COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI
Inviato: 15/03/2015, 17:47
Quando Landini parla di COALIZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI si riferisce a tutti i lavoratori visto che alla riunione hanno partecipato anche dei professionisti e altre partite IVA.
Allora credo che attualmente bisogna fare delle distinzioni perché da una parte ci sono i lavoratori dipendenti, trasparenti di fronte al Fisco, dall'altra ci sono i lavoratori autonomi o professionisti o artigiani o commercianti
o piccoli imprenditori che dichiarano una parte e se possono evadono e fanno quadrare il tutto.
Oggi i lavoratori autonomi devono arrangiarsi, devono provvedere in proprio al loro futuro, hanno un notevole rischio che incombe sulla loro attività, spesso non per imperizia o imprudenza vanno incontro al fallimento, quando va bene cercano di mettere da parte un tesoretto come assicurazione per il futuro incerto.
Anche per questi lavoratori ( partite IVA, piccoli imprenditori, artigiani, commercianti ecc...) necessita provvedere a un sistema di sicurezza .
Sappiamo che non sono pochi quelli che di tesoretti ne hanno fatto tanti e poi portati nei paradisi fiscali, purtroppo però ci sono stati anche quelli che ci hanno rimesso la vita
Possiamo soffermarci un momento per considerare se sia possibile per queste categorie lavorare in trasparenza ?
Io credo che questa possibilità ci sia se tutti questi lavoratori potessero accontentarsi da un lato di vivere con una certa sicurezza e tranquillità sapendo che nel caso di una imprevista situazione negativa ( per qualsivoglia motivo)
c'è sempre un reddito minimo garantito che permette di soddisfare le esigenze minime di una famiglia, dall'altro di essere trasparenti DI FRONTE AL FISCO.
Questa trasparenza di fronte al Fisco dovrebbe comunque permettere di avere delle Entrate tali da permettere
un reddito almeno equivalente a quello di un lavoratore dipendente di simile livello, non dimentichiamo per questi lavoratori il rischio d'impresa che deve essere calcolato ( sul rischio di impresa si dovrebbe intervenire facilitando l'accesso ai prestiti bancari e contemporaneamente suddividere il rischio con la valutazione di chi fa il prestito).
Per arrivare alla trasparenza di fronte al Fisco il passaggio alla moneta elettronica o ai pagamenti comunque tracciabili è fondamentale e ci sono tutte le possibilità di farlo a costo zero perché alla fine alle banche sarebbe anche conveniente.
Non parliamo delle ripercussioni sul lavoro nero, la malavita, le mafie, la prostituzione .
A questo punto andrebbe rivista TUTTA LA Fiscalità.
Perché non prevedere come auspicava Olivetti il quale diceva che nessun dirigente ( io direi NESSUNO) deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minimo. In Svizzera avevano proposto un rapporto di 1 a 12.
Non credo che i cervelli migliori se ne andrebbero se le condizioni di lavoro fossero al top, se i migliori potrebbero trovare tutto il meglio per la loro attività, quando uno nel lavoro riesce a esprimere le sue potenzialità di regola è super soddisfatto, non ha bisogno che il denaro serva per posizioni di potere.
A questo punto credo che ritorni valida la discussione sulla tassazione del patrimonio dei beni mobili e immobili invece che la tassazione del reddito e contemporaneamente la tassazione minima delle transazioni finanziarie.
Solo così lo Stato potrebbe intervenire e favorire la distribuzione della ricchezza, non solo , ma favorire il lavoro rispetto alla rendita finanziaria, allora sì la coalizione sociale dei lavoratori sarebbe vincente.
Allora credo che attualmente bisogna fare delle distinzioni perché da una parte ci sono i lavoratori dipendenti, trasparenti di fronte al Fisco, dall'altra ci sono i lavoratori autonomi o professionisti o artigiani o commercianti
o piccoli imprenditori che dichiarano una parte e se possono evadono e fanno quadrare il tutto.
Oggi i lavoratori autonomi devono arrangiarsi, devono provvedere in proprio al loro futuro, hanno un notevole rischio che incombe sulla loro attività, spesso non per imperizia o imprudenza vanno incontro al fallimento, quando va bene cercano di mettere da parte un tesoretto come assicurazione per il futuro incerto.
Anche per questi lavoratori ( partite IVA, piccoli imprenditori, artigiani, commercianti ecc...) necessita provvedere a un sistema di sicurezza .
Sappiamo che non sono pochi quelli che di tesoretti ne hanno fatto tanti e poi portati nei paradisi fiscali, purtroppo però ci sono stati anche quelli che ci hanno rimesso la vita
Possiamo soffermarci un momento per considerare se sia possibile per queste categorie lavorare in trasparenza ?
Io credo che questa possibilità ci sia se tutti questi lavoratori potessero accontentarsi da un lato di vivere con una certa sicurezza e tranquillità sapendo che nel caso di una imprevista situazione negativa ( per qualsivoglia motivo)
c'è sempre un reddito minimo garantito che permette di soddisfare le esigenze minime di una famiglia, dall'altro di essere trasparenti DI FRONTE AL FISCO.
Questa trasparenza di fronte al Fisco dovrebbe comunque permettere di avere delle Entrate tali da permettere
un reddito almeno equivalente a quello di un lavoratore dipendente di simile livello, non dimentichiamo per questi lavoratori il rischio d'impresa che deve essere calcolato ( sul rischio di impresa si dovrebbe intervenire facilitando l'accesso ai prestiti bancari e contemporaneamente suddividere il rischio con la valutazione di chi fa il prestito).
Per arrivare alla trasparenza di fronte al Fisco il passaggio alla moneta elettronica o ai pagamenti comunque tracciabili è fondamentale e ci sono tutte le possibilità di farlo a costo zero perché alla fine alle banche sarebbe anche conveniente.
Non parliamo delle ripercussioni sul lavoro nero, la malavita, le mafie, la prostituzione .
A questo punto andrebbe rivista TUTTA LA Fiscalità.
Perché non prevedere come auspicava Olivetti il quale diceva che nessun dirigente ( io direi NESSUNO) deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minimo. In Svizzera avevano proposto un rapporto di 1 a 12.
Non credo che i cervelli migliori se ne andrebbero se le condizioni di lavoro fossero al top, se i migliori potrebbero trovare tutto il meglio per la loro attività, quando uno nel lavoro riesce a esprimere le sue potenzialità di regola è super soddisfatto, non ha bisogno che il denaro serva per posizioni di potere.
A questo punto credo che ritorni valida la discussione sulla tassazione del patrimonio dei beni mobili e immobili invece che la tassazione del reddito e contemporaneamente la tassazione minima delle transazioni finanziarie.
Solo così lo Stato potrebbe intervenire e favorire la distribuzione della ricchezza, non solo , ma favorire il lavoro rispetto alla rendita finanziaria, allora sì la coalizione sociale dei lavoratori sarebbe vincente.