Regionali 2015

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Elezioni regionali 2015, affluenza alle urne alle 19 al 36%. Si vota in 7 regioni e 742 comuni

Elezioni regionali, alle 19 affluenza al 36%
Puglia, Toscana e Campania sotto la media
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Espresso
LE ELEZIONI HANNO GIÀ UN VINCITORE: L'ASTENSIONE RECORD
camillobenso
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Alle 03,00:

Veneto al CD
Liguria al CD
Campania leggero vantaggio di De Luca, ma ci saranno grane per Pittibimbo
Marche al Pd
Umbria leggero vantaggio del Pd
Toscana al Pd
Puglia al Pd
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Re: Regionali 2015

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Dati reali – Liguria, Toti 7 punti avanti a Paita
Proiezioni – De Luca tiene. Boom Lega al Centro

M5S primo partito in Liguria, Campania e Puglia. Riepilogo nazionale: Pd al 22,6%, 5 Stelle al 19,6%
Moretti a -20 da Zaia. Umbria, testa a testa Marini-Ricci. Guerini: “5-2 ok. Crediamo a governo De Luca”


oni 2015
La sorpresa più clamorosa delle elezioni Regionali 2015 arriva dalla Liguria, dove il nuovo governatore è Giovanni Toti sostenuto da Forza Italia e da una Lega che vale oltre il 20%. Raffaella Paita, candidata Pd in continuità con Burlando, perde nettamente ed è tallonata dal M5S. Mentre in Veneto Zaia “asfalta” la Moretti e Emiliano e Rossi non hanno problemi in Puglia e Toscana, è apertissimo il match in Campania, dove l’iniziale vantaggio attribuito a Vincenzo De Luca si assottiglia proiezione dopo proiezione e fa sperare Caldoro. Ma i dati reali, qui, vanno a rilento. Sui dati nazionali dei partiti, il Pd resta il più votato ma cede rispetto alle Europee, mentre si registra il buon risultato M5S e l’exploit Lega nelle regioni del Centro

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Elezioni regionali 2015, proiezioni e risultati in diretta: Liguria e Campania, primi Toti e De Luca. Umbria al Pd al fotofinish

Il Veneto resta a Zaia che doppia la Moretti. Ai democratici Emiliano, Rossi e Ceriscioli la guida di Puglia, Toscana e Marche. Boom della Lega al centro con cifre tra il 14 e il 20 per cento. "M5s primo partito in Liguria, Campania e Puglia"
di F. Q. | 1 giugno 2015


In Campania in testa Vincenzo De Luca, in Liguria Giovanni Toti (Forza Italia) in vantaggio su Raffaella Paita (Pd). Le vittorie dei democratici Michele Emiliano in Puglia, Enrico Rossi in Toscana e Luca Ceriscioli nelle Marche. La conferma di Luca Zaia in Veneto. Risultato a sorpresa in Umbria con una corsa all’ultimo voto tra il candidato del centrodestra Claudio Ricci (sindaco di Assisi) e la presidente uscente Catiuscia Marini (Pd) che però rispetto alle proiezioni pare aver recuperato e sorpassato lo sfidante. E’ la fotografia delle prime proiezioni dell’istituto Piepoli per la Rai per le Regionali 2015. L’affluenza – ancora non definitiva – si profila intorno al 52 per cento.

La Lega esplode in Toscana, in Liguria, in Umbria e nelle Marche con percentuali tra il 14 e il 20 per cento, mentre il Movimento Cinque Stelle si piazza al secondo posto in Puglia e nelle Marche (dove raccoglie il 25 per cento circa) e sarebbe il primo partito in Liguria, in Puglia e in Campania, davanti al Pd. A livello nazionale il Partito democratico sarebbe ancora il primo partito italiano, ma in queste elezioni – sempre secondo Piepoli – avrebbe raccolto solo il 22,6 per cento. Qui va tenuto conto anche che spesso alle Regionali si presentano liste civiche a sostegno dei candidati presidente che sono “propaggini” del Pd.

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CRONACA ORA PER ORA

2.21 – Umbria, quinta proiezione Piepoli-Rai: Marini +2,8 su Ricci
Catiuscia Marini amplia il vantaggio si Claudio Ricci del centrodestra in Umbria, attestandosi al 41,6 contro il 38,4%. E’ quanto emerge dalla quinta proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per la Regione Umbria.

2.11 – Liguria, da quartier generale di Toti grido “Vittoria”
Il grido “Vittoria, Vittoria”, accompagnato da applausi e cori che scandivano il nome “Giovanni, Giovanni” sono stati uditi davanti a un hotel del centro di Genova. Lì Giovanni Toti, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, ha ‘allestitò il quartier generale per attendere l’esito dello scrutinio.

1.54 – Umbria, proiezione Piepoli-Rai: sorpasso Marini su Ricci
Catiuscia Marini supera Claudio Ricci del centrodestra in Umbria, attestandosi al 40,2 contro il 39,7%. Per i due candidati resta comunque una corsa testa a testa. E’ quanto emerge dalla quarta proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per la Regione Umbria.

1.37 – Guerini: “5-2, Umbria stabilmente alla Marini”
“Dai dati in nostro possesso si consolida il 5 a 2 e anche l’Umbria è stabilmente in mano a Marini”. Così Lorenzo Guerini, nella sede del Pd, osservando che “il Pd conferma la guida in molte regioni e quindi siamo assolutamente soddisfatto”.

1.36 – Campania, quarta proiezione Piepoli-Rai: De Luca 39,8-Caldoro 37,2

1.35 – Liguria, terza proiezione Piepoli-Rai: Toti 33,9, Paita 30,3
Giovanni Toti in testa in Liguria con il 33,9%, Raffaella Paita (Pd) è al 30,3%, mentre Alice Salvatore (M5S) è al 21,9%. Questa la quarta proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Liguria.

1.26 – Veneto, quarta proiezione Piepoli-Rai: Zaia 47, Moretti 22
Luca Zaia al 47,1%, Alessandra Moretti al 22,6, Flavio Tosi al 13,7%. Questa la quarta proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Veneto.

1.24 – Umbria, terza proiezione Piepoli-Rai: Ricci +0,8 su Marini
Claudio Ricci del centrodestra al 40,5% e a meno di un punto percentuale Catiuscia Marini del Pd che si attesta infatti al 39,7%. Segue Andrea Liberati al 15,8%. E’ la terza proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per la Regione Umbria.

1.23 – Toscana, proiezione Piepoli-Rai: Rossi 45%, Borghi 21
Enrico Rossi (Pd) al 45,3%, Claudio Borghi (Lega-Fdi) al 21,2%, Giacomo Giannarelli (M5S) al 15,0%. Questa la terza proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per la regione Toscana.

1.23 – Marche, proiezione Piepoli-Rai: Ceriscioli 39,8%, 23,3
Il candidato alla presidenza della Regione Marche, Luca Ceriscioli (centrosinistra) è al 39,8% seguito Gianni Maggi del Movimento Cinque Stelle al 23,3% in base alla terza proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai (riproduzione riservata), con la copertura del 28,7%. Francesco Acquaroli (Fdi e Lega Nord) è al 18,7%, Gian Mario Spacca (centrodestra) è al 13%, Edoardo Mentrasti (Altre Marche- Sinistra Unita) al 6,1%.

1.04 – Proiezioni Piepoli-Rai, Pd primo partito in Italia, ma con solo il 22,6
Il Pd, con il 22,6%, è il partito più votato in queste elezioni regionali, secondo la terza proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai (riproduzione riservata), con la copertura del 13,6%. Seguono il M5S al 19,6%, Lega Nord 12,9%, Forza Italia 10,3%, Fdi-An 3,9%.

00.55 – Liguria, terza proiezione Piepoli-Rai: Toti 31,9-Paita 29,5
Il candidato alla presidenza della Regione Liguria Giovanni Toti (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Ap Liguria) è al 31,9%, seguito da Raffaella Paita sostenuta da Pd, Liguri per Paita e Liguria cambia al 29,5% in base alla terza proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai (riproduzione riservata), con la copertura dell’11,4%. Alice Salvatore del Movimento Cinque Stelle è al 23,7%. Luca Pastorino sostenuto da Lista Pastorino e Rete a sinistra al 9,8%.

00.49 – Umbria, seconda proiezione Piepoli-Rai: Ricci ancora in testa
Claudio Ricci (centrodestra) sempre in testa in Umbria con il 41,5%. Catiuscia Marini (Pd) al 39,8%, segue Andrea Liberati (M5s) con il 15,0%. Questa la seconda proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per l’Umbria.

00.46 – Campania, terza proiezione Piepoli Rai: De Luca 40, Caldoro 25,8
Vincenzo De Luca in testa in Campania con il 40,1%, segue Stefano Caldoro con il 35,8%, terza Valeria Ciarambino con il 20,4%. Questa la terza proiezione per la Campania dell’Istituto Piepoli per Rai.

00.44 – Puglia, seconda proiezione Piepoli per Rai: Emiliano al 43, +22 su M5s
In Puglia in testa sempre Michele Emiliano (Pd) con il 43,8, seguono Antonella Laricchia (M5S) con il 21,5 e Francesco Schitulli con il 20,4. Questa la seconda proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per la Puglia.

00.33 – Proiezioni Rai, M5s primo partito in Puglia, Liguria e Campania
Secondo le proiezioni dell’istituto Piepoli per la Rai il Movimento Cinque Stelle sarebbe il primo partito davanti al Pd in Liguria (26 contro il 23 del Pd), Campania (21,7 contro 16,5), Puglia (20 contro 16%). In Veneto il M5s sarebbe secondo.

00.32 – Toscana, Lega data al 18%. Borghi: “Bene, ma volevo ballottaggio”
“È un buon risultato, superiore rispetto a quanto previsto nei sondaggi”, ha detto a RaiNews24 il candidato della Lega alla presidenza della Toscana Claudio Borghi, rispetto alle prime indicazioni che lo vedono attestarsi al 18,8% dei voti. Se tali dati fossero confermati, Borghi si giocherebbe con il Movimento 5 Stelle la possibilità di andare al ballottaggio con il Pd.

00.30 – Liguria, proiezioni Piepoli: Toti cresce, +2 su Paita
Giovanni Toti cresce in Liguria rispetto alla prima proiezione e si attesta al 32,1%; Raffaella Paita (Pd) è al 30,0%, mentre Alice Salvatore (M5S) è al 23,2%. Questa la seconda proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Liguria.

00.18 – Campania, seconda proiezione Piepoli: De Luca +7 su Caldoro
Vincenzo De Luca in testa in Campania con il 42,2%, segue Stefano Caldoro con il 35%, terza Valeria Ciarambino con il 20%. Questa la seconda proiezione per la Campania dell’Istituto Piepoli per Rai.

00.17 – Renzi al largo del Nazareno
Matteo Renzi è arrivato nella sede del Pd, al Nazareno, dove molti ministri e lo stato maggiore del partito sono in attesa dei risultati elettorali.

00.09 – Liguria, proiezioni Piepoli per Rai: testa a testa Toti-Paita
Il candidato alla presidenza della Regione Liguria Giovanni Toti (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Ap Liguria) è al 31,3%, seguito da Raffaella Paita sostenuta da Pd, Liguri per Paita e Liguria cambia al 30,4% in base alla prima proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai (riproduzione riservata), con la copertura del 8,4%. Alice Salvatore del Movimento Cinque Stelle è al 23,9%. Luca Pastorino sostenuto da Lista Pastorino e Rete a sinistra al 9,8%.

00.06 – Umbria, proiezioni Piepoli per Rai: Ricci (centrodestra) in testa
E’ Claudio Ricci del centrodestra ad essere in testa in Umbria nella prima proiezione con il 41,5%. Vicinissima Catiuscia Marini (Pd) con il 40,1%; poi Andrea Liberati (M5s) con il 14,8%. Questa la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, per l’Umbria.

00.05 – Veneto, seconda proiezione Piepoli per Rai: Zaia 45, Moretti 25
Luca Zaia 45.2%, Alessandra Moretti al 25.6%, Flavio Tosi al 13.9%, Jacopo Berti al 11.8%, Alessio Morosin al 2.3% e Laura Di Lucia Coletti all’1.2%. Questa la seconda proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Veneto.

23.54 – Marche, proiezione Piepoli per Rai: Ceriscioli (Pd) al 39, Maggi (M5s) al 24,8
Luca Ceriscioli (Pd) in testa con il 39%, Giovanni Maggi (M5S) al 24.8% e Francesco Acquaroli (Lega-Fdi) al 16%: questa è la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Marche dove l’ex presidente Gian Mario Spacca (passato dal Pd al centrodestra) risulta fuori dal podio al 15,5%, Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita) è al 4,7%.

23.52 – Guerini (Pd): “Il 5-2 sarebbe risultato importante”
“Se fossero confermate le tendenze che stanno emergendo nel dibattito tv, il 5 a 2 sarebbe un importante risultato per il Pd. Aspettiamo di vedere i dati definitivi”. Così il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. “Significherebbe – spiega Guerini – che rispetto al passato oggi, nelle regioni che sono andate al voto da quando è in campo la segreteria Renzi, avremmo 10 governatori di centrosinistra e solo due di centrodestra”.

23.51 – Puglia, proiezione Piepoli per Rai: Emiliano al 44,5, Laricchia (M5s) al 20
In Puglia in testa Michele Emiliano (Pd) in testa con il 44,5%, seguono Antonella Laricchia (M5S) col 20% e Francesco Schitulli con il 17,1%. Questa la prima proiezione dell’istituto Piepoli per la Rai, per la Puglia.

23.48 – Campania, proiezione Piepoli per Rai: De Luca al 43,3, Caldoro al 35,6
Vincenzo De Luca (Pd) al 43.3%, Stefano Caldoro al 35.6%, Valeria Ciarambino (M5S) al 18.6%: questa la prima proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai per la Regione Campania.

23.42 – Veneto, proiezione Piepoli per Rai: Zaia 44,7%, Moretti 28,7%
Il candidato alla presidenza della Regione Veneto Luca Zaia, governatore uscente della Lega Nord sostenuto da Fi, è al 44,7%, seguito da Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra, al 28,7%, in base alla prima proiezione dell’Istituto Piepoli per Rai, con la copertura del 2,3%. Il sindaco di Verona Flavio Tosi è al 13,3%, Iacopo Berti del M5S al 10,2%, Alessio Morosin di Indipendenza Veneta è al 2,0%, Laura Di Lucia Coletti per la lista ‘L’Altro Veneto ‘ all’1,1%.

23.30 – Toscana, Proiezione Piepoli per Rai: Rossi (Pd) in testa al 47%
Il candidato alla presidenza della Regione Toscana Enrico Rossi, sostenuto dal Pd e dalla lista Popolo toscano, è al 47,1%, seguito da Claudio Borghi, candidato della Lega Nord e di Fratelli d’Italia, al 18,8% e da Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S, in base alla prima proiezione dell’”Istituto Piepoli per Rai” (riproduzione riservata), con la copertura dell’1,9%. Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e Lega Toscana-Più Toscana, è al 9,9%. Tommaso Fattori, candidato della Lista Sì Toscana a sinistra, è al 5%, Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc, è all’1,9%, Gabriele Chiurli, sostenuto dalla lista Democrazia Diretta, è allo 0,8%.

23.30 – Marcucci (Pd): “Aspettare i dati veri”
“Aspettare i dati veri è sempre una buona regola”. Così il senatore Andrea Marcucci, al Pd per aspettare l’esito delle regionali, commenta su twitter gli exit poll. All’interno del Pd, anche secondo fonti de ilfattoquotidiano.it, c’è cautela sulla performance di Raffaella Paita in Liguria che gli exit poll danno per il momento al terzo posto dopo Toti e Salvatore.

23.26 – Cofferati: “Colpito da calo netto di partecipazione”
“Mi ha colpito il calo netto di partecipazione a queste elezioni in Liguria. Me ne sono andato perché le mie richieste durante le primarie non sono state ascoltate”. Così Sergio Cofferati da Genova su La7. Cofferati ha sostenuto il candidato della sinistra Luca Pastorino (fuoriuscito del Pd come l’europarlamentare ex leader della Cgil che si era candidato alle primarie dov’è stato sconfitto da Raffaella Paita.

23.25 – Romani: “Liguria laboratorio per il futuro centrodestra”
“La Liguria è il laboratorio politico del futuro per il centrodestra. E a questo punto ci terrei a dire che il risultato della Liguria è più importante delle altre regioni”. Lo afferma Paolo Romani a Porta a Porta.

23.24 – Affluenza si profila intorno al 52%
Quando sono noti i dati relativi a circa il 50% dei comuni sul totale di 1.456 di Veneto, Liguria, Umbria e Campania (le regioni di cui il Viminale rende noti i dati elettorali) l’affluenza alle urne per le elezioni regionali, rilevata alle ore 23 di oggi, va attestandosi intorno al 52%. Nelle precedenti omologhe superava il 62%.

23.02 – Chiusi i seggi, via agli scrutini per le Regionali
Si sono chiusi alle 23 i seggi nelle 7 Regioni e negli oltre mille Comuni dove si è votato per le elezioni amministrative. Ora si procede con lo spoglio delle schede per le regionali. Lo scrutinio dei voti delle comunali inizierà domani alle 14.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... i/1736067/
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COME PREVISTO PENOSE REAZIONI DELL'ASILO MARIUCCIA



Elezioni regionali 2015, Di Maio: “Contro De Luca per la legalità”. Toti: “Test nazionale, vento sta cambiando


Il presidente del Pd: "Festeggiamo il dato della Campania. Comunque abbiamo sempre detto che non è un giudizio sul governo". Per il vicesegretario Guerini, "se fossero confermate le tendenze che stanno emergendo significherebbe che rispetto al passato oggi avremmo 10 governatori di centro-sinistra e e solo due di centro-destra". Il vicepresidente del Senato: "Noi primo partito in Liguria, Puglia e Campania, segnale a Renzi: faccia reddito di cittadinanza"
di F. Q. | 1 giugno 2015


Video + Articolo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... e/1736406/
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Re: Regionali 2015

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Elezioni regionali 2015, affluenza alle urne si ferma al 52%. Uno su due non ha votato
Elezioni 2015
Calo verticale della partecipazione: in media il 10% in meno rispetto alle precedenti Regionali. In Veneto, Liguria, Umbria e Campania nel 2010 era andato ai seggi il 64,13% degli aventi diritto, mentre ora il dato è del 53,9%. Crollo in Toscana e nelle Marche. Alle Comunali l'affluenza poco dopo le 23 si attestava invece al 64% contro il 72% delle precedenti omologhe. In Sicilia alle 22 aveva votato il 48,58%, ma i seggi sono aperti anche lunedì dalle 7 alle 15
di F. Q. | 31 maggio 2015



Il ponte del 2 giugno, con il sole nel Sud Italia. Ma anche e soprattutto le polemiche della campagna elettorale e lo scontro sui candidati impresentabili. Il risultato è stato un crollo dell’affluenza alle urne per le consultazioni regionali. Il dato definitivo si è fermato al 52,2%, contro il 58,6% delle Europee dello scorso anno.

In Toscana gli aventi diritto che sono andati ai seggi per scegliere il presidente della regione sono stati solo il 48,24% contro il 60,92% delle Regionali del 2010: un calo verticale del 12,68%. In Liguria il dato è del 50,67% contro il 61,9% di cinque anni fa, quindi l’11,3% ha disertato il voto. In Veneto ha votato il 57,16% degli elettori contro il 65,06% del 2010. In Umbria l’affluenza è stata del 55,42% contro il 65,38% di cinque anni fa. Nelle Marche solo il 49,78% degli elettori è andato alle urne: nel 2010 era stato il 62,8%, cioè 13,1 punti in più. In Campania la percentuale è stata del 51,9%, che si confronta con il 61,3% di cinque anni fa. In Puglia il dato è del 51,1% contro il 62,29% del 2010. Nelle quattro Regioni di cui il Viminale rende noti i dati elettorali (Veneto, Liguria, Umbria e Campania) l’affluenza media era stata del 64,13%, mentre ora il dato si ferma al 53,9%.

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Resta invece più alta, ma comunque inferiore rispetto alle precedenti consultazioni locali, l’affluenza alle urne per le elezioni comunali: alle 23 si attestava intorno al 65%. Nelle precedenti omologhe il dato superava il 73%. I numeri del Viminale sulle comunali non tengono conto di Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Nella prima regione a statuto speciale, l’affluenza alle amministrative nei dieci Comuni coinvolti è stata del 56,53% contro il 65,16% delle precedenti elezioni comunali del 2010, quando si era votato in due giorni. In Sicilia, dove i seggi saranno aperti anche lunedì dalle 7 alle 15, alle 22 di domenica il dato è del 48,58%. Affluenza al 62,33%, invece, nei 34 comuni veneti dove si vota anche per il sindaco, oltre che per le regionali. Nel 2010 votò il 70,70%.

I 23 milioni i cittadini chiamati a esprimere la propria preferenza per il governatore nelle Regioni e per il rinnovo dei consiglio di 742 comuni – di cui 512 nelle regioni ordinarie, dieci in Friuli Venezia Giulia, 167 in Sardegna e 53 in Sicilia, e 17 capoluoghi (Venezia, Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania) – hanno dunque disertato il voto. “Da due anni non riusciamo a recuperare la fiducia dei cittadini”, ha commentato Maurizio Lupi, capogruppo di Ap, parlando a Porta a Porta.

In caso di turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci, si voterà domenica 14 giugno dalle 7 alle 23. In Sicilia invece, domenica 14 giugno dalle 8 alle ore 22 e lunedì 15 giugno dalle 7 alle ore 15. In Sicilia lo scrutinio inizierà alle 15 di lunedì primo giugno. In caso di contemporaneo svolgimento di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo alle prime inizierà alle 23, mentre quello delle seconde verrà rinviato alle 14 di lunedì 1 giugno.

TUTTI I RISULTATI NELLO SPECIALE DE ILFATTOQUOTIDIANO.IT

CRONACA ORA PER ORA

Ore 23,23 – Affluenza nelle 7 Regioni al 52%
Quando sono noti i dati relativi a circa il 50% dei comuni sul totale di 1.456 di Veneto, Liguria, Umbria e Campania (le regioni di cui il Viminale rende noti i dati elettorali) l’affluenza alle urne per le elezioni regionali va attestandosi intorno al 52%. Nelle precedenti omologhe superava il 62%.

Ore 20,17 – Affluenza nelle 7 Regioni: Veneto al 43%
Ecco l’affluenza alle 19 nelle singole regioni, e nei capoluoghi, dove si sta votando per le Regionali. Veneto 43,1% (nel 2010 37,3%), Liguria 39,5% (34,6%), Toscana 35,5% (33,2%), Marche 34,2% (32,4%), Umbria 39,9% (35,5%), Campania 35,9% (29.4%), Puglia 34,2% (30,3%).

Ore 19.17 – Affluenza alle 19 intorno al 37%
Quando sono noti i dati relativi a circa il 50% dei comuni sul totale di 1.456 di Veneto, Liguria, Umbria e Campania (le regioni di cui il Viminale rende noti i dati elettorali) l’affluenza alle urne per le elezioni regionali, rilevata alle ore 19 di oggi, va attestandosi al 37%. Nelle precedenti omologhe si votò in due giorni.

Ore 18.30 – Rissa davanti al seggio in Puglia, assessore uscente ferito
Un diverbio degenerato in scontro fisico si è verificato a Ceglie Messapica (Brindisi) nei pressi di uno dei seggi aperti per le elezioni regionali e comunali. Un candidato, ex assessore in carica nella giunta del sindaco uscente, Angelo Palmisano, ha riferito alla polizia, chiamata a intervenire sul posto, di essere stato aggredito e picchiato dal padre di una candidata a sostegno di Pietro Mita (Pd). A sua volta l’uomo, Mario Nigro, ha denunciato agli agenti di essere stato aggredito da Palmisano.

L’episodio si è verificato questa mattina nell’androne della scuola elementare De Amicis dove sono allestiti i seggi elettorali. Palmisano è stato medicato per ferite alla fronte e dimesso con prognosi di quattro giorni. Nigro si è riservato di ricorrere alle cure dei sanitari. Indagini sono in corso da parte dei poliziotti del commissariato di Ostuni per risalire all’esatta dinamica dei fatti. Ieri sera, a quanto era stato segnalato ai carabinieri, il sindaco uscente, Caroli, avrebbe subito una analoga aggressione.

Ore 18.20 – Denunciato presidente seggio a Cardito (Campania). Di Maio (M5S): “E’ farwest”
Il presidente di un seggio è stato denunciato dalla Polizia di Stato a Cardito, in provincia di Napoli, per avere fotografato il proprio voto. È successo nell’istituto Gianni Rodari della città. L’uomo, che ha 60 anni, si è spostato dalla sua sezione in quella dove doveva votare ma quando ha scattato la foto, mentre era in cabina, è stato scoperto. E’ stato quindi denunciato. Successivamente ha presentato le dimissioni da presidente del seggio per motivi di salute. Secondo il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio in Campania ci sarebbe il “farwest” ai seggi. “A Cardito (in provincia di Napoli) hanno arrestato un presidente di seggio”, ha scritto su Facebook. “Ad Ercolano hanno arrestato due individui che vendevano il voto al di fuori del seggio per 20 euro”. Da qui l’appello. “Chiedo a tutti i rappresentanti di lista del Movimento 5 Stelle di filmare tutte le irregolarità al di fuori dei seggi e consegnare il video al commissariato di zona e agli agenti in servizio. Nel caso non dovesse esserci immediato riscontro, chiedete ad uno dei nostri candidati di contattarci. Nei seggi invece chiedete di verbalizzare le irregolarità. Chiameremo la prefettura e il comando generale dei carabinieri. Questa volta lo schifo non lo permetteremo”.

Ore 18 – Venezia, Lega: “Impedito il voto in due sezioni”. Il Comune: “Falso”
La Lega Nord ha annunciato di riservarsi il diritto di rivolgersi alla magistratura per presunti disservizi avvenuti a Venezia, in due sedi elettorali del centro storico. Li denuncia Nicola Eremita, segretario di circoscrizione del Carroccio. “Molti aventi diritto al voto si sono presentati presso i seggi e le sezioni alle quali come d’abitudine sono sempre andati a votare in passato. Gli scrutatori e i presidenti di sezione hanno notificato che il loro nome non era nella lista e che quindi non avrebbero potuto votare presso quella sezione ma avrebbero dovuto fare l’aggiornamento della tessera elettorale. In molti hanno rinunciato ad esprimere il proprio voto”. Opposta la versione fornita dal servizio elettorale del Comune di Venezia. “Non risultano particolari evidenze – viene comunicato – circa elettori che non abbiano potuto votare perché non avevano la tessera elettorale aggiornata riguardo alla sezione di voto”.

Ore 17.30 – Cicchitto: “Bindi ha azzerato la campagna elettorale”
Il deputato di Area popolare Fabrizio Cicchitto torna ad attaccare la presidente della commissione Antimafia per la lista dei candidati impresentabili diffusa venerdì scorso: “Bindi ha azzerato buona parte della campagna elettorale. L’ultimo giorno utile per parlare. Ma è normale tutto questo?”.

Ore 17 – Umbria, zecche al seggio
Sono state sospese per circa un’ora le operazioni di voto stamattina nel seggio di Monte Martano, Spoleto, in provincia di Perugia. Il motivo per cui si è resa necessaria la sospensione è che i carabinieri ci hanno trovato dentro delle zecche. A quel punto sono stati allertati gli uffici comunali e i presenti di sono spostati in altre stanze dell’immobile. Le operazioni di voto poi sono regolarmente riprese dopo circa un’ora.

Ore 16 – Cgil Puglia: “Alta adesione voto simbolico immigrati”
Oggi i cittadini stranieri residenti nella Regione Puglia “stanno aderendo numerosi alla campagna nazionale ‘l’Italia sono anch’io’ esprimendo simbolicamente il loro voto per l’elezione del governatore pugliese”. Lo rende noto con un comunicato Cgil Puglia evidenziando che “si tratta di un’iniziativa volta a sensibilizzare istituzioni e opinioni pubblica sull’urgenza di modificare la legislazione in materia di voto per i cittadini stranieri (attualmente sono 5 milioni le persone che in Italia si trovano escluse dalle prossime elezioni regionali)”.

Ore 15 – Berlusconi: “Ho sbagliato comizio a Segrate? Una storiella inventata”
La storia di Segrate “è una bufala, una storiella montata come al solito”. Silvio Berlusconi oggi a Bocca di Magra (La Spezia) ha negato di aver sbagliato comizio. “Quella sera ho sentito un’orchestrina che suonava e sono sceso perché ero curioso. Non ho parlato con nessuno, ho soddisfatto la mia curiosità e me ne sono andato”, ha spiegato.

Ore 14.40 – Firenze, due schede trovate nel giardino di una scuola
Problemi nelle sei sezioni della scuola Kassel, in via Svizzera a Firenze, dove stamani due schede, siglate ma non timbrate, sono state trovate nel giardino. Le operazioni di voto sono state interrotte per circa 45 minuti, quando si sono presentati i funzionari della Digos. Gli agenti sono risaliti alla sezione e uno degli scrutatori avrebbe riconosciuto la sua sigla. Il presidente è stato ascoltato dalle forze dell’ordine. Le due schede, secondo quanto ricostruito, potrebbero essere cadute da una delle finestre: in entrambe c’era la sigla dello scrutatore ma ancora non era stato apposto il timbro. I componenti del seggio hanno confermato che tutte le schede erano state ricontate. Indaga la polizia.

Ore 14.30 – Corrado Passera: “Dati su affluenza poco confortanti”
“I primi dati di affluenza alle urne”, ha detto in una nota il leader del neonato partito Italia Unica Corrado Passera, “non sono confortanti. Solo il 15 per cento degli aventi diritto hanno fino ad ora deciso di esercitare il proprio diritto, un numero insufficiente che auspichiamo cambi e di molto da qui alla chiusura dei seggi. C’è un enorme bisogno di democrazia e di rappresentatività oggi in Italia e questa può essere garantita solo da un grande sforzo di fiducia da parte di un’opinione pubblica troppo spesso dimenticata da parte della politica in generale e dei partiti in particolare”.

Ore 14 – Mattinale di Forza Italia: “Tutte le paure di Renzi”
Dal “voto popolare” a Silvio Berlusconi, da Rosy Bindi al caso pensioni: Il Mattinale, la nota politica dello staff di FI alla Camera, nel giorno delle Regionali elenca così “tutte le paure di Matteo Renzi“. “Renzi era partito nella campagna elettorale convinto del cappotto da rifilare al centrodestra. Voleva presentarsi forte di due successi: la riforma elettorale e quella della scuola. La prima ha mostrato il suo volto autoritario, la seconda la vuotaggine di contenuti. Il trampolino del successo facile gli si è ribaltato in fretta”, scrive Il Mattinale che sul caso pensioni seguito alla sentenza della Consulta sottolinea: “Ora ha i pensionati tutti contro, e gli fanno una paura blu“.

Ore 13.30 – Fitto: “Il voto serve, non sono tutti uguali”
“La democrazia ha un nemico e si chiama partito dell’astensione”, ha commentato l’eurodeputato dei ‘Conservatori e riformisti’ Raffaele Fitto, che oggi ha votato a Maglie (Lecce) per le elezioni regionali in Puglia, regione in cui sostiene uno dei due candidati governatori del centrodestra, Francesco Schittulli (Oltre con Fitto, Fratelli d’Italia, Ncd-Ap).

Ore 13 – Berlusconi fa l’aperitivo con il candidato in Liguria Toti
Silvio Berlusconi è a Bocca di Magra con il candidato alla presidenza della Regione Liguria Giovanni Toti. L’ex Cavaliere, accompagnato da Francesca Pascale, si è fermato al porto per un aperitivo, poi pranzerà in un ristorante di Ameglia. Berlusconi ha fatto qualche battuta con i fotografi: “Anche io facevo fotografie; ai funerali e poi le vendevo”. Quindi ha salutato alcuni cittadini presentando Toti come “il presidente della Regione Liguria” ed ha aggiunto: “Non fatemi parlare di politica, c’è il silenzio elettorale”.

Ore 12.27 – Alessandra Moretti (Pd): “Andate a votare, occasione storica”
“Andate a votare! In Veneto si vota solo oggi e c’è tempo fino alle 23. È un’occasione storica!”. Lo scrive la candidata democratica in Veneto Alessandra Moretti, che twitta una foto che la ritrae all’uscita dalla cabina elettorale.

Ore 12.25 – Affluenza Comunali: 20,2 per cento
E’ del 20,2% l’affluenza alle urne rilevata alle 12 per le elezioni comunali in 512 centri chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale, non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Nelle precedenti omologhe si votò in due giorni.

Ore 12.20 – Affluenza Regionali: 15 per cento
Alle 12 di oggi l’affluenza alle urne per le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Umbria e Campania è intorno al 15%. In 1193 Comuni rilevati su 1456, il dato è pari al 14,95%. L’affluenza più alta al momento è in Veneto (17,19%). I dati sono quelli del Viminale.

Ore 11.30 – Grillo al seggio in Liguria: “Ho scatola di Maalox, ma sono fiducioso”
“Di Maalox ne ho sempre una scorta dietro, ma sono ottimista per la nostra Alice Salvatore”, ha detto Beppe Grillo uscendo dal seggio di Sant’Ilario dopo aver votato, riferendosi alla candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Liguria. Grillo citò il farmaco Maalox dopo il voto per le Europee in cui il Pd superò il 40% e il Movimento 5 Stello registrò una frenata nella crescita. “Oggi è una bella giornata, mi sento bene e sono ottimista. I risultati li aspetterò a casa. Alice può vincere”.

Ore 11 – Guerini: “Chiarimento con chi pensa a rivincite”
“Credo dovremmo concentrarci sul merito: aver immaginato da parte di alcuni di costruire rivincite interne al partito non è stato certo utile alla causa”, ha detto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, in un’intervista a La Stampa, a proposito delle elezioni regionali, per cui si vota oggi. “Ci sarà molto da decidere – aggiunge – sulle modalità con cui si sta insieme e sulla lealtà. Nessuna rappresaglia, ma è giunto il momento di guardarci negli occhi”.

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camillobenso
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Re: Regionali 2015

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Elezioni regionali 2015, Cofferati: “Sinistra rifletta. Pastorino si allei con M5S”

Per l'europarlamentare, se fossero confermati i dati dell'exit poll, il risultato di Raffaella Paita (Pd) dovrebbe "avviare una riflessione all’interno della sinistra"
di F. Q. | 1 giugno 2015


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camillobenso
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Re: Regionali 2015

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Regionali Puglia, Emiliano: “Voglio dare ai 5 Stelle l’assessorato all’Ambiente”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/ ... te/378327/

“I risultati sono ancora ballerini, ma rimane il fatto che si delinea una nuova vittoria del centrosinistra in Puglia“. Sono le parole di Michele Emiliano, candidato governatore per il centrosinistra. L’ex sindaco di Bari aggiunge: “C’è probabilmente una buona affermazione del Movimento 5 Stelle che avevamo previsto e per certi versi anche auspicato, perché siamo certi che la politica italiana, e lo dico dalle ultime elezioni politiche, può prendere un indirizzo diverso se il Pd e il M5S si rendono conto fino in fondo del potenziale di cambiamento che in essi è contenuto”. Tant’è che Emiliano è di parola e conferma quanto detto in passato: di voler coinvolgere nel governo regionale il Movimento consegnando loro l’assessorato all’ambiente
iospero
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Re: Regionali 2015

Messaggio da iospero »

Intanto, sul fronte dell'affluenza il dato - definitivo - si ferma al 52,2 per cento dei votanti. Una percentuale che testimonia la disaffezione forte nei confronti della politica. Basti pensare che alle regionali del 2010 andò alle urne il 64,19 per cento degli aventi diritto (e nel 2005 fu il 72 per cento). Lo scorso anno, alle europee, l'affluenza fu del 58,7 per cento.


Il dato sull'affluenza è il dato principale

Il secondo dato il M5S è il secondo partito

Il terzo dato l'affermazione della Lega Nord a danno di FI e in Puglia l'affermazione di Fitto su Berluscono

Come dato finale il PD con il 23,7% può scordarsi il 41% delle europee e se Renzi fa finta di niente SBAGLIA.

Infine Pastorino che non arriva al 10% è un dato incerto
.
iospero
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Re: Regionali 2015

Messaggio da iospero »

da Ciwati

Con Pastorino (e a partire dal suo risultato)
+ LIGURIA. PAITA: SCONFITTA COLPA DELLA SINISTRA+PASTORINO CI HA FATTO PERDERE CON AZIONE CINICA: "HA FATTO UN CAPOLAVORO POLITICO" "La sconfitta era nell'ordine delle cose dopo la divisione a sinistra. Pastorino ha messo in piedi un'operazione cinica che ha regalato la Regione a un uomo di Berlusconi". Raffaella Paita, candidata del Pd alla presidenza della Liguria, ammette la sconfitta e rilascia una dichiarazione al veleno nei confronti dei fuoriusciti dal Partito democratico. "Pastorino – continua- ha fatto un capolavoro politico. Io mi assumo tutte le mie responsabilita', ma il dato politico e' eclatante, avremmo vinto senza l'operazione cinica di Pastorino". La Paita rischia di non entrare in consiglio regionale.
A parte che avevano detto di essere quelli nuovi, che avrebbero vinto comunque, contro tutto e tutti. E che si sarebbero assunti le loro responsabilità. Ecco la dichiarazione di una persona che non sa nemmeno fare i conti. Quelli con la realtà e nemmeno i conti-conti, quelli banalmente matematici.

Fanno #peggiodelladitta e non lo ammettono neppure, dopo avere venduto la ditta agli alieni.

Una cosa è certa: se non si fossero candidati Pastorino, Salvatore e Toti avrebbe vinto Paita, è vero. La candidata ha perfettamente ragione. Correre da sola l'avrebbe certamente aiutata.

Del resto, i dati assoluti lo confermano: nemmeno sommando i voti delle liste che hanno sostenuto Pastorino e Paita avrebbero superato le liste che sostengono Toti.

Quindi questa è l'ultima bugia della campagna più triste della storia.

Le persone hanno scelto: Pastorino prende molti voti disgiunti e supera la somma delle liste che lo sostengono (+3%), Paita nemmeno quello (-3%).

La verità è che la candidata uscita dalle primarie più controverse e sottovalutate della storia non avrebbe vinto nemmeno se l'avessimo sostenuta tutti quanti noi. E soprattutto gli elettori della sinistra e della società civile che mai l'avrebbero votata, sulla base delle stesse ragioni che l'hanno portata ad essere duramente sconfitta.

Il voto utile ha penalizzato la corsa di Pastorino rivelandosi perfettamente inutile, come sempre capita al voto utile. E invece il partito della nazione ha perso voti a sinistra e a destra, con una candidata che ha vinto le primarie grazie ai voti della destra.

Il dato politico fondamentale vale per la Liguria ma anche per altre regioni. I dirigenti del Pd hanno spostato il baricentro a destra facendo vincere la destra vera, non quel pasticcio della sinistra alleato con la destra che ci stanno rifilando da tempo. Se attacchi per mesi la sinistra in tutte le sue forme, non fai solo un favore a Renzi e ai suoi, ma anche a Berlusconi e a Salvini, pure alla Meloni.

Lo penso da sempre: tu fai le politiche di Berlusconi, poi arriva uno che ci aggiunge ancora un po' di demagogia e magari di razzismo e vince. Insegnamento per l'Italicum e per altre furbate di questi mesi. Confrontare il risultato con quanto è accaduto in Veneto, con una candidata divenuta renzianissima – come Paita – e inviata direttamente dal premier. In Veneto il Pd scende ai minimi storici. E non è colpa della candidata. Né della sinistra di Sel, per dirne un'altra, che era alleata del Pd.

Per quanto ci riguarda, Pastorino e Civati sono gli unici parlamentari a essere usciti dal Pd. E tutti a ridere e a denigrarci, perché eravamo ininfluenti. Perché anche i colleghi rimanevano nel Pd e Bersani accompagnava Paita alla vigilia del voto.

Mi pare che Pastorino abbia dimostrato che lo spazio politico c'è per una proposta di vera sinistra di governo, senza fare pasticci, trasversalismi, trucchi.

Con una campagna che per Luca è stata solo di due mesi, mentre personalmente ho raggiunto Luca solo nelle ultime due settimane e solo per sostenere lui. Appassionatamente. Le stesse due settimane che il premier ha passato a chiedere voti per Paita sulla base del «voto utile», in prima persona, e tutte le ministre del governo hanno chiuso la campagna elettorale a Genova.

Arrivare quasi al 10% – prendendo in termini assoluti metà dei voti che prende il Pd – senza un simbolo nazionale, senza felpe, con una proposta che non ha eguali in altre regioni, regiondi dove peraltro in molti casi il Pd era alleato con la sinistra e non c'erano altri Pastorini in campo.

Ora forse la percezione del problema, che prima era considerata immaginaria, sarà reale.

Per il resto, avremmo lanciato il nostro progetto anche con la metà dei voti e delle percentuali. Figuriamoci se non lo facciamo ora.

P.S.: siccome tutti ridono facendo il paragone con Podemos, faccio notare che mai nessuno a sinistra del Pd ha fatto un risultato simile. E che Podemos, la prima volta che si è presentato, ha fatto l'8%.

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Il M5S cosa risponde a Cofferati, che propone ( come fa Emiliano in Puglia) una alleanza con la sinistra nuova ?
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