Emma Bonino: il 25 aprile liberiamoci dalla partitocrazia.
Inviato: 09/04/2012, 16:31
"I cittadini,credo, possano cominciare a riflettere come il 25 aprile, data che ricorda la liberazione dal fascismo, sia opportuno marciare per una nuova liberazione: una liberazione dalla partitocrazia, da questo regime che ha occupato tutti i gangli del vivere civile del nostro Paese".
Lo ha detto Emma Bonino, intervistata da Radio Radicale, a proposito della II Marcia per l'Amnistia, la giustizia e la liberta' convocata per il 25 aprile.
"I cittadini, avendo avuto qualche informazione in piu' dai Tg di ieri sulla nostra marcia e la nostra iniziativa, eccezione che conferma la regola, potranno evitare di consumare la loro indignazione con qualche borbottio e trovare la forza e la consapevolezza che le cose si possono cambiare".
"La malagiustizia di questi mesi dovrebbe spingere i cittadini ad uscire di casa il 25 aprile e ad unirsi nel nostro grido, un grido di liberazione non populista per l'uscita dell'Italia dall'illegalita' e il ritorno allo stato di diritto. Servono istituzioni credibili, una amministrazione della giustizia credibile".
Quanto al dibattito sul finanzimamento pubblico ai partiti, ha detto la senatrice Radicale, "evidentemente e' imbarazzante per alcuni dover dire che questi quattro gatti visionari avessero ragione. Abbiamo avuto la cocciutaggine di non mollare mai.
Per esempio: iscriversi al Partito Radicale dicono tutti, e' costoso. Ma se ogni cittadino andasse a vedere quanto costa al bilancio dello Stato (cioe' alle proprie tasche) il finanziamento dei partiti, scoprirebbe che l'iscrizione 'esosa' al Partito Radicale e' molto meno esosa.
Ma i Radicali sono espulsi dall'informazione, per una sorta di fastidio, nel dover dire che qualcun altro ha avuto ragione, dal 1978 in poi".
Lo ha detto Emma Bonino, intervistata da Radio Radicale, a proposito della II Marcia per l'Amnistia, la giustizia e la liberta' convocata per il 25 aprile.
"I cittadini, avendo avuto qualche informazione in piu' dai Tg di ieri sulla nostra marcia e la nostra iniziativa, eccezione che conferma la regola, potranno evitare di consumare la loro indignazione con qualche borbottio e trovare la forza e la consapevolezza che le cose si possono cambiare".
"La malagiustizia di questi mesi dovrebbe spingere i cittadini ad uscire di casa il 25 aprile e ad unirsi nel nostro grido, un grido di liberazione non populista per l'uscita dell'Italia dall'illegalita' e il ritorno allo stato di diritto. Servono istituzioni credibili, una amministrazione della giustizia credibile".
Quanto al dibattito sul finanzimamento pubblico ai partiti, ha detto la senatrice Radicale, "evidentemente e' imbarazzante per alcuni dover dire che questi quattro gatti visionari avessero ragione. Abbiamo avuto la cocciutaggine di non mollare mai.
Per esempio: iscriversi al Partito Radicale dicono tutti, e' costoso. Ma se ogni cittadino andasse a vedere quanto costa al bilancio dello Stato (cioe' alle proprie tasche) il finanziamento dei partiti, scoprirebbe che l'iscrizione 'esosa' al Partito Radicale e' molto meno esosa.
Ma i Radicali sono espulsi dall'informazione, per una sorta di fastidio, nel dover dire che qualcun altro ha avuto ragione, dal 1978 in poi".