ne prendiamo atto, abbiamo la massima fiducia in Mattarella. La nostra funzione dovrà essere di sostenere lo sforzo del Presidente della Repubblica e garantire la governabilità. C'è da completare la legge di Bilancio e dare una nuova legge elettorale al nostro Paese".

"Capisco l'amarezza. Con molta dignità il presidente del Consiglio ha tratto una conclusione politica. Penso sia il caso di fare qualche considerazione su quello che potrà accadere", ha detto invece D'Alema, "Al Pd serve una profonda svolta politica. Un certo disegno neocentrista, il Partito della Nazione, è stato battuto insieme alla proposta di riforma costituzionale. Bisogna ricostruire l'unità del partito e recuperare quelli che se ne sono andati, milioni di elettori. Alcuni dei quali sono tornati per votare No. Il Pd deve tornare ad essere il Pd, essendo chiaro che non è il partito di Renzi. Naturalmente Renzi è una forza fondamentale e io non voglio togliergli spazio. Semmai era lui che voleva rottamare gli altri. Spero che questa passione gli sia passata..".

E a chi gli chiedeva cosa farà ora e se cercherà di ottenere una poltrona risponde: "Io riprenderò il mio lavoro, tornerò a Bruxelles dove ho un pochino trascurato gli impegni", ha detto, "Io presiedo la fondazione culturale dei socialisti europei. Il mio è un lavoro culturale Io non competo per nessun incarico, lo farà una generazione nuova. Io sulla politica continuerò ad esprimere le mie opinioni e penso che nessuno me lo potrà impedire".
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

LIBRE news


Renzi travolto, media ancora umiliati dopo Brexit e Trump

Scritto il 05/12/16 • nella Categoria: segnalazioni Condividi

«E fanno tre. Dopo la Brexit e l’elezione di Trump, anche il referendum italiano si può tranquillamente interpretare come un calcio in faccia al pensiero mainstream, per quanto fortemente sostenuto e veicolato dai media di regime», osserva Massimo Mazzucco, mentre i dati scodellano il bruciante 6-4 che costringe Renzi a lasciare Palazzo Chigi, sommerso dal voto contrario della maggioranza degli italiani, il 70% alle urne (solo uno su tre è rimasto fermo all’astensionismo). Ma, insieme al finto “rottamatore” al servizio dei super-poteri europei e finanziari, tra gli sconfitti Mazzucco iscrive soprattutto i media: «Non ha funzionato il terrorismo mediatico contro la Brexit (“crollerà l’economia britannica”, avevano detto), non ha funzionato il terrorismo mediatico contro Trump (“finiremo nelle mani di un incapace”, avevano detto), e non ha funzionato il terrorismo mediatico a favore del Sì (“se vince il No sarà un salto nel buio”, ci hanno detto)». Cosa accadrà ora in Italia nessuno lo sa con certezza, «ma nel frattempo l’unico che può fare il suo bel salto nel buio sarà proprio Matteo Renzi». La vera notizia? «Per tre volte in un anno i media mainstream hanno tentato di condizionare il voto degli elettori su tre eventi di grande importanza internazionale, e per tre volte gli stessi elettori – grazie alla rete e all’utilizzo dei social – si sono rifiutati di farsi infinocchiare».

Questo ormai è un punto di non-ritorno, sottolinea Mazzucco su “Luogo Comune”, e «sembra che i grandi conglomerati informatici se ne stiano accorgendo con dolore», se è vero che la stessa Cnn ha promosso un dibattito sul fatto che la televisione abbia “perso il controllo delle masse”, con la sua clamorosa “incapacità di prevedere i risultati”, ovvero di «condizionare il pensiero della popolazione». Nessuna illusione: «La reazione a questo punto sarà durissima», avverte Mazzucco: «Sicuramente assisteremo alla comparsa, da qualche parte nel mondo, di tentativi più o meno goffi di imbavagliare la rete». Per Marcello Foa, è estremamente significativo che la partecipazione alle urne sia stata molto alta: «E’ stato autenticamente un voto popolare, che non lascia spazio ad interpretazioni e ad ambiguità». Anche Foa sottolinea la débacle di giornali e televisioni, editorialisti e analisti mainstream da prima serata: «Ancora una volta le intimidazioni e lo spin attraverso i media tradizionali è risultato inefficiente: le vecchie regole della propaganda e della manipolazione per influenzare e intimidire i popoli, non sono più efficienti come un tempo». Di fatto, gli italiani «si associano al messaggio già formulato con forza dai britannici scegliendo la Brexit e dagli americani eleggendo Donald Trump».

Bocciando Renzi, capo del terzo governo consecutivo non-eletto dopo quelli di Monti e Letta, gli elettori sono convinti di aver «detto no all’establishment e alle élite transnazionali ed europee che hanno governato la globalizzazione, l’Europa e di fatto anche l’Italia, limitandone la sovranità e la possibilità di cambiare», scrive Foa sul “Giornale”. «Gli italiani, come gli americani e come i britannici, vogliono un vero cambiamento, vogliono tornare padroni del proprio destino». Ottimista anche Tomaso Montanari aull’”Huffington Post”: «Renzi non ha detto di aver sbagliato. Ha detto di aver perso (difficile dire il contrario). Ma non hanno vinto la Lega, il Movimento 5 Stelle o la Sinistra. Hanno vinto tutti i cittadini». C’è una rivolta in atto: sarà una rivoluzione? Il politologo Aldo Giannuli ringrazia l’elettorato giovanile, quello da 18 a 34 anni: «E’ quello che ha trainato il risultato con quasi un 70% di No». Viceversa, «le generazioni dei sessanta-ottantenni sono state quelle che hanno fatto un ultimo regalo con un 51% del Sì (a quanto pare): decisamente passano alla storia come le peggiori del secolo, le più spregevoli».

Se il progetto di Renzi «fallisce e viene ripudiato dalla Repubblica Italiana», in quanto essenzialmente sleale, fondato sull’abuso di potere, come scrive Pino Cabras su “Megachip”, ora «si addensano molte nubi all’orizzonte, perché Renzi in questi suoi mille giorni non ha governato, ha rinviato, ha congelato i problemi, e ci sono sempre i poteri che vogliono spolpare l’Italia». Concorda Giannuli: «Il risultato va molto oltre la questione in sé, come sempre accade quando scattano certi numeri». E’ uno «tsunami», quello che «sta travolgendo il sistema politico». Larghe intese e altre minestre riscaldate? «Sono tutte formule esaurite, mentre sta venendo giù tutto». Ragione di più, scrive Giannuli, perché il M5S pensi davvero al da farsi, evitando passi falsi: «Gestire il successo è molto più difficile che gestire le sconfitte». Per bene che vada, prima di maggio non si voterà, e non certo con questa legge elettorale. «I partiti ne farebbero una peggiore? Possibilissimo». E’ un fatto: «Il sistema politico entra naturalmente in una fase di ristrutturazione interna che lo cambierà profondamente anche con la nascita di nuovi soggetti politici come accadde nel 1992-93 e con questa realtà occorrerà misurarsi».

Com’è noto, oggi in Italia non esiste un vero piano-B, paragonabile a quello che Marine Le Pen disegna per la Francia, con il ritorno alla sovranità nazionale. Alle manfrine di Renzi contro la Ue (la minaccia del veto al bilancio comunitario) gli italiani non hanno creduto. E nella cocente bocciatura del fiorentino si possono leggere istanze precise, come scrive lo stesso Cabras: «Renzi voleva riorganizzare efficacemente il blocco sociale conservatore dopo che era crollata l’analoga funzione di Berlusconi, e voleva farlo salvaguardando una fetta ancora molto elevata del suo elettorato tradizionale proveniente da sinistra». Ma ha sbagliato: «Ha sopravvalutato la presa degli incantatori di serpenti volgari e ignoranti che aveva mobilitato, assieme alle clientele, per imbrogliare un paese affezionato alla propria Costituzione». Ricordate il referendum di aprile sulle trivelle? «Non raggiunse il quorum e i corifei renziani perculavano gli avversari con tweet irridenti. Ciaone, dicevano. Gravissimo errore di sottovalutazione». Ma anche allora gli italiani-contro erano tanti, oltre 13 milioni, «nonostante un quorum impraticabile, una propaganda assillante del governo e del Pd per spingere gli elettori a non votare, organi di stampa bugiardi e zitti».

Con un’affluenza alle urne del 70% al No, per vincere, «sarebbe bastato prendersi appena un elettore su quattro di quelli che ad aprile non votarono (o votarono per tenere le trivellazioni) e vincere così con il 51%. Invece siamo ben oltre». Perché Renzi, «nella sua hybris costituzionale», ha di fatto «interpretato la propria carica fino a svilirla in una sequela di abusi: ha ridotto la Costituzione al rango di una chiacchiera da Barbara D’Urso, ha buttato a mare equilibri nati dallo studio e dal sangue per triturarli in slogan falsi (“ecco la scheda con cui voterete il Senato”, vergogna Matteo!), ha fatto di tutto per abbagliare, intimidire, costringere a schierarsi per ottenere finanziamenti che spettavano comunque agli enti locali». Senza contare le «squallide passerelle» come quella del presidente campano De Luca, per «giocare intorno al referendum fondi pubblici e risorse». Renzi «ha usato enti pubblici, televisioni, manovrine e mance», in più «ha abusato anche delle ambasciate per condizionare in modo non neutrale il voto degli italiani all’estero».

Ma attenzione, conclude Cabras: «Nessuna delle forze di opposizione – alle Agende Monti, Agende Letta e Agende Renzi che ci governano da anni – può bastare a se stessa. Dovremo pensarci». E’ stata solo una micidiale “punizione” inflitta a Renzi, divenuto insopportabile ai più, o c’è anche un po’ di futuro nel voto del 4 dicembre? I 5 Stelle finora sono stati ultra-prudenti, anche su Bruxelles. Un recente sondaggio rivela che 2 italiani su 3 vogliono tenersi stretti sia l’Ue che l’euro, non collegando né l’Unione Europea dei tecnocrati né la moneta della Bce alla crisi che ha piegato l’economia nazionale. Governano, come prima, tecnocrati e banchieri: quanto impiegheranno a sostituire il loro uomo, caduto nell’imboscata democratica del 4 dicembre? O, al contrario: è credibile ipotizzare uno sviluppo non più oligarchico, sull’onda dello “tsunami” che si è abbattuto sul capo del Pd? «Renzi finirà asfaltato dai No», profetizzò tempo fa l’ex ministro socialista Rino Formica. «E il suo successore lo designerà il Vaticano».
soloo42001
Messaggi: 151
Iscritto il: 09/01/2015, 10:40

Re: Renzi

Messaggio da soloo42001 »

Un CIAONE.

Adesso però Napolitano, Renzi e renziani lasciano macerie ovunque.

Riforme fatte, poco efficaci, e a danno dei più deboli.
Legge elettorale pessima, probabilmente incostituzionale, a favore dell'uomo solo che sarà Grillo.
Costituzione ancora da riformare (province da abolire, regionalismo da regolare, senato da abolire).

Evasione, sprechi, corruzione, clientele e irresponsabiltà della PA dilaganti.
Di conseguenza niente risorse per ridurre il debito e/o accumulare in vista di un piano di reindustrializzazione.
Eh si, perchè gli italiani vogliono lavoro.
Ma anche gli immigrati che arrivano a milioni.
Per cui, a meno di non fare guerra a mezzo medio-oriente e nord-africa, gli arrivi ce li teniamo.
Possiamo solo accoglierli e cercare di integrarli: il che vuol dire farli lavorare senza togliere lavoro agli italiani.
Il che vuol dire posti di lavoro, produzione di massa.

Siamo ancora da capo a dodici.

Un grazie a Napolitano.
Dal 2010 a oggi le ha sbagliate tutte.
- nel 2010 ha fatto bruciare Fini consentendo a Berlusconi di comrparsi la fiducia
- nel 2011 con le larghe intese e il governo Monti ha tradito le aspettative di elezioni dei cittadini (non solo di CSX)
- nel 2012 ha appoggiato Monti in ogni porcheria
- nel 2013 ha affossato Bersani, che voleva presentarsi in parlamento come farebbero oggi i grillini, e chiedere la fiducia su un programma senza accordo preventivo fra segreterie di partito
- nel 2013 si è fatto rieleggere invece di lasciare che il parlamento trovasse la sua soluzione
- nel 2013 ha favorito di nuovo le larghe intese appoggiando Letta
- nel 2014 ha appoggiato Renzi perchè Letta era troppo realista rispetto alla possibilità di "riformare" in assenza di una maggioranza vera, tanto più che nel frattempo il porcellum era stato pure dichiarato incostituzionale
- nel 2016, ancora, appoggia Renzi in questa follia della campagna del referendum salvo poi distinguersi dagli eccessi di personalizzazione

Napolitano passerà alla Storia, anzi DEVE passare alla Storia, a monito per i posteri, come il peggior Presidente della Repubblica Italiana.
L'esempio più laido di come l'arroganza e il disprezzo verso i cittadini in democrazia portano inevitabilmente al fallimento.

Certamente però nessuno ci restituirà più questi 6 anni.
Ne' il PD-CSX, ormai distrutto e ridotto in cenere: chi lo voterà mai fra quelli del NO dopo averlo visto all'opera in questi anni?
Perchè Renzi mica ha fatto tutto da solo.
L'arroganza, il conformismo, l'arrivismo, il disprezzo verso chi la pensa diversamente... un vero schifo.
Per me come soggetto politico non esiste proprio più, perchè lo sappiamo tutti, l'abbiamo visto tutti, cosa c'è dentro il PD.

E così dopo aver perso 18 anni dietro a Berlusconi, adesso ne abbiamo persi altri 6 dietro a Napolitano.
E meno male che loro, quelli del si, pensano alle generazioni future.

Avanti così.


soloo42001
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

Referendum: voleva tutto, ha perso tutto

di Antonio Padellaro | 5 dicembre 2016



Il No venuto dal popolo italiano, forte e chiaro, che ha sbaragliato il tentativo di Matteo Renzi di rottamare la Costituzione della Repubblica ricorda un’altra vittoria del No, quella contro il referendum democristiano del 1974 sull’abrogazione del divorzio che il vecchio Pietro Nenni commentò con parole divenute famose: hanno voluto contarsi, hanno perso.

La stessa illusione che ha perduto domenica 4 dicembre 2016 l’ambizioso politico fiorentino, che tra le sue qualità non ha quella della prudenza visto che come un giocatore d’azzardo al tavolo da poker da tre anni a questa parte non ha fatto altro che raddoppiare la posta: dalle primarie del Pd all’occupazione del Nazareno alla conquista di palazzo Chigi. Poteva accontentarsi di guidare il Paese (anche se con l’imbarazzante soccorso degli Alfano e dei Verdini) fino alla scadenza della legislatura del 2018. Ma una perniciosa bulimia del potere, alimentata dal 40 per cento delle Europee del 2014 gli ha suggerito l’idea di accaparrarsi l’intero piatto.

Attraverso il famoso combinato disposto costituito dal dominio sulla Camera (grazie al superpremio di maggioranza previsto dall’Italicum) e dalla trasformazione del Senato in un dopolavoro di nominati (grazie alla riforma Boschi). Gli è andata male, anzi malissimo. Prima la progressiva crescita nei sondaggi dei Cinquestelle gli ha consigliato di smontare l’Italicum per non ritrovarsi Beppe Grillo seduto al suo posto a palazzo Chigi. Poi, questa notte Renzi è stato sommerso da un plebiscito: non quello che sperava ma di segno diametralmente opposto.

Gli italiani sono corsi a votare in massa come nessuno aveva previsto avendo compreso l’enormità della posta in gioco. Così Renzi, che cercava da questo voto la legittimazione mai ricevuta in elezioni politiche, ha ricevuto la più pesante delegittimazione. Ha voluto la conta e ha perso tutto. Ha travolto nella sconfitta, oltre al suo presente e forse al suo futuro politico, anche il governo e con il governo la stabilità tante volte invocata come bene supremo della nazione.

Le sue dimissioni – inevitabili – aprono ufficialmente anche la resa dei conti nel Partito Democratico dove coloro, e non sono pochi, che in questi anni si sono sentiti ingiustamente emarginati e maltrattati non vedono l’ora della rivincita. Matteo Renzi paga anche per responsabilità non sue ma che ha colpevolmente subìto. Non dimentichiamo che la riforma della Costituzione e il suo stravolgimento fu chiesta, anzi pretesa, da Giorgio Napolitano in quel blitz che in pochi giorni portò alla inopinata giubilazione di Enrico Letta e al conferimento dell’incarico al sindaco di Firenze.

Renzi, per dirla tutta, si è imbarcato nell’avventura che lo ha portato al naufragio referendario su mandato imperativo dell’ex Capo dello Stato. Da cui, non dimentichiamolo, si fece anche pesantemente correggere la lista dei ministri, a cominciare da quel Nicola Gratteri, magistrato tra più autorevoli nella lotta alle mafie, entrato al Quirinale come ministro della Giustizia e poi sostituito in gran fretta da Andrea Orlando. Fu da quel momento che la sua immagine di giovane iconoclasta dei soliti riti della vecchia politica cominciò a snaturarsi. Su molti altri errori dovrà riflettere Renzi nel caso non faccia seguire alle annunciate dimissioni da premier il ritiro dalla vita politica, già ipotizzato e poi smentito (come troppi suoi annunci del resto).

Primo: la Costituzione è patrimonio del popolo italiano non certo di un ceto politico inzeppato da opportunisti e voltagabbana. Secondo: riformare la Carta si può se necessario, ma l’aver trasformato 47 articoli determinati per il funzionamento delle istituzioni in un pasticcio incomprensibile è stato da irresponsabili. Un allarme lanciato dai più illustri costituzionalisti, non solo inascoltati ma definiti dal nuovo che avanza (anzi avanzava) come professoroni, gufi e rosiconi. Terzo: l’incredibile sovraesposizione mediatica del premier la cui faccia spuntava a ogni ora da ogni schermo televisivo non solo non ha pagato ma ha finito per provocare una reazione di rigetto che certamente ha contribuito ad accrescere la dimensione della sconfitta. Quarto: con l’arroganza, la presunzione, il disprezzo per chi non la pensa come te, con espedienti vergognosi a partire dall’uso delle malattie come propaganda elettorale non si fa molta strada. E alla fine si va a sbattere.
soloo42001
Messaggi: 151
Iscritto il: 09/01/2015, 10:40

Re: Renzi

Messaggio da soloo42001 »

Adesso siamo al ridicolo.

Avendo perso prende il pallone e se ne va.

Peccato che ciò che lascia dietro di se siano macerie politiche reali.
Fosse vero che Renzi è un politico di razza, come diceva ieri Mieli, adesso PRIMA di ritirarsi
a vita privata (si fa per dire pochi mesi al massimo, poi rispunterebbe fuori) dovrebbe
porre rimedio al casino combinato da lui e Napolitano.

Per cui con questa stessa maggioranza e governo:
1. approvare la finanziaria
2. rifare la legge elettorale
3. elezioni finalmente

Invece sta facendo ancora giochini.
Segno che è un personaggio da house of cards più che un politico di razza.

Finge di essere vittima del populismo e delle sinistre (quando invece è stata la sua ineguagliabile
arroganza e arrivismo a farlo andare a sbattere).
Finge di voler lasciare la politica affranto da tanta delusione.
E SE NE FREGA del pasticcio combinato.
Intanto, fate attenzione, lo schema è il seguente:
- attendere che la corte costituzionale abolisca parte dell'italicun
- a quel punto sarà febbraio
- a quel pounto avremo un proporzionale puro al senato, un mezzo italicum alla camera
- "e mica si può votare con due leggi diverse!"
- un altro anno di governicchio per elaborare una nova legge elettorale

A proposito di chi siano i veri irresponsabili in questo Paese disgraziato.
Persino nella sconfitta più totale e in mezo alle macerie cercano di trarre vantaggio personale.

Se almeno il PD fosse un vero partito potrebbe metterlo da parte
e cercare di salvare il salvabile.

Ma che aspettarsi ormai da un partito renzizzato, liberista fino al midollo, dove la cosiddetta
minoranza approva di tutto fino a ridursi al referendum costituzionale per salvare
il salvabile...
La priorità è il dio denaro.
Non lo stato, la comunità, le istituzioni, la politica, i cittadini, ...


soloo42001
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

FIAT DUX


Democrazia interna bandita:
adesso Renzi parla da solo

Il monologo del premier alla direzione del Pd dopo la vittoria del No al referendum: "Passaggio interno sarà duro"
UncleTom
Messaggi: 5725
Iscritto il: 11/10/2016, 2:47

Re: Renzi

Messaggio da UncleTom »

SEMPRE PIU' NECESSARIO IL TSO


7 dic 2016 18:24

“IL PD NON HA PAURA DI ANDARE A VOTARE” - IN DIREZIONE PD, RENZI LASCIA APERTA OGNI STRADA: “SE I PARTITI VOGLIONO ANDARE ALLE URNE, DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA, LO DICANO. OPPURE SI FA UN GOVERNO TUTTI INSIEME. DAREMO UNA MANO A MATTARELLA PER CHIUDERE LA CRISI. UN CONFRONTO INTERNO AL PD LO AVREMO E SARA’ MOLTO DURO...”
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Renzi

Messaggio da erding »

Costui spalleggiato da prezzolati “bravi” della stampa, della industria, della finanza nazionale ed internazionale,
da spericolati incitatori al voto clientelare e di scambio perde in modo netto ed inequivocabile ma insieme ad
i suoi spallegiatori continua a non voler capire. Le analisi post voto dei renziani è molto semplice: "non ha perso
Renzi, hanno sbagliato a votare gli italiani. Anzi, a pensarci bene, Renzi ha preso il 40% contro tutti, quindi,
in un certo senso ha quasi vinto lui"
C'è una brutta aria che si oppone ad un vento che ha fischiato e fischia forte, fischia talmente forte che potrebbe
diventare un cieco uragano che tutto travolge causando danni per lungo tempo irreversibili.
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot], Semrush [Bot] e 0 ospiti