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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • quo vadis PD ???? - Pagina 88
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Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 12:03
da erding
mariok ha scritto:


P.S. Se per fare banali operazioni di manutenzione del forum c'è bisogno di un "organismo" che "decida ciò", forse c'è qualche altro problema che sarebbe bene tirare fuori francamente.




Chiedo scusa se mi sono male espresso.
A scanso di equivoci... dicendo “organismo” non mi riferivo certamente al forum ma alla direzione del PD e a chi ha deciso per una coalizione, a mio avviso, monca.
Avrei visto bene una coalizione aperta a tutti quelli che si riconoscono nel centrosinistra. Personalissimo parere.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 13:09
da camillobenso
La finta pax democratica (cristiana) - 1

Mentre il Duca Conte Marchese del Grillo è in forte agitazione perché vede compromessa per la seconda volta di fila la sua salita al Sacro Colle, rendendo così del tutto inutile l’essere diventato Gentiluomo addetto al Sacro Soglio, vedi foto:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -29470.htm

Rime
Il Viceconte Max

di Carlo Cornaglia

Quanta strada il Viceconte
diventato Rodomonte!
Partì giovane pioniere
nelle comuniste schiere.

Fece vita di sezione,
sognò la rivoluzione
che ha ovviamente poi tradito,
salì in alto nel partito

litigando a giorni alterni.
Passò a Mosca freddi inverni.
Con il baffo come artiglio
presidente del Consiglio

dopo Prodi diventò
e la Serbia bombardò.
Inciuciò col Cavaliere
ridonandogli il potere

ormai perso dall’umét
e inneggiò alla Mediaset.
Scalò la Bi Enne Elle.
Ebbe non tre caravelle,

ma due splendidi velieri,
comperati, sembra ieri,
con un leasing da Fiorani.
Ebbe soci compaesani

illibati, ma non troppo.
Arrivò a un tiro di schioppo
dal seder sull’alto Colle.
Si invaghì, ed in modo folle,

di se stesso, quel D’Alema
che fu sempre un gran problema
per la gente progressista.
L’han chiamato comunista,

ma Baffino non lo è stato,
Carlo Marx non ha studiato.
Ora è proprio giunto al tetto:
Nobiluom di Benedetto

nominato da Bertone,
ma con una delusione:
aspirava il mastodonte
alla nomina di Conte

e l’han fatto solo vice.
Ma le insegne pontificie
può mostrare sul risvolto
e a D’Alema piace molto.

Nel suo ruolo benedetto
giorni fa D’Alema ha detto:
“Son le nozze fra due gay,
non fra un lui ed una lei,

contro la Costituzione
per mancata procreazione”,
palla e obrobrio colossale.
Che succede al Max geniale?

Sembra sia incazzato nero
poiché è in vendita il veliero.
Par che Linda, moglie parca,
gli abbia detto: “O villa o barca!”

Baffo ha scelto un nuovo ruolo,
non più skipper, vignaiuolo:
l’uomo di Sua Santità
il Vin Santo produrrà!

(21 settembre 2011)

(per salire sono stati in molti a prendere l’ascensore della Massoneria, anche nel clero dell’Oltretevere. Suppongo però che sia precluso ad un comunista o ad un ex comunista. Quindi baffino ha scelto di prendere l’ascensore vaticano. Oibò, sembra però inceppato, non sfunziona)

Agli altri gerarchi dinosauri e brontosauri mò con ste autorottamazioni gli è preso un forte “dolor de tripa”.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 13:31
da shiloh
camillobenso ha scritto:La finta pax democratica (cristiana) - 1

Mentre il Duca Conte Marchese del Grillo è in forte agitazione perché vede compromessa per la seconda volta di fila la sua salita al Sacro Colle, rendendo così del tutto inutile l’essere diventato Gentiluomo addetto al Sacro Soglio, vedi foto:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -29470.htm

omissis...
(per salire sono stati in molti a prendere l’ascensore della Massoneria, anche nel clero dell’Oltretevere. Suppongo però che sia precluso ad un comunista o ad un ex comunista. Quindi baffino ha scelto di prendere l’ascensore vaticano. Oibò, sembra però inceppato, non sfunziona)

Agli altri gerarchi dinosauri e brontosauri mò con ste autorottamazioni gli è preso un forte “dolor de tripa”.
però caro @Tion,
la presa di distanza di Bersande dal duca conte è clamorosa.

e smentisce tutti quelli che
(e mi pare che anche tu facessi parte del coro... :mrgreen: )
accreditavano la narrativa che Bersande non fosse altro che una vela mezzana manovrata dallo skipper di Gallipoli.
magari Bersande l'ha fattto per puro spirito di sopravvivenza...ma l'ha fatto.

direi quindi che è il caso di dargli un + sul tuo registro...
;)

p.s.
bella la poesia.
:P

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 14:23
da mariok
Ma voi ci credete a quello che dicono o fanno intendere?

Io penso che siano solo sceneggiate per i merli. Addirittura lettino, purché si parli di lui, annuncia che farà anche lui un "passo indietro" .... ma nel 2018 :mrgreen:

Comunque vedremo come andrà a finire.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 16:21
da camillobenso
Una pura questione di convenienza.

e smentisce tutti quelli che
(e mi pare che anche tu facessi parte del coro... :mrgreen: )
accreditavano la narrativa che Bersande non fosse altro che una vela mezzana manovrata dallo skipper di Gallipoli.
magari Bersande l'ha fattto per puro spirito di sopravvivenza...ma l'ha fatto.

shiloh

Nulla di più vero. E credo anche, per dirla alla Nereo Rocco, che il conte, Nobiluomo, Sua Eccellenza , Max “ El sia “el paron” del barcon……” o per lo meno l’azionista di maggioranza.

Entrato nelle grazie vaticane ha tentato di costruirsi l’atto finale della sua carriera politica svendendo la sinistra in cambio del seggiolone dell’Alto Colle.

Sul finire del 2007 la “Ruota della fortuna” gli scodella su di un piatto d’argento il solito “s carpe diem”.

Il banana è a terra, la coalizione pure, e per reagire s’inventa il partito del predellino. Gianfrà e Pier non corrispondono per niente al modello “Fininvest-Mediaset”, non sono degli yesman puri, hanno il vezzo di pretendere di dire la loro. E a loro, ai due “ectoplasmi”, il banana attribuisce la colpa del suo fallimento politico. Gli hanno legato le mani – sostiene indefessamente - non ha potuto fare quello che il suo genio creativo gli diceva,…porello. Decide quindi di farli fuori ma di tenersi i rispettivi partiti. Pier intuisce il pericolo e porta l’U Dc all’opposizione. Da lì il Duca Conte comprende che è arrivato il momento giusto di giocare le sue carte.

Alle regionali pugliesi del 2010, il Duca Conte schiera il partito verso un alleanza laboratorio con Pier. Il nemico da battere è Vendola. Per due volte scende nella sua terra mettendoci la faccia cercando di battere il governatore uscente per instaurare il laboratorio con Pier. Quel laboratorio doveva servire, secondo i calcoli della “Volpe del Tavoliere” a cementare un’accordo più stretto con il rappresentante italiano dell’Oltretevere da praticarsi soprattutto a livello nazionale.

Io ti consegno un partito interamente democristianizzato e tu in cambio mi dai tutto l’appoggio possibile per il gran salto verso l’Alto Colle.

Tutto fila liscio fino a settembre dell’anno scorso quando Bersande, malgrado il parere contrario dei gerarchi del Piddì si reca a Vasto per la “fuitina” con Vendola e Di Pietro. Come succede in tutte le fuitine, quando Bersande torna a casa, i gerarci gli ammollano così tanti schiaffoni, che della foto di Vasto non oserà mai più parlarne.

Bersande sposa quindi in tutto questo periodo la teoria del Duca Conte Max. Basta riavvolgere il nastro per risentire, papale papale, che la prossima legislatura vedrà l’unione dei “”progressisti”” e dei “”moderati””.

Nel mese di maggio, con i saldi anticipati, nel negozio di scarpe di Via Sebastiano Nasolini, a Piacenza, Bersande a passeggio con la moglie Daniela, vede un bel paio di scarpe inglesi.

<<Vè,..quelle scarpe fanno proprio per me per quando andrò alla Casa Bianca>>.

E da allora PG Bersande non rinuncia al suo investimento. Vuole andare a tutti i costi alla Casa Bianca.

Come ha fatto opportunamente osservare ieri Dagospia, due ex comunisti ai vertici non potrebbero essere facilmente accettati.

Da qui la scelta.

Questa volta è Bersande che coglie l’attimo fuggente. Il ciclone Renzi non investe direttamente lui, ma l’amico boss che mira al Colle.

La storia li ha messi, come spesso accade, uno di fronte all’altro. Il suo amico boss che l’ha voluto alla segreteria perché uomo del clan più presentabile, e il boss in prima persona.

Sul boss cade la scure del regolamento del Piddì, che vuole per i suoi membri parlamentari un tetto massimo a ruolo di 15 anni, salvo indicazione diversa della direzione, dopo regolare domanda di proroga del mandato.

S carpe diem,… se Bersande non approfitta di questa occasione per far fuori il conte Max, quando gli si ripresenta un’occasione simile.

Quelle scarpe all’inglese PG, Peppone Bersani è fortemente determinato a usarle per schiacciare l’erba del prato della Casa Bianca.

Per contro la volpe del Tavoliere non intende finire “innanzi tempo” ai giardinetti a dar da mangiare ai piccioni.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 18:42
da mariok
Certo che il tono usato da baffino è impressionante. Sembra Formigoni!

Bersani: “Io non rottamo nessuno. Rinnovamento insieme a D’Alema”

Il segretario cerca di spegnere le polemiche dopo il botta e risposta con l'ex premier, mentre i renziani esultano: "Anche lui un rottamatore". D'Alema a Repubblica: "Chi mi crede un cane morto si sbaglia di grosso"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 17 ottobre 2012
“Questa polemica la chiudiamo: ho letto che scaricherei o caccerei qualcuno ma nell’Italia che ho in mente io i deputati non li nomina né Bersani, né Berlusconi, né Renzi“. Pier Luigi Bersani arriva all’assemblea di Confcommercio e torna a parlare, per cercare di spegnere la polemica, della questione della candidatura di Massimo D’Alema, esplosa ieri dopo il botta e risposta tra i due sulla ricandidatura dell’ex segretario in deroga allo statuto dei democratici. “Io D’Alema lo conosco bene e dico che contro il concetto di rottamazione combatterà fino alla morte – ha aggiunto il segretario del Pd – per quel che riguarda il concetto di rinnovamento invece c’è, faremo il rinnovamento tutti assieme”. A chi lo ha incalzato sui tre mandati, Bersani ha poi replicato netto: “Le regole ci sono”.

BERSANI E LA POLEMICA - Ma per quanto Bersani si affanni a cercare di spegnere i fuochi, la sensazione è che il segretario sia rimasto bloccato tra due focolai che si avvicinano. Da un lato i renziani, che ieri si dichiaravano già vincenti, come se la scelta da “rottamatore” del segretario - “Non proporrò la ricandidatura di D’Alema” – fosse la prova evidente del peso imposto dal sindaco di Firenze all’agenda del partito e all’equilibrio delle primarie. Non a caso il numero due di Renzi, Roberto Reggi, commentava entusiasta: “Abbiamo vinto noi, anche Bersani è un rottamatore. Adesso non ci resta che aspettarli uno per uno sulla riva del fiume”. Dall’altro, la crepa aperta e frettolosamente ricucita con il leader Maximo sembra mostrare il limite dello stesso segretario nel gestire il suo territorio. Anche se macchiata dalle firme false, del resto, la prova di sostegno per D’Alema pubblicata a pagamento da l‘Unità voleva dire esattamente quello: il riferimento del partito al Sud è sempre baffetto. E se lui non fosse in prima fila – va da sè pensare alle primarie – tanti altri potrebbero sfilarsi.


D’ALEMA: “SBAGLIA CHI MI CREDE UN CANE MORTO” - Lo stesso D’Alema, poi, a farsi rottamare proprio non ci sta. Lo ha ripetuto, chiaramente, nell’intervista su Repubblica di questa mattina. ”Se c’è qualcuno che pensa che io sia ormai un cane morto – ha detto – beh, credo proprio che in termini di consensi reali, nel partito e nel Paese, si sta sbagliando. E se ne accorgerà”. Certo, D’Alema ha assicurato che con il segretario non c’è “nessun disaccordo e nessuna polemica. Nessun ‘attacco’ e nessuna ‘replica’”. Il resto, dunque, per il presidente del Capasir sono solo “chiacchiere, illazioni, strumentalizzazioni”. E la sua candidatura, “non è un tema all’ordine del giorno – risponde secco – Valuteremo quando sarà il momento, il che significa tra alcuni mesi, nelle sedi deputate”. Quanto a Renzi, l’ex segretario è netto: “Renzi non mi interessa. Ma mi interessa molto, invece, l’operazione politica che sta dietro la cosiddetta ‘rottamazione’. A quella mi oppongo, perché la trovo ingiusta e dannosa”. Dannosa “per il partito. Le primarie sono un grande evento, un fatto politico che alimenta il pluralismo e la buona democrazia. Ma perché questo succeda le primarie devono avvenire in un clima di coesione e consenso, non di rissa personale sistematica e quotidiana”. E mettere ogni giorno Bersani contro “qualcuno di noi – avverte – non giova a nessuno. Al contrario, fa solo del male al Pd”.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 19:32
da camillobenso
“Io D’Alema lo conosco bene e dico che contro il concetto di rottamazione combatterà fino alla morte – ha aggiunto il segretario del Pd


Allora siamo in due pensarla allo stesso modo, .....solo che questo ed altro distruggeranno il finto partito della sinistra.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 20:10
da camillobenso
Come te podi veder, caro shiloh, xe difusa l’opinion che il duca xelo “el paron” del barcon…..


Da CATTIVERIE
al fondo pagina de IFQ


D’Alema: «Mi candido se me lo chiede il partito».

D’Alema: «Ti chiedo di candidarti»



di Redazione Il Fatto Quotidiano | 16 ottobre 2012
Commenti (2)

Vox populi


tacuma17 4 ora fa

• No, non c'è proprio nulla da ridere sulla protervia e spudoratezza della Casta, tutta.
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robbia 4 ora fa

• ... scusate..ma dovrei ridere??..peggio delle barzellette di Berlusconi!!!!

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 20:32
da camillobenso
Per i masochisti "pirla" come il sottoscritto tra poco a Otto e mezzo il duca conte marchese del Grillo Dalemix.

Poi di corsa in Centrale per prendere l'ultimo treno per Chianciano per rifarsi per l'ennesima volta il fegato spappolato. C'aggia' fa'.........

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 17/10/2012, 21:11
da shiloh
camillobenso ha scritto:

....Entrato nelle grazie vaticane ha tentato di costruirsi l’atto finale della sua carriera politica svendendo la sinistra in cambio del seggiolone dell’Alto Colle....

.

non sarò certo io quello che si ergerà ad avvocato difensore dello skipper di Gallipoli.

però...

una considerazione la devo fare perchè noi di sinistra tendiamo troppo spesso a voler rottamare i "nostri",
quando nel campo avverso c'è della feccia di gran lunga peggiore.

ora,
premesso che personalmente come presidente della Repubblica,
l'unica persona che vedo in grado di rappresentare degnamente l'Italia rimane Romano Prodi,
che nessun altro,
compreso Napolitano (che delusione di persona...) è degno di fargli nemmeno da portaborse,

premesso ciò,

premesso che Romano Prodi è un sogno che mi pare ormai irrealizzabile,

uno scenario più che possibile è che il prossimo PdR sia il banchiere mannaro
(che facendolo PdR evitano anche il "banchiere mannaro-bis"...)

ora,
francamente,
io preferisco che al quirinale siedano 10 Baffini piuttosto che un solo Mario Monti,
persona che ritengo puro sterco di una qualche multinazionale della finanza creativa.