Giustizia e (in)giustizia

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pancho
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Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da pancho »

Ercolano, gioielliere reagisce a una rapina e uccide due pregiudicati: indagato per eccesso di legittima difesa

Il 68enne è stato seguito dai due rapinatori, armati di una pistola giocattolo, che lo avevano visto prelevare soldi da una banca. La rabbia dei familiari di uno dei banditi: "Deve pagare"

Lo hanno seguito per portargli via i soldi appena prelevati. E lo hanno rapinato con una pistola giocattolo, priva di tappo rosso. Il gioielliere ha reagito e ha sparato, uccidendoli. Adesso è indagato per eccesso colposo di legittime difesa. E’ questa la prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sul duplice omicidio avvenuto intorno a mezzogiorno a Ercolano, in provincia di Napoli, nel parcheggio di un magazzino di bibite e detersivi all’angolo tra via Alveo all’angolo e corso Resina, non lontano dagli scavi.

Il commerciante di preziosi, 68 anni, era appena uscito dal Banco di Napoli di via IV Novembre, da cui aveva ritirato almeno cinquemila euro e stava entrando nel deposito di proprietà di un parente. I due banditi a volto scoperto e a bordo di uno scooter lo hanno

di F. Q. | 7 ottobre 2015

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... e/2103689/
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Quello che ora mi domando e' come si puo giudicare eccesso di legittima difesa quanto e' accaduto.
Ma ancor di più mi indigno difronte a coloro che reagiscono quasi a giustificare i rapinatori.

Eccesso di legittima difesa??!!

Forse costoro mettevano in conto che il derubato sarebbe stati li a pensare se reagire o no?

Probabilmente queste reazioni appartengono solo alla stretta cerchia dei famigliari o compagni di "giochi" ma se cosi' non fosse allora mi verrebbe da dire che probabilmente abbiamo ancora delle (sotto)culture con le quale ancor oggi mi e' assolutamente difficile convivere .

Fatta l'Italia bisogna ora fare gli italiani(diceva qualcuno).....se ci stanno. altrimenti... lascio a voi il finale.

Ancora: Si puo' parlare di Platonismo e di Aristotelismo nel mezzogiorno dopo 154 anni dall'unita d'italia?


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
pancho
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da pancho »

Bizzotto: la pesante condanna al vicentino che sparò ai ladri

Farà sicuramente discutere la vicenda che ha visto coinvolto Ermes Mattielli, l'uomo che nel giugno del 2006 sparò 15 colpi di arma da fuoco contro due giovani ladri nomadi che gli entrarono in casa. Mattielli dovrà inoltre risarcire le vittime con 135 mila euro. Oggi l'ex robivecchi di Scalini di Arsiero è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per tentato duplice omicidio volontario. Una storia iniziata il 13 giugno del 2006, come racconta Benedetta Centin sul Corriere del Veneto, e passata passata dall'accusa di eccesso di legittima difesa a lesioni sino al duplice tentato omicidio volontario. "Ero disperato: avevo già subito numerosi furti".

Ermes Mattielli, 54 anni, quasi dieci anni fa sparò con la sua pistola calibro 9 a due ladri, entrati nella notte nella sua autodemolizione probabilmente allo scopo di sottrargli il rame, come sostenne lo stesso al 'Gazzettino' all'epoca dei fatti: "I nomadi mi rubavano anche il pane, le biciclette". Ho avuto paura. Quando uno di loro mi ha detto minaccioso "stai zitto!", mi sono sentito davvero aggredito, anche psicologicamente. E su questo punto che hanno fatto presa il procuratore generale Pietro Calogero, il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri e l'avvocato di parte civile: gli spari non furono un errore di valutazione nell'esercizio di legittima difesa, ma un tentativo di uccidere. Ho capito che avevo sparato quindici colpi quando il caricatore si è svuotato. "Spero che quei ragazzi se la cavino".

L'avvocato: "Non si è trattato di legittima difesa" - Andrea Massalin, ne aveva chiesti 150mila. "Se i fatti vengono travisati ovvio che si arriva alla percezione di un assurdo giuridico".

La condanna è arrivata al termine di un lungo percorso giudiziario.

http://stadio24.com/2015/41233/bizzotto ... -ai-ladri/
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Che ne dite? Giustizia o ingiustizia? Eccesso di difesa?

Fate vobis


un salutone
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camillobenso
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da camillobenso »

Anche in questo caso, caro pancho il tema và preso alla larga. Molto alla larga.

In tutte le aule di Tribunale della Repubblica italiana campeggia la scritta:

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI


Sappiamo tutti che non è affatto vero.

Eppure facciamo finta che sia così e tiriamo innanz.
camillobenso
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da camillobenso »

Vedi, caro pancho che il tema è molto largo...........





L'indagine
Cocò e gli altri bimbi uccisi dalla 'ndrangheta

Due arresti per l'omicidio del piccolo Nicola Campilongo. La sua esecuzione aveva suscitato l'indignazione collettiva. Ma le mafie non hanno mai risparmiato né bambini né donne. Perché non seguono codici d'onore. Ma solo i propri interessi
di Giovanni Tizian
12 ottobre 2015

http://espresso.repubblica.it/attualita ... =HEF_RULLO
camillobenso
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da camillobenso »

La Stampa 12.10.15
Usa, “giustificato” l’agente che uccise il 12enne
Per gli inquirenti non poteva sapere se l’arma giocattolo tenuta in mano dal giovane afroamericano fosse vera

di Francesco Semprini

Eccoci di nuovo davanti a uno di quei pronunciamenti destinati a dar fuoco alle polveri e ad infiammare ancora una volta gli animi di quella parte di americani che si considera vittima di una discriminazione di Stato.

Discriminazione razziale in questo caso, visto che il pronunciamento in questione riguarda l’uccisione di Tamir Rice, il dodicenne nero di Cleveland, Ohio, colpito da un poliziotto appena giunto nel parco dove il ragazzino stava girando con in pugno una pistola caricata a salve.

Uno dei casi che ha maggiormente colpito e fatto discutere l’opinione pubblica degli Stati Uniti. Sia perché si inseriva in quella fila di episodi di presunta discriminazione razziale da parte delle forze dell’ordine, iniziata con i misfatti di Ferguson, Missouri, dove a essere ucciso dalla polizia era stato un altro ragazzo afro-americano, il 18 enne Michael Brown, sia per la giovane età della vittima.
Il rapporto degli esperti
Ebbene, secondo l’esito di due rapporti che gli inquirenti hanno affidato a esperti, l’operato di Tim Loehmann, il poliziotto bianco che ha ferito a morte il 12enne, è da considerarsi un «comportamento ragionevole». I due rapporti sono stati stilati dalla ex agente speciale dell’Fbi, Kimberly Crawford, e dal pubblico ministero del Colorado. «Il punto non è stabilire se qualsiasi agente avrebbe agito allo stesso modo», ha scritto la Crawford nel documento in cui sostiene che Loehmann non poteva sapere se l’arma fosse vera o meno. «Piuttosto - prosegue l’ex agente dell’Fbi - è rilevante stabilire se un agente ragionevole, in una situazione identica, sarebbe giunto alla conclusione che quella reazione fosse necessaria».
Al di là dei paradigmi lessicali, quello che i due rapporti tentano di spiegare è che in quel preciso istante il poliziotto non poteva valutare il livello di minaccia e quindi ha reagito, sparando da distanza ravvicinata. I due rapporti, come tengono a precisare le autorità, non sono vincolanti, ma faranno parte del faldone da presentare, insieme con tutte le altre prove, al gran jury incaricato di giudicare la condotta di Loehmann.
La rabbia dei famigliari
Si tratta tuttavia di premesse che creano rabbia alla famiglia di Tamir Rice, convinta che a questo punto l’ipotesi di un procedimento penale a carico del poliziotto sia già tramontata. Così come il non luogo a procedere era stato deciso in altri recenti casi causando proteste nei quattro angoli del Paese. Tutto ciò assieme a incriminazioni di agenti, in alcuni casi, così come a dimissioni e commissariamenti di distretti. Un clima che ha indotto il presidente Barack Obama ad ammettere la necessità di colmare il vuoto di fiducia che si è creato tra i cittadini e le istituzioni.
pancho
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:La Stampa 12.10.15
Usa, “giustificato” l’agente che uccise il 12enne
Per gli inquirenti non poteva sapere se l’arma giocattolo tenuta in mano dal giovane afroamericano fosse vera

di Francesco Semprini

Eccoci di nuovo davanti a uno di quei pronunciamenti destinati a dar fuoco alle polveri e ad infiammare ancora una volta gli animi di quella parte di americani che si considera vittima di una discriminazione di Stato.

Discriminazione razziale in questo caso, visto che il pronunciamento in questione riguarda l’uccisione di Tamir Rice, il dodicenne nero di Cleveland, Ohio, colpito da un poliziotto appena giunto nel parco dove il ragazzino stava girando con in pugno una pistola caricata a salve.

Uno dei casi che ha maggiormente colpito e fatto discutere l’opinione pubblica degli Stati Uniti. Sia perché si inseriva in quella fila di episodi di presunta discriminazione razziale da parte delle forze dell’ordine, iniziata con i misfatti di Ferguson, Missouri, dove a essere ucciso dalla polizia era stato un altro ragazzo afro-americano, il 18 enne Michael Brown, sia per la giovane età della vittima.
Il rapporto degli esperti
Ebbene, secondo l’esito di due rapporti che gli inquirenti hanno affidato a esperti, l’operato di Tim Loehmann, il poliziotto bianco che ha ferito a morte il 12enne, è da considerarsi un «comportamento ragionevole». I due rapporti sono stati stilati dalla ex agente speciale dell’Fbi, Kimberly Crawford, e dal pubblico ministero del Colorado. «Il punto non è stabilire se qualsiasi agente avrebbe agito allo stesso modo», ha scritto la Crawford nel documento in cui sostiene che Loehmann non poteva sapere se l’arma fosse vera o meno. «Piuttosto - prosegue l’ex agente dell’Fbi - è rilevante stabilire se un agente ragionevole, in una situazione identica, sarebbe giunto alla conclusione che quella reazione fosse necessaria».
Al di là dei paradigmi lessicali, quello che i due rapporti tentano di spiegare è che in quel preciso istante il poliziotto non poteva valutare il livello di minaccia e quindi ha reagito, sparando da distanza ravvicinata. I due rapporti, come tengono a precisare le autorità, non sono vincolanti, ma faranno parte del faldone da presentare, insieme con tutte le altre prove, al gran jury incaricato di giudicare la condotta di Loehmann.
La rabbia dei famigliari
Si tratta tuttavia di premesse che creano rabbia alla famiglia di Tamir Rice, convinta che a questo punto l’ipotesi di un procedimento penale a carico del poliziotto sia già tramontata. Così come il non luogo a procedere era stato deciso in altri recenti casi causando proteste nei quattro angoli del Paese. Tutto ciò assieme a incriminazioni di agenti, in alcuni casi, così come a dimissioni e commissariamenti di distretti. Un clima che ha indotto il presidente Barack Obama ad ammettere la necessità di colmare il vuoto di fiducia che si è creato tra i cittadini e le istituzioni.
Non vedo la complessità di questi episodi, probabilmente per mia ignoranza in materia.

Io faccio solo un semplice ragionamento ed e' questo:
Si puo' uscire con un'arma giocattolo e casomai in determinati momenti rivolgerla verso un poliziotto? Io dico di no per il semplice fatto che rischi la reazione del poliziotto quando si vede un'arma puntata. Dovrebbe aspettare che parta il primo colpo e se poi ha la fortuna di rimanere illeso reagire?

Tutti i giri e rigiri che si vogliono fare su questi fatti-argomenti, a mio avviso hanno sempre la tentazione di giustificare il colpevole e cioe colui che non rispetta le regole. Se non avesse puntato l'arma nulla sarebbe successo. L'ha fatto a suo rischio e pericolo e ne pagato le spese. Tutto qui e basta!!!! Finita!!

La cultura di non osservare le regole e di continuare a parlare di eccesso di difesa, io non le capisco per niente e per tale motivo le continuo a contrastare. Anche dove esistono aree al max degrado. Non puo essere questa una giustificazione!! Ci son altri modi per combattere il degrado che certamente non son questi.
Penso sia una cultura che viene da molto lontano e anche dal mondo operaio quando costoro ne erano vittime durante le loro proteste e a prescindere si aveva sempre la tentazione di assolvere tutto quello che succedeva perché in qualsiasi modo era sempre il manifestante-operaio a farne le spese. A ragione o a torto.

Ora su questa riga si va avanti magari giustificando la delinquenza con l'arretratezza di un popolo o col degrado in cui vive. Certo possono essere le cause ma questo mai puo giustificarne la delinquenza. Quello che sta succedendo in questi anni non ha niente a che fare con allora. Spesso si delinque per fretta di fare denaro. Denaro che non potrebbe mai avere con un lavoro onesto. Quindi, che stiamo qui a discutere? Se lo fanno avranno certamente valutato le conseguenze che spesso portano a pene che invece di dissuadere di dicono che vale la pena tentare?

Io, spesso ne ho discusso di questo in famiglia e' ho sempre detto che qualora mi trovassi in casa un' estraneo che ha forzato la mia abitazione, non ci penso 2 volte a sparare pur sapendo che andro' incontro alle stesse situazioni. O me o te e questo lo devono mettere in conto.

Ora c'e' il rischio che a passare per colpevole sia quello che si difende e non quello che tenta a delinquere.

Quindi, difendo sempre coloro che reagiscono quando qualcuno vuole delinquere nei suoi confronti.

un salutone
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pancho
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da pancho »

Spara e uccide ladro in casa nel Milanese: 65enne indagato per omicidio volontario. Maroni: "Paghiamo noi l'avvocato"

La vittima è un ragazzo romeno di 28 anni, era disarmato. I vicini prendono le difese del pensionato di Vaprio d'Adda: "Aveva subito quattro furti in pochi mesi". Il governatore promette l'intervento della Regione, presidio di solidarietà in piazza. Giulia Bongiorno: "La legittima difesa va ampliata"

di MASSIMO PISA

E' accusato di omicidio volontario il pensionato che ha sparato uccidendo un giovane ladro che era entrato nella sua casa a Vaprio d'Adda, in provincia di Milano. Rispetto a una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa, la Procura ha formulato la nuova contestazione per poter svolgere tutti gli accertamenti sulla vicenda. E' emerso infatti che il giovane era disarmato. Il caso accende le polemiche, con il centrodestra che si schiera in massa a difesa della legittima difesa, e l'avvocato Giulia Bongiorno che interviene nel dibattito online e su Twitter scrive: "La legittima difesa va cambiata! Ma in materia di giustizia vedo idee scarse e confuse!!!" E poi spiega: "Va ampliata".

L'uccisione. Il ragazzo, insieme a due complici, è entrato nella notte in una casa della cittadina e il proprietario, un pensionato 65enne che vive insieme alla moglie al secondo piano di una colorata palazzina di via Luigi Cagnola, svegliato dai rumori, ha reagito a colpi di pistola. Uno ha centrato un 28enne romeno che è morto sul colpo. Inutile l'intervento dell'ambulanza che è stata chiamata intorno all'1.30 dallo stesso 65enne. I vicini hanno visto scappare "altre persone". E hanno raccontato che l'uomo aveva preso una pistola per difendere la sua famiglia dopo aver subito quattro furti da agosto. L'arma, una calibro 38 semiautomatica, era detenuta legalmente

Il pensionato è indagato. Il pensionato si chiama Francesco Sicignano. Dopo una notte in caserma è stato indagato in un primo momento per eccesso colposo di legittima difesa, reato che si differenzia dalla legittima difesa 'pura' (non punita penalmente) per la mancanza del requisito della proporzione tra difesa e offesa. Ma con il passare delle ore, la Procura ha ritenuto di dover procedere per omicidio volontario, quando è emerso che la vittima non era armata. Di lui non si sa ancora nulla, non è ancora stato identificato. E' entrato nella casa passando da una finestra senza scarpe e con le mani infilate nei calzini, probabilmente per non lasciare impronte digitali. Durante il secondo sopralluogo dei carabinieri nella villetta, i militari hanno trovato una torcia - quella descritta dal pensionato - e hanno sequestrato alcuni indumenti

Svegliato dai rumori. Ai carabinieri, Sicignano ha raccontato di essere stato svegliato dai rumori e di aver preso la pistola dal comodino. Quando poi ha visto la luce di una torcia ha sparato. A quel punto altri due ladri si sono dati alla fuga, il pensionato ha sparato ancora, altri due colpi in cortile. Questa volta, però in aria. Poi ha chiamato il 118. Una vicina di casa, invece, ha chiamato i carabinieri raccontando di aver visto due o tre persone scavalcare la recinzione della villetta a fianco. Nel corso dell'interrogatorio, il pensionato ha ripetuto più volte la frase: "Non volevo che morisse".

Le reazioni / Salvini su Fb: "Il ladro se l'è cercata". "La Regione Lombardia si accollerà le spese di difesa del pensionato che, per legittima difesa, ha sparato al ladro romeno entrato in casa sua" ha fatto sapere via Twitter il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Mentre il segretario della Lega, Matteo Salvini, su Facebook, ha espressa tutta la sua solidarietà al 65enne vittima del tentivo di furto: "Pazzesco che il pensionato sia indagato - ha scritto - giù le mani da chi si difende. Se si tratta di un ladro morto 'sul lavoro', non mi dispiace più di tanto: se l'è andata a cercare". Il deputato della Lega Paolo Grimoldi ha annunciato "una proposta di legge per eliminare l'eccesso colposo in legittima difesa quando i fatti avvengono nella propria abitazione, altrimenti nessuno potrà dormire tranquillo, sapendo di rischiare, in caso di irruzione di malviventi in casa propria, un bel funerale o un brutto processo". Fratelli d'Italia, invece, ha organizzato un presidio di "solidarietà e vicinanza" al pensionato nella piazza cittadina, come annunciato dal capogruppo in Regione, Riccardo De Corato.

I vicini: "Era il quarto furto". Anche i vicini di casa difendono Sicignano. Raccontano che aveva preso una pistola per difendere la sua famiglia dopo aver subìto quattro furti. "Da agosto ad oggi, che io sappia, i ladri sono entrati da lui quattro volte - dichiara una residente della zona - sono brave persone, lui aveva da poco perso la madre e in casa ci sono dei bambini. Anche io avrei preso una pistola e sparato se fossi stata al posto suo". Nella stessa villetta, infatti, oltre alla coppia di pensionati anche il figlio con la moglie e i loro figli, cioé i nipotini di Sicignano. Il figlio del 65 enne non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione: "Mio padre sta bene, stiamo tutti bene" ha detto senza voler aggiungere altro.

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 125469295/
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Nelle sue stesse conduzioni mi sarei comportato come lui.
Purtroppo su questi argomenti noto un certo distacco che non saprei come definire.

Se non siamo in grado di dare risposte nemmeno su questi argomenti, beh allora...avanti Salvini. Non e' altro il frutto delle ns. incapacità di analizzare a fondo i problemi senza essere in grado di disfarci di tutti i ns. preconcetti.

Mia umile opinione e come tale sempre opinabile.
Mi fermo qui.


un salutone
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erding
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da erding »

Non poi cosi facile... dare risposte.
Penso che il pensionato sessantacinquenne non si farà neanche un giorno di carcere ne altro, tenute conto delle circostanze
verrà sicuramente assolto, come ritengo sia giusto. Comunque le indagini vanno fatte, come pure un processo va fatto.
Non si può seduta stante far finta che non sia successo nulla e sulla base di qualche estemporanea dichiarazione chiuidere
tutto e subito, o ancora peggio, sull'onda di una strumentalizzazione politica piegare norme, prassi e procedure.


un saluto erding
camillobenso
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da camillobenso »

La nostra generazione, caro pancho, tra quelle degli ultimi duecento anni é senza ombra di dubbio la più fortunata in senso assoluto.

Lo ha precisato anche l’ex direttore dell’Unità ed ex senatore, Giuseppe Caldarola, domenica mattina a Omnibus.

“Io ho vissuto meglio di mio padre, e mio figlio vive peggio di me”

Però nello stesso tempo non siamo stati in grado, quando è stato il momento, non solo di trasmettere i valori fondamentali che abbiamo ricevuto, ma non siamo stati capaci di migliorare questa società ed il suo modo di vivere.

La conseguenza ovvia è il decadimento sotto i nostri occhi con tutti gli annessi e connessi come effetti collaterali.

Questo ennesimo fatto di sangue è il prodotto logico di una società rassegnata al decadimento.

Quello che particolarmente mi disturba è il solito modo di approfittarne dei soliti parassiti politici di sempre alla Gasparri e alla Salvini.

Classici arrampicatori sociali che se ne approfittano di recuperare voti sulle disgrazie altrui e che non fanno nulla per cambiare i problemi di questa società perché mancherebbero poi i presupposti che giustificano la loro presenza.

Ad esempio, Salvini, non avrebbe avuto gli elementi necessari per portare la Lega dal 3,5 % 16 % se non fosse esploso il caso migranti.

Adesso che si è accorto di non crescere più nei sondaggi si butta a pesce su tutto quanto accade e può attirare la gente di destra allo sbando.

La sua performance di ieri sera a Di Martedì lo ha mostrato chiaramente.

“Se un’uomo ti entra in camera da letto gli chiedi quanto è lungo il coltello che ha in mano o il bastone???”


Dal TG7 di oggi viene smentita anche la versione circolata nelle ultime ore dove l’omicidio sarebbe avvenuto sulla scala interna. L’omicidio è avvenuto sulla scala esterna. E’ stata data poi una versione in cui l’omicidio è avvenuto all’interno e il ragazzo si è trascinato sulla scala esterna, ma non vi sono tracce di sangue.

Il Giornale, specializzato in titoli a “cappero” oggi spara in prima pagina “LO STATO STA CON I LADRI”

Stamani, come era prevedibile, oltre alle condizioni di salute di Francesco, come riportava anche il TG7 l’Italia si è divisa tra innocentisti e colpevolisti.

Proviamo ad analizzare.

1) Esiste il diritto alla difesa? SI

Il pensionato, a detta dei giornali aveva subito in precedenza intrusioni nella sua casa. Questo spiega la necessità di dotarsi di un’arma.

Questo può spiegare il nervosismo che lo ha indotto a fare fuoco in presenza di indizi vaghi senza essere in chiaro pericolo di vita.

Già è difficile per un funzionario di polizia che in merito ha ricevuto istruzioni certe riguardo quanto prevede la legge, figuriamoci da parte di chi pensa di farsi giustizia in conto proprio non conoscendo la legge.

Non si sono trovate armi addosso alla vittima. Pertanto, tutte le valutazioni sono state fatte solo da chi ha sparato.

Il magistrato in prima istanza non poteva che valutare in questo modo: Omicidio colposo.

Se fossero state trovate armi in pugno alla vittima si poteva invocare la legittima difesa.

Auguriamoci di non essere mai giudicati da un giudice con la preparazione di Salvini.

Sarebbe un disastro sociale.
Ultima modifica di camillobenso il 21/10/2015, 15:05, modificato 1 volta in totale.
camillobenso
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Re: Giustizia e (in)giustizia

Messaggio da camillobenso »

il giallo in provincia di milano
Vaprio, ladro ucciso: nessuna traccia
di sangue dentro la casa

Il pensionato ha raccontato di aver sparato nel suo appartamento al terzo piano,ma il corpo del 22enne albanese è stato trovato sulla scala esterna
di Redazione Milano online

http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 0e17.shtml
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