IL PARTITO DELLA NAZIONE

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camillobenso
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IL PARTITO DELLA NAZIONE

Messaggio da camillobenso »

Avevo intenzione di accennare al Partito della Nazione in "Come se ne viene fuori", dopo aver visto la performance di Manuela Repetti, lunedì scorso ad Otto e mezzo.

http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila ... 015-166297

Era in attesa del PdN per ricominciare a muoversi in un partito. La meta è Renzi. Ma non ci deve essere la sinistra.

Il disegno gelliano continua.

Gli ultimi rimasugli della ex sinistra più forte d'Europa doveva essere azzerata.

Ci sono riusciti.

Quando il bellimbusto di Rignano accenava alla rottamazione, intendeva che necessitava eliminare la ex sinistra.

Ha mai toccato un ex democristiano????

Se sì fatemelo sapere, mi devo essere qualche puntata di Rattamator.

Anche Cicchitto, tessera P2 - 2232, ha dichiarato 2 settimane fa che avrebbe chiuso NCD per andare con Renzi.

Il PdN sta prendendo forma.

La sinistra dem si sta svuotando poco poco. Dopo Mineo lasciano D'Attorre, Galli e Folino.

Bersani e Cuperlo rimangono a fare la guardia al bidone di benzina del fantasma della vecchia ditta.


Ma la Lorenzin, pedina di Verdini mi ha anticipato.
camillobenso
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Re: IL PARTITO DELLA NAZIONE

Messaggio da camillobenso »

AVANTI TUTTA..................A DESTRA



Roma, Lorenzin lancia il Partito della Nazione
“Pd-FI sostengano Marchini per fermare M5S”


Il ministro: “Democratici e Forza Italia potrebbero appoggiarlo”. Nome gradito anche al leader Ncd Alfano
SONDAGGI NAZIONALI, AL BALLOTTAGGIO GRILLINI SORPASSANO I DEMOCRATICI: “E’ L’EFFETTO PARMA”

Politica

La convergenza di Pd e Forza Italia sulla candidatura di Alfio Marchini al Campidoglio è “una strada percorribile”, “sennò vince il 5stelle a Roma”. Parola di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute ed esponente di Ncd, partito alleato di governo dei dem. Un’indicazione già arrivata martedì da Angelino Alfano. A livello nazionale il M5s guadagna terreno: secondo due sondaggi di Euromedia e Emg, il Pd è ancora il primo partito, ma in un eventuale ballottaggio la spunterebbero i grillini in virtù di un possibile “effetto Parma” (leggi)


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Roma, Lorenzin: “Alfio Marchini possibile candidato di Pd e FI contro deriva M5S”

Lo ha detto il ministro della Salute ed esponente del Nuovo Centrodestra: "Se non si spiaggerà sul centrodestra, dem e Forza Italia potrebbero appoggiarlo". Un'indicazione già arrivata martedì da Angelino Alfano, leader di Ncd: "Risponde al prototipo di persona che non è iscritta ad un partito ma interpreta una comunità". L'ipotesi non piace a Giorgia Meloni, gradita alla Lega Nord, che punta alla candidatura alle Comunali sotto le insegne del Centrodestra
di F. Q. | 4 novembre 2015


“Pd e Forza Italia potrebbero appoggiare Alfio Marchini. Sennò vince il M5S“. Parola di Beatrice Lorenzin. Un’indicazione che arriva da un ministro della Repubblica, nonché esponente di quel Nuovo Centrodestra che con il Partito Democratico forma la maggioranza di governo, e che si inserisce nel solco di quelle arrivate negli ultimi giorni da diverse direzioni sul nome del candidato della politica “tradizionale” in grado di impedire che il partito di Beppe Grillo vinca le comunali a Roma. Così le larghe intese tornano ad allungare la propria ombra sulle macerie del Campidoglio.

Lorenzin, dice lei stessa, non sarà della partita: “Nessuno mi ha candidato – ha detto l’esponente Ncd rispondendo a una domanda del Corriere.it – faccio la mamma di due gemelli e come ministro della Salute devo portare avanti il lavoro avviato”. L’idea è quella che dem e forzisti uniscano le forze per appoggiare Marchini, erede di una famiglia di costruttori da sempre vicina alla sinistra romana, in quella somiglia a una prova generale del Partito della Nazione che Matteo Renzi immagina come evoluzione del partito Democratico e futuro della sinistra italiana: “Se non si spiaggerà sul centrodestra come candidato marchiato, Pd e Forza Italia potrebbero appoggiarlo. Una strada percorribile, se si riesce però a fare un azzeramento delle classi politiche che hanno governato questa città. Anche per non rischiare una deriva M5S”.


Anche perché a livello nazionale il movimento di Beppe Grillo guadagna terreno. Secondo due diversi sondaggi realizzati da Euromedia e Emg, il Pd è ancora il primo partito, ma in un eventuale ballottaggio la spunterebbero i grillini in virtù di un possibile “effetto Parma“ (o anche “effetto Livorno”): i dem che arrivano al secondo turno al ballottaggio con un ampio distacco e poi vengono sconfitti grazie alle preferenze aggiuntive che il candidato M5s raccoglie da altri flussi di voto.

Un’indicazione precisa, quella su Marchini, già arrivata martedì dai vertici del partito. “Marchini? Risponde al prototipo di persona che non è iscritta ad un partito ma interpreta una comunità”, spiegava Angelino Alfano, leader di Ncd e ministro dell’Interno, in una intervista a Ballarò parlando del possibile candidato per la Capitale. “Ci vedremo e ne parleremo – aggiungeva – credo che parlando con lui si potrà trovare una buona soluzione”.

L’ipotesi Marchini non piace a Giorgia Meloni, che nella candidatura per la corsa al Campidoglio sotto le insegne del Centrodestra spera, eccome. “Non condivido le parole di Berlusconi a sostegno di Marchini e l’ho detto – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia a parlando a Montecitorio dopo la presentazione del Comitato nazionale Terra Nostra – Italiani con Giorgia Meloni – mi sembra che il presidente Berlusconi abbia fatto saggiamente un passo indietro. Noi vogliamo che si faccia subito un tavolo dove sedersi tutti insieme per condividere innanzitutto i programmi e poi parlare di candidati”.

Qualche giorno prima Silvio Berlusconi aveva avuto parole nette. “Il nostro candidato a Roma sarà Alfio Marchini – aveva detto il Cavaliere il 31 ottobre in un’intervista a La Repubblica – lui comunque si candida, proporre un nostro nome alternativo porterebbe a una sconfitta certa. Anche a Milano abbiamo individuato una figura fuori dalla politica, di alto profilo, l’ho proposta a Salvini e mi sembra d’accordo. Lo presenteremo a giorni”. Invece dopo qualche ora era arrivato il niet della Meloni: “Noi di Fdi, che ricordo essere accreditato come primo partito della coalizione nella capitale, non siamo in alcun modo disponibili a sostenere a Roma la candidatura di chi come Alfio Marchini, ha partecipato alle primarie del Pd, come abbiamo spiegato a Berlusconi più volte”, ha spiegato l’ex ministro delle Politiche giovanili.

Che può contare sul gradimento della Lega Nord. Se Matteo Salvini, intervistato da Il Tempo, ha fatto sapere di non aver “mai detto né sì né no su alcun candidato”, Gian Marco Centinaio, capogruppo al Senato della Lega Nord, è più netto: “Tra Meloni e Marchini… Meloni è più vicina al nostro modo di pensare”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... s/2188885/
camillobenso
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Re: IL PARTITO DELLA NAZIONE

Messaggio da camillobenso »

Sapere cosa ne pensano gli italiani con un tema di questo genere diventa un obbligo.

La vox populi.



ginobonatesta (0ccfec30) • 7 minuti fa

Non serve neanche spolverare il vecchio adagio: tanto tuonò che piovve. E già dal patto del Nazareno ma anche da prima che diluvia sulla politica e purtroppo sugli italiani ma, è un diluvio voluto e cercato, è uno di quei cambiamenti di "tempo politico" che si mettono in atto non più nelle piazze e con la partecipazione popolare ma, a tavolino nel chiuso di una stanza. Come tutti i diluvi spazza e porta via dove colpisce forte ma può anche esser sintomo di nuovi germogli dove non colpisce con violenza solo che, anche quegli eventuali "germogli" avranno il peccato originale e il DNA della tempesta. Hanno scelto una neo mamma, radiosa, almeno nel suo nuovo stato, per fare l'annuncio ufficiale che tutti, prima o poi si attendevano, alcuni lo temevano molti altri lo auguravano. Ora ci siamo, o di qua o di la ma tutti contro un nemico comune. Che abbiano veramente paura delle "minacce di Grillo" che li andranno a cercare uno per uno affiancati da agguerriti Magistrati!?

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Luca Zanellato • 18 minuti fa

Una grande orgia incestuosa dei politicanti al potere.

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MiRiprendo LaLiberta • 30 minuti fa

Tutti i partiti immischiati negli scandali come mafia capitale, il mose o l'expò si alleano per fermare l'unico che ne è rimasto fuori... visto mai i loro elettori si svegliano e non li votano più!

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talia • 33 minuti fa

Chiunque fosse la parte concorrente di qualsiasi ideologia, la quale mettesse a rischio la vittoria dell'altra ; é profondamente scorretto nei riguardi dei cittadini , usare metodi che qualificano in primis chi li usa esclusivamente per interessi di casta ,come già è avvenuto in precedenza ! Tutte le proposte politiche in un Paese democratico vengono rispettate e ciascuna può e deve poter essere messa a disposizione dei cittadini a pari dignità! Quando si ha tanta paura del confronto c'è qualcosa che non torna e lascia tanti dubbi!


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oi17425 • un'ora fa

non credo che a roma succederà come a parma o livorno. ci sono troppi elettori legati alla greppia politica, più o meno direttamente nutriti dal denaro pubblico nazionale. è questo il primo partito da superare e con azioni di trasparenza, di giustizia, di rigore, di azzeramento dei privilegi, gli arresti dei corruttori e dei corrotti, sarà difficile stare davanti. e poi per parecchi mesi ci saranno manovre di tutti i tipi per rabbonire, illudere, lusingare, appositamente studiate dalle truppe pubblicitarie per generare consenso.

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Re Artù • un'ora fa

FD = Forza democratici?


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camillobenso
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Re: IL PARTITO DELLA NAZIONE

Messaggio da camillobenso »

macduff • un'ora fa

Ecco la miseria della politica in piena azione...
bonanotte popolo...


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silvano de lazzari • un'ora fa

Vabbè, dai, lasciamo sfogare i poveri fanpentas.
Loro si vedono già là in Campidoglio.
Squilli di trombe


Rulli di tamburi
Peccato per loro che si andrà votare in maggio.
Fra 7 mesi.
Sai quanta acqua passa sotto i ponti, anche del Tevere, in un mese?
A buon intenditor...


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Cobra89 silvano de lazzari • un'ora fa

C'è da chiedersi quanti altri dei vostri in 7 mesi faranno in tempo a finire in galera.

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asmodeus silvano de lazzari • un'ora fa

E quanti 80 euro si possono trovare.

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alberto1 silvano de lazzari • un'ora fa

domani la lista dei 101 di mafia capitale, qualcuno del pd non sara' candidabile

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asmodeus • un'ora fa

Aita! aita! lo nemico sta alle porte: la corte de li miracoli serri le fila e si prepari alla pugna che lo nemico tiene il sortilegio: non arruba e potrebbe infettare tutte le contrade.


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Cobra89 • un'ora fa

Strani questi renziani...
Prima dicono che bisogna licenziare i dipendenti pubblici assenteisti, poi vogliono candidare Marchini il super assenteista.!

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Cobra89 • un'ora fa

L'unico obiettivo di PD e FI è quello di impedire ai 5 Stelle di andare al governo perché non perdere i loro disgustosi privilegi.
Hanno paura che il M5S possa vincere a Roma e governare decentemente senza scandali. In questo modo i partiti sarebbero spazzati via in modo definitivo.


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camillobenso
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Re: IL PARTITO DELLA NAZIONE

Messaggio da camillobenso »

I GUFI CHE SI OPPONGONO


Certo che anche Corradino a pizzini non scherza!!!!!




Pd, Mineo: “Renzi subalterno a una donna bella e decisa. Lui sa che io so”


Politica

L'ex rappresentante del Partito democratico in una nota se la prende con il presidente del Consiglio e allude ai suoi rapporti con una persona di cui non fa il nome ma che potrebbe "rimettere in questione il suo stesso ruolo al governo"
di F. Q. | 4 novembre 2015
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“Renzi sa che io so”. In una nota il senatore Corradino Mineo attacca il segretario Pd e presidente del Consiglio. Il giornalista ha lasciato il partito in polemica con la linea renziana e ora, dopo i vari botta e risposta, torna con dichiarazioni che fanno riferimento in modo confuso a notizie di cui sarebbe a conoscenza e che non può (o vuole) rivelare: “Renzi non si fa scrupoli, rivela conversazioni private, infanga per paura di essere infangato. E sa che io so. So quanto si senta insicuro quando non si muove sul terreno che meglio conosce, quello della politica contingente. So quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa. Fino al punto di rimettere in questione il suo stesso ruolo al governo. Io so, ma non rivelo i dettagli di conversazioni private. Non mi chiamo Renzi, non frequento Verdini, non sono nato a Rignano“. Mineo allude a una donna che sarebbe a fianco dell’ex segretario e che avrebbe, sempre secondo le parole del senatore, un’influenza sulle sue scelte.

Nella nota il giornalista risponde poi alle critiche che lui voglia restare attaccato alla poltrona: “A differenza forse di qualcun altro”, si legge, “io non ne ho bisogno. Ho lavorato per 40 anni, salendo passo dopo passo il cursus honorum, da giornalista fino a direttore. Probabilmente ho ancora ‘mercato’, potrei tornare a fare quello che ho dimostrato di saper fare. Non ora, perché ho preso un impegno accettando la candidatura che Bersani mi propose nel 2013, e lo manterrò, quell’impegno, in barba a chi vorrebbe ‘asfaltare’ il dissenso”. Mineo è stato “liquidato” dal capogruppo Luigi Zanda con la frase “non ha stile” in riferimento al suo modo di opporsi alle decisioni della maggioranza del partito: “Diciamo che Matteo Renzi”, dice ora il senatore, “non ha stile. Non ho mai manifestato l’intenzione di dimettermi dal Senato, se non in un sms che mandai proprio a lui, disgustato dall’attacco volgare e strumentale che mi aveva mosso davanti all’assemblea Pd, dopo la vittoria alle Europee. Fu poi Cuperlo a riprendermi per i capelli e spiegarmi che la politica, ahimè, è anche questo, scorrettezza cialtrona, e che bisogna saper resistere. Grasso mi ricordò che avevo un mandato da onorare”.

Il senatore chiude la nota con un riferimento a quando litigò con il presidente del Consiglio perché lo aveva definito “un bambino autistico”: “E’ stato Renzi a strumentalizzare i bambini autistici nel modo più squallido per ‘spianarmi’. Li ha usati per strappare un applauso in assemblea e non ha fatto poi seguire un solo provvedimento per andare incontro alle tante famiglie in difficoltà. I fatti hanno la testa dura”.



http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... o/2187304/
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