Articolo 4
Inviato: 28/02/2015, 17:17
Scusate se ci torno sopra, dopo attenta e rispettosa riflessione.
Lo faccio, perché la questione influisce in modo diretto ed determinante sulla mia voglia di intervenire in quello che dovrebbe essere un "dibattito" o un "dialogo", mentre è in realtà una generalizzata e dilagante rassegna stampa.
Qualunque thread io apra, a qualunque pagina, mi trovo di fronte a una citazione, quasi sempre integrale, di un articolo del Fatto o dell'HuffPost: qualche volta lo leggo, più spesso no, ma in entrambi i casi mi chiedo: "e allora?".
Ho provato con l'ironia (la Segnalazione), ma evidentemente l'ironia non riesce a smuovere le pietre.
Allora lo dico in modo semplice e lineare: una breve citazione tratta da un testo può essere utile, o anche necessaria, divertente, illuminante, e costituire lo spunto per una discussione. Una citazione integrale, alla quale fa seguito una seconda citazione integrale, alle quali si "risponde" con una terza citazione integrale di un altro articolo, e così via, con l'intercalare di tanto in tanto di una riga in cui si dice "certo che le cose stanno proprio messe male", non è una discussione, non è un dialogo, ma è una gara a chi dimostra di leggere più roba sul web e si premura di rendere partecipi di queste sue meravigliose scoperte tutti gli amici del "forum".
La situazione alla quale mi trovo di fronte è tale che mi sembra perfino di disturbare, o meglio, di essere uno stravagante presuntuoso, quando intervengo per esporre le mie idee: di essere, insomma, uno che va controcorrente, con l'idea bislacca di "dire la sua" con parole sue, invece di limitarsi a riportare le idee di altri.
Una ciambella di salvataggio, però, la trovo nel Regolamento del forum, che evidentemente dev'essere stato pensato da un rompicoglioni come me:
Art. 4.
Quando si consiglia la lettura di un testo, è meglio non citarlo per esteso, ma indicare dove lo si può trovare oppure proporre "chi vuole me lo dica e glielo mando come messaggio personale" (in questo caso sarà accettabile, anzi gradito, un messaggio "multiplo" mandato alle persone che lo chiederanno).
Lo faccio, perché la questione influisce in modo diretto ed determinante sulla mia voglia di intervenire in quello che dovrebbe essere un "dibattito" o un "dialogo", mentre è in realtà una generalizzata e dilagante rassegna stampa.
Qualunque thread io apra, a qualunque pagina, mi trovo di fronte a una citazione, quasi sempre integrale, di un articolo del Fatto o dell'HuffPost: qualche volta lo leggo, più spesso no, ma in entrambi i casi mi chiedo: "e allora?".
Ho provato con l'ironia (la Segnalazione), ma evidentemente l'ironia non riesce a smuovere le pietre.
Allora lo dico in modo semplice e lineare: una breve citazione tratta da un testo può essere utile, o anche necessaria, divertente, illuminante, e costituire lo spunto per una discussione. Una citazione integrale, alla quale fa seguito una seconda citazione integrale, alle quali si "risponde" con una terza citazione integrale di un altro articolo, e così via, con l'intercalare di tanto in tanto di una riga in cui si dice "certo che le cose stanno proprio messe male", non è una discussione, non è un dialogo, ma è una gara a chi dimostra di leggere più roba sul web e si premura di rendere partecipi di queste sue meravigliose scoperte tutti gli amici del "forum".
La situazione alla quale mi trovo di fronte è tale che mi sembra perfino di disturbare, o meglio, di essere uno stravagante presuntuoso, quando intervengo per esporre le mie idee: di essere, insomma, uno che va controcorrente, con l'idea bislacca di "dire la sua" con parole sue, invece di limitarsi a riportare le idee di altri.
Una ciambella di salvataggio, però, la trovo nel Regolamento del forum, che evidentemente dev'essere stato pensato da un rompicoglioni come me:
Art. 4.
Quando si consiglia la lettura di un testo, è meglio non citarlo per esteso, ma indicare dove lo si può trovare oppure proporre "chi vuole me lo dica e glielo mando come messaggio personale" (in questo caso sarà accettabile, anzi gradito, un messaggio "multiplo" mandato alle persone che lo chiederanno).