quo vadis PD ????

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erding
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da erding »

Ho seguito Omnibus e il dibattito con Renzi.

Devo dire che mi è piaciuto.

Resto convinto che l'abboccamento con Berlusconi e l'incontro con gli industriali
a porte chiuse sono cose imperdonabili.

Al di là di questo, stamane è apparso deciso, (guascone?) chiaro, quindi... onesto.

Il voler dare una risposta all'esigenza di discontinuità, seppur riconoscendo il rischio che ciò comporta, è da apprezzare.

La sua risolutezza è solo apparente? Chi può dirlo?
Tra il dire ed il fare...

Se mai vincerà le primarie, solo dopo, ne vedremo... delle belle.

Detto ciò se andrò a votare le primarie voterò Vendola però avrò qualche pregiudizio in meno su Renzi, mi è parso, sulle cose da fare, più o meno condivisibili, più esplicito di Bersani.
Gli va riconosciuto l'onore delle armi.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Visti da lontano…..da molto lontano

Renzi fa da apripista per quando poi arriverà Civati come segretario.
amadeus


Due o tre giorni prima annunciare la sua candidatura precox alla segreteria del Piddì, sui Tiggì è passato un breve commento di uno sconsolato Pippozzo Civati: <<Nei partiti non c’è democrazia,…….neppure nel mio…>>.

Tardiva ammissione, ma non di poco. Finalmente è arrivata una verità che conoscevamo da tanto tempo.

Adesso la Bocca della verità non c’è l’ha solo Roma (http://it.wikipedia.org/wiki/Bocca_della_Verit%C3%A0 ) ma ce l’avemo pure noi a Milano.

Questa è tutto fuori che una democrazia.

E’ una oligarchia,
una pallocrazia,
una fallocrazia,
una furbocrazia,
una ladrocrazia,
una pornocrazia,
ma soprattutto...
una merlocrazia,

ma mai una democrazia.

Poi 7 giorni fa abbiamo letto sui quotidiani che Pippo Civati ha deciso che si candiderà alla segreteria dei defunti.

Però ci stava anche la motivazione. La sua intenzione era quella di candidarsi alla Regione Lombardia. Altro segno di maturità, quello di fare le cose per gradi ed acquisire esperienza diversamente da Renzi, che stabilisce come Silviolo, in conto proprio, che dalle elementari può passare direttamente ai master universitari.
Eh, quando s’è sgeni s’è sgeni, un cè sta nulla da fare.

Ma il Piddì romano gli ha preferito Ambrosoli.

La politica per i merli continua.

Pippozzo è di sinistra, troppo di sinistra per il Nazareno democristiano.

Quando la settimana scorsa i quotidiani hanno annunciato la possibilità che Ambrosoli si candidasse hanno anche aggiunto che guarda più all’Udc che a Vendola.

Un altro candidato bruciato che mi terrà lontano dalle urne. Ambrosoli è certamente una candidatura apprezzabile a cui avrei dato volentieri il voto. Ma io non sono democristiano e non intendo esserlo.

Cosa sia il futuro dei defunti è facile prevederlo. Basta rivedere le dichiarazioni dei democratici [cristiani] compreso Gentilò alla convention di Montizemolo.

Palermo,
Milano,
forse anche nelle Marche e nel Lazio.

Comunque la meta è Roma 2013.
http://www.youtube.com/watch?v=DHQEg2lcyzo

A questo punto Pippozzo si è rotto e ha deciso di correre per la segreteria.

Questo però non significa che ci sia un accordo con Renzi.

Se Renzi perde Pippozzo correrà ugualmente per la segreteria.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

(spero che lo Zione non se la prenda se ho tagliato qualche parte...l'ho fatto solo per non rendere il post eccessivamente lungo)

shiloh


Un te preoccupà, so' troppo vecchio pe' ste cose......
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Visti da lontano…..da molto lontano - 2

Un vecchio detto italiano recita :

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

E' un proverbio inteso a ricordare che, prima o poi, si pagano le cattive azioni compiute e che, prima o poi, dovremo affrontare le difficoltà rimandate.

Il Pds e poi Ds non ha mai fatto politica perché o con le buone o con le cattive, il duca conte marchese del Grillo (Parente?) Max, ha convinto i suoi che non serviva fare politica, basta gestire il potere come ha fatto la Dc per mezzo secolo. Finalmente nel 1996 per i compagnucci della parrocchietta, a secco dal 1947, si sono aperte le porte delle stanze dei bottoni e dei bottini. E adesso chi le molla più?

Come per la vecchia Balena bianca che è stata in grado di governare con un monocolore, e ha mantenuto il potere sufficientemente a lungo associando partiti, il Mazzarino romano, ha scelto questa strada.

Solo, che la Dc era un’altra cosa come pure le sue origini. Ha messo fianco a fianco un’anguria e una cipolla pensando che ne scaturisse un arancino. Solo che fallita la mission nessun ha voluto ammetterlo.

Hanno tirato a campare per 5 anni come i carbonari e adesso sta arrivando l’ora del big bang.

semmai dovesse vincere le primarie la squadra di governo la sceglie lui e già sarebbe una "rottamazione", o no?

Amadeus


RENZI LO MANDIAMO IN “VACCA” –
IL DIRETTORE DELL’ISTITUTO GRAMSCI, BEPPE VACCA, NON CI STA A DEPORRE FALCE E MARTELLO: “SE VINCE IL ROTTAMATORE LO ESPELLIAMO IN 2 MESI. VI PARE CHE OGGI, CON LA CATASTROFE DELLA SECONDA REPUBBLICA, IO DEVO DISCUTERE DI RENZI? DOPO LE PRIMARIE SI FA UN CONGRESSO, CON UN ESERCIZIO DI LEADERSHIP REALE ANCHE PERCHÉ L’OPPOSIZIONE INTERNA NON SUPERA IL 15%. GRILLO? È IL PRODOTTO DI 20 ANNI DI FINTA DEMOCRAZIA”…

Wanda Marra per il "Fatto quotidiano"

"Un partito nuovo? Mi sembra una castroneria che D'Alema non può aver detto. Perché se le primarie le vince Renzi si farà una lotta politica. Con un regolamento di conti in un congresso. È chiaro che un segretario della statura di Renzi il Pd lo espelle rapidamente". Parola di Beppe Vacca, direttore dell'Istituto Gramsci, ex deputato comunista, da sempre vicino a Massimo D'Alema ed esponente di spicco della cosiddetta école barisienne.

Quindi, è il partito vecchio che si farebbe nuovo?
Non mi faccia dire cose diverse da quelle che le sto spiegando. Di fatto si aprirebbe un congresso, e lui non ha il controllo dei delegati. Quando un segretario è inadeguato, il partito lo espelle. La storia della sinistra dopo l'89 è ricca di esempi.

Quali?
Mi risulta che i segretari dei Ds e del Pd siano stati sempre prima o dopo fatti fuori.
Non si può dire fatti fuori. I segretari sono sempre stati votati e non votati secondo procedure normali in un partito. Ma un corpo complesso rivela l'inadeguatezza del leader.

Secondo lei, dunque, se ne va lui?

Lo scenario è questo, se poi se ne va è un problema suo. Renzi in un partito grande e complesso, seppure acerbo, non regge due mesi.
Dunque, è per la lotta nel partito?
Sono un militante del Pd, vecchio, non voglio incarichi, ma farei una battaglia politica contro un leader inadeguato. Renzi non è in grado di fare il segretario. E poi, figuriamoci il premier.


Con D'Alema vi siete sentiti?

Vede, siamo come fratelli: io sono il fratello maggiore, lui il fratello minore. Ci sentiamo tre, quattro volte l'anno, ma sappiamo di pensarla allo stesso modo. Sostanzialmente il pensiero politico ha varie matrici con due capostipiti: quella kantiana, che legge il mondo come dovrebbe essere e quella hegeliana, il realismo politico. Io e D'Alema, che siamo di questa seconda matrice, ragioniamo alla stessa maniera. Non c'è bisogno di sentirsi.

Quindi ha condiviso le scelte e gli atteggiamenti di D'Alema nell'ultima settimana?
Certamente. Non solo non poteva, ma non doveva fare altro.

È giusto che rimetta il mandato se vince Bersani e dia battaglia se vince Renzi?
Non è cosa diversa da quello che dico io. Dopo le primarie si fa un congresso, con un esercizio della leadership reale, non la ricerca di consenso per le primarie, che è cosa di un momento.
Ma voi il congresso lo chiedereste anche prima delle elezioni?
È necessario, per la salute dell'Italia.

Non le pare che comunque i partiti siano completamente delegittimati?

Ma manco per niente. Il Pd è al 30% e cresce di giorno in giorno. Anche se la crisi generale di legittimazione è tale che noi siamo stati costretti a fare le primarie. La sinistra una sua definizione ce l'ha. L'epicentro del terremoto è a destra, che è completamente crollata. Oggi con la catastrofe della Seconda Repubblica, io devo discutere di Renzi?

Cosa pensa di Grillo?

Quello che ho detto di Renzi vale anche per lui. All'ennesima potenza. È la stessa musica, il prodotto di 20 anni di finta democrazia. Con la crisi della prima Repubblica il sistema dei partiti è esploso e la risposta è stata insufficiente.

Il Pd sta con D'Alema?

D'Alema sta sulle posizioni di Bersani, che ha vinto le primarie con poco più del 50% ma oggi l'opposizione interna non sta sopra il 15.
Beh, per essere così poca fa una bella confusione.
Il fatto che faccia rumore non vuol dire niente. Il punto è cosa è capace di costruire.

Cosa pensa della rottamazione?
Ma lei mi vuol proprio far incazzare?

Ma perché? In fondo è uno scontro di culture, una guerra tra vecchi e giovani.
La guerra si fa ai paesi nemici. In politica si parla di avversari. Uno che inalbera la bandiera della rottamazione si considera un nemico, un nemico interno. Neanche De Gaulle fece così. E se uno si presenta come salvatore della patria deve avere un orizzonte più ampio della rottamazione.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Visti da lontano…..da molto lontano - 3

uno che mette in piedi tutto 'sto gran casino quattro conti ( come questi di cui sopra) se li sarà fatti, o no?
Amadeus

E certo che se li è fatti, eccome se se li è fatti, ......ma non solo lui.

Neppure Monti, che al di là di tutto va per la maggiore non viaggia come un principiante allo sbaraglio.

Per smaneggiare da quelle parti occorre avere le spalle coperte.

Nembo Kid (Superman) ed altri sono personaggi dei fumetti.

Non bastano i suggerimenti via sms del Guru Gori per stare in piedi, da quelle parti ci vogliono spalle ben coperte.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Visti da lontano…..da molto lontano - 4

E' peggio lui che ci prova male o loro che non vogliono mollare la poltrona e la forchetta?
Amadeus

Penso che la sintesi migliore sulla fase attuale sia quella di Corrado Guzzanti, un piccolo capolavoro di sintesi:

«La scelta è tra chi ha fatto danni e chi ancora non li ha potuti fare>>.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

Quindi, è il partito vecchio che si farebbe nuovo?
Non mi faccia dire cose diverse da quelle che le sto spiegando. Di fatto si aprirebbe un congresso, e lui non ha il controllo dei delegati. Quando un segretario è inadeguato, il partito lo espelle. La storia della sinistra dopo l'89 è ricca di esempi.

Beppe Vacca

Questo passaggio di Beppe Vacca riesce a spiegare cosa sta succedendo all’interno del partito dei defunti.

Renzi nel 2010 non aveva il controllo dei delegati, come non ce l’ha ancora oggi.

Ergo, ha pensato che per arrivare in alto senza combattere all’interno del congresso bisognava prendere la scorciatoia per i campi.

E la scorciatoia per i campi erano le politiche del 2013. Renzi si è mosso per tempo inventandosi il tema, piuttosto sentito nel Piddi, quello del ricambio delle classi dirigenti, che ha voluto chiamare con un nome forte ad affetto per richiamare l’attenzione:“ I ROTTAMATORI”.

E l’attenzione l’ha di certo attirata in questi due anni.

Mentre Renzi ha sempre dichiarato che in caso di sconfitta avrebbe concorso con il vincente (dubito che lo farebbe anche con Vendola) per procurare la vittoria del Pd, Bersani invece non ha mai pronunciato nulla di simile perché sa cosa bolle in pentola dietro le quinte. Non c’è solo Vacca e i vecchi falce & martello, ma anche altri corposi interessi.

Quindi, il silenzio di Bersani si sposa molto bene con l’enunciato di Vacca.

La domanda delle cento pistole a questo punto è chiedersi chi ha spinto il ragazzino ad un gioco così rischioso, così impegnativo, così pericoloso?

Chi l’ha convinto a fare un salto della quaglia di quel genere in cui anche a De Gasperi ed Einaudi messi insieme tremerebbero i polsi al solo pensarci per il peso che si andrebbero a caricare sulle spalle?

Non credo che il ragazzino sia stato così ingenuo da credersi Superman.

O sarà stato il cinese con gli occhi a mandorla che ha incontrato a Villa San Martino, in quel di Sgiovanna d’Hardcore a convincerlo che lui sì, potrebbe diventare Superman????
shiloh
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Iscritto il: 21/02/2012, 17:56

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

RENZI LO MANDIAMO IN “VACCA” –
IL DIRETTORE DELL’ISTITUTO GRAMSCI, BEPPE VACCA, NON CI STA A DEPORRE FALCE E MARTELLO:
“SE VINCE IL ROTTAMATORE LO ESPELLIAMO IN 2 MESI.
VI PARE CHE OGGI, CON LA CATASTROFE DELLA SECONDA REPUBBLICA, IO DEVO DISCUTERE DI RENZI? DOPO LE PRIMARIE SI FA UN CONGRESSO,
CON UN ESERCIZIO DI LEADERSHIP REALE ANCHE PERCHÉ L’OPPOSIZIONE INTERNA NON SUPERA IL 15%. ”…

.
Vabbè…questa non l’ho capita.
O meglio, l’ho capita ma non la condivido.
Se Renzi vince le primarie vuol dire che la base elettorale è con lui.
Chi se ne frega dei delegati ???
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

Secondo me Civati più che tenerci a fare la gavetta e/o il percorso per come si deve non è caratterialmente avvezzo al conflitto e alla lotta , per come è messo il partito ora si dimostra però più furbo , i dinosauri li fa aggredire dal più bellicoso Renzi e lui a primavera si trova il piatto impiattato .... a maggior ragione che Bersanì ha detto che prossimo giro sta a casa ....

( e spiegatemi la logica di un segretario che a novembre fa le primarie dicendo che ad aprile non si ricandida .... un elettore non vorrebbe ritrovarselo premier segretario anche dopo ? mah )


Prima dell' 89 le primarie non c'erano e se la risolvevano internamente lanciandosi coltelli e mattarelli, con le primarie ciccia che espelli !
con la catastrofe della seconda repubblica dobbiamo discutere dei DELEGATI!!!!
iospero
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Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da iospero »

La Carta di intenti della coalizione prevede di vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli atti i provvedimenti rilevanti a una votazione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta.

Però per quanto riguarda il gruppo parlamentare del PD,
gli iscritti al partito dovrebbero avvalersi ( cosa chi finora non è mai accaduta) della possibilità di richiedere il referendum delioberativo su temi in discussione dietro richiesta del 5% degli iscritti, e vincolare il gruppo al risultato referendario.
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