PAROLA CONTRARIA
Inviato: 25/02/2015, 13:15
Tav, asse Renzi-Hollande: non ci sono più ostacoli
I colloqui bilaterali all’Eliseo. Sintonia su temi economici e politica estera
Si rinsalda a Parigi l’asse Italia-Francia che su Libia e su crescita, confermano la loro linea d’azione comune. Il vertice Italia-Francia di oggi a Parigi ha anche dato il via libera alla realizzazione della tav Torino-Lione. «Un passaggio importante» ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Oggi - ha detto il collega francese Francois Hollande - non c’è più alcun freno» la tav, ha aggiunto «non solo è stata decisa ma lanciata».
Accompagnati da sei ministri, i leader di Italia e Francia hanno soffermato la propria attenzione soprattutto sul capitolo Libia. «Un intervento di peacekeeping in Libia non è all’ordine del giorno» ha precisato Renzi, al termine dell’incontro. «La pace in Libia la possono fare solo i libici, se dovesse fallire chiederemo che l’intervento diplomatico dell’Onu sia ancora più forte». Renzi ha poi sottolineato che «il tema della Libia non è solo italiano». «La Libia - ha detto - è una priorità per l’Europa. Il Mediterraneo non può essere un cimitero o una periferia; è il cuore del nostro continente». In una Francia destabilizzata dagli attentati dell’Isis e ancora in lutto per i morti del Charlie Hebdo, il capitolo terrorismo non poteva non essere toccato. «Il nostro tempo non può aver paura del futuro, l’Europa non può aver paura del domani e nonostante terrore abbiamo valori più grandi che vengono dalla nostra storia» ha detto Renzi.
In un incontro collaterale i ministri degli Interni, Angelino Alfano e Bernard Cazeneuve hanno ribadito la «piena sintonia tra Italia e Francia su terrorismo e immigrazione». «Per quanto riguarda la linea di intervento contro le forme di radicalizzazione violenta - si legge in un comunicato - i due ministri puntano sul rafforzamento della cooperazione sia a livello bilaterale che europeo». In particolare, «sono state individuate tre aree su cui lavorare: PNR europeo, maggiore efficacia dei controlli alle frontiere esterne nella salvaguardia del trattato di Schengen e un livello di attenzione altissimo nel contrasto all’utilizzo del web come veicolo di reclutamento, con l’avvio di una contronarrativa per reagire alla propaganda estremista».
Sull’immigrazione, inoltre, l’Italia ha incassato il sostegno francese al rafforzamento di Triton, «con la consapevolezza che la Libia gioca un ruolo chiave nella lotta all’immigrazione irregolare nel Mediterraneo». I due ministri si incontreranno a breve «con altri partner europei, per la messa a punto di ulteriori strategie, come, per esempio, la possibilità che i migranti, provenienti dalla Libia, possano essere accolti nei paesi vicini, nel rispetto del diritto internazionale umanitario».
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/28 ... 61428.html
Renzi firma l’accordo sulla Torino - Lione all’Eliseo
L’asse tra i due paesi è stata ribadita anche sul fronte dell’economia e della crescita: «Italia e Francia - si legge in una dichiarazione comune - reiterano il loro impegno a lavorare all’istituzione di un’autentica capacità finanziaria dell’Eurozona, per finanziare politiche e investimenti che hanno un’incidenza maggiore sulla crescita e l’occupazione e - a titolo di obiettivo a medio termine - l’istituzione di uno strumento di bilancio comune che consenta di assorbire gli shock economici dell’Eurozona». Inoltre, si legge ancora, «una governance rafforzata e più democratica dell’Eurozona è necessaria. In tale contesto e nel quadro del processo di revisione della sua governance, Italia e Francia considerano positivamente la possibilità di istituire una presidenza stabile dell’Eurogruppo».
l’Italia ha pagato il suo tributo alla Francia sul fronte della crisi ucraina. Renzi ha ringraziato Hollande e il cancelliere tedesco Angela Merkel per i lavoro svolto nelle riunioni formato Normandia a favore dell’accordo di Minsk. Contemporaneamente allo svolgimento del vertice, al Quai d’Orsay, a pochi isolati di distanza, si è infatti svolta una riunione dei 4 ministri degli Esteri di Germania, Francia, Ucraina e Russia in cui è stata ribadita l’importanza del cessate il fuoco e del rispetto dell’accordo di Minsk nella sua integralità: Italia e Francia, ha aggiunto Hollande, «confermano questa esigenza senza alcuna deroga o ritardo».
http://www.lastampa.it/2015/02/24/ester ... agina.html
Quanto è consentito ancora “LA PAROLA CONTRARIA”?
“la parola contraria” è il titolo di un libro scritto da Erri De Luca e pubblicato da Feltrinelli, in cui l'autore sostiene la sua tesi di difesa.
Intanto il 28 genn. 2015 c'è stata la prima udienza del processo dell'imputato Erri De Luca per istigazione a delinquere.
No Tav, prima udienza del processo a Erri De Luca. In aula con i cartelli "Je suis Erri"
Comincia il processo a Erri De Luca, lo scrittore rinviato a giudizio per istigazione a delinquere dopo aver pronunciato all'Huffington Post le parole "la Tav va sabotata".
L'intervista è costata la denuncia da parte della Ltf, la società che sovrintende alla costruzione della linea Torino-Lione e che si è costituita parte civile nel procedimento inaugurato oggi 28 gennaio al Tribunale di Torino. De Luca è arrivato in aula dove simpatizzanti hanno mostrato cartelli con la scritta "Je suis Erri".
Scrive La Repubblica di Torino:
Erri De Luca è arrivato presto, mezz'ora prima dell'inizio del processo nel quale è imputato con l'accusa di istigazione a delinquere per le parole a sostegno del sabotaggio della Tav. Maglione di lana scuro, pantaloni sportivi, "No, non è la prima volta che mi trovo in un'aula di tribunale". Riferisce le sue generalità al giudice poi si siede al banco degli imputati. Tra il pubblico che si è raccolto nella piccola aula un uomo esibisce un cartello "Je Suis Erri", sono presenti giornalisti stranieri. "Ne hanno parlato anche all'estero di questo processo - dice lo scrittore - in Francia, in Gran Bretagna, quest'aula è sotto osservazione".
Il processo è stato rinviato al 18 marzo. Il giudice ha respinto la richiesta della procura di fare testimoniare l'architetto Mario Virano, presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, e questa circostanza è stata accolta con favore dalla difesa. "Diversamente - ha detto l'avvocato Gianluca Vitale - questo sarebbe diventato un processo contro l'intero movimento No Tav e con una apologia
del TAV
"Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto - ha osservato De Luca - io ho usato la parola 'sabotaggio', che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un 'buco interrotto', un 'bucus interruptus'".
Al termine dell'udienza in cui è imputato per aver dichiarato che la Tav va sabotata, Erri De Luca, accompagnato dal suo avvocato Gianluca Vitale, è uscito dal tribunale poco dopo le 11. Di fronte al palazzo ha trovato ad accoglierlo un folto gruppo di No Tav e cittadini, che hanno allestito un banchetto con bandiere e spille No Tav.
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/28 ... 61428.html
Continua imperterrita, in questa questione come in tante altre, l'azione decisionista e arrogante di Renzi volta a mortificare il parlamento e qualsiasi dissenso che venga della società civile.
I colloqui bilaterali all’Eliseo. Sintonia su temi economici e politica estera
Si rinsalda a Parigi l’asse Italia-Francia che su Libia e su crescita, confermano la loro linea d’azione comune. Il vertice Italia-Francia di oggi a Parigi ha anche dato il via libera alla realizzazione della tav Torino-Lione. «Un passaggio importante» ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Oggi - ha detto il collega francese Francois Hollande - non c’è più alcun freno» la tav, ha aggiunto «non solo è stata decisa ma lanciata».
Accompagnati da sei ministri, i leader di Italia e Francia hanno soffermato la propria attenzione soprattutto sul capitolo Libia. «Un intervento di peacekeeping in Libia non è all’ordine del giorno» ha precisato Renzi, al termine dell’incontro. «La pace in Libia la possono fare solo i libici, se dovesse fallire chiederemo che l’intervento diplomatico dell’Onu sia ancora più forte». Renzi ha poi sottolineato che «il tema della Libia non è solo italiano». «La Libia - ha detto - è una priorità per l’Europa. Il Mediterraneo non può essere un cimitero o una periferia; è il cuore del nostro continente». In una Francia destabilizzata dagli attentati dell’Isis e ancora in lutto per i morti del Charlie Hebdo, il capitolo terrorismo non poteva non essere toccato. «Il nostro tempo non può aver paura del futuro, l’Europa non può aver paura del domani e nonostante terrore abbiamo valori più grandi che vengono dalla nostra storia» ha detto Renzi.
In un incontro collaterale i ministri degli Interni, Angelino Alfano e Bernard Cazeneuve hanno ribadito la «piena sintonia tra Italia e Francia su terrorismo e immigrazione». «Per quanto riguarda la linea di intervento contro le forme di radicalizzazione violenta - si legge in un comunicato - i due ministri puntano sul rafforzamento della cooperazione sia a livello bilaterale che europeo». In particolare, «sono state individuate tre aree su cui lavorare: PNR europeo, maggiore efficacia dei controlli alle frontiere esterne nella salvaguardia del trattato di Schengen e un livello di attenzione altissimo nel contrasto all’utilizzo del web come veicolo di reclutamento, con l’avvio di una contronarrativa per reagire alla propaganda estremista».
Sull’immigrazione, inoltre, l’Italia ha incassato il sostegno francese al rafforzamento di Triton, «con la consapevolezza che la Libia gioca un ruolo chiave nella lotta all’immigrazione irregolare nel Mediterraneo». I due ministri si incontreranno a breve «con altri partner europei, per la messa a punto di ulteriori strategie, come, per esempio, la possibilità che i migranti, provenienti dalla Libia, possano essere accolti nei paesi vicini, nel rispetto del diritto internazionale umanitario».
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/28 ... 61428.html
Renzi firma l’accordo sulla Torino - Lione all’Eliseo
L’asse tra i due paesi è stata ribadita anche sul fronte dell’economia e della crescita: «Italia e Francia - si legge in una dichiarazione comune - reiterano il loro impegno a lavorare all’istituzione di un’autentica capacità finanziaria dell’Eurozona, per finanziare politiche e investimenti che hanno un’incidenza maggiore sulla crescita e l’occupazione e - a titolo di obiettivo a medio termine - l’istituzione di uno strumento di bilancio comune che consenta di assorbire gli shock economici dell’Eurozona». Inoltre, si legge ancora, «una governance rafforzata e più democratica dell’Eurozona è necessaria. In tale contesto e nel quadro del processo di revisione della sua governance, Italia e Francia considerano positivamente la possibilità di istituire una presidenza stabile dell’Eurogruppo».
l’Italia ha pagato il suo tributo alla Francia sul fronte della crisi ucraina. Renzi ha ringraziato Hollande e il cancelliere tedesco Angela Merkel per i lavoro svolto nelle riunioni formato Normandia a favore dell’accordo di Minsk. Contemporaneamente allo svolgimento del vertice, al Quai d’Orsay, a pochi isolati di distanza, si è infatti svolta una riunione dei 4 ministri degli Esteri di Germania, Francia, Ucraina e Russia in cui è stata ribadita l’importanza del cessate il fuoco e del rispetto dell’accordo di Minsk nella sua integralità: Italia e Francia, ha aggiunto Hollande, «confermano questa esigenza senza alcuna deroga o ritardo».
http://www.lastampa.it/2015/02/24/ester ... agina.html
Quanto è consentito ancora “LA PAROLA CONTRARIA”?
“la parola contraria” è il titolo di un libro scritto da Erri De Luca e pubblicato da Feltrinelli, in cui l'autore sostiene la sua tesi di difesa.
Intanto il 28 genn. 2015 c'è stata la prima udienza del processo dell'imputato Erri De Luca per istigazione a delinquere.
No Tav, prima udienza del processo a Erri De Luca. In aula con i cartelli "Je suis Erri"
Comincia il processo a Erri De Luca, lo scrittore rinviato a giudizio per istigazione a delinquere dopo aver pronunciato all'Huffington Post le parole "la Tav va sabotata".
L'intervista è costata la denuncia da parte della Ltf, la società che sovrintende alla costruzione della linea Torino-Lione e che si è costituita parte civile nel procedimento inaugurato oggi 28 gennaio al Tribunale di Torino. De Luca è arrivato in aula dove simpatizzanti hanno mostrato cartelli con la scritta "Je suis Erri".
Scrive La Repubblica di Torino:
Erri De Luca è arrivato presto, mezz'ora prima dell'inizio del processo nel quale è imputato con l'accusa di istigazione a delinquere per le parole a sostegno del sabotaggio della Tav. Maglione di lana scuro, pantaloni sportivi, "No, non è la prima volta che mi trovo in un'aula di tribunale". Riferisce le sue generalità al giudice poi si siede al banco degli imputati. Tra il pubblico che si è raccolto nella piccola aula un uomo esibisce un cartello "Je Suis Erri", sono presenti giornalisti stranieri. "Ne hanno parlato anche all'estero di questo processo - dice lo scrittore - in Francia, in Gran Bretagna, quest'aula è sotto osservazione".
Il processo è stato rinviato al 18 marzo. Il giudice ha respinto la richiesta della procura di fare testimoniare l'architetto Mario Virano, presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, e questa circostanza è stata accolta con favore dalla difesa. "Diversamente - ha detto l'avvocato Gianluca Vitale - questo sarebbe diventato un processo contro l'intero movimento No Tav e con una apologia
del TAV
"Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto - ha osservato De Luca - io ho usato la parola 'sabotaggio', che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un 'buco interrotto', un 'bucus interruptus'".
Al termine dell'udienza in cui è imputato per aver dichiarato che la Tav va sabotata, Erri De Luca, accompagnato dal suo avvocato Gianluca Vitale, è uscito dal tribunale poco dopo le 11. Di fronte al palazzo ha trovato ad accoglierlo un folto gruppo di No Tav e cittadini, che hanno allestito un banchetto con bandiere e spille No Tav.
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/28 ... 61428.html
Continua imperterrita, in questa questione come in tante altre, l'azione decisionista e arrogante di Renzi volta a mortificare il parlamento e qualsiasi dissenso che venga della società civile.