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In sette hanno fatto una Scelta Civica

Inviato: 07/02/2015, 22:43
da cardif
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABiXoUqC

"È ufficiale: sette parlamentari di Scelta Civica passano al Pd. Monti: rispetto decisione. Grazie a noi Italia non è Magna Grecia"

Vabbè, non sarà Magna Grecia, ma pare molto Magna Italia: assicurarsi un seggio in futuro, soprattutto con l'italicum.

A prescindere che Monti s'era illuso di fare il politico, quando di politica (nel senso di formazione e gestione di un partito e del suo elettorato) non ne capiva granché.
A prescindere che il suo progetto, e le sue speranze, di fare un partito centrista al 20% erano utopiche.

Quello che mi sembra è che il Pd si sposti sempre più verso il centro-destra, perché credo che l'area in cui si collocano gli esponenti di Scelta Civica non sia propriamente tendente a sinistra.
Hanno ragione quelli del M5S che questa operazione è un salto sul carro del vincitore.
Del resto nella politica attuale, intesa come conquista del potere e non di servizio autogestito dal popolo (art.1 comma 2 della Costituzione) attraverso i suoi rappresentanti, tanto acclamata anche nel Pd per come lo ha fatto Renzi, non c'è da scandalizzarsi.

Forse è per questo che non fa scandalo.

cardif

Re: In sette hanno fatto una Scelta Civica

Inviato: 07/02/2015, 23:03
da camillobenso
Corriere 7.2.15
Le accuse di Bombassei:
vogliono conservare il posto in una maggioranza da bulli

di Andrea Garibaldi

ROMA «Trovo tutto questo, come dire?, di cattivo gusto».

Onorevole Alberto Bombassei, titolare della Brembo (sistemi frenanti), vicepresidente di Confindustria, dirigente di Scelta civica, il partito di Mario Monti: ce l’ha con gli otto colleghi che hanno scelto il Pd?
«Per me, una sorpresa totale. Con tutto il rispetto e l’amicizia, fare questa scelta quarantotto ore prima del congresso di Scelta civica! Ci sono rimasto male. Ma non sono gli unici fuori luogo».


Anche Matteo Renzi?
«Noi abbiamo appoggiato il suo governo in modo trasparente e lui l’altra sera in tv ha detto: “Non so se Scelta civica esiste ancora…”. Renzi ha un atteggiamento guascone, sprezzante nei confronti delle rappresentanze politiche minori. Delega ogni riforma a una “maggioranza bullesca”».

Perché gli otto suoi colleghi hanno guardato verso il Partito democratico?

«Molti di loro sono politici di professione, spero non siano condizionati da uno spirito conservatore, anche della loro posizione. Li stimo e mi rifiuto di pensare che ci sia opportunismo».


All’interno del grande Pd conteranno più di adesso?
«Più ci si diluisce e meno si conta: è una legge della fisica».


Lei, invece, andrà domani al congresso di Scelta civica (ciò che ne resta)?
«Andrò al congresso. Non salto da un posto all’altro per mantenere la poltrona. E spero che domenica si decida di andare avanti con il progetto di Mario Monti : una casa comune per liberali, riformisti, cattolici e laici».


Nonostante i sondaggi che vi danno intorno all’1 per cento?
«Penso che dobbiamo rinegoziare la nostra presenza nella maggioranza di governo: nessuna obbedienza cieca a chi dice di schiacciare il bottone rosso o quello verde. Se questo non è possibile, ripensiamo pure tutto, a 74 anni non ho velleità di fare carriera politica».


Quali contenuti dovreste portare al governo?

«Il problema è la disoccupazione. Renzi ha fatto molto per il lavoro, ma se si vuole mantenere l’Italia un Paese industriale si deve ridurre il costo del lavoro e quello dell’energia, vanno defiscalizzate le nuove attività industriali».


Lei è anche favorevole al recupero della «concertazione» con Confindustria e sindacati?
«Renzi è il primo presidente del Consiglio deciso a sostenere cambiamenti senza il condizionamento né di Confindustria né del sindacato. Ma non riconoscere a questi organismi il ruolo di rappresentanza è un eccesso di opportunismo politico: genera risentimenti e rischia di lasciare macerie».


Lei restò molto colpito dal messaggio di Renzi a Letta: «Enrico stai sereno», poco prima di prenderne il posto a Palazzo Chigi.

«I vertici di Scelta civica avevano da poco rinnovato la fiducia a Enrico Letta... Nel nostro mondo, non politico, questo comportamento non è ben considerato. Scrissi a Letta una lettera di scuse».

Ci sono errori che lei può imputare a Monti?

«Ha scelto l’impopolarità nel nome del bene del Paese. Monti non aveva il fisico, lo stomaco per digerire critiche ingiuste che nell’altro mondo, quello dell’economia e dell’impresa, non sono così comuni».


L’alleanza con Luca Cordero di Montezemolo è presto finita.
«Montezemolo rappresentava un pezzo di Paese importante, era appena stato un buon presidente di Confindustria. Certo, al momento di candidarsi, fece un passo indietro...».


La storia di Scelta civica è il fallimento dell’impegno della società civile in politica?

«In qualche modo io mi sento respinto dal mondo politico. Non ci si improvvisa politici, ma i politici non possono improvvisarsi finanzieri o economisti: si poteva e si doveva fare squadra in modo equilibrato».


Lei è stato uno dei finanziatori di Scelta civica. Che cifra ha investito? È pentito?

«Non ho impegnato cifre trascendentali, sono restato al livello di altri imprenditori. No, non sono pentito, credevo nel progetto».


Non è stato molto presente in Parlamento, intorno al 30 per cento delle sedute.

«Cerco di esserci quando mi sembra utile. E quando ci sono sto attento, mentre la maggioranza dei deputati fa i fatti suoi al computer. Potrebbe essere più efficiente il lavoro là dentro, grandi sono le perdite di tempo».

Re: In sette hanno fatto una Scelta Civica

Inviato: 10/02/2015, 12:31
da iafran
camillobenso ha scritto:All’interno del grande Pd conteranno più di adesso?
«Più ci si diluisce e meno si conta: è una legge della fisica».
È una trovata dell'ex cavaliere che ha fatto nascere i diversamente berlusconiani per strategia "politica" (NCD) e quelli più giovani (area Fitto) dalle file di FI.1 e 2, per accaparrarsi più voti.

In fisica si dice che "Ad ogni azione corrisponde una reazione pari e contraria" (III legge della dinamica) ed il cavaliere risponde ad ogni iniziativa degli avversari seduta stante ed in qualsiasi luogo si trovi (vi ricordate che fece nascere il PdL "contro i parrucconi della politica in un nuovo grande partito del popolo" dal predellino in Piazza S. Babila?).

L'affluenza di tanti nel "PD di Renzi" è il classico salto sul carro del vincitore ... finché non viene scalzato.

Re: In sette hanno fatto una Scelta Civica

Inviato: 10/02/2015, 20:20
da camillobenso
In sette hanno fatto una Scelta Civica

"A chi la poltrona?"......"A noi....!!!!!"