Caro Bersani ... attento agli "inchini" a Monti

[lucfig]

Caro Segretario Bersani,
vedo con stupore che in ogni riunione di governo che fai, tu cedi, gli altri incassano. Mi sembra la scenetta di Totò che vende la fontana di Trevi e te, mi dispiace fai la parte dell' italo-americano.

Ti rendi conto che Monti non ha fatto nulla, ma nulla di quando hai sbraitato?

Persino la tassazione ridicola dello scudo fiscale è diventata una farsa e che di fatto non è stato versato un centesimo dai cari scudati ... intanto pensioni, articolo 18, intercettazioni, responsabilità civile dei giudici, RAI, Frequenze, Privilegi ai Politici ...

insomma ti rendi conto che non hai ottenuto nulla?
Ti rendi conto che la foto di twitter dell'amicone Casini ti deleggittimato rispetto alla tua base?
Ti rendi conto che stai tradendo chi ti ha votato alle primarie?

Dove stai portando la barca del PD? Contro gli scogli?

Attento agli inchini ... Capitan Bersani ...

[peanuts]

Stamattina apro il giornale ("c'è la tua fotografia"...) e leggo che si sarebbe parlato anche di INTERCETTAZIONI.
Immagino da chi sia potuto venire lo spunto, dallo stesso che non vuol parlare di Rai perché il paese ha altre priorità e che quando era ministro si occupava di intercettazioni e giustizia, scavalcando i temi che adesso definisce prioritari.

1) ancora votiamo insieme a questi. Incredibile
2) Bersani dovrebbe dirci come ha risposto sulle intercettzioni. Avrà detto "ma che siete scemi" o bisogna fare uno "scambio" io do una cosa a te e tu dai una cosa a me?

Ma è politica questa?

[mariok]

Oggi leggiamo sulla stampa che il vertice della "maggioranza" si è concluso positivamente dopo ben cinque ore di discussione.

Sui contenuti per la verità si capisce poco. Per cui un bilancio tra chi ha dato e chi ha preso non mi sembra possibile. Ma non credo sia questo il punto.

Anche se a malincuore, sono tra quelli che hanno visto nel governo Monti l'unica via d'uscita dalla situazione insieme tragica e comica nella quale la coppia B&B aveva cacciato il paese.

Al di là di ogni considerazione sulla natura di questo governo e dei suoi componenti, il vero limite della situazione è costituito dal fatto che esso si regge, a norma di costituzione, su "questo parlamento".

Un parlamento che ha votato le peggiori leggi ad personam, sfidando la costituzione oltre che la decenza, che ha elevato un conflitto istituzionale con la magistratura sulla base dell'affermazione secondo cui "Ruby era la nipote di Mubarak", che ha posto al centro della politica nazionale gente come Scilipoti (ah Di Pietro, chi ti perdonerà per averlo portato in parlamento!) e i responsabili con annesse trattative giornaliere per assicurarsene i voti.

La soluzione Monti ha, dal mio punto di vista, un'unica giustificazione (oltre il concreto rischi di bancarotta dello Stato): la constatazione che "questo" parlamento avrebbe fatto qualunque cosa per non andarsene a casa e sottoporsi al giudizio degli elettori.

Che una tale soluzione implicasse un prezzo da pagare in termini sociali era evidente sin dall'inizio. Nessuna meraviglia quindi che su pensioni, mercato del lavoro, art. 18 e varie occorresse limitare i danni negoziando il miglior (o meno peggio) compromesso possibile, in cambio del recupero di un minimo di decenza interna ed internazionale e qualche timida concessione sul piano della riduzione di qualche privilegio delle ben note corporazioni.

Quello che non capisco e che reputo un suicidio è la pretesa/illusione di ricercare un compromesso appena accettabile in materia di giustizia, lotta alla corruzione, intercettazioni e televisioni.

Questo che c'entra con l'emergenza finanziaria e con la transizione verso l'appuntamento elettorale del 2013?

Tra le righe leggiamo di un'ipotesi (accordo?) sull'eliminazione del reato di concussione perché ce lo chiederebbe l'Ocse (sic!) reato, guarda caso, del quale è accusato Berlusconi nel processo Ruby.

E non mi si dica che ci si illude di risolvere il problema della corruzione, che è effettivamente una palla al piede per lo sviluppo, con Alfano, Ghedini, Cicchitto e soci!

Stesso discorso per le intercettazioni. Come è pensabile concordare una legge in materia con il partito di un personaggio rinviato a giudizio per aver utilizzato un'intercettazione illegalmente contro un avversario politico e che strepita e minaccia ogni volta che viene pubblicata legalmente, perché presente in atti pubblici, un'intercettazione che lo riguarda?

E per quanto riguarda le televisioni, che senso ha strappare qualche poltrona in più (o in meno per la parte avversa) in Rai in cambio di qualche altro favore alla Mediaset ed al suo monopolio?

Anche per uno che non nega la differenza tra Monti e Berlusconi e la drammaticità della situazione che ci ha imposto dei compromessi, sono scelte queste che reestano incomprensibili.

[lucfig]

Caro Mario,
sono d'accordo con te quando ci ricordi che Monti era l'unica via di uscita al disastro di B&B.

Il problema è un'altro, cosà farà da grande Bersani?

Ancora non ci è dato di sapere. Non sarebbe un problema se egli non fosse il segretario del PD.

[lucfig]

La "risposta" di Bersani ... Chapeau

da repubblica.it
Bersani: "Per alleanze
non guardo a foto di Casini"

Non è la foto di Pier Ferdinando il modello di alleanze a cui guarda Pier Luigi Bersani. Lo dice, a poche ore dal vertice notturno di palazzo Chigi 1, il segretario del partito democratico. "Non è così semplice mettersi d'accordo per un progetto per l'italia", dice a proposito di un'alleanza con il pdl. "Siamo alternativi", aggiunge precisando di lavorare per un'alleanza di governo tra moderati e progressisti. "Bastasse twitter.... Ieri è stata piuttosto la prova che i partiti che sostengono il governo messi uno di fronte all'altro danno prova di responsabilità. Se poi fosse così facile, non saremmo stati lì sei ore. Nonostante twitter...". Ma la foto di Casini sostituisce vasto? "no, oltre le foto bisogna ascoltare i sonori", taglia corto bersani

La Rai. Il segretario del partito democratico parla anche di Rai. Sulla Rai "si faccia una nuova governance per un'azienda che deve competere. Si passi attraverso "un breve commissariamento, ma si cambi passo. Se non si farà così noi non partecipiamo, non ci rendiamo responsabili". Lo dice il segretario del Pd, Bersani, spiegando che con la legge attuale anche una "persona autorevole con questa governace è destinata a perdere la sua autorevolezza. Nessuno può fare miracoli".

(16 marzo 2012)