[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/viewtopic.php on line 175: Undefined array key "forum_id"
Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 88
Pagina 88 di 586

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/07/2012, 19:28
da shiloh
camillobenso ha scritto:
I prodigi della scienza e della tecnica



L'INTERVISTA A MASSIMO D'ALEMA
D'Alema:
«C'è un nuovo centrosinistra europeo, Monti in sintonia con questa svolta»
Il numero uno del Copasir: «È un liberale che può mitigare le resistenze stataliste, non metterei in campo uomini nuovi»

and pigs fly...
ma per favore...
ma che pena dover leggere di queste scemenze...
verrebbe voglia di votare M5s solo per mandarlo a fare il giro del mondo su Icaro...

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/07/2012, 19:56
da paolo11
camillobenso ha scritto:Gesù,.....Gesù,.........Maronn' ‘o Carmine!......questi sì che sono scienziati veraci………nu’ fulmine ‘e guerr’

Ennuie che nun ce saremm’ arrivati mai…………..

Crisi, uno studio del Fondo monetario
"Troppa finanza danneggia l'economia"
IFQ

Ma a finanzz comme?????
..........................................
Caro camillobenso.La vecchia nomenclatura sono come le zecche difficile toglierle.
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/07/2012, 20:01
da paolo11
shiloh ha scritto:
camillobenso ha scritto:
I prodigi della scienza e della tecnica



L'INTERVISTA A MASSIMO D'ALEMA
D'Alema:
«C'è un nuovo centrosinistra europeo, Monti in sintonia con questa svolta»
Il numero uno del Copasir: «È un liberale che può mitigare le resistenze stataliste, non metterei in campo uomini nuovi»

and pigs fly...
ma per favore...
ma che pena dover leggere di queste scemenze...
verrebbe voglia di votare M5s solo per mandarlo a fare il giro del mondo su Icaro...[/quote]
Caro shiloh .Lo dobbiamo votare tutti invece .Che abbia la maggioranza per mandare a casa tutti i vecchi politicanti e riformare un po tutto ilo sistema.
Ciao
Paolo11.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/07/2012, 20:13
da camillobenso
Day after day

All’ombra del Partenone

Il punto del 3 luglio 2012.


Più di uno dei fans aveva raccontato a cavallo dell’ultimo weekend di paura che con la vittoria di Monti a Bruxelless, tra l’altro ridiventato per l’occasione “Super Mario” sull’onda dell’emozione pallonara, il problema dell’aumento dell’Iva era stato brillantemente superato.

Solo dopo poche ore è lo stesso Monti a smentire. Dal Corriere.it

«Siamo contrari a tagli lineari fatti con l'accetta». L'operazione di spending review non è una nuova manovra di finanza pubblica ma un'operazione strutturale per evitare che tra ottobre e dicembre si debba aumentare l'Iva, e per fare questo servono 4,2 miliardi. È quanto ha affermato il premier Mario Monti nel corso degli incontri con gli enti locali e le parti sociali. Secondo quanto ha spiegato il presidente del consiglio, l'obiettivo della spending review è «eliminare gli sprechi e non ridurre i servizi».

Sembra che il ricatto come arma politica stia piacendo sempre di più al premier se solo domenica scorsa “Il Mattino” di Napoli scriveva”:

Per gli analisti la Merkel ha spiazzato anche la sua coalizione, è finita in una «trappola» e ha ceduto a un «ricatto», piegandosi a «dare soldi alle banche in crisi».


C’era da immaginarselo che i tagli di Mr. Forbice con licenza di uccidere, avrebbero prima o poi suscitato la reazione delle varie parti politiche e sociali in cui si andavano a toccare interessi diretti o indiretti, ma giustificare i tagli per evitare l’aumento dell’Iva tra ottobre e dicembre prossimi è una scusante troppo puerile ed infantile per “’uomo forte d’Europa”, come lo ha definito Liberation.

I tagli vanno effettuati, anzi, Bondi doveva far parte del governo Monti subito dal novembre scorso, ma i tagli vanno fatti in quanto facenti parte di un’opera di risanamento di sprechi inutili e non perché se non si fa così ti punisco con l’aumento dell’Iva.

Fini alla Camera espelle l’onorevole Barbato per i termini usati contro la revisione di spesa. Molto probabilmente, regolamento della Camera alla mano, è nelle sue facoltà, ma in senso assoluto, se l’offesa è stata recata all’Assemblea, allora la stessa Assemblea per quanto visto in questa legislatura dovrebbe essere espulsa con l’obbligo di non rientrare più in Aula.

Fini ha sostenuto che non si può usare “il linguaggio da trivio in quell’Aula”, ma consumare porcate inimmaginabili nei confronti degli italiani con termini da galateo questo è invece si politicamente e socialmente accettabile.

Dove per galateo s’intende: L’insieme delle regole per un comportamento corretto in ogni occasione. Cosa dice il bon ton nelle varie occasioni ufficiali e formali.

In altre parole, “ il servizietto” che spesso l’Aula consuma a danno dei merli italiani è opera buona e giusta perché fatto seguendo le regole del bon ton, con parole del tutto appropriate alla sacralità del tempio.

In altre parole, il “bunga – bunga” che il caro estinto faceva alle olgettine al termine delle “cene eleganti”, va benissimo, basta che si usino le parole adatte, e non quelle da caserma…….

E’ anche per questo che questa è ancora una società primitiva…….

Continua……..

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/07/2012, 20:30
da paolo11
TG3 delle 19.Terremotati non hanno ancora ricevuto un soldo.Sono fermi dove?
Qui ci sono delle responsabilità che Monti deve far venire a galla.E mai possibile che nelle catastrofi naturali dove servono subito dei solti non arrivino?.
Tutti gli Italiani hanno contribuito chi con poco chi con molto.Dove sono questi soldi.
La burocrazia uccide L'Italia.Vi sono da sfoltire monti passaggi , per avere quanto prima i soldi.E questo è un problema che Monti deve risolvere da subito.
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 04/07/2012, 7:35
da Amadeus
fra le altre cose leggo :

- Sospesi i concorsi. Sono sospesi i concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale, "non oltre il 31 dicembre 2015".

- P.A., ridotte le assunzioni. Le spese del personale della P.A. vengono ridotte in questo modo: le "facoltà assunzionali" sono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016.

- Riduzione dei permessi sindacali. A partire da gennaio del 2013, i permessi sindacali saranno ridotti del 10%. "I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti ... sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione è effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013".

- Ferie obbligatorie a Ferragosto, Natale e Capodanno. Gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di Ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno e gli statali saranno messi in ferie.

- Vietato monetizzare su ferie non godute. Il dl sulla spending review prevede l'impossibilità per gli statali di monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. La disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni e pensionamento. La violazione di queste disposizioni fa scattare automaticamente un'azione disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.

- Riduzione della pianta organica. Estensione a tutte le amministrazioni pubbliche della riduzione delle piante organiche attraverso un 'taglio' del personale del 10% per i dipendenti e del 20% per i dirigenti. Taglio che sarà preceduto da una mappatura delle piante organiche delle amministrazioni. Solo al termine di questa verifica saranno quantificati gli esuberi effettivi di personale. Per la gestione di queste eccedenze gli strumenti in campo prevedono sicuramente il ricorso alla mobilità obbligatoria di due anni all'80% dello stipendio, come stabilito dalla legge Brunetta. E, tra le ipotesi formulate dal governo, anche l'eventualità di derogare dalla riforma Fornero sulle pensioni mandando in pensionamento anticipato obbligatorio i dipendenti e i dirigenti del pubblico impiego che abbiano realizzato i requisiti previsti dalle vecchie regole, entro il 31 dicembre 2013.

- Buoni pasto non oltre 7 euro. I buoni pasto degli statali non potranno superare i 7 euro a partire dal 1 ottobre prossimo.

- Riduzione delle Province. Al via la riduzione e la razionalizzazione delle province. All'articolo 1 della bozza del dl spending review si legge infatti che entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto "il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e della pubblica amministrazione, delibera un'ipotesi di riordino delle Province". La redistribuzione degli obiettivi del patto di stabilità interno tra gli enti territoriali interessati "è operata a invarianza del contributo complessivo".
....

non v'è dubbio che la PA debba essere seriamente ridimensionata ... è così sbagliata questa sfoltita?
i dipendenti pubblici ,rispetto ai privati , sono figli di un dio maggiore , mi pare opportuno che in un clima di rinunce ciascuno faccia la propria parte.
che dite?

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 04/07/2012, 9:58
da Maucat
La PA è stata per mezzo secolo il serbatoio elettorale di determinate forze politiche: voti in cambio di un posto sicuro e il più delle volte richiedente pochissimo impegno) e infatti la sigla sindacale che ha più iscritti nella PA è la CISL. Ora che si toccano finalmente anche loro dopo aver massacrato il lavoro privato i Bonanni di turno insorgono (dov'erano quando la FIOM difendeva gli operai?).
Io ritengo che nella PA ci siano sprechi enormi (come si possono pagare tutte le forniture e le consulenze, spesso inutili, a prezzi molto più alti del dovuto se non per dilapidare il denaro pubblico in mille rivoli di corruzione e mala-amministrazione inpunita?) e che già un controllo rigoroso su questi porterebbe ad un notevole risparmio poi però si deve chiedere efficienza anche al lavoro pubblico in toto (perchè alcuni settori sono molto efficienti ma nella massa siamo ad un livello basso) e se per ottenere questo si deve diminuire il numero degli addetti (soprattutto dei dirigenti) lo si faccia ma si pensi bene prima di chiudere ospedali/scuole/centri di assistenza se non quando questi siano effettivamente un vero spreco.
Ci vorrà tempo ma una delle soluzioni per avere uno Stato più funzionale e questa razionalizzazione (un altro passo sarebbe unificare tutte le forze di Polizia presenti nel nostro territotio che eliminerebbe doppioni e consentirebbe oltre al risparmio anche un aumento della sicurezza con l'efficienza) è inderogabile anche per giustizia verso quella fascia di popolazione che ha già dato tanto in questa crisi.
A proposito quando faremo contribuire anche i ricchi e/o privilegiati al risanamento delle finanze con una bella Patrimoniale?

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 04/07/2012, 10:22
da camillobenso
non v'è dubbio che la PA debba essere seriamente ridimensionata ... è così sbagliata questa sfoltita?
i dipendenti pubblici ,rispetto ai privati , sono figli di un dio maggiore , mi pare opportuno che in un clima di rinunce ciascuno faccia la propria parte.
che dite?


Amadeus

****


Immagino che quanto starò per specificare non piacerà a nessuno dei lettori del forum, è una precisazione già fatta più volte in questi anni sul vecchio forum.

Si tratta di un’esperienza che non mi è stata raccontata attraverso interposta persona, ma è stata un’esperienza diretta fatta a Torino tra l’agosto del 1968 e il settembre 1969 alla caserma Cavour di Corso Brunelleschi del capoluogo piemontese.

Detta Caserma era comandata dal Colonnello Gianadelio Maletti, allora il più giovane colonnello comandante d’Italia.

La rigidità con cui veniva scandita la vita quotidiana non era di certo di mio gradimento, se si tiene conto l’anno, il 1968, con tutto quello che stava accadendo, la provenienza da una cittadella storica della sinistra e una visione del mondo ancorata a sinistra.

Ma assieme ai miei coetanei, anch’essi appesantiti dalla rigidità del sistema di vita quotidiana, non potevamo non vedere e non apprezzare il rovescio della medaglia. Molto probabilmente per tutti noi è stato l’unico caso in cui abbiamo visto l’applicazione della democrazia.

E’ nota a tutti la catena di comando nell’esercito, ma mentre altrove riguardava la possibilità di trarre vantaggio dal grado, alcune regole di vita mettevano sullo stesso piano i gradi più alti e gli ultimi soldati.

Se l’acqua scrosciante di un temporale di fine agosto a Torino, un classico, investe allo stesso modo il colonnello comandante e i fanti in addestramento formale (il colonnello non andava a ripararsi sotto i portici come avrebbero fatto altri suoi colleghi di mia conoscenza).

Se 10 minuti prima della tromba che segnala la sveglia alle cinque e mezzo del mattino, senti il rumore dei passi del colonnello che scende le scale per ispezionare una compagnia, e sai che non è un’ispezione formale perché vuole vedere uno ad uno i servizi di compagnia, perché con 120 utenti devono risultare obbligatoriamente puliti ( a Casale Monferrato da dove provenivamo ci capitavano spesso i conati di vomito per la sporcizia dei servizi).

Se il colonnello comandante è presente in mensa alla mattina, per colazione, a pranzo e cena, per verificare di persona cosa viene servito ai soldati, perché a suo dire lo Stato erogava denaro sufficiente per pasti dignitosi e i militari a 1.510 lire a decade non dovevano (a suo dire gravare sui genitori) facendosi mandare da casa i soldi per rifarsi con pasti decenti fuori dalla caserma e se per ragioni d’ufficio aveva impegni fuori dalla caserma, e rientrava a pasti già serviti e in corso avanzato di consumazione, chiedeva il permesso al militare prescelto della tavolata della mensa di poter assaggiare quanto gli era stato servito, ….assieme ad altre cose per non farla lunga, allora, anche quella generazione tendenzialmente ribelle come quella del 1968, visti che i sacrifici senza privilegi li facevano in alto, anche se a malincuore ci si adattava a farli anche in basso.

Questo per arrivare a dire che automaticamente anche in basso scatta la consapevolezza di fare sacrifici, se sai che li fanno in debita proporzione anche in alto.

Ma la realtà, al di fuori della caserma Cavour, comandata dal colonnello Maletti è esattamente al contrario da sempre.

Casta e privilegi hanno sempre scandito la vita repubblicana come quella precedente.

Il binomio casta politica e una parte imprenditoriale, si è mangiata lo Stato alle soglie della bancarotta nel 1992. Ciampi chiama indistintamente gli italiani a fare sacrifici per riempire le casse dello Stato. Meno di diciotto anni dopo siamo di nuovo daccapo. Lo stesso binomio si rimangia le casse dello Stato e gli italiani sono richiamati a ripianare.

Non solo, ma sempre gli stessi squali chiamano un esterno per fare operazioni che loro non possono fare perché se no perdono la poltrona. E il popolo bue plaude.

Se non è una società folle questa, cosa può esserlo?

Intendono ripianare le casse dello Stato per poi ricominciare la terza ondata di saccheggio quando metteranno da parte Monti.

Mi rendo conto che la cosa sia molto complicata, ma è da mezzo secolo che sento doglianze di ogni genere sulla conduzione dello Stato e sulla P.A., e le doglianze sono sempre le stesse.

Ora è evidente che si tratta di uomini. Il problema è che chi ha avuto il senso dello Stato in tutto questo tempo si possono contare sulle dita di una mano, non di più.

Sandro Pertini era uno di quelli. Per Pertini il Quirinale era solo un ufficio dello Stato e ogni sera tornava a casa sua davanti alla fontana di Trevi (casa sua non dello Stato).

Ha dovuto litigare non poco, visto il suo caratteraccio, per farsi accompagnare dalla scorta. Poi alla fine ha dovuto accettare, ma imponendo una sola guardia del corpo che gli doveva camminare dietro alla distanza di due metri.

Dalla primavera all’autunno quando non era assillato dagli impegni di Stato, a casa ci ritornava a piedi.

La paccata di giornali quotidiani se li pagava con i soldi suoi.

I viaggi privati se li pagava per conto suo, dal treno all’aereo, e non c’era verso di fargli cambiare idea.

Dimenticati i “bravacci” che contornavano scenograficamente il fasullo di Hardcore,…all’insegna di : tanti bravacci tanto onore?

E la Finocchiaro dopo la fotografia con 3 guardie di scorta che spingono il carrello e portano la spesa, ha rinunciato?

Continuano a dire che la gestione del Quirinale di King George costa di più di quella della collega d’Inghilterra.

Se vero, vogliamo partire drasticamente da lì? Perché se Pertini ha fatto regolarmente il presidente della Repubblica considerando il Quirinale solo un ufficio di rappresentanza, lo possono fare anche gli altri visto che ai tempi di Sandro non c’era una crisi spaventosa come questa.

Allora tagliando via via a scendere anche per tutti gli altri, a partire dalla P.A. i sacrifici diventano sostenibili.

Non dimentichiamoci mai che Alcide De Gasperi nel 1947, quando si reca da presidente del Consiglio per la prima volta negli Stati Uniti per perorare la causa italiana si fa prestare il cappotto buono da Piccioni.

Altri uomini,.. con un forte senso dello Stato e con la consapevolezza che i cittadini non sono schiavi da mungere in continuazione.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 04/07/2012, 11:06
da peanuts
Il pd che farà adesso, darà appoggio anche alla totale distruzione deloo stato sociale e al macello dei lavoratori pubblici?
Vabbè che tanto CHI VI VOTA PIU', BRANCO DI VENDUTI!

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 04/07/2012, 11:35
da soloo42000
Vediamo che propongono prima.

Che la PA non funzioni e che sia un covo di dirigenti nullafacenti lo sanno tutti.

L'importante e` il modo.

1. disegno della riorganizzazione
2. definizione degli impatti in termini di personale
3. pianificazione della TRASFORMAZIONE
4. esecuzione graduale

Non vedo perche` sia da considerarsi normale la robotizzazione delle linee di assemblaggio, mentre deve essere visto come macelleria sociale l'informatizzazione e la razionalizzazione della PA.

Diventa macelleria sociale se da domani si dice a 300000 persone: statevene a casa.
Diventa macelleria sociale se si tagliano le persone senza riorganizzare la PA, il che vuol dire che poi non funziona e non eroga servizio adeguato.

Ma le cose possono anche essere fatte bene.

Sta a Monti e Bersani far si che le cose vadano nel modo giusto.

Se faranno il taglio selvaggio, come temo visti i precedenti, allora il PD avra` i suoi impatti.

Legati pero` al MODO, non al MERITO.

Ciao.


soloo42000