Stato Palestinese
Inviato: 28/02/2015, 11:44
Pasticcio con le mozioni in parlamento.
Passa prima quella del PD che da ok allo Stato Palestinese,
poi quella dei centristi che subordina il via libera alla ripresa del processo di pace
Riconoscimento Stato di Palestina: Camera approva entrambe le mozioni, Pd e Ncd.
Risultato: confusione totale
Alla fine sono state approvate entrambe le mozioni, sia quella presentata dal Partito Democratico che quella voluta da Area Popolare (Ap) e Nuovo Centrodestra (Ncd). Il testo firmato da Speranza-Locatelli ha ottenuto 300 voti favorevoli e 40 contrari (59 gli astenuti). Quello firmato da Cicchitto ha ottenuto 237 sì e 84 no (64 astenuti). Una doppia approvazione che, oltre a scontentare minoranza dem e grillini, genera una buona dose di confusione. Perché i due testi, sostanzialmente, dicono cose diverse: se quello del Pd "impegna il governo a "promuovere" il riconoscimento della Palestina "di pari passo con lo sviluppo dei colloqui di pace", il testo dei centristi subordina l'impegno per il riconoscimento dello Stato palestinese al raggiungimento di un'intesa politica tra i palestinesi e alla ripartenza del processo di pace. In sostanza, il Parlamento italiano ha sostenuto, per qualche minuto, il riconoscimento della Palestina, per poi approvare, subito dopo, una mozione che dice - se non il contrario - qualcosa di molto diverso.
Così, l'esito confuso della mattinata permette dichiarazioni di segno opposto come quella del capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, e dell'ambasciata di Israele a Roma: tutti festeggiano, rivendicando però risultati opposti e inconciliabili. "Oggi è un bel giorno per il Parlamento. Approvata mozione per il riconoscimento della Palestina. #duepopoliduestati", twitta Speranza.
Un voto doppio che si presta a letture duplici e contrapposte. Solo così si può spiegare l'esultanza contemporanea dell'ambasciata israeliana e di quella palestinese, che si ritrovano a ringraziare entrambe il governo italiano.
"Accogliamo positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace", si legge in un comunicato diffuso oggi dall'ambasciata israeliana a Roma dopo il voto di oggi alla Camera. "Così come scritto all'inizio della mozione - si legge ancora nel comunicato - 'La soluzione potrà essere raggiunta soltanto attraverso i negoziati'. Tutti i governi d'Israele, a partire dagli accordi di Oslo, hanno accettato e fatto propria l'idea di due stati per due popoli". "Dopo le elezioni e la formazione di un nuovo governo in Israele a marzo - sottolinea ancora l'ambasciata - è necessario che i palestinesi decidano di tornare al tavolo delle trattative senza precondizioni, per portare avanti la pace e la sicurezza fra i due popoli".
Diametralmente opposta, invece, la lettura dell'ambasciata della Palestina, comunicata in una missiva indirizzata al Capigruppo di Sel Arturo Scotto (che ha votato, insieme agli altri deputati di Sinistra Ecologia e Libertà, la mozione targata Pd). Una lettera in cui si ringrazia l'Italia per il voto della Camera in cui "si riconosce lo Stato di Palestina": "Oggi il Parlamento italiano ha votato a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, affermando i continui e duraturi rapporti storici di amicizia tra i due paesi e i due popoli", si legge nella lettera dell'ambasciata, indirizzata proprio a Sel poiché forza politica che ha promosso il voto del Parlamento - senza verosimilmente immaginarne l'esito camaleontico.
Il pasticcio di oggi nasce dalla precisazione con cui il governo ha fatto sapere, dopo l'intervento in Aula del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, di sostenere entrambe le mozioni. "Il governo valuta favorevolmente l'impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno Stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per rilanciare e riprendere il negoziato tra le parti", aveva detto il ministro durante le comunicazioni del governo sulla politica estera. Un parere "favorevole" - precisa più tardi il governo - che si estende a entrambe le mozioni (Pd e Ap-Ncd). L'esecutivo - fa sapere il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova - rende parere favorevole sia alla mozione del Pd sia a quella di Ap-Sc sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Una dichiarazione di equidistanza che non è piaciuta né alla minoranza dem né ai Cinque Stelle.
"Se il governo ha dato parere favorevole alla mozione di Ncd sulla Palestina è ridicolo. Quel testo è il contrario della nostra mozione perché non prevede il riconoscimento dello stato di Palestina. Io la mozione di Ncd non la voto e non la votano neppure molti parlamentari del Pd", tuona ad esempio Stefano Fassina. "Al governo o sono dei dissociati o sono in malafede", incalza il grillino Manlio Di Stefano, puntando il dito sulle differenze tra i due testi.
La mozione 1/745 firmata da Roberto Speranza (Pd), Elda Locatelli (Misto - Psi) e Mario Marazziti (Per l'Italia) impegna il governo a "continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele" e "a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele".
La mozione firmata da Paolo Alli, Nunzia De Girolamo, Fabrizio Cicchitto, Dorina Bianchi, Sergio Pizzolante, Rosanna Scopelliti, Andra Causin e Ganfranco Sammarco di Area popolare - Ncd-Udc, e da Mariano Rabino, Andrea Mazziotti di Scelta civica, impegna invece l'esecutivo a "sostenere sia in sede bilaterale che multilaterale, di concerto con i partner europei, la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli Accordi di Oslo" e a "promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese".
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/27 ... mg00000001
Questi Pd e Ncd. sarebbero gli alleati di GOVERNO??
Alleati solo per fare gli affari propri!
Questo fatto indica bene la natura di questo governo ed in generale la natura degli italiani.
Incapaci di una linea ferma, chiara e netta. Italiani ambigui per vocazione, sempre.
Passa prima quella del PD che da ok allo Stato Palestinese,
poi quella dei centristi che subordina il via libera alla ripresa del processo di pace
Riconoscimento Stato di Palestina: Camera approva entrambe le mozioni, Pd e Ncd.
Risultato: confusione totale
Alla fine sono state approvate entrambe le mozioni, sia quella presentata dal Partito Democratico che quella voluta da Area Popolare (Ap) e Nuovo Centrodestra (Ncd). Il testo firmato da Speranza-Locatelli ha ottenuto 300 voti favorevoli e 40 contrari (59 gli astenuti). Quello firmato da Cicchitto ha ottenuto 237 sì e 84 no (64 astenuti). Una doppia approvazione che, oltre a scontentare minoranza dem e grillini, genera una buona dose di confusione. Perché i due testi, sostanzialmente, dicono cose diverse: se quello del Pd "impegna il governo a "promuovere" il riconoscimento della Palestina "di pari passo con lo sviluppo dei colloqui di pace", il testo dei centristi subordina l'impegno per il riconoscimento dello Stato palestinese al raggiungimento di un'intesa politica tra i palestinesi e alla ripartenza del processo di pace. In sostanza, il Parlamento italiano ha sostenuto, per qualche minuto, il riconoscimento della Palestina, per poi approvare, subito dopo, una mozione che dice - se non il contrario - qualcosa di molto diverso.
Così, l'esito confuso della mattinata permette dichiarazioni di segno opposto come quella del capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, e dell'ambasciata di Israele a Roma: tutti festeggiano, rivendicando però risultati opposti e inconciliabili. "Oggi è un bel giorno per il Parlamento. Approvata mozione per il riconoscimento della Palestina. #duepopoliduestati", twitta Speranza.
Un voto doppio che si presta a letture duplici e contrapposte. Solo così si può spiegare l'esultanza contemporanea dell'ambasciata israeliana e di quella palestinese, che si ritrovano a ringraziare entrambe il governo italiano.
"Accogliamo positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace", si legge in un comunicato diffuso oggi dall'ambasciata israeliana a Roma dopo il voto di oggi alla Camera. "Così come scritto all'inizio della mozione - si legge ancora nel comunicato - 'La soluzione potrà essere raggiunta soltanto attraverso i negoziati'. Tutti i governi d'Israele, a partire dagli accordi di Oslo, hanno accettato e fatto propria l'idea di due stati per due popoli". "Dopo le elezioni e la formazione di un nuovo governo in Israele a marzo - sottolinea ancora l'ambasciata - è necessario che i palestinesi decidano di tornare al tavolo delle trattative senza precondizioni, per portare avanti la pace e la sicurezza fra i due popoli".
Diametralmente opposta, invece, la lettura dell'ambasciata della Palestina, comunicata in una missiva indirizzata al Capigruppo di Sel Arturo Scotto (che ha votato, insieme agli altri deputati di Sinistra Ecologia e Libertà, la mozione targata Pd). Una lettera in cui si ringrazia l'Italia per il voto della Camera in cui "si riconosce lo Stato di Palestina": "Oggi il Parlamento italiano ha votato a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, affermando i continui e duraturi rapporti storici di amicizia tra i due paesi e i due popoli", si legge nella lettera dell'ambasciata, indirizzata proprio a Sel poiché forza politica che ha promosso il voto del Parlamento - senza verosimilmente immaginarne l'esito camaleontico.
Il pasticcio di oggi nasce dalla precisazione con cui il governo ha fatto sapere, dopo l'intervento in Aula del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, di sostenere entrambe le mozioni. "Il governo valuta favorevolmente l'impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno Stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per rilanciare e riprendere il negoziato tra le parti", aveva detto il ministro durante le comunicazioni del governo sulla politica estera. Un parere "favorevole" - precisa più tardi il governo - che si estende a entrambe le mozioni (Pd e Ap-Ncd). L'esecutivo - fa sapere il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova - rende parere favorevole sia alla mozione del Pd sia a quella di Ap-Sc sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Una dichiarazione di equidistanza che non è piaciuta né alla minoranza dem né ai Cinque Stelle.
"Se il governo ha dato parere favorevole alla mozione di Ncd sulla Palestina è ridicolo. Quel testo è il contrario della nostra mozione perché non prevede il riconoscimento dello stato di Palestina. Io la mozione di Ncd non la voto e non la votano neppure molti parlamentari del Pd", tuona ad esempio Stefano Fassina. "Al governo o sono dei dissociati o sono in malafede", incalza il grillino Manlio Di Stefano, puntando il dito sulle differenze tra i due testi.
La mozione 1/745 firmata da Roberto Speranza (Pd), Elda Locatelli (Misto - Psi) e Mario Marazziti (Per l'Italia) impegna il governo a "continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele" e "a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele".
La mozione firmata da Paolo Alli, Nunzia De Girolamo, Fabrizio Cicchitto, Dorina Bianchi, Sergio Pizzolante, Rosanna Scopelliti, Andra Causin e Ganfranco Sammarco di Area popolare - Ncd-Udc, e da Mariano Rabino, Andrea Mazziotti di Scelta civica, impegna invece l'esecutivo a "sostenere sia in sede bilaterale che multilaterale, di concerto con i partner europei, la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli Accordi di Oslo" e a "promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese".
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/27 ... mg00000001
Questi Pd e Ncd. sarebbero gli alleati di GOVERNO??
Alleati solo per fare gli affari propri!
Questo fatto indica bene la natura di questo governo ed in generale la natura degli italiani.
Incapaci di una linea ferma, chiara e netta. Italiani ambigui per vocazione, sempre.