Elezioni, Fassina escluso dal voto al Campidoglio
Inviato: 08/05/2016, 18:10
Elezioni, Fassina escluso
dal voto al Campidoglio
Le liste di Sì-Sel dichiarate «inammissibili» dall'ufficio elettorale del Comune: date mancanti sulla «civica» e firme valide insufficienti sulla «politica». L’ex viceministro dell’Economia:: «Faremo ricorso»
di Ernesto Menicucci- corriere
Stefano Fassina, clamorosamente, è fuori dalla competizione elettorale per il Campidoglio. E la sinistra più radicale (coagulata intorno a Si e Sel) si ritrova sostanzialmente senza candidato in campo, incerta a questo punto se non andare a votare, tapparsi il naso e votare Roberto Giachetti del Pd oppure scegliere la protesta verso il governo Renzi e dirottare i voti verso Virginia Raggi del Movimento Cinque Stelle.
L’errore
Galeotta, per Fassina, è stata la presentazione degli elenchi all'ufficio elettorale del Campidoglio, in via Petroselli: i tecnici amministrativi hanno dichiarato «inammissibili» le liste del candidato sindaco: prima quelle per i Municipi, poi la «civica» e la «politica» (cioè Si-Sel) per il Comune. Dalle prime informazioni pare che ci sia stato un duplice problema: sulla lista civica mancherebbero le date (o la data) in cui sono state raccolte le sottoscrizioni; sulla «politica» la commissione elettorale avrebbe ritenuto valide meno firme del minimo necessario (1.300). A questo punto per la sinistra a Roma resta in campo solo Andrea Catarci: poiché il presidente dell’VIII municipio ha presentato due liste civiche sue, si è reso «autonomo» rispetto a Fassina. E quindi non è stato travolto dai guai dell’ex viceministro.
dal voto al Campidoglio
Le liste di Sì-Sel dichiarate «inammissibili» dall'ufficio elettorale del Comune: date mancanti sulla «civica» e firme valide insufficienti sulla «politica». L’ex viceministro dell’Economia:: «Faremo ricorso»
di Ernesto Menicucci- corriere
Stefano Fassina, clamorosamente, è fuori dalla competizione elettorale per il Campidoglio. E la sinistra più radicale (coagulata intorno a Si e Sel) si ritrova sostanzialmente senza candidato in campo, incerta a questo punto se non andare a votare, tapparsi il naso e votare Roberto Giachetti del Pd oppure scegliere la protesta verso il governo Renzi e dirottare i voti verso Virginia Raggi del Movimento Cinque Stelle.
L’errore
Galeotta, per Fassina, è stata la presentazione degli elenchi all'ufficio elettorale del Campidoglio, in via Petroselli: i tecnici amministrativi hanno dichiarato «inammissibili» le liste del candidato sindaco: prima quelle per i Municipi, poi la «civica» e la «politica» (cioè Si-Sel) per il Comune. Dalle prime informazioni pare che ci sia stato un duplice problema: sulla lista civica mancherebbero le date (o la data) in cui sono state raccolte le sottoscrizioni; sulla «politica» la commissione elettorale avrebbe ritenuto valide meno firme del minimo necessario (1.300). A questo punto per la sinistra a Roma resta in campo solo Andrea Catarci: poiché il presidente dell’VIII municipio ha presentato due liste civiche sue, si è reso «autonomo» rispetto a Fassina. E quindi non è stato travolto dai guai dell’ex viceministro.