RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Inviato: 30/03/2012, 23:41
Giustizia, Severino incontra maggioranza, ma è fumata nera
venerdì 30 marzo 2012 18:59
ROMA (Reuters) - Lotta alla corruzione, intercettazioni e responsabilità civile dei giudici, questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto stamattina in Senato tra il Guardasigilli Paola Severino e i capigruppo della maggioranza nei due rami del Parlamento, ma al termine, dopo circa mezz'ora, le posizioni di Pd e Pdl restano distanti e le carte del governo coperte.
Il ministro della Giustizia ha detto alla fine della riunione ai giornalisti che le sue proposte sulla corruzione le svelerà dopo Pasqua, dal 16 aprile, quando in commissione Giustizia alla Camera dovrebbe riprendere la discussione sul relativo disegno di legge, ma non prima di avere cercato la massima "concertazione" possibile.
"Si tratta di materie delicate e riforme importanti vanno fatte in maniera concordata... fatti salvi i diritti del Parlamento a esprimersi su ciò che proporremo, si cercherà di trovare soluzioni condivise", ha detto la Severino.
"La corruzione è un tema su cui intervenire in via prioritaria, ma l'unico soggetto istituzionale che ha titolo per decidere è il Parlamento", ha sottolineato.
Dalla prossima settimana il governo procederà quindi con "incontri bilaterali", ai quali parteciperanno la Severino e i parlamentari esperti nelle materie della giustizia dei singoli partiti che appoggiano il governo di Mario Monti.
Questo il risultato del "vertice", che mostra come sul tema politicamente più scottante sotto il precedente governo di Silvio Berlusconi l'intesa tra ex avversari di centrodestra e centrosinistra rimanga lontana e il ministro della Giustizia proceda con i piedi di piombo.
"Fra noi e il Pd ci sono differenze molto profonde. Il senso degli incontri è di costruire soluzioni positive sulla corruzione, che riteniamo vada perseguita in modo molto forte, responsabilità civile dei magistrati e intercettazioni", ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che non perde occasione per ricordare che il pacchetto comprende una stretta sulle intercettazioni -- un vecchio cavallo di battaglia del suo partito.
Dal Pd -- che si è fatto paladino della lotta alla corruzione proponendo norme più severe di quelle adottate nel decennio passato dai governi di Berlusconi e da quelle contenute nel disegno di legge a Montecitorio -- filtra irritazione per la cautela con cui il governo procede sulla materia, attento a non irritare troppo il Pdl.
"Il confronto proseguirà con assoluta trasparenza e sarà difficile parlare di inciuci", ha commentato al termine dell'incontro Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato.
Traduce il messaggio una fonte del Pd: "Alla nostra sinistra sono pronti a scattare accusandoci di collusione col centrodestra, proprio in un momento in cui c'è tensione sul fronte del mercato del lavoro per noi estremamente sensibile".
Il Pd fatica ad accettare quello che percepisce come un "due pesi e due misure" del governo sui temi della giustizia e su quelli economici.
"Colpisce la 'sensibilità' del governo verso la ricerca dell'assoluta condivisione delle proposte sul fronte della giustizia. Ci saremmo aspettati altrettanta sensibilità sul mercato del lavoro, dove Monti tira dritto", ha concluso la fonte.
La partita della giustizia si dovrebbe giocare a carte scoperte tra aprile e maggio, quando alla Camera sarà discusso il ddl sulla corruzione, mentre il Senato dovrebbe votare la legge comunitaria, dove è stata innescata da Lega e Pdl la norma sulla responsabilità civile diretta dei magistrati, che il governo si è impegnato a cambiare.
(Roberto Landucci) -
http://it.reuters.com/article/topNews/i ... 30?sp=true
venerdì 30 marzo 2012 18:59
ROMA (Reuters) - Lotta alla corruzione, intercettazioni e responsabilità civile dei giudici, questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto stamattina in Senato tra il Guardasigilli Paola Severino e i capigruppo della maggioranza nei due rami del Parlamento, ma al termine, dopo circa mezz'ora, le posizioni di Pd e Pdl restano distanti e le carte del governo coperte.
Il ministro della Giustizia ha detto alla fine della riunione ai giornalisti che le sue proposte sulla corruzione le svelerà dopo Pasqua, dal 16 aprile, quando in commissione Giustizia alla Camera dovrebbe riprendere la discussione sul relativo disegno di legge, ma non prima di avere cercato la massima "concertazione" possibile.
"Si tratta di materie delicate e riforme importanti vanno fatte in maniera concordata... fatti salvi i diritti del Parlamento a esprimersi su ciò che proporremo, si cercherà di trovare soluzioni condivise", ha detto la Severino.
"La corruzione è un tema su cui intervenire in via prioritaria, ma l'unico soggetto istituzionale che ha titolo per decidere è il Parlamento", ha sottolineato.
Dalla prossima settimana il governo procederà quindi con "incontri bilaterali", ai quali parteciperanno la Severino e i parlamentari esperti nelle materie della giustizia dei singoli partiti che appoggiano il governo di Mario Monti.
Questo il risultato del "vertice", che mostra come sul tema politicamente più scottante sotto il precedente governo di Silvio Berlusconi l'intesa tra ex avversari di centrodestra e centrosinistra rimanga lontana e il ministro della Giustizia proceda con i piedi di piombo.
"Fra noi e il Pd ci sono differenze molto profonde. Il senso degli incontri è di costruire soluzioni positive sulla corruzione, che riteniamo vada perseguita in modo molto forte, responsabilità civile dei magistrati e intercettazioni", ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che non perde occasione per ricordare che il pacchetto comprende una stretta sulle intercettazioni -- un vecchio cavallo di battaglia del suo partito.
Dal Pd -- che si è fatto paladino della lotta alla corruzione proponendo norme più severe di quelle adottate nel decennio passato dai governi di Berlusconi e da quelle contenute nel disegno di legge a Montecitorio -- filtra irritazione per la cautela con cui il governo procede sulla materia, attento a non irritare troppo il Pdl.
"Il confronto proseguirà con assoluta trasparenza e sarà difficile parlare di inciuci", ha commentato al termine dell'incontro Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato.
Traduce il messaggio una fonte del Pd: "Alla nostra sinistra sono pronti a scattare accusandoci di collusione col centrodestra, proprio in un momento in cui c'è tensione sul fronte del mercato del lavoro per noi estremamente sensibile".
Il Pd fatica ad accettare quello che percepisce come un "due pesi e due misure" del governo sui temi della giustizia e su quelli economici.
"Colpisce la 'sensibilità' del governo verso la ricerca dell'assoluta condivisione delle proposte sul fronte della giustizia. Ci saremmo aspettati altrettanta sensibilità sul mercato del lavoro, dove Monti tira dritto", ha concluso la fonte.
La partita della giustizia si dovrebbe giocare a carte scoperte tra aprile e maggio, quando alla Camera sarà discusso il ddl sulla corruzione, mentre il Senato dovrebbe votare la legge comunitaria, dove è stata innescata da Lega e Pdl la norma sulla responsabilità civile diretta dei magistrati, che il governo si è impegnato a cambiare.
(Roberto Landucci) -
http://it.reuters.com/article/topNews/i ... 30?sp=true