Renzi

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: Renzi

Messaggio da camillobenso »

lucfig ha scritto:Il problema che allora c'era il PCI ...

E adesso?

Non c'è più nulla, caro lucfig.

Stamani, ad Agorà, ci è arrivato anche il micione micione (Marcello Sorgi), oltre ad altri.

Bersani, che è il più rappresentativo della minoranza dem, non può fare più nulla.

Non può andare né avanti, né indietro.

Non che Renzi sia particolarmente astuto od autorevole.

Ma perché si sono incartati da soli, e non sanno come venirne fuori.

Poi stamani altra tegola.

Negli arrestati del Pd di Ischia, i Tg hanno fatto un accenno a D'Alema e Italianieuropei.
soloo42001
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Re: Renzi

Messaggio da soloo42001 »

Bersani, che è il più rappresentativo della minoranza dem, non può fare più nulla.
Non può andare né avanti, né indietro.

Bersani ha avuto la sua occasione nel 2011.
Quando ha deliberatamente scelto di non contrastare Monti e il suo disegno liberista si è bruciato da solo.

Adesso col senno di poi si capisce che in realtà era a capo del PD come sorta di uomo di paglia.
In realtà dietro c'erano gruppi d'interesse di centro e di sinistra interessati solo a stare al governo ad ogni costo.


soloo42001
Rom
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Re: Renzi

Messaggio da Rom »

camillobenso ha scritto: Craxi e il format dell’uomo solo al comando
di Antonio Padellaro

L’ultima volta che parlai con Bettino Craxi era il 1998 e lavoravo all’Espresso.
...
Infine i conti con se stesso e una frase che suona come epitaffio: “Io non conosco la felicità.
La mia vita è stata una corsa a ostacoli, e non mi sono mai fermato per dire a me stesso ora sei un uomo felice. Bettino Craxi”.
Un bell'articolo, di quelli che è capace di scrivere Padellaro.
Basterebbero un paio di questi articoli per riempire un forum come il nostro di pensieri e parole.
La figura di Craxi esce da questo racconto con una drammatica e allo stesso tempo realistica epicità, la stessa che avvolge personaggi di quegli anni, come Luciano Lama e Berlinguer, e del periodo pre e post-bellico, dei quali abbiamo poco più di quella foto in cui siedono a Yalta, per riscrivere la geografia del mondo.
Più che considerazioni politiche o sociologiche in senso stretto, mi viene in mente un fatto di linguaggio: l'importanza del racconto.
Del racconto scritto, lo stile del quale solo un giornalista come Gianni Minà ha saputo raccogliere, traducendolo in linguaggio televisivo.
In questo senso Craxi è stato l'ultimo a poter essere raccontato da un articolo come questo di Padellaro, prima cioè che la politica diventasse uno spettacolo frammentato dai palinsesti televisivi, e assumesse il linguaggio dei talkshow: a paragone dei D'Alema e dei Casini, dei Fini e dei Berlusconi, Bettino Craxi l'abbiamo visto poco o niente in TV - simile, in questo, a certi miti dello sport, compreso il calcio, prima che arrivasse la paytv, i Puskas, i Gento, i Di Stefano, Sivori e Manfredini, Ghiggia e Giggirriva, Bobby Charlton, Tommy Smith, Zatopek, Owens, Piola, Bartali e Anquetil.
E mi viene in mente, molto persuasiva, l'annotazione di Horkheimer, che più o meno dice "c'era un tempo in cui gli intellettuali s'inchinavano al trono, mentre con i loro racconti ne minavano il potere, mentre adesso vanno a pranzo insieme con i potenti e gli danno del tu, e ne diventano servi, rafforzandone il potere".
Eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati. Eravamo bandiere rosse. E avevamo ragione.
erding
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Re: Renzi

Messaggio da erding »

RicorRenzi

Mi sono messa a leggere il giornale:

"Arriva al governo nominato dal Quirinale senza passare per le elezioni.
È il più giovane presidente del Consiglio della storia d'Italia (ha solo 39 anni).
È diretto fino alla sgradevolezza, tattico e volitivo al tempo stesso.
Dice che vuole fare una rivoluzione.
È appoggiato dai poteri forti, editori di giornali e dalla finanza che conta.
Odia vecchie e superate categorie come destra e sinistra.
Vuole fare in fretta una riforma elettorale maggioritaria che lo blindi in Parlamento."

Non mi sono accorta di nulla finché non ho guardato la data: 30 ottobre 1922.

http://contropiano.org/articoli/item/22223
camillobenso
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Re: Renzi

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:RicorRenzi

Mi sono messa a leggere il giornale:

"Arriva al governo nominato dal Quirinale senza passare per le elezioni.
È il più giovane presidente del Consiglio della storia d'Italia (ha solo 39 anni).
È diretto fino alla sgradevolezza, tattico e volitivo al tempo stesso.
Dice che vuole fare una rivoluzione.
È appoggiato dai poteri forti, editori di giornali e dalla finanza che conta.
Odia vecchie e superate categorie come destra e sinistra.
Vuole fare in fretta una riforma elettorale maggioritaria che lo blindi in Parlamento."

Non mi sono accorta di nulla finché non ho guardato la data: 30 ottobre 1922.

http://contropiano.org/articoli/item/22223

E' da ieri che non riesco a trovare il recente filmato di Crozza che sostiene che dopo l'Italicum l'Italia si accorgerà a cosa serviva.

Ad aumentare il suo potere personale e cancellare ogni tipo di opposizione.

Gli italiani sono masochisti, fascisti, menefreghisti o cos'altro?????
Maucat
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Re: Renzi

Messaggio da Maucat »

camillobenso ha scritto:
erding ha scritto:RicorRenzi

Mi sono messa a leggere il giornale:

"Arriva al governo nominato dal Quirinale senza passare per le elezioni.
È il più giovane presidente del Consiglio della storia d'Italia (ha solo 39 anni).
È diretto fino alla sgradevolezza, tattico e volitivo al tempo stesso.
Dice che vuole fare una rivoluzione.
È appoggiato dai poteri forti, editori di giornali e dalla finanza che conta.
Odia vecchie e superate categorie come destra e sinistra.
Vuole fare in fretta una riforma elettorale maggioritaria che lo blindi in Parlamento."

Non mi sono accorta di nulla finché non ho guardato la data: 30 ottobre 1922.

http://contropiano.org/articoli/item/22223

E' da ieri che non riesco a trovare il recente filmato di Crozza che sostiene che dopo l'Italicum l'Italia si accorgerà a cosa serviva.

Ad aumentare il suo potere personale e cancellare ogni tipo di opposizione.

Gli italiani sono masochisti, fascisti, menefreghisti o cos'altro?????
Semplicemente stupidi... :(
camillobenso
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Re: Renzi

Messaggio da camillobenso »

Def, Brunetta (Fi): “Renzi promette niente tagli, né aumenti di tasse? E chi è Mandrake?”

VIDEO
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... ke/358261/


“Bozze e linee guida. Finora si è discusso del Def sul nulla. Renzi dice che eliminerà le clausole di salvaguardia da 16 miliardi di euro, che non metterà nuove tasse e che non farà tagli. Ma chi è Mandrake?”. Sarcastico il commento di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, sul Documento di Economia e Finanze che il governo, dopo averne presentato le linee guida negli scorsi giorni, ufficializzerà domani. Poi Brunetta commenta la chiusura alle modifiche della legge elettorale e le bolla come “inaccettabili”. L’ipotesi del voto di fiducia sull’Italicum viene, quindi, definito da Brunetta “al limite del colpo di Stato. Noi ci opporremo e ci rivolgeremo al presidente della Repubblica”

di Manolo Lanaro
aaaa42
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Re: Renzi

Messaggio da aaaa42 »

Anatomia del renziano che si dice di sinistra
Posted by Essere Sinistra



di Riccardo ACHILLI

Per lavoro devo operare con giovani super renziani. Il contatto con loro conferma le mie opinioni con evidenze oggettive, al di là della mia assoluta idiosincrasia soggettiva nei loro confronti. Questa è gente nata negli anni Settanta, insieme a me o poco dopo di me, o nei primi anni Ottanta. Sono cresciuti negli anni del benessere e del riflusso ideologico (o forse sarebbe stato meglio usare il termine medico di “reflusso”, invece che “riflusso”, rende di più l’idea).

I loro educatori, genitori e professori, sono ex sessantottini protagonisti della degenerazione dei valori della sinistra tipica del ’68: da un’idea di lotta di classe ad un’idea generica di lotta contro ogni tipo di autorità, da un’idea di collettività ad una liberale idea di autorealizzazione dell’individuo, e un anelito confuso quanto bruciante verso un concetto totalizzante, e quindi in realtà regressivo, della libertà.

Che spesso, diciamolo pure, ha fatto di loro dei pessimi genitori, incapaci, in nome della responsabilità familiare, di resistere alle tante tentazioni della società liberista e liberalizzata degli ultimi trent’anni. E nella loro vita professionale ne ha fatto dei pescecani assetati di successo e denaro, come veicoli per ottenere l’agognata liberazione personale.

Hanno insegnato ai loro figli che il concetto di sinistra non è una visione del mondo ed un impegno militante, ma è un “mood”, un sentimento o un atteggiamento, basato sui principi di quella sinistra sessantottina: un pacifismo di maniera, l’idea della libertà personale (che è l’esatto contrario della liberazione sociale che la sinistra cerca di ottenere) tramite l’autorealizzazione dell’individuo, che per essere tale deve collocarsi in una società a due dimensioni: i diritti civili e le opportunità personali.

Quindi per loro è naturale pensare che una società di sinistra sia una società che deve crescere economicamente, per generare le opportunità, e che quindi deve essere efficiente, e la competizione rappresenta l’incentivo all’efficienza. Ed al contempo deve massimizzare i diritti, per consentire a tutti di avere un canale di autorealizzazione personale.

Non li sfiora, non li può sfiorare, perché non soo stati educati a pensare così, una visione collettiva e strutturale, che antepone alle libertà formali ed a quelle individuali la liberazione collettiva dallo sfruttamento, dalla fame, dalla miseria, dall’ignoranza, dalla non identificazione data dalla disoccupazione o dalla precarietà esistenziale.

Tutte queste cose li infastidiscono, sfrugugliano quella coscienza che da sempre hanno represso. Ma perché ti lamenti se sei povero, se sei disoccupato, se sei precario? Io ti do le opportunità di uscire dal tuo stato.

Eccoti la borsa di studio per laurearti se sei meritevole, e l’Erasmus per cercarti una sistemazione all’estero. Tò: beccati anche il tirocinio formativo in azienda (gratis).

Se poi non ce la fai, allora è colpa tua. Non capiscono il nesso fra la religione dell’opportunità meritocratica e l’individualismo metodologico che distrugge i legami sociali ed umani.

Non capiscono che l’opportunità, la libertà individuale, il diritto personale, hanno un senso in una società dove si è prodotta la liberazione sostanziale dallo sfruttamento materiale, altrimenti sono orpelli che si indossano per nascondere la povertà, l’angoscia, l’impotenza. Nessuno glielo ha insegnato.

Finirà questa fase, molti di loro saranno stati soltanto usati, e finiranno per essere dei dropout, questa è la verità. Ed essendo cresciuti in una religione di benessere materiale, non riusciranno a vivere senza lo smartphone, o le vacanze a Sharm El Sheik.
iospero
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Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: Renzi

Messaggio da iospero »

da ciwati

Senza primarie

Vanni mi segnala due affermazioni vagamente in contraddizione tra loro:

“Primarie sempre e comunque, questa è la nuova politica che ci chiedono i cittadini per dare un vero segnale di cambiamento e partecipazione nel rapporto con le istituzioni”. Matteo Renzi, 6 aprile 2013.

“Dipendesse da me, la stagione delle primarie sarebbe finita”. Matteo Renzi, 16 giugno 2015.

La frase che dice tutto, sostiene Vanni, è la seguente: “Senza primarie, avremmo vinto in Liguria, a Venezia, altrove”.

A me un po’ dispiace per i molti amici che credono ancora nel Pd. Perché dopo il programma, si butta via – quasi con fastidio – anche lo strumento politico fondamentale, da cui è nato il Pd e peraltro anche il governo attualmente in carica (le primarie sostituirono artatamente le elezioni).

È proprio vero: al di là del Renzi 1 e 2 nella narrazione gramelliniana (due Renzi che si confondono), il Pd non c’è più. Né l’1, né il 2. C’è un partito diverso, fondato sull’Italicum e sulla figura personale del premier. Che cambiaverso essa stessa.
camillobenso
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Re: Renzi

Messaggio da camillobenso »

BANDIDOS


Scuola, il ricatto di Renzi: “Assunzioni?
Con 3mila emendamenti quest’anno niente”

“E’ conseguenza delle scelte dell’opposizione”. Intanto i renziani chiedono il ritiro delle proposte di modifica alla riforma. Rifiutando la separazione tra l’iter della “Buona scuola” e le stabilizzazioni
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