Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Inviato: 04/03/2013, 11:55
Tanto non ti voto. E l'imu infilatela dove sai.
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
https://forumisti.mondoforum.com/
Ruby, depone il pm dei minori:
"Non affidai Karima alla Minetti"
In aula al processo che vede imputato Silvio Berlusconi, parla il magistrato che venne chiamato la sera del 28 maggio 2010 quando la giovane marocchina venne fermata per furto e che affidò la ragazza a una comunità protetta.
La Fiorillo accusa Maroni:
"Mi ha offesa riferendo il falso al Parlamento".
Chiusa la fase istruttoria.
Ora le richieste dell'accusa.
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HREC1-1
Come in una partita di poker, le carte pesanti sono ancora coperte. E si vedranno solo all’ultimo giro: “Il voto più importante - spiega Silvio Berlusconi ai suoi con tono quasi pedagogico - è quello del 15 aprile, e siccome ci sono tre minoranze, e non una maggioranza occorrerà rispettare il voto di tutti”. È alla trattativa per il Quirinale, prima ancora che a quella sul governo che sta pensando l’ex premier. Consapevole, forse, che sta tutto assieme. E che la partita per il Colle più alto serve a decrittare le mosse su tutte le altre caselle: “Nessuno pensi di fare da solo – ha spiegato ai suoi parlamentari lombardi riuniti a Villa Gernetto – noi ci batteremo affinché questo principio venga rispettato”.
C’è una convinzione profonda, e non solo tattica nell’attenzione con cui il Cavaliere ha chiesto ai suoi consiglieri più raffinati di seguire le mosse della sinistra, e di capire i candidati per il Colle. In questi anni ha davvero maturato la convinzione che in termini di potere vero palazzo Chigi non serve a niente. Anche se la Costituzione attribuisce al capo dello Stato solo il ruolo di garanzia, con Napolitano il “notaio” è diventato qualcosa di più. E in questa fase un nemico al Quirinale è un rischio troppo alto considerando la slavina giudiziaria che sta per abbattersi sul Cavaliere. E non è un caso che dai suoi house organ sia partito l’allarme sull’eventualità di Romano Prodi al Colle, vero candidato di Bersani nel caso in cui il suo tentativo con Grillo dovesse produrre una maggioranza. Il solo pensiero di dover fronteggiare la sentenza definitiva su Mediaset diritti tv – se la Cassazione va di corsa potrebbe arrivare a dicembre secondo i ben informati – col Professore al Colle fa tremare le vene ai polsi, nella cerchia ristretta berlusconiana.
Ed è in questa luce che si capisce come negli ultimi giorni Berlusconi si stia predisponendo a una trattativa molto elastica, in vista delle consultazioni. Nessuna ipotesi è esclusa, qualora - come pensano i big del Pdl - dovesse franare il tentativo di Bersani. Per la prima volta, e non è un dettaglio considerando quanto uno scenario di questo tipo è sgradito agli elettori del Pdl, Berlusconi ha spiegato ai suoi che si può discutere anche di un governo tecnico. Un ragionamento che è stato spiegato dalla diplomazia azzurra, ovvero da Gianni Letta sia al Quirinale sia a Massimo D’Alema. È una trama in cui ogni mossa deve essere fatta al momento giusto, altrimenti si rischia di bruciare tutto. Formalmente il Pdl continuerà a sponsorizzare le larghe intese, ma è solo un modo per dare segnali di apertura fino a quando si schianterà il tentativo Bersani. E proprio per fare sentire il pressing sul Pd, e per mandare segnali – neanche tanto di fumo - al Colle, Berlusconi ha usato parole fin troppo chiare sul segretario del Pd: “Aspettiamo di vedere che Bersani continui a prendere porte in faccia da Grillo, poi vediamo se il segretario del Pd è un leader e sa guidare i suoi o se li porta a sbattere”. Come a dire, il minuto dopo si inizia a giocare sul serio.
Ed è in vista del gioco vero che il Cavaliere, più politico di quel che si pensi e di quel che dica lui stesso di sé, ha iniziato il disgelo con Mario Monti. Interpretando la mossa del premier in carica – quella di convocare tutti i leader a palazzo Chigi per preparare il Consiglio europeo – come un modo per uscire dall’isolamento post elettorale, ha fatto sapere che lo incontrerà venerdì. Andrà Berlusconi, e non il solo Alfano. È un segnale importante, considerato che l’ultima volta che i due si sono visti il Cavaliere gli offrì la guida dei moderati. E poi, di fronte al rifiuto, tornò in campo. Insomma, quando Berlusconi si presenta significa che la trattativa è seria. Stavolta, spiegano nell’inner circle dell’ex premier, è giusto stabilire una interlocuzione in vista dell’elezione delle cariche istituzionali: “L’elezione dei presidenti delle Camere – dice un azzurro di rango – sono la cartina di tornasole sulle reali intenzioni del Pd, se vuole dialogare o no”.
E siccome è probabile che, quando si riuniranno le assemblee, il tentativo di Bersani sarà ancora in campo, Berlusconi pensa al piano b, ovvero trattare con Monti per non dare al Pd la presidenza del Senato: “Per allettare Grillo – prosegue l’azzurro - Bersani potrebbe esprimere per palazzo Madama un nome gradito ai Cinque Stelle. Ma siccome i grillini non vogliono fare inciuci, a quel punto noi e Monti abbiamo i numeri per mettere un moderato”. Almeno sulla carta. Certo, il disgelo non vuol dire fiducia. Epperò è un dato che di fronte al modello 2006 – tutte le presidenze alla sinistra, e poi il Quirinale pure – Berlusconi stavolta sta provando a entrare prima nel gioco, sfruttando sia la debolezza dello schema di Bersani sia nella forza di quello di Napolitano. Che ha lasciato intendere che, dopo Bersani, darà un mandato esplorativo.
Sì per concorso in rivelazione del segreto d'ufficio, a un anno (il fratello Paolo a 2 anni e 3 mesi).Amadeus ha scritto:ma l'hanno condannato o no?
mi sono confusa co tutti sti processi