elezioni amministrative 2016

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camillobenso
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Un Paese allo sfascio



Milano, Renzi tace sul voto cinese per Sala
E attacca: “Chi critica fa le primarie con 50 clic”


Mobilitazione da Chinatown. Il presidente di seggio: “Voto non consapevole, operazioni sospette” (video)
Salvini: “Si vota il sindaco di Pechino”. Grillo: “Pd made in China”. Il premier: “Non accetto lezioni”
Politica
“Si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone, siamo gli unici ad avere il coraggio a farle, gli altri si mettono a fondo campo e parlano. Difendiamo le primarie. Dicono che vincono sempre i soliti? Candidatevi”. Così Matteo Renzi davanti alla platea dei giovani della scuola di formazione politica del Pd (leggi). Il premier sceglie di non intervenire direttamente nella vicenda dei cinesi che votano Sala in massa, dando l’impressione al presidente del seggio Pd che ci sia qualcosa di “sospetto e anomalo” (video)

^^^^^^^

La mission di Renzi era quella di escludere la finta sinistra, ultimo rimasuglio, conglobando la destra massonica e e la mafia.

Quando dichiarava che intendeva mettere in atto "la rottamazione" si trattava di questo.

Escludere la sinistra dall'area di governo. Come era stato per tutta la Prima Repubblica.

Manca poco al compimento della mission.



Primarie Milano, Renzi tace sul voto dei cinesi per Sala: “Ci attacca chi manda 50 persone a fare clic”


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... a/2440138/
camillobenso
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Primarie Milano 2016, i seggi sono chiusi. Exit poll: avanti Sala (39-42%)
Politica
Alle 20 sono iniziate le operazioni di spoglio da cui uscirà il candidato sindaco del centrosinistra. La pioggia non ha fermato i milanesi. Gli exit poll della Statale: Sala al 39-42%, Balzani 32-35%, Majorino tra il 23 e il 26%
di F. Q. | 7 febbraio 2016


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... o/2441539/


La mission di La Qualunque sta andando a completamento. ELIMINARE definitivamente anche i cespugl di ex finta sinistra.

A Milano ha vinto la destra camuffata da sinistra, mentre i cespugletti della finta sinistra si dividono.

Bastava che Majorino rinunciasse a Favore della Balzani. O viceversa.

Ma allora che ex finta sinistra sarebbe???
iospero
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da iospero »

Primarie Milano, a sinistra del PD rispolverano Civati?

Una situazione ancora in via di definizione, che potrebbe portare anche ad una candidatura alternativa da opporre a Sala. E un nome ci sarebbe già, quello di Giuseppe Civati. Il leader di Possibile non esclude la sua candidatura, anche se ammette: “La vittoria di Sala, che è la sconfitta di Pisapia, era telefonata” – e ora “Ci occuperemo noi dei delusi del Pd, noi di Possibile, le forze socialiste e di Rifondazione. Stiamo valutando le candidature”. Su sua possibile candidatura, Civati dichiara: “Non credo, non l’ho messo in conto. Forse a maggio sarebbe stato meglio, ma così è più complicato”. Una candidatura che potrebbe arrivare anche senza l’ok di Sel.

Il movimento Possibile ha immediatamente fatto sapere con una nota di essere pronto a organizzarsi contro Sala: “il centrosinistra milanese era già finito a marzo 2015, quando Pisapia annunciò di non volersi ricandidare a sindaco” – e “se il partito nazione irrompe a liquidare il modello Milano e di arancione non resta più niente,” Possibile “apre ad una «proposta unitaria della sinistra riformista radicale”.

DA termometropolitico
camillobenso
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:Primarie Milano, a sinistra del PD rispolverano Civati?

Una situazione ancora in via di definizione, che potrebbe portare anche ad una candidatura alternativa da opporre a Sala. E un nome ci sarebbe già, quello di Giuseppe Civati. Il leader di Possibile non esclude la sua candidatura, anche se ammette: “La vittoria di Sala, che è la sconfitta di Pisapia, era telefonata” – e ora “Ci occuperemo noi dei delusi del Pd, noi di Possibile, le forze socialiste e di Rifondazione. Stiamo valutando le candidature”. Su sua possibile candidatura, Civati dichiara: “Non credo, non l’ho messo in conto. Forse a maggio sarebbe stato meglio, ma così è più complicato”. Una candidatura che potrebbe arrivare anche senza l’ok di Sel.

Il movimento Possibile ha immediatamente fatto sapere con una nota di essere pronto a organizzarsi contro Sala: “il centrosinistra milanese era già finito a marzo 2015, quando Pisapia annunciò di non volersi ricandidare a sindaco” – e “se il partito nazione irrompe a liquidare il modello Milano e di arancione non resta più niente,” Possibile “apre ad una «proposta unitaria della sinistra riformista radicale”.

DA termometropolitico



Tentar non nuoce. Ma…………….






1) Sarebbe un errore madornale la candidatura di Civati a sindaco.
O fai il sindaco a tempo pieno o fai il segretario di Possibile.
Tutte e due gli incarichi non si possono svolgere contemporaneamente. Anche perché fare il sindaco oggi è una faticaccia, non è più come un tempo.
Quel super tarocco di finto di Superman di Palazzo Chigi lo ha dimostrato ampiamente.

2) Quindi individuare subito un candidato credibile. Ma soprattutto presentare subito una squadra composta da persone competenti in ogni settore dell’amministrazione. Meglio se iper competenti.

3) Porta Pippozzo sul forum che gli facciamo l’esame “finestra” per questa gara. Ho guardato su Wikipedia. Il ragazzo è più giovane di mia figlia e deve essere messo sul binario giusto per fare ripartire la sinistra.

CONTINUA
camillobenso
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Primarie Milano 2016, dietro gli abbracci a Sala la resa dei conti della sinistra. “E ora con il candidato ci saranno problemi”
Politica

I due esponenti della Milano civica, sommati, superano nettamente Mr Expo. Francesca Balzani esprime la sua delusione, Pierfrancesco Majorino si concentra sul suo risultato "al di sopra delle aspettative". E dietro le quinte, tra i supporter, volano gli stracci. Preoccupazione nel Pd cittadino per la tenuta di una squadra a guida Sala: "Non sarà facile lavorare con le persone che lui ha intorno"
di Luigi Franco | 8 febbraio 2016
Commenti (747)



“Ti ricordi quella scommessa davanti al caffè? Che cosa ti avevo detto?”. L’incoronazione di Giuseppe Sala a candidato sindaco di Milano si è appena conclusa. Il pubblico sta già uscendo dal teatro Elfo Puccini, dove i candidati alle primarie del centrosinistra si sono ritrovati dopo lo spoglio. Il consigliere comunale di Sel Luca Gibillini incrocia il collega del Pd David Gentili, il primo ha sostenuto Francesca Balzani, il secondo Pierfrancesco Majorino.

Il ricordo torna su una scommessa di qualche settimana fa: che unita, la sinistra, avrebbe superato il 50% e avrebbe battuto Giuseppe Sala. Ma unita, la sinistra della coalizione non è rimasta.

Majorino ha sempre rivendicato di essere stato il primo a candidarsi e di avere una sua proposta politica, diversa da quella della Balzani.

Lei ha sottolineato anche a urne chiuse di avergli ripetuto fino all’ultimo “che la porta era aperta, che avrei voluto con lui un progetto comune”.

Che poi per Majorino avrebbe voluto dire ritirarsi dalla corsa, cosa mai presa in considerazione.



La vicesindaco, la sua delusione, l’ha espressa subito davanti alle telecamere, appena arrivata all’Elfo Puccini: “Per me, e per molti milanesi, c’è una 
nota di rammarico”.


Pochi minuti prima erano stati i suoi sostenitori a non trattenerlo più quel rammarico, quando nella sede del comitato elettorale in piazza Oberdan era ormai divenuto chiaro che Sala sarebbe stato imprendibile.

E che Majorino non sarebbe andato così bene come invece previsto dall’ultimo sondaggio, quello realizzato da Ixè per Agorà e contestato per non essere stato divulgato in tv, che lo dava addirittura al secondo posto con il 25-28%.

Majorino invece si è fermato al 23. “Si è preso un bel calcio in pancia”, dice a un certo punto un supporter della Balzani.


“E manca la ginocchiata nelle palle che gli darei io”, aggiunge chi gli sta di fianco. Majorino, qui, lo vedono come il colpevole di tutto.

Dal canto suo, l’attuale assessore della giunta Pisapia si mostra soddisfatto: “Il mio risultato è al di sopra delle aspettative”, dice appena entrato in teatro.


E a chi gli chiede se sarebbe stata un’altra storia senza la divisione con la Balzani, risponde: “Dal punto di vista politico siamo di fronte a tre proposte distinte.


Dal punto di vista aritmetico mi pare ormai una sciocchezza visto il risultato di Sala”.

In realtà il suo 23% sommato al 34% della vicesindaco, dal punto di vista aritmetico, fa 57%. Un bel po’ in più del 42,3% di Sala.

Ma in ogni caso i simpatizzanti di Majorino sostengono che non abbia senso mettersi a fare le somme: “Se lui si fosse ritirato, io non sarei andata a votare – dice Daniela Pistillo, membro del suo comitato elettorale -.

Non avrei certo votato Balzani”. A dare fastidio a molti è stata una discesa in campo, quella della vicesindaco, arrivata solo all’ultimo e con un’imposizione di Giuliano Pisapia non concordata con chi da mesi sosteneva Majorino, il primo a candidarsi, sin da luglio.


E poi c’è un’altra questione: “O Sala è il male assoluto – continua Pistillo – e allora si doveva costruire un progetto alternativo. Ma se non è il male assoluto e si fanno le primarie, e poi l’unico valore fondante di un’alleanza è stare contro Sala, il giorno dopo come fai a stare con lui, se vince?”.


Niente alleanza, dunque. E il numero uno di Expo ha vinto, anche se non ha stravinto come previsto solo qualche settimana fa. Majorino gli garantisce appoggio di qui alle elezioni di giugno: “Ci sarà senza se e senza ma”.

Quando entra all’Elfo Puccini, l’assessore è applauditissimo, più della Balzani.

Sul suo volto non ci sono i segni della delusione che invece mostra lei.


Uno dei primi abbracci di Majorino è con una delle principali sostenitrici di Sala, la ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.


I due non si sono mai amati. Che significato ha quell’abbraccio?

L’interpretazione malevola riporterebbe alle accuse di inciucio con Sala mosse a Majorino quando è stato chiaro che non si sarebbe ritirato, anche se poi, in campagna elettorale, è stato lui il primo ad attaccare il numero uno di Expo, per esempio sull’oscurità dei numeri di bilancio divulgati.

L’interpretazione benevola vede invece in quell’abbraccio davanti al pubblico del teatro una promessa di unità nella corsa contro il centrodestra.

Quell’unità che non è invece per nulla garantita dal fronte dei simpatizzanti della Balzani, nonostante le sue rassicurazioni: “Ci dobbiamo unire tutti, era
 questo il patto di lealtà”, dice la vicesindaco a caldo.

La scena iniziale tra Gibillini e Gentili termina con un abbraccio.

Ma che i due a giugno saranno ancora dalla stessa parte non è per nulla scontato, e lo si capisce dal comunicato diramato a urne appena chiuse in cui Sel annuncia “l’avvio di una 
riflessione sulla nuova fase politica che si apre a Milano”.

Ma di dubbi ce ne sono anche dentro al Pd, e tanti.

Ecco come commenta i risultati un esponente del partito che preferisce rimanere anonimo: “Con Sala ci saranno problemi. E uno dei problemi sono le persone che lui ha intorno”.


Lo dice mentre si sposta dalla sede del comitato di piazza Oberdan verso l’Elfo Puccini, forse senza nemmeno accorgersi che in quella camminata di dieci minuti si passa accanto a dove Sala è riunito con i suoi.

Il vincitore è ancora dentro alla sede del suo comitato all’angolo tra corso Buenos Aires e via Casati, chiuso in un ufficio insieme ai più stretti sostenitori, tra cui la De Cesaris, Marco Pogliani, che fu consulente per la comunicazione della giunta Moratti, e Davide Corritore, il presidente della partecipata comunale Mm da sempre organico al Pd, che nel week end si è speso per Sala con sms in cui ricordava: “Il mio voto straconvinto sarà per Beppe Sala”. E lui, il più votato, è l’ultimo degli sfidanti a uscire dal proprio comitato. Si incammina verso l’Elfo Puccini seguito da qualche fotografo, si ferma quando un’auto al semaforo gli suona in segno di festa. Sala stringe la mano a chi sta al volante. Poi ancora qualche centinaia di metri. L’applauso sotto la galleria davanti al teatro. Le telecamere: “Oggi ha vinto anche Milano”, dice. Il saluto a Majorino e Balzani.

L’ovazione quando sale sul palco.

Il primo discorso da candidato sindaco: “Siamo stati assieme in questo periodo.

Ricominciamo tutti assieme con l’idea che la finestra che si è aperta a Milano con Pisapia non si chiuda mai. Noi lavoreremo per questo, tutti assieme”. Si vedrà.

@gigi_gno
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Politica
Primarie Milano, lucignolo Majorino e il paese dei balocchi

di Gianni Barbacetto | 8 febbraio 2016
Commenti (48)


Lucignolo Majorino ha promesso il paese dei Balocchi: reddito comunale di cittadinanza, case popolari, attenzione agli ultimi e alle periferie e un mucchio di altre cose belle. Ha galvanizzato la Milano di sinistra e ha raccolto alle primarie 14 mila voti di milanesi che hanno creduto al suo saluto a pugno chiuso. Ma ora il paese dei Balocchi è svanito e ci ritroviamo tutti ciuchini, al seguito di Giuseppe Sala: chiusa l’esperienza Pisapia, finito il modello Milano, in bilico l’unità del centrosinistra ampio, aperto ai movimenti civici. Ha vinto Matteo Renzi, in arrivo il partito della Nazione.

Era prevedibile e previsto: due candidati contrapposti a Sala erano la certezza di far vincere Sala. Ora i numeri lo dimostrano: Sala non ha stravinto, malgrado l’imponente apparato che lo sosteneva non ha raggiunto il 50 per cento. La maggioranza del popolo delle primarie non voleva Sala: i due candidati che lo hanno sfidato, insieme raggiungono il 57 per cento. È vero che non tutti i voti dell’uno sarebbero andato all’altro, ma a Balzani (20 mila voti) sarebbero bastati 5 mila voti, un terzo di quelli di Majorino, per superare Sala (25 mila). A Majorino invece (14 mila) per vincere non sarebbero bastati la metà dei voti di Balzani. Questo dimostra che, come previsto, le due candidature di sinistra, Balzani e Majorino, non erano equivalenti, non avevano le stesse possibilità. Balzani era più forte di Majorino, aveva più possibilità di battere Sala.


Majorino ha giocato una partita spregiudicata, sapendo di non poter vincere, ma con la certezza di far perdere Balzani. Ha in definitiva consegnato la vittoria a Sala. E intanto si è costruito, in una campagna elettorale molto efficace, una forte immagine personale di leader della sinistra che ora farà pesare dentro il suo partito e nella prossima giunta.

Ci sono in questa storia, è vero, anche le responsabilità di Giuliano Pisapia, che non ha saputo tenere unita la sua squadra, che ha tardato a indicare la candidata, che l’ha sostenuta troppo flebilmente. Ma poi la partita delle primarie si è giocata e – lo dicono i numeri – si poteva vincere. Invece Majorino è rimasto in campo e molti degli elettori che lo hanno votato hanno creduto nel suo programma, si sono emozionati per le sue parole, si sono commossi per il suo pugno chiuso. Hanno voluto dare un voto di testimonianza, di sinistra. Magra consolazione: Lucignolo, svanito il paese dei Balocchi, ci lascia nelle mani di Mangiafuoco.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... i/2442232/
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Dagospia la vede così:


8 feb 2016 18:36
LUCCIOLE PER LANTERNE ROSSE

- TAZEBAO DEL “CORRIERE DELLA SERA” IN ONORE DI MAO-RENZI E DEL SUO DELFINO PIP-PO-QUO SALA CANDIDATO SINDACO DEL PD

– LA VITTORIA DEL MANAGER EX MORATTI SEGNA LA NASCITA DEL “PARTITO DELLA NAZIONE” E PURE DEL “PARTITO CITTA’”

– MA BALZANI E MIGLIORINI INSIEME HANNO RACCOLTO PIU’ CONSENSI DELL’EX AD DELL’EXPO FLOP …


DAGONOTA


http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 118161.htm
camillobenso
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Re: elezioni amministrative 2016

Messaggio da camillobenso »

Con Sala candidato sindaco, anche a Milano Sel verso l’addio al Pd
«L’anomalia arancione è finita» dice il coordinatore di Sel, Fratoianni. La rottura ufficiale ancora non c’è, ma nessuno è pronto a giurare che il partito resterà nella coalizione. E se unirsi a sinistra è difficile, come a Roma, Civati promette: «Presto un nome alternativo»
di Luca Sappino
08 febbraio 2016


http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO
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