Le contraddizioni di un paese chiamato Italia
Inviato: 13/03/2012, 9:49
Non è la notizia del giorno ma anche oggi se ne parla abbondantemente nei Tg, sul web, in radio.
Oggi come nei primi anni 80 - Il tanto paventato crollo dei consumi alimentari, gli ultimi a subire i tagli nei bilanci delle famiglie, è purtroppo arrivato. Il rapporto di Intesa Sanpaolo registra una flessione dell'1,5% riportandoci alla situazione dei primi anni 80, prima del boom economico che ha portato poi un benessere al quale gli italiani hanno dovuto gradualmente disabituarsi, loro malgrado.
Bevande e tabacco - La flessione maggiore si è registrata soprattutto nel consumo di bevande e tabacco, a dimostrazione del fatto che gli italiani stanno tagliando ogni possibile spreco a causa delle tensioni relative al mercato del lavoro e del potere d'acquisto sempre più inferiore, oltre all'aumento degli oneri richiesti dal Governo per sanare il deficit pubblico.
Anche il carrello della spesa è più vuoto - Eliminati tutti i possibili sprechi ciò che rimane da tagliare sono i consumi alimentari, ed è ciò che si sta registrando già dall'inizio dell'anno, in quanto gli stipendi sono sempre più bassi a fronte degli esborsi richiesti. E la situazione sembra destinata a peggiorare nei prossimi mesi, a causa della paura di dover fronteggiare maggiori spese e la prudenza delle famiglie costituita dalla necessità di conservare il più possibile quel poco che riescono a risparmiare per poter far fronte a eventuali emergenze.
sicuramente è vero, però è altrettanto vero che
Riccardi vuole vietare gli spot sull' azzardo
Come il fumo Secondo il ministro andrebbero utilizzate le stesse norme usate per il fumo
ROMA - No agli spot per il gioco d' azzardo. Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione e l' integrazione, interviene sul problema del «gioco» (lotterie, slot machine, gratta e vinci) che nel 2010 ha sviluppato un volume di affari di 61 miliardi e 500 milioni di euro, mentre solo nel mese di gennaio di quest' anno la spesa reale dei giocatori (al netto di 6,6 miliardi di vincite) è stata di 1,6 miliardi. Ha detto il ministro Riccardi: «Il fenomeno del gioco d' azzardo sta assumendo in alcuni casi i contorni di una vera e propria dipendenza psicologica: in un momento di difficoltà economica, il miraggio di una ricchezza facile e immediata ha mandato in rovina molte persone». Ha spiegato: «Particolarmente esposti ai rischi di dipendenza sono giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, anziani soli». Per questo il ministro ha pensato di trattare la pubblicità dei giochi a soldi con gli stessi criteri di quella per le sigarette, cioè vietandola o, almeno, regolamentandola in modo ferreo. ( fonte ansa 3 marzo )
quindi una buona parte del poco denaro disponibile viene "dirottata" su altro, ben venga che un ministro si preoccupi dell'impatto pubblicitario ma se si facesse una decisa marcia indietro , eliminando i gratta e vinci e chiudendo i giochi on line , forse si aiuterebbe sia la psiche che il carrello della spesa
o no?
Oggi come nei primi anni 80 - Il tanto paventato crollo dei consumi alimentari, gli ultimi a subire i tagli nei bilanci delle famiglie, è purtroppo arrivato. Il rapporto di Intesa Sanpaolo registra una flessione dell'1,5% riportandoci alla situazione dei primi anni 80, prima del boom economico che ha portato poi un benessere al quale gli italiani hanno dovuto gradualmente disabituarsi, loro malgrado.
Bevande e tabacco - La flessione maggiore si è registrata soprattutto nel consumo di bevande e tabacco, a dimostrazione del fatto che gli italiani stanno tagliando ogni possibile spreco a causa delle tensioni relative al mercato del lavoro e del potere d'acquisto sempre più inferiore, oltre all'aumento degli oneri richiesti dal Governo per sanare il deficit pubblico.
Anche il carrello della spesa è più vuoto - Eliminati tutti i possibili sprechi ciò che rimane da tagliare sono i consumi alimentari, ed è ciò che si sta registrando già dall'inizio dell'anno, in quanto gli stipendi sono sempre più bassi a fronte degli esborsi richiesti. E la situazione sembra destinata a peggiorare nei prossimi mesi, a causa della paura di dover fronteggiare maggiori spese e la prudenza delle famiglie costituita dalla necessità di conservare il più possibile quel poco che riescono a risparmiare per poter far fronte a eventuali emergenze.
sicuramente è vero, però è altrettanto vero che
Riccardi vuole vietare gli spot sull' azzardo
Come il fumo Secondo il ministro andrebbero utilizzate le stesse norme usate per il fumo
ROMA - No agli spot per il gioco d' azzardo. Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione e l' integrazione, interviene sul problema del «gioco» (lotterie, slot machine, gratta e vinci) che nel 2010 ha sviluppato un volume di affari di 61 miliardi e 500 milioni di euro, mentre solo nel mese di gennaio di quest' anno la spesa reale dei giocatori (al netto di 6,6 miliardi di vincite) è stata di 1,6 miliardi. Ha detto il ministro Riccardi: «Il fenomeno del gioco d' azzardo sta assumendo in alcuni casi i contorni di una vera e propria dipendenza psicologica: in un momento di difficoltà economica, il miraggio di una ricchezza facile e immediata ha mandato in rovina molte persone». Ha spiegato: «Particolarmente esposti ai rischi di dipendenza sono giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, anziani soli». Per questo il ministro ha pensato di trattare la pubblicità dei giochi a soldi con gli stessi criteri di quella per le sigarette, cioè vietandola o, almeno, regolamentandola in modo ferreo. ( fonte ansa 3 marzo )
quindi una buona parte del poco denaro disponibile viene "dirottata" su altro, ben venga che un ministro si preoccupi dell'impatto pubblicitario ma se si facesse una decisa marcia indietro , eliminando i gratta e vinci e chiudendo i giochi on line , forse si aiuterebbe sia la psiche che il carrello della spesa
o no?