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29 giugno. Russia – Ucraina: Intervista a Marcello Foa.
Marcello Foa – Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, ben ritrovati visto che non è la prima volta che ho il piacere di parlarvi.
Blog – Il 14 marzo 2014 tu titolavi un tuo articolo: “Ucraina: il segreto che nessuno spiega (e che dovreste sapere…), ci spieghi quali sono le vere ragioni che hanno portato al conflitto fra Russia e Ucraina? E in questo scenario, che ruolo ricoprono gli Stati Uniti d’America?
Marcello Foa – Per capire che cosa accade tra Russia e Ucraina in realtà bisogna capire cosa accade tra Russia e Stati Uniti, perché dietro gli avvenimenti in Ucraina c’è una strategia degli Stati Uniti, volta da un lato isolare la Russia, dall’altro lato a prendere il controllo dell’Eurasia, ovvero a creare un corridoio che dall’Europa occidentale arriva fino all’Asia e per realizzare questo corridoio, il controllo dell’Ucraina è cruciale. E’ un processo che è in corso da 10 anni, che viene combattuto con mezzi non convenzionali, dapprima i più attenti se lo ricorderanno, la Rivoluzione Arancione del 2004 quando una rivolta popolare rovesciò il regime filorusso dell’epoca. Quella che in realtà era una rivoluzione popolare, noi oggi sappiamo con certezza, era una finta rivoluzione popolare, ovvero l’uso della massa, per fini golpistici di fatto, cioè si rovescia un regime o un’elezione. Quell’episodio ebbe breve durata perché i russi riuscirono a riprendere il controllo dell’Ucraina e piazzarono Ianucovich che fu eletto regolarmente e quello che è accaduto ormai un anno fa è molto, molto sottile. Ovvero gli americani durante i giochi olimpici di Soci ed è un dettaglio che è sfuggito a molti, organizzarono una rivoluzione di massa, popolare, usando però, questo è un aspetto molto importante, delle truppe neonaziste e dovevano fare sì che il rovesciamento del regime Ianukovich finisse prima della fine dei giochi olimpici, perché? Perché durante i giochi olimpici di Soci, Putin non poteva reagire con la forza.
Blog – In data 8 giugno 2015 torni sul tema e sul tuo blog scrivi: “Perché Putin in fondo ha ragione”, lo spieghi anche noi?
Marcello Foa – Io seguo la Russia da tantissimo tempo, io non riesco a trovare un solo episodio e sfido chiunque a trovarlo in cui la Russia ha destabilizzato il mondo in cui la Russia ha fatto operazioni di politica estera per raggiungere obiettivi non dichiarati, colpi di stato, invasioni, come faceva l’Unione Sovietica. Ebbene da quando il comunismo è caduto, la Russia non ha più fatto nulla per essere un problema geostrategico, perché la Russia in scoperto dopo i drammatici anni di Eltis di essere un paese ricco di risorse naturali e da quando Putin ha preso il potere la loro unica ambizione era quella di arricchirsi, di essere membri dell’economia globale, di poter gli oligarchi essere stramiliardari come sappiamo bene, con quelli eccessi, la loro unica ambizione era di essere accettata dalle altre potenze e di poter contribuire allo sviluppo dell’economia mondiale. Quando però gli Stati Uniti hanno iniziato questa tecnica di rovesciamento dei regimi, con le rivolte popolari, nella Jugoslavia di Milosevic, poi ci fu la Rivoluzione delle Rose in Georgia. In quel momento Putin si è allertato perché dopo alcune settimane è arrivata la Rivoluzione Arancione a Kiev, a quel punto la Russia ha capito che gli Stati Uniti stavano applicando delle tecniche per cui non intendevano lasciare in pace la Russia, lasciare in pace la Russia e permetterle di partecipare all’economia mondiale e rispettare le sue aree di influenza, che erano l’Ucraina e qualche repubblica a sud della Russia, per cui in Asia. Perché dico che Putin in fondo ha ragione? Perché Putin dice: “Troviamo un accordo, sediamoci, non creo problemi”, la gente dice: sì ma Putin ha invaso la Crimea, ha invaso la Crimea dopo che c’è stato un colpo di stato a Kiev, come risposta, adesso c’è stato l’annuncio che Putin dispiegherà dei missili nucleari, ma perché l’ha fatto? Perché l’America ha appena annunciato 5 mila… il dispiegamento di forze militari della Nato ai confini con l’Europa dell’est. Ecco perché secondo me in questa crisi drammatica, sono molto preoccupato, la responsabilità purtroppo è degli Stati Uniti.
Blog – In questo braccio di ferro tra Russia e Stati Uniti d’America come si colloca l’Europa?
Marcello Foa – Sull’Europa bisogna considerare un altro aspetto, ancora una volta purtroppo c’è un discorso che il Vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha fatto all’università Harward di cui trovate traccia anche sul mio blog, in cui lui ammette di avere costretto gli alleati europei a imporre le sanzioni alla Russia, perché gli alleati europei non avevano alcuna ragione per andare a fare un muro contro muro con la Russia e perché è molto semplice, la Russia ci fornisce il gas, la Russia rappresenta un mercato di sbocco per i nostri prodotti fenomenale e noi abbiamo tutto l’interesse che i rapporti con la Russia siano stabili, però quando sono arrivate queste pressioni fortissime degli Stati Uniti, tutti i paesi europei si sono allineati.
Blog – Quali sono le conseguenze per l’Italia? Secondo te quale dovrebbe essere l’atteggiamento del Governo italiano nei confronti della Russia?
Marcello Foa – Per l’Italia è un danno enorme! L’Italia aveva nella Russia un mercato di sbocco fenomenale per i prodotti agroalimentari, c’era un interscambio fortissimo, crescente, anche solo turistico, ma non solo che in un paese in crisi com’è l’Italia senz’altro faceva bene. Purtroppo in questi casi prevalgono non ragioni di alleanza, ma pressioni talmente forti perché gli Stati Uniti vogliono davvero regolare i conti con la Russia, vogliono fare sì che il cambiamento in Ucraina diventi permanente e secondo me l’obiettivo ultimo è quello di provocare un cambiamento di regime a Mosca, costringere la Russia a cedere, i russi a ribellarsi contro Putin e per cui mettere un regime più filoamericano a Mosca e questa è una partita davvero pericolosa! Io sono molto preoccupato. Vedo molta passività da parte del governo Renzi, non c’è alcun tipo d’iniziativa, non mi sembra ci sia neanche il tentativo di difendere gli interessi dell’Italia, il vero rischio è che questa crisi tra Russia e Stati Uniti degeneri in una guerra vera e propria e noi abbiamo bisogno di tutto, fuorché di una guerra che si svolge in linea d’aria a pochi chilometri dalle coste italiane e abbiamo men che meno bisogno di rischiare di essere bombardati perché l’Italia ha qui delle basi militari. Veramente io sono molto, molto preoccupato perché vedo molta irresponsabilità, vedo un desiderio di raggiungere questi obiettivi a qualunque costo e la storia insegna che quando c’è irragionevolezza le conseguenze sono sempre drammatiche, Dio non voglia che si arrivi a una guerra ma non possiamo escluderlo. Passate parola!
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Ciao
Paolo11