GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

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shiloh
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

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Grecia al voto, test sull'euro
Europa col fiato sospeso


17 giugno 2012




A - A
In Grecia alle 7 ora locale (le 6 in Italia) si sono aperti i seggi per le elezioni legislative, riconvocate dopo quelle - inconcludenti - del 6 maggio scorso. Su una popolazione complessiva di circa 11 milioni di persone, gli aventi diritto al voto sono poco più di 9.850.000 ma alle ultime consultazioni gli astenuti erano stati quasi il 40%.

Le operazioni di voto si concluderanno alle 19 ora locale e, secondo quanto annunciato dal ministero degli Interni, le prime proiezioni dovrebbero essere disponibili entro due-tre ore dal momento della chiusura delle urne, sempre che tutto proceda senza imprevisti.

I sondaggi non indicano un chiaro vincitore, ma registrano un'altalena tra Nuova Democrazia di Antonis Samaras, lo storico partito conservatore greco, e Syriza, la sinistra radicale del giovane leader Alexis Tsipras.

«Da oggi comincia una nuova epoca per la Grecia»: così ha detto Antonis Samaras, il leader di Nea Dimokratia (centro-destra), subito dopo aver deposto la propria scheda nell'urna in un seggio di Kalamata, città di cui è originario, nel Peloponneso meridionale. Anche il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, ha già votato stamani, ma non ha fatto dichiarazioni alla stampa.


MERKEL: «VOTATE CHI RISPETTA ACCORDI»
«Votate per chi rispetta gli accordi»: ultimo appello europeo ai greci, alla vigilia di un voto cruciale. «E' molto importante che nelle elezioni il risultato sia la formazione di un governo che dica 'Ok, terremo fede agli accordi'», è il pressing di Angela Merkel, la cancelliera che tiene in scacco l'Europa e combatte Syriza, il partito della sinistra che potrebbe vincere le elezioni. E provocare la fine dell'eurozona, se manterrà fede al programma di rinegoziazione radicale delle condizioni di austerità per il secondo piano di aiuti.

IL VOTO DELLA PAURA ALLA VIGILIA DEL VOTO
Qualcuno, nel ristorante nel quartiere turistico di Plaka, ironizza con il cameriere: «Prenditi questa mancia, è l'ultima in Euro, la prossima te la dò in dracme». Molti altri parlano con passione di calcio, poco prima della partita decisiva della Grecia contro la Russia agli Europei. Atene, alla vigilia di un voto decisivo per le sorti del Paese e forse dell'intera Eurozona, vive un «normale» sabato estivo con caldo, turisti, bar pieni. La crisi, la disoccupazione, l'euro e il suo futuro, persino le decine di negozi chiusi che si incontrano passeggiando sembrano cose astratte, lontane.

Quello del 6 maggio era il voto della rabbia, questo è il voto dell'incertezza, della paura del futuro. E quindi si ricorre al fatalismo, in questo sabato di riflessione e silenzio pre-elettorale: «E che possiamo fare, sarà quel che sarà...», dice il negoziante Petros, «speriamo almeno di battere i russi!».

PRIMI EXIT POLL ALLE 18 (ORA ITALIANA)
Stasera alle 18 ora italiana, alla chiusura dei seggi, il mondo riceverà dai primi exit poll un'indicazione sulla scelta dei circa 9,8 milioni di greci chiamati alle urne. La battaglia - dagli esiti assai incerti, si parla di circa 700.000 elettori che non sanno cosa scegliere - si è ristretta tra Nea Dimokratia, la formazione di centrodestra guidata da Antonis Samaras, e Syriza, la formazione di sinistra portata alla ribalta dalla nuova stella della politica greca, il 37enne Alexis Tsipras. I primi vogliono tenere in vita il Memorandum - l'intesa con la comunità internazionale che garantisce vitali prestiti ad Atene in cambio di durissime misure di austerità - pur ammorbidendolo. I secondi, pur dichiarando di voler tenere il paese nell'Eurozona, vogliono cestinare il 'Mnimonio' (il memorandum in greco), sostituendolo con un Piano nazionale per la crescita e lo sviluppo che cancelli gran parte dei tagli invisi alla popolazione. Chiunque vinca - gli ultimi sondaggi danno queste due formazioni testa a testa attorno al 25-30% - sembra inevitabile che il voto produca un governo di coalizione più o meno allargata. Un governo che dovrà come prima cosa decidere cosa fare del Memorandum: secondo le condizioni dell'intesa con Ue, Bce e Fmi, entro il 30 giugno il Parlamento ellenico dovrà varare tagli per ulteriori 11 miliardi alla spesa pubblica. Se questa condizione non sarà rispettata, l'Europa potrebbe bloccare la prossima tranche di aiuti: un colpo micidiale per le casse semivuote dello Stato greco, che rischia di non avere liquidità sufficiente già nel mese di luglio.

http://www.unita.it/mondo/grecia-al-vot ... o-1.421456
shiloh
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

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Grecia al voto, test sull'euro
Europa col fiato sospeso



17 giugno 2012





In Grecia alle 7 ora locale (le 6 in Italia) si sono aperti i seggi per le elezioni legislative, riconvocate dopo quelle - inconcludenti - del 6 maggio scorso. Su una popolazione complessiva di circa 11 milioni di persone, gli aventi diritto al voto sono poco più di 9.850.000 ma alle ultime consultazioni gli astenuti erano stati quasi il 40%.

Le operazioni di voto si concluderanno alle 19 ora locale e, secondo quanto annunciato dal ministero degli Interni, le prime proiezioni dovrebbero essere disponibili entro due-tre ore dal momento della chiusura delle urne, sempre che tutto proceda senza imprevisti.

I sondaggi non indicano un chiaro vincitore, ma registrano un'altalena tra Nuova Democrazia di Antonis Samaras, lo storico partito conservatore greco, e Syriza, la sinistra radicale del giovane leader Alexis Tsipras.

«Da oggi comincia una nuova epoca per la Grecia»:
così ha detto Antonis Samaras, il leader di Nea Dimokratia (centro-destra), subito dopo aver deposto la propria scheda nell'urna in un seggio di Kalamata, città di cui è originario, nel Peloponneso meridionale. Anche il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, ha già votato stamani, ma non ha fatto dichiarazioni alla stampa.


MERKEL: «VOTATE CHI RISPETTA ACCORDI»
«Votate per chi rispetta gli accordi»: ultimo appello europeo ai greci, alla vigilia di un voto cruciale.
«E' molto importante che nelle elezioni il risultato sia la formazione di un governo che dica 'Ok, terremo fede agli accordi'», è il pressing di Angela Merkel, la cancelliera che tiene in scacco l'Europa e combatte Syriza, il partito della sinistra che potrebbe vincere le elezioni.
E provocare la fine dell'eurozona, se manterrà fede al programma di rinegoziazione radicale delle condizioni di austerità per il secondo piano di aiuti.

IL VOTO DELLA PAURA ALLA VIGILIA DEL VOTO
Qualcuno, nel ristorante nel quartiere turistico di Plaka, ironizza con il cameriere:
«Prenditi questa mancia, è l'ultima in Euro, la prossima te la dò in dracme».
Molti altri parlano con passione di calcio, poco prima della partita decisiva della Grecia contro la Russia agli Europei.
Atene, alla vigilia di un voto decisivo per le sorti del Paese e forse dell'intera Eurozona, vive un «normale» sabato estivo con caldo, turisti, bar pieni.
La crisi, la disoccupazione, l'euro e il suo futuro, persino le decine di negozi chiusi che si incontrano passeggiando sembrano cose astratte, lontane.

Quello del 6 maggio era il voto della rabbia, questo è il voto dell'incertezza, della paura del futuro.
E quindi si ricorre al fatalismo, in questo sabato di riflessione e silenzio pre-elettorale:
«E che possiamo fare, sarà quel che sarà...», dice il negoziante Petros, «speriamo almeno di battere i russi!».

PRIMI EXIT POLL ALLE 18 (ORA ITALIANA)
Stasera alle 18 ora italiana, alla chiusura dei seggi, il mondo riceverà dai primi exit poll un'indicazione sulla scelta dei circa 9,8 milioni di greci chiamati alle urne. La battaglia - dagli esiti assai incerti, si parla di circa 700.000 elettori che non sanno cosa scegliere - si è ristretta tra Nea Dimokratia, la formazione di centrodestra guidata da Antonis Samaras, e Syriza, la formazione di sinistra portata alla ribalta dalla nuova stella della politica greca, il 37enne Alexis Tsipras.

I primi vogliono tenere in vita il Memorandum - l'intesa con la comunità internazionale che garantisce vitali prestiti ad Atene in cambio di durissime misure di austerità - pur ammorbidendolo.
I secondi, pur dichiarando di voler tenere il paese nell'Eurozona, vogliono cestinare il 'Mnimonio' (il memorandum in greco), sostituendolo con un Piano nazionale per la crescita e lo sviluppo che cancelli gran parte dei tagli invisi alla popolazione.

Chiunque vinca - gli ultimi sondaggi danno queste due formazioni testa a testa attorno al 25-30% -
sembra inevitabile che il voto produca un governo di coalizione più o meno allargata.


Un governo che dovrà come prima cosa decidere cosa fare del Memorandum:
secondo le condizioni dell'intesa con Ue, Bce e Fmi, entro il 30 giugno il Parlamento ellenico dovrà varare tagli per ulteriori 11 miliardi alla spesa pubblica.
Se questa condizione non sarà rispettata, l'Europa potrebbe bloccare la prossima tranche di aiuti:
un colpo micidiale per le casse semivuote dello Stato greco, che rischia di non avere liquidità sufficiente già nel mese di luglio.

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camillobenso
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

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Elezioni in Grecia, primi exit poll: testa a testa fra conservatori e sinistra
Prime indiscrezioni a urne aperte sugli exit poll: NeaDimokratia e Syriza intorno al 27%, i socialisti del Pasok terzi, vicini al 12%. Nella giornata due granate contro emittente Tv Skai, non esplose. Possibile consultazione dei leader europei dopo i risultati. Leggi la cronaca minuto per minuto

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 17 giugno 2012

Nelle elezioni in Grecia si profila un testa a testa tra i conservatori pro euro di NeaDimokratia e il partito di sinistra radicale Syriza, dato per favorito alla vigilia, dati intorno al 27% dai primi exit poll diffusi nonostante le urne siano aperte fino alle 18 (le 17 in Italia). I socialisti del Pasok sarebbero terzi, tra il 10 e il 12%. Il paese torna al voto un mese dopo le consultazioni del 5 maggio, che avevano restituito il tracollo dei due partiti storici, socialisti e conservatori, e un paese ingovernabile. Sul risultato di oggi sono puntati gli occhi dell’Europa e della comunità internazionale, e in particolare sull’atteggiamento che il futuro governo di un paese in crisi profonda avrà nei confronti dell’euro e degli accordi di salvataggio sottoscritti dall’esecutivo precedente con Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale.

Nella giornata elettorale si sono verificati diversi episodi di violenza. Una bomba a mano è stata lanciata nel primo pomeriggio contro la sede dell’emittente televisiva Skai, fuori Atene, ma non è esplosa. Una seconda granata, preannunciata telefonicamente da un anonimo, è stata ritrovata dalla polizia nel cortile dello stesso edificio. Nell’isola di Kos, invece, sono stati rubati i fucili da un commissariato di polizia.

LA CRONACA MINUTO PER MINUTO

18.30 - Secondo i calcoli sul sito delquotidiano Kathimerini, chiunque vinca con le percentuali indicate dagli exit poll (attorno al 30%) avrà circa 130 seggi in Parlamento. Questo, spiega il commentatore politico Nick Malkoutzis, rende il Pasok fondamentale per qualsiasi coalizione. La maggioranza che serve per governare è di 151 seggi su 300.

18.24 - Visto il margine sottilissimo tra Nea Dimokratia e Syriza, occorre ora aspettare il secondo exit poll previsto attorno alle 20 locali (le 19 in Italia), per avere un’idea più chiara del possibile risultato. I primi risultati ufficiali arriveranno attorno 20.30 italiane.

18.13 – ‘Alba dorata’ resta in Parlamento: per ora i neonazisti hanno ottenuto una percentuale di voti analoga a quella del 6 maggio (6,97%). Oggi avrebbero ottenuto tra il 6 e il 7,5% dei suffragi.

18.00 – Nuovi exit poll: testa a testa Nea Dimokratia-Syriza. Gli exit poll diffusi a urne ancora aperte dalle tv greche danno un testa a testa tra i conservatori di Nea Demokratia e la sinistra radicale di Syriza, accreditati intorno al 27%.

17.50 – L’ex premier Papandreou: uscire dall’euro sarebbe una “grande catastrofe”. L’uscita della Grecia dalla zona Euro sarebbe una “grande catastrofe” e non risolverebbe i problemi relativi “all’architettura dell’euro”. A dichiararlo è stato oggi l’ex premier ellenico George Papandreou che in un’intervista alla Bbc ha definito la Grecia “un precedente” nel quadro di un più vasto e profondo malessere nell’Eurozona. “L’Euro ci sta mantenendo nella stabilità. Lasciarlo significherebbe la fuga delle banche, un aumento dell’inflazione, forti riduzioni salariali ed un crollo del Pil di oltre il 20 per cento, sarebbe un grande catastrofe”.

17.24 – Possibile consultazioni leader europei dopo voto greco. Fonti europee non escludono una possibile consultazione tra leader europei, per analizzare l’esito del voto in Grecia. Secondo le fonti, è da attendersi una consultazione informale “a livello ulteriore” anche rispetto a quello di una conference call dell’Eurogruppo tra i ministri finanziari dell’eurozona.

17.16 – Ocse: “Piano salvataggio Grecia si può rinegoziare”. Se la rinegoziazione del piano di salvataggio da 130 miliardi “è la condizione per la Grecia per restare nell’euro e di andare avanti, ritengo che bisognerebbe fare un tentativo in questa direzione”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria a margine del G20 di Los Cabos che prendera’ il via domani.

16.53 – Primi exit poll, pro euro in testa. I conservatori pro-memorandum di NeaDimokratia otterrebbero intorno al 29%, secondo i primi exit poll che circolano in maniera non ufficiale sulle elezioni greche. Lo ha appreso l’agenzia Ansa da una fonte politica. Il partito di sinistra radicale Syriza sarebbe secondo al 26% e i socialisti del Pasok terzi, vicini al 12%.

16.52 – Dopo il voto riunione dei ministri finanziari dell’eurozona. Al termine delle operazioni di voto in Grecia, i ministri finanziari dell’eurozona si consulteranno in una conference call per analizzare l’esito delle elezioni. Lo hanno reso noto alcune fonti europee a Bloomberg, aggiungendo che in tarda serata, verso le 22.00, potrebbe essere diramata una nota ufficiale.

16.30 – Tv belga su elezioni in Grecia: Nea Dimokratia in testa. Secondo la tv belga Rbtf, i primi exit poll sulle elezioni greche darebbero in testa Nea Dimokratia (favorevole al rispetto degli accordo con l’Ue) di Antonis Samaras con il 29,6%, seguita dall’estrema sinistra (Syriza) di Alexis Tsipras (favorevole alla permanenza dell’euro, ma ritrattando le pesanti misure di austerity del piano di salvataggio da 130 miliardi di dollari della troika Ue-Bce-Fmi) al 27,9%. A seguire i socialisti del Pasok (pro austerity) di Evangelos Venizelos al 10%, la sinistra democratica (Dimar) al 6,3%; Indipendentisti Greci al 5,4%; i comunisti al al 5,4% (determinati ad abbandonare l’euro); l’estrema destra filo nazista di Alba Dorata 5%.
peanuts
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da peanuts »

Syriza e Nd testa a testa.
Spero vinca Syriza, ma se anche vincesse Nd non so se il premio di maggioranza basterebbe a fare un governo col Pasok, che crolla (avete distrutto un partito storico, inetti e incapaci... Bersani, capita la lezione? Dillo alla Bindi. Magari è la volta buona che raggiunge la binetti... inetti).
Io non voglio vedere i lavoratori greci massacrati da chi ha speculato e portato il paese al disastro con l'appoggio di Nd e Pasok.
I lavoratori lo dissero: noi i sacrifici li facciamo ma prima riprendiamoci i soldi da chi li ha rubati.
Ma questo non piace alla merkel, né a monti...
Cosa dovrei fare? Sperare che quei due abbiano i numeri per fare il governo per sentirmi meglio domani con le borse che volano (tutto da dimostrare, tra l'altro)?
No. Non speculerò sui guai degli altri, è uno SCHIFO.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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mariok

Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da mariok »

Non esageriamo! In realtà lo stesso Tsipras ha fatto negli ultimi giorni dichiarazioni più "moderate", lasciando chiaramente intendere che comunque il suo obbiettivo è di tenere la Grecia in Europa. Ovviamente cercando di spuntare condizioni più eque per il salvataggio.

Secondo me è stato un errore lasciar passare l'immagine di Syriza come quella di un partito estremista che avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza dell'euro. Un'immagine creata ad arte dai conservatori europei e sponsorizzata dalla Merkel.

A farne le spese sarà, come forse è giusto, soprattutto il Pasok, che avrebbe dovuto presentarsi alle elezioni con una forte intesa con Tsipras, in modo da dare garanzie sotto entrambi gli aspetti: quello di non far piombare la Grecia nel baratro della bancarotta e contemporaneamente di non accettare supinamente le vessazioni della troika.

Compito non facile, ma che solo un centrosinistra saldo ed unito avrebbe potuto tentare credibilmente.

Ma a quanto pare il destino della sinistra è sempre quello di spaccarsi nei momenti decisivi.

Speriamo che il popolo greco non debba pagare un prezzo troppo alto.
camillobenso
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da camillobenso »

SFIDA TRA ANTONIS SAMARAS E ALEXIS TSIPRAS
Grecia, primi dati reali: conservatori pro-euro al 29%. Con i socialisti la maggioranza c'è
A Nuova Democrazia e Pasok con quasi 160 seggi. La sinistra radicale di Syriza a quota 72. I risultati definitivi attesi nella notte


http://www.corriere.it/esteri/12_giugno ... 2c0c.shtml
shiloh
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da shiloh »

Grecia, vincono i conservatori
Samaras: "Greci hanno scelto l'Europa"


"Governo al più presto, rispetteremo gli impegni"
afferma il leader di Nea Dimokratia, che vince il duello con la sinistra radicale di Syriza.
Il leader socialista Venizelos rilancia:
"Governo di corresponsabilità a quattro partiti".
Ma il radicale Tsipras lo gela:
"Governo senza di noi".
In Parlamento anche indipendentisti, Alba Dorata, la sinistra moderata di Dimar, i comunisti del Kke.

sinistra radicale di Syriza, pur ammettendo la sconfitta, non entrerà nel governo guidato da Nea Dimokratia.
Lo ha affermato il leader Alexis Tsipras che ha chiamato al telefono Samaras per congratularsi subito dopo i primi risultati del voto.
Lo ha reso noto il portavoce di Tsipras, Panos Skourletis

Vincendo le elezioni, i conservatori ottengono i 50 seggi del premio di maggioranza.
Al momento, Nea Dimokratia avrebbe 130 seggi, Syriza 70 e il Pasok 34.
Conservatori e socialisti, insieme, avrebbero dunque la maggioranza dei seggi sui 300 disponibili in Parlamento.

http://www.repubblica.it/esteri/2012/06 ... ref=HREA-1
peanuts
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da peanuts »

Allora, non è mia abitudine nascondermi e non cambio idea da un giorno all'altro come segaioli e discharichini.
Ops, dimenticavo anche la bindi. Scusa tanto. Sappi che mi fai venire il voltastomaco. Tanto per ricordartelo. Vattene con la binetti, visto che come si propone di fare un passo avanti ne fai 4 indietro.

Insomma. Sono deluso.
Oggi era la grande occasione. L'occasione di sfasciare tutti i muri che ci stanno costruendo attorno. Non ho pensato che Syriza potesse avere la maggioranza assoluta, ma ho sperato che non la avessero nd e pasok, gli uni che hanno fatto disastri e gli altri che non li hanno corretti, anzi... pappa e ciccia. Complimenti. Mi ricordate un certo partito italiano che sta autodistruggendosi. E forse è un bene.
Invece, pare che nd e pasom abbiano i numeri. Di poco, ma li hanno.
Ora, la distruzione dello stato sociale, del lavoro statale, delle pensioni, dei diritti, saranno portati avanti.
Oh, me lo immagino domattina.
Borse in forte rialzo. Rendimenti che scendono. Spread che crolla.
Domani. Un po' come le prime due ore il giorno dopo l'annuncio del prestito-farsa alle banche spagnole. Poi sappiamo com'è andata.
Dopodomani ricominceranno gli attacchi verso di noi. E fra non molto, anche qui verremo massacrati dai bocconiani con la complicità della discarica, della vecchia dc e del pd. Pd. Più che partito democratico, beh, ci vedrei bene due parole per un totale di 8 lettere. Ops, scusa tanto bindi. Anzi, no. Divertiti con i tuoi amici dello ior, finché puoi. Non manchi mai alle loro riunioni strappalacrime. Tacci vostra.
Sono deluso e avvilito.
I greci potevano dare un ceffone a un sistema che non regge più e che ci sta portando al fallimento.
A questo punto, prima che succeda il disastro anche da noi:
1) che monti cada il prima possibile. Domani, magari. Presto. E nessuno mi associ a quegli ipocriti di merda vestiti di verde che quando stavano con il caimano massacravano i lavoratori e i pensionati e adesso se ne preoccupano. Sono stato chiaro? Credo di sì. Benone.
2) che entro pochi giorni, e dico POCHI, il pd si dissoci dai bocconiani. E' l'ultima possibilità. L'ultimo treno.
3) che usciamo dall'euro e svalutiamo. Ok, un trauma per tutti. Poi, pian piano, ci si riprende, partendo dalle esportazioni. Useremo di più i mezzi pubblici. Emiri e sceicchi si mettano i pozzi di petrolio dove sanno. Zozzoni. Voi e quegli altri esaltati in egitto, i fratelli musulmani, ma suicidatevi tutti quanti. Fratelli un caXXo.
4) Che, se il pd non si decide a finirla coi bocconiani. facciano un'alleanza Idv, Sel e M5S (difficile, Grillo è incazzato nero con vendola e per qualche verso ha pure ragione, a essere sinceri). Ci si prende la maggioranza e si sfonda tutto e tutti. La fornero ai lavori socialmente utili, per prima cosa.

Io non ho NESSUNA intenzione, domani, di sentirmi più sollevato. Non se ne parla.
Mercati, spread, bond, eurobond. Basta. Facciamola finita.
Bersani, ti dò una settimana, poi è Grillo, è Di Pietro, è Vendola se fa pace con Grillo.
E farò di tutto per farvi perdere voti. Garantito.
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da peanuts »

Postilla.
Proporrei di togliere la foto in alto a sinistra.
Quella roba, salvo sorprese, non esiste più.
Le bandiere del pd cominciano a stonare parecchio.
Mettiamoci Snoopy con un cartello in mano: "Adesso basta sul serio".
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

Messaggio da shiloh »

peanuts ha scritto:Postilla.
Proporrei di togliere la foto in alto a sinistra.
Quella roba, salvo sorprese, non esiste più.
Le bandiere del pd cominciano a stonare parecchio.
Mettiamoci Snoopy con un cartello in mano: "Adesso basta sul serio".

apparte che volenti o nolenti,
senza il PD ,
la sinistra non vincerà mai le elezioni e questo è un fatto incontestabile...
e mi pare che anche le elezioni in Grecia siano un esempio fresco fresco,
apparte ciò:
in democrazia ogni popolo sceglie il governo che si merita.
se i Greci hanno voluto la destra...ora che se la godano.
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