Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 10/07/2012, 11:33
Da corriere.it
Alessandro Maran, Antonello Cabras, Claudia Mancina, Enrico Morando, Giorgio Tonini, Magda Negri, Marco Follini (Il testo scritto da quindici esponenti del Pd sulle prospettive del partito, in vista della prossima legislatura, che sarà oggetto di un'assemblea convocata per il 20 luglio a Roma: un documento-appello che invita i democratici a seguire l'agenda delle riforme di Mario Monti
Mi sembra che questo governo dei tecnici (che non è stato eletto, ricordiamolo) stia facendo passare il concetto secondo il quale che qualsiasi scelta sia dettata "dall'ineluttabilità del momento". In realtà nella scelta sul come e dove tagliare ci sono scelte che sono squisitamente politiche.A mio modestissimo parere si poteva fare diversamente ottenendo comunque il placet dell' UE.Riguardo poi al mantenimento dello stato sociale vedo che molti confondono questo tema con la protezione del parassitismo. Ovviamente non è questo il punto, nessuno puo' piu' permettersi di difendere l'indifendibile, ma questa considerazione è molto diversa dal demolire qualsiasi forma di garanzia.Non tutti gli statali sono assenteisti, non tutte le cose pubbliche sono uno spreco.la questione casomai è politica. Come riformare gli ammortizzatori sociali? Come finanziare lo stato sociale? Sono temi politici che richiederebbero sforzi di analisi e proposta molto piu' ingenti che l'allineamento alla (per altro vecchia) ricetta Fornero-Monti
Da realisti possiamo dire che ,Monti ha agito bene a livello di politica internazionale, ma a livello di politica nazionale i costi più pesanti li ha fatti pagare ai soliti ,cioè al ceto medio e mediobasso. Per cui se volesse restare a governare ancora un altro anno
, ma con un governo di centrosinistra per correggere i danni fatti, forse a causa di una maggioranza anomala, si potrebbe ,anzi si dovrebbe farlo subito anticipando le elezioni al prossimo autunno.
Non so se siamo arrivati a toccare il fondo del barile, ma comunque poco ci manca.
Alessandro Maran, Antonello Cabras, Claudia Mancina, Enrico Morando, Giorgio Tonini, Magda Negri, Marco Follini (Il testo scritto da quindici esponenti del Pd sulle prospettive del partito, in vista della prossima legislatura, che sarà oggetto di un'assemblea convocata per il 20 luglio a Roma: un documento-appello che invita i democratici a seguire l'agenda delle riforme di Mario Monti
Mi sembra che questo governo dei tecnici (che non è stato eletto, ricordiamolo) stia facendo passare il concetto secondo il quale che qualsiasi scelta sia dettata "dall'ineluttabilità del momento". In realtà nella scelta sul come e dove tagliare ci sono scelte che sono squisitamente politiche.A mio modestissimo parere si poteva fare diversamente ottenendo comunque il placet dell' UE.Riguardo poi al mantenimento dello stato sociale vedo che molti confondono questo tema con la protezione del parassitismo. Ovviamente non è questo il punto, nessuno puo' piu' permettersi di difendere l'indifendibile, ma questa considerazione è molto diversa dal demolire qualsiasi forma di garanzia.Non tutti gli statali sono assenteisti, non tutte le cose pubbliche sono uno spreco.la questione casomai è politica. Come riformare gli ammortizzatori sociali? Come finanziare lo stato sociale? Sono temi politici che richiederebbero sforzi di analisi e proposta molto piu' ingenti che l'allineamento alla (per altro vecchia) ricetta Fornero-Monti
Da realisti possiamo dire che ,Monti ha agito bene a livello di politica internazionale, ma a livello di politica nazionale i costi più pesanti li ha fatti pagare ai soliti ,cioè al ceto medio e mediobasso. Per cui se volesse restare a governare ancora un altro anno
, ma con un governo di centrosinistra per correggere i danni fatti, forse a causa di una maggioranza anomala, si potrebbe ,anzi si dovrebbe farlo subito anticipando le elezioni al prossimo autunno.
Non so se siamo arrivati a toccare il fondo del barile, ma comunque poco ci manca.