Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Inviato: 05/02/2013, 8:44
di Marta Serafini
Essere accreditati dai sondaggi come il primo partito tra i giovanissimi, in un periodo storico in cui ai giovani la politica sembra interessare davvero poco, non era una sfida semplice. Eppure il Movimento Cinque Stelle c’è riuscito. Certo, bisogna vedere se le proiezioni degli Istituti di ricerca corrisponderanno alla realtà. E soprattutto bisogna vedere se i proclami fatti durante lo Tsunami tour (leggi, ad esempio, quello sul reddito di cittadinanza), reggeranno alla prova dei fatti. Ma sta di fatto che Grillo sembra essere l’unico politico italiano in questa campagna elettorale in grado di usare un linguaggio che raggiunga i giovani. Di destra e di sinistra.
A spiegare le ragioni di questo ipotetico successo è Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna per il M5s. Trentacinque anni, un passato da fotografo e da volontario di Amnesty International, è considerato uno degli uomini più vicini a Grillo e Gianroberto Casaleggio. Bugani non si è candidato alle politiche (il regolamento del M5S glielo vieta) ma è tra quelli che più in questi mesi hanno lavorato per fare arrivare il M5S in Parlamento.
“Non mi stupiscono questi dati: abbiamo usato mezzi di comunicazione vicini ai giovani. La rete, il blog, i forum. Stiamo parlando di una generazione che si è da sempre informata sul web e che non si è fatta lobotomizzare troppo dalla televisione”, spiega.
( che poi sia dipendente a livelli più o meno patologici dal web è dato trascurabile ndA)
Niente sorprese, dunque, se tra gli under 23 i Cinque Stelle sono dati al 30%. Oltre la comunicazione ci sono anche i contenuti. “Il Movimento ha deciso di puntare sulla lotta agli sprechi: tagliamo i rimborsi elettorali, gli stipendi da favola, i rimborsi da capogiro e usiamo quei soldi per dare ai giovani un minimo di sicurezza”, sottolinea ancora Bugani.
Così se Berlusconi annuncia che rimborsando l’Imu rivolgendosi a un elettorato più adulto (quello che appunto possiede una casa), il comico genovese grida dal palco proponendo a gran voce il reddito di cittadinanza. Populisti entrambi? Forse. Ma la capacità di un politico è anche saper comprendere quali sono le esigenze più importanti degli elettori. E sicuramente il tema del lavoro è fondamentale per i più giovani, che si trovano davanti solo precariato e disoccupazione.
Va detto però che in molti hanno già spiegato come né i proclami di Berlusconi né quelli di Grillo siano realizzabili per motivi economici e fiscali:
“Per quanto riguarda il programma del Movimento Cinque Stelle staremo a vedere, ma solo Grillo è stato in grado di comprendere una cosa fondamentale”, avverte Bugani. E sarebbe? “I giovani di oggi vedono i genitori che faticano ad arrivare a fine mese. E’ una generazione per forza di cose più consapevole di ciò che accade nella società. E non solo. I ragazzi esigono che la classe politica non sperperi più un centesimo e che si preoccupi di più del loro futuro invece di pensare solo a se stessa e al presente”.
In piazza a seguire Grillo non ci sono però solo i ventenni. Tanti 60enni, 70enni si stanno avvicinando ai grillini. Nipoti e nonni, insieme dalla stessa parte? “Già, è questo il dato che più ci sorprende. In questi giorni a Bologna e in Emilia abbiamo visto tante donne e uomini tra i 60 e i 70 . Elettori del Pd che magari hanno fatto anni di Feste dell’Unità e che ora si sono stufati di sentirsi presi in giro”.
risulta che stiamo cedendo punti a m5s nelle regioni rosse?
Insomma, vedremo il risultato elettorale. E vedremo se un movimento nato su internet, per volontà di un comico e di un consulente di comunicazione sarà in grado una volta entrato in Parlamento di portare avanti le istanze di una fetta di popolazione che non ce la fa davvero più.
Essere accreditati dai sondaggi come il primo partito tra i giovanissimi, in un periodo storico in cui ai giovani la politica sembra interessare davvero poco, non era una sfida semplice. Eppure il Movimento Cinque Stelle c’è riuscito. Certo, bisogna vedere se le proiezioni degli Istituti di ricerca corrisponderanno alla realtà. E soprattutto bisogna vedere se i proclami fatti durante lo Tsunami tour (leggi, ad esempio, quello sul reddito di cittadinanza), reggeranno alla prova dei fatti. Ma sta di fatto che Grillo sembra essere l’unico politico italiano in questa campagna elettorale in grado di usare un linguaggio che raggiunga i giovani. Di destra e di sinistra.
A spiegare le ragioni di questo ipotetico successo è Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna per il M5s. Trentacinque anni, un passato da fotografo e da volontario di Amnesty International, è considerato uno degli uomini più vicini a Grillo e Gianroberto Casaleggio. Bugani non si è candidato alle politiche (il regolamento del M5S glielo vieta) ma è tra quelli che più in questi mesi hanno lavorato per fare arrivare il M5S in Parlamento.
“Non mi stupiscono questi dati: abbiamo usato mezzi di comunicazione vicini ai giovani. La rete, il blog, i forum. Stiamo parlando di una generazione che si è da sempre informata sul web e che non si è fatta lobotomizzare troppo dalla televisione”, spiega.
( che poi sia dipendente a livelli più o meno patologici dal web è dato trascurabile ndA)
Niente sorprese, dunque, se tra gli under 23 i Cinque Stelle sono dati al 30%. Oltre la comunicazione ci sono anche i contenuti. “Il Movimento ha deciso di puntare sulla lotta agli sprechi: tagliamo i rimborsi elettorali, gli stipendi da favola, i rimborsi da capogiro e usiamo quei soldi per dare ai giovani un minimo di sicurezza”, sottolinea ancora Bugani.
Così se Berlusconi annuncia che rimborsando l’Imu rivolgendosi a un elettorato più adulto (quello che appunto possiede una casa), il comico genovese grida dal palco proponendo a gran voce il reddito di cittadinanza. Populisti entrambi? Forse. Ma la capacità di un politico è anche saper comprendere quali sono le esigenze più importanti degli elettori. E sicuramente il tema del lavoro è fondamentale per i più giovani, che si trovano davanti solo precariato e disoccupazione.
Va detto però che in molti hanno già spiegato come né i proclami di Berlusconi né quelli di Grillo siano realizzabili per motivi economici e fiscali:
“Per quanto riguarda il programma del Movimento Cinque Stelle staremo a vedere, ma solo Grillo è stato in grado di comprendere una cosa fondamentale”, avverte Bugani. E sarebbe? “I giovani di oggi vedono i genitori che faticano ad arrivare a fine mese. E’ una generazione per forza di cose più consapevole di ciò che accade nella società. E non solo. I ragazzi esigono che la classe politica non sperperi più un centesimo e che si preoccupi di più del loro futuro invece di pensare solo a se stessa e al presente”.
In piazza a seguire Grillo non ci sono però solo i ventenni. Tanti 60enni, 70enni si stanno avvicinando ai grillini. Nipoti e nonni, insieme dalla stessa parte? “Già, è questo il dato che più ci sorprende. In questi giorni a Bologna e in Emilia abbiamo visto tante donne e uomini tra i 60 e i 70 . Elettori del Pd che magari hanno fatto anni di Feste dell’Unità e che ora si sono stufati di sentirsi presi in giro”.
risulta che stiamo cedendo punti a m5s nelle regioni rosse?
Insomma, vedremo il risultato elettorale. E vedremo se un movimento nato su internet, per volontà di un comico e di un consulente di comunicazione sarà in grado una volta entrato in Parlamento di portare avanti le istanze di una fetta di popolazione che non ce la fa davvero più.