Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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Amadeus

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Amadeus »

Livesicilia

La fiumana di gente che domenica pomeriggio è accorsa a piazza Croci a sentire gli sfoghi di Beppe Grillo, tra coretti di vaffanculo e sproloqui sulla mafia, è un dato che si impone all’attenzione degli osservatori in questa campagna elettorale. I più attenti e previdenti avevano già messo in conto che lo spirito dei tempi poteva spingere i grillini e il loro misconosciuto candidato verso un risultato significativo a Palermo. Domenica, anche i più distratti, si sono dovuti accorgere dell’appeal del Movimento 5 Stelle e del fascino che il populismo arrabbiato del suo leader esercitano su un elettorato sempre più lontano dai partiti “tradizionali”.
Con i tempi che corrono, insomma, e tanto più con la nuova legge elettorale, il candidato dei grillini Riccardo Nuti, “rischia” di fare il pieno alle urne. Gli altri competitor lo sanno, e da un pezzo lo vanno ripetendo a taccuini chiusi: occhio ai grillini. E se qualcuno alla fine guarda al possibile exploit del 5 stelle quasi con compiacimento, c’è invece chi potrebbe farsi male se i seguaci del Grillo parlante sfondassero. E quel qualcuno è principalmente Leoluca Orlando. Il Professore sta portando avanti una campagna elettorale in solitaria, un one man show contro tutti, alla ricerca di un risultato clamoroso ma non impossibile: staccare da solo il biglietto per il ballottaggio battendo i giovani spinti dai vecchi partiti.
Una sfida impari quella di Orlando, ma che gli umori della città lasciano pensare sia tutt’altro che persa. Certo, l’ex sindaco, spinto da liste che sulla carta non appaiono irresistibili, dovrebbe raccogliere una percentuale di voto disgiunto clamorosa per riuscire nell’impresa. Un compito arduo ma alla sua portata. Orlando a differenza degli altri candidati ha un rapporto personale con la città e ha impostato la sua campagna sul valore dell’esperienza e dell’affidabilità, che lo caratterizza in una competizione in cui tutti gli altri candidati si sforzano di apparire “nuovi”. Tra tanto nuovo, il Professore offre invece sul mercato del voto l’opzione dell’usato sicuro, e per le strade di Palermo in questi giorni in tanti hanno percepito che la sua proposta raccoglie un seguito significativo. Lo testimoniano gli attacchi quotidiani dei competitor, che guardano al sindaco del precariato come una minaccia ingombrante. Fabrizio Ferrandelli sembra soffrire più degli altri di questo nervosismo e nei giorni scorsi è arrivato persino a dare dello sciacallo a Orlando, trasmettendo un’immagine tutt’altro che serena e sicura di sé.
Ma nella immane scalata sulle scivolose pareti del voto disgiunto, Orlando rischia di inciampare proprio sui grillini. Che attingono al suo serbatoio, quello del voto d’opinione, fuori da apparati e intruppamenti vari. Certo, i due elettorati non sono sovrapponibili e tra i sostenitori di Grillo ci sono tante persone che per Orlando non avrebbero votato comunque, ma i punti di contatto non mancano. E alla fine dei conti, al Prof, per accedere all’agognato ballottaggio potrebbero mancare proprio i voti a cinque stelle. Per la gioia dei partiti “fanculati” dalla folla domenica a piazza Croci.

....Incalzato poi sempre da Lilli, Santoro a precisato che Grillo è uno dei migliori specialisti nel campo della denuncia....

innegabile , ma una cosa è protestare , una cosa è governare.
( governare dicendo i debiti non li paghiamo? torniamo alla lira e svalutiamo che problema c'è ? depenalizzamo il vaffanculo ? ...etc etc... )

la differenza con Travaglio è che Travaglio intende, saggiamente, rimanere giornalista.
Joblack
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Joblack »

camillobenso ha scritto: ..........
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Comunque penso che la migliore analisi Pro e Contro grillo sia quella di Scanzi apparsa su Il Fatto Quotidiano.

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Beppe Grillo: pro e contro
di Andrea Scanzi | 19 aprile 2012


Beppe Grillo cresce nei sondaggi, molti prevedono un suo exploit alle prossime amministrative e tutti lo crivellano. Dal centrodestra al centrosinistra, dalla Lega (a cui Grillo saboterà parte dei voti) ai dalemini caricaturali. Passando per Vendola, che – per quanto colto e munito di perennesupercazzola retorica – non è andato oltre l’accusa stantia di “populismo”. Ovvero una variazione sul tema della solita melassa piddina: demagogo, qualunquista, disfattista, bla bla bla. Prenderà davvero il 7 percento alle prossime amministrative? Più? Meno? Vediamo i pro e i contro, suoi e del Movimento 5 Stelle. (A cui bisogna aggiungere Di Pietro che si dissocia in questa fase, spaccando l'asse Di Pietro-Grillo, dichiarando che Grillo vuole sfasciare tutto- Il fatto di risultare all'improvviso il Terzo partito d'Italia ha dato fastidio a tutti, amici e nemici,.... ma le cose funzionano così in questo girone infernale chiamato Italia -ndt))

Contro
- Il programma qua e là leggero. O quantomeno un po’ troppo utopico e sognante. Il M5S sembra molto forte nel criticare, non si sa quanto nel costruire. Non è vero che non abbia una parte propositiva (menzogna atta a screditarlo in partenza), ma al momento sembra più credibile comesentinella del (contro)potere che come progetto di governo.
- Alcune uscite sbagliatissime, come lo Ius Soli. Grillo è abile nell’alzare i toni, ma se li alzi sempre finisce che perdi la voce. E ti esce qualche sciocchezza greve.
- La generalizzazione. Grillo deve smetterla di dire “tutti i politici”, “tutti i giornalisti”. Non sono “tutti”: ce ne sono di bravi e onesti e di pavidi e disonesti. Sarebbe come dire che Grillo è uguale a Panariello, o Martufello; o che è uguale a Casini, o Bersani.
- Una tendenza alla dittatura interna. Grillo mal sopporta il dissenso, ama essere detestato dal potere ma pretende un po’ troppo l’adulazione dagli adepti (era così anche il vecchio Pci, per la cronaca).
- I toni. Non puoi usare sempre la forma eccessiva del linguaggio satirico per commentare la realtà. Più prende in giro (i nomignoli ad esempio), più presta il fianco alla critica facile di essere “volgare” (e dunque on meritevole di attenzioni). Grillo si disinnesca spesso da solo.
- Casaleggio. E’ lui – l’ineffabile spin doctor – a dettare la linea, quasi imponendosi e plagiando Grillo, o semplicemente la pensano allo stesso modo?
- Inesperienza. I militanti sono tutti alle prime esperienze politiche. Non è detto che sia un male.
- Manicheismo. Lui (e loro) sono il bene, gli altri il male. Magari fosse così facile.
- Ripetizioni. Grillo tende a reiterare le stesse battute e per chi lo segue da anni scatta il déjà vu.
- La latente rozzezza della prima (ma anche seconda) Lega.
- Lo scazzo con De Magistris. Grillo può fare l’offeso quanto vuole, ma se cominciano a litigare tra loro anche i pochi in grado di catalizare la “società civile”, non c’è speranza.
- Il rischio di una progressiva berlusconizzazione (l’uomo che si è fatto da sé, etc), per quanto le differenze tra i due siano contenutisticamente abissali.

Pro
- Una attività di controcultura, e controinformazione, che nessuno – o quasi – ha fatto in Italia. E non da ieri: da più di 20 anni, abbandonando tv e territori facili. Occorre coraggio: tanto.
- La capacità preveggente di individuare temi cardine (ambiente, informazione, economia) e contesti (la Rete), anticipando evoluzioni (e involuzioni) politiche e mediatiche.
- La competenza in ogni ambito, sua e dei collaboratori (Grillo citava Chomsky e Rifkin quando Vendola era ancora ai presocratici: e c’è rimasto).
- Il coraggio (a volte ostentato) di essere politicamente scorretti.
- L’attenzione a battaglie spesso sottaciute (o peggio) dai media. Per esempio l’omicidio di Federico Aldrovandi e la spaventosa realtà carceraria.
- La credibilità (figlia di una carriera inattaccabile o quasi).
- La politica intesa come servizio civile. Niente rimborsi, tetto agli stipendi.
- L’avere raggiunto gli obiettivi attuali, pur avendo quasi tutti contro.- L’entusiasmo, la novità, la capacità di incarnare il nuovo (che poi lo sia davvero, è aperto il dibattito).
- Il saper essere pienamente politico e non antipolitico (a meno che l’antipolitica sia banalmente il non accontentarsi dell’attuale “abc” al governo).
- Quando sei in grado di fare arrabbiare così tanto, in un colpo solo, Belpietrini e Velardi Muppets, vuol dire che hai innegabili meriti.
Si potrebbe andare avanti, ma l’estrema sintesi può essere questa: Grillo fa battaglie giuste e sbagliate, alterna intuizioni lodevolissime a inciampi rovinosi, ma di sicuro non è il “Male” né “il distruttore” della democrazia. Più semplicemente, al momento sembra essere la figura più brava acatalizzare quel malcontento (a volte confuso) che non voterà mai Berlusconi ma al tempo stesso non ha più voglia di farsi bastare i brodini lessi del Partito Democratico (e derivati).
E’ un reato votare Movimento 5 Stelle? Chi lo fa è antipolitico, qualunquista, populista, demagogo? Sciocchezze. E alibi facili, a cui si aggrappano politici inadeguati e tromboni stonati.
Sono d'accordo sull'analisi fatta dal giornalista del ilfattoquotidiano.it ed ho evidenziato sopra la sintesi finale.

Si vota m5stelle perché "non si ha più voglia di farsi bastare i brodini lessi del Partito Democratico (e derivati)".

Chi vota m5stelle "è antipolitico, qualunquista, populista, demagogo? Sciocchezze. E alibi facili, a cui si aggrappano politici inadeguati e tromboni stonati.?"

Io credo di no! Ma è una mia opinione personale.

Intanto fermo restando che la democrazia in Italia si fa attraverso i partiti, mai regolamentati democraticamente per cui si è lasciato nascere il partito azienda/padronale di B., quando andiamo a votare quello che troviamo sulla scheda, i simboli, ci vengono imposti e non ci resta che "non votare" o rendere la scheda "nulla".

Siccome così facendo si lascia in altre mani il destino del nostro paese, bisogna fare una scelta .... ed ognuno faccia la sua liberamente ... e qui non voglio interferire.

Ma non potete dire che votare M5S è antipolitica, per una frase infelice (una cazzata!) detta da Grillo durante una intervista post-comizio a Palermo.

Quello che + mi sta a cuore è che possa nascere un partito nuovo e di sinistra che possa riunirci tutti .... ma capisco che non è facile .... ma importante è partecipare, dare un contributo!

Bene facciamo in questo forum a non dare per scontato niente, e criticare quello che è giusto criticare, senza scontare nessuno... andiamo avanti così!

Ho detto! Augh
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

Rinnovo la necessità di porre l’attenzione su quanto afferma Scanzi.

- Il programma qua e là leggero. O quantomeno un po’ troppo utopico e sognante. Il M5S sembra molto forte nel criticare, non si sa quanto nel costruire.

Questa osservazione accomuna tutti gli osservatori di questo movimento “non tifosi” del pro o contro.

Grillo, come afferma anche Santoro, ha una capacità straordinaria di mettere in evidenza tutte le magagne degli avversari.

Grillo è avvantaggiato su tutti gli altri perché fa questa professione da una vita. L’ironia e la comicità attraggono inevitabilmente.

L’ironia di ABC, fa venire il latte alle ginocchia.

In questo modo sbaraglia tutti gli altri avversari perché sono solo una lagna da Grande Asilo Mariuccia.

Un esempio. Livia turco va a “Robinson” e si commuove davanti ai sondaggi negativi nei confronti dei politici. Poi passa all’atto pratico e non trova di meglio che sparare sugli avversari citando i diamanti e i lingotti (della Lega).

Cribbio, … con Penati, Lusi, Todesco, Errani, in corso, si scandalizza dei diamanti di Belsito????

In questa fase gli elettori cercano di essere meno fessi e queste cose le notano.

Significa che questi dinosauri hanno perso le capacità di fare politica.

In questo modo il distacco dai partiti aumenta.

La realtà poi è che Grillo in questa campagna elettorale ha assunto su di sé il compito di fare da solo la parte della “divisione panzer”, confidando sulle sue capacità di mattatore, affrontando l’esercito degli avversari completamente scarico di idee.

Mentre gli avversari hanno il compito di sostenere i loro uomini dell’apparato periferico, nel Movimento 5 stelle per il momento ci sta gente proveniente dalla società civile che intende impegnarsi per due legislature sapendo poi che torna al proprio lavoro.

Penati, ha fatto per due legislature il sindaco di SSG, poi l’apparato l’ha spostato a Milano e candidato per due volte alla Provincia. Trombato alla seconda tornata è stato associato a Roma come portavoce di Bersani per via del medagliere che sappiamo.

In una fase come questa di crisi mondiale e di crollo dei partiti, la differenza di impostazione conta tra l’elettorato che non ne può più della casta.

Quindi, tocca poi ai grillini della società civile impegnarsi a livello locale e dare il massimo per dimostrare di essere intenzionati a produrre qualcosa di positivo.

Qui Grillo non c’entra più, gli sta solo tirando la volata

L’analisi dello stato dell’arte ci dimostra quindi che il Movimento 5 stelle è strutturato per vincere solo a livello locale.

Non è attrezzato per governare da solo o in coalizione.

In coalizione a livello nazionale ce lo vedo molto poco perché l’olio e l’acqua non riescono a mescolarsi.

I grillini, per il momento, sono anticasta, mentre tutti gli altri, forse a meno dell’Idv, sono anti – anticasta.

E’ chiaro che se governano bene a livello locale e se continua il trend pro Grecia dei partiti dell’ammucchiata nel 2013 avremo grossi problemi.

Per quell’elettorato ha contato anche il fatto che in tempi del tutto non sospetti, prima che esplodessero i casi di Lusi e Lega, Grillo abbia imposto di rifiutare i fondi del finanziamento pubblico sostenendo che chi va al mulino si infarina.

Bisognerà poi vedere cosa succede non nel tempo, e non è detto che la casta faccia infiltrare il De Gregorio o lo Scilipoti di turno per poterli sputtanare.
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

C'è un dettaglio che nessun commentatore mi sembra che colga con la dovuta attenzione e che camillobenso mette nella giusta evidenza.

Grillo non si candida a l governo del paese e nemmeno a guidare una futura opposizione in parlamento.

E' lo sponsor/ garante Padre/padrone di un manipolo di candidati più o meno giovani di cui non sappiamo praticamente nulla.

Chi li ha scelti e con quali criteri? Si son tenute o si terranno primarie?

E siamo sicuri che non ci ritroveremo in parlamento qualche Scilipoti magari più giovane ma altrettanto dannoso?

A parlare è facile, ma razzolare è tutto un altro discorso. Di Pietro docet!
peanuts
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da peanuts »

Quella sulla mafia è una uscita inopportuna, evidente.
Mi chiedo però come mai Bersani, che giustamente critica Grillo, sia al governo insieme a chi la mafia l'ha sempre appoggiata (discarica).
Che facciamo, predichiamo bene e poi...?
Qua sarebbe ora di finirla coi compromessi senza senso.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
erding
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da erding »

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Dove Grillo trova il suo terreno

di Furio Colombo | 30 aprile 2012


Caro Pier Luigi Bersani, ho appena ascoltato la tua replica a Beppe Grillo e la trovo piena di ragionevoli argomenti (tranne il “non si permetta”, perché la nostra Costituzione non richiede autorizzazioni per la libera espressione di pensieri, per quanto esasperati). Però ricorderai la domanda del “Giovane Holden” che è stata così importante per tanti ragazzi: “Dove vanno le anatre quando il lago gela?” E dove vanno i cittadini quando gela la politica? Dove vanno quando si sentono tempestati di decisioni che vengono da mittenti che sono dietro la politica (interessi particolari) e cadono, come bombe a grappolo dentro la loro vita, cadono sui civili, come strani danni collaterali che nessuno spiega benché abbiano un’apparente dignità di decisioni di governo centrale o di governo locale?

Il fatto è che sgombrare la scena dai partiti è sembrato utile, dato il momento. Ma nessuno si aspettava che, con mossa abile e imprevista tipica di certi thriller, i partiti usassero i cittadini come scudo umano, mettendoseli davanti ed esponendoli direttamente ai colpi con la buona ragione che adesso ciascuno deve fare la sua parte. Ti sarai accorto anche tu, Segretario, che di qui nasce un doppio gioco molto arrischiato. Da un lato i partiti non ci sono e non c’entrano. Dall’altro alcuni personaggi con veste partitica si sentono liberi di trattare decisioni che ritengono buone, anche se non si sa per chi e perché. Per chiarezza racconto una piccola storia. È come moltissime altre che, mentre parliamo, si moltiplicano. Riguarda un paesino toscano e la propongo alla tua attenzione perché c’entrano il Pd e le sue persone di governo locale. E c’entrano interessi privati. La piccola storia dimostra come è rapido, in questo vuoto della politica dovuto, lo sappiamo, al malaffare berlusconiano, il formarsi di un ponte fra esponente politico e interesse privato. Passa sopra i cittadini, che non hanno più un referente politico e un rappresentante eletto dei loro interessi. La località di cui ti sto parlando è bella, è nota, si chiama Capalbio, provincia di Grosseto. In Capalbio, oltre alla rocca, al paesaggio, agli ulivi, alle pecore e al mare, risiede la Sacra, una prosperosa, immensa azienda agricola di 1500 ettari che, per decenni, ha salvaguardato il paesaggio.

Non più. Adesso vuole “fare profitto” e ha trovato una buona strada nel progetto di un impianto biomassa per la produzione di energia rinnovabile. Al nostro imprenditore privato fa comodo un terreno (acquistato con il falso, ma credibile pretesto di coltivare) in mezzo all’abitato di Capalbio Scalo, circondato di case, bambini, animali e colture di qualità, proprio di fronte al lago di Burano (una delle meraviglie locali) e al mare. Tutto viene (verrà) buttato all’aria, da ininterrotte emissioni di aria inquinata, cattivo odore, danno alle falde acquifere e scarico di ciò che si elimina dalla poltiglia maleodorante, che è la materia prima del biogas, nella laguna lago-mare. Ma per far funzionare il maleodorante impianto occorrono 1500 (mille e cinquecento) trattori con rimorchio che portino e riportino materia prima alla “fabbrica” del marcio, giorno e notte, avanti e indietro, per sempre. Il tutto su un’unica strada larga 5 metri, la sola che porti dal borgo al mare. Fine dell’agricoltura locale e fine del turismo. La ditta ha trovato subito un feeling con il presidente della provincia di Grosseto, certo Marras, (Pd) che in pochi giorni, a volte in poche ore, ha dato o trovato od ottenuto tutti i permessi, le autorizzazioni e i pareri favorevoli, comprese le Belle Arti.

Ti interesserà notare che non solo in tutta l’area interessata, ma in tutta la zona, alta e bassa, vicina e lontana, di questo paese non si trova una sola persona (e non è mai stato esibito il nome di un solo cittadino) che abbia detto “sì” o “ma” o firmato qualcosa in favore del distruttivo impianto biomassa di cui stiamo parlando, e di cui nessuno (tranne l’imprenditore in cerca di profitto) ha bisogno. In migliaia hanno firmato “no”. Il rifiuto, che però nessuno, tranne il sindaco, ha mai ascoltato, è totale, netto, rabbioso, perché tutti conoscono il danno. Il Sindaco (Pd) circondato dai cittadini che affollano ogni volta a centinaia le sedute del Consiglio, ha scritto chiaro sul quotidiano regionale Il Tirreno la sua visione contraria. Proprio negli stessi giorni (29 marzo scorso) la Camera dei deputati aveva approvato una mozione a firma Bratti, Servodio, Mariani e molti altri deputati Pd, in cui si dice che “tra le criticità emerse nella diffusione delle bioenergia si sottolinea il conseguente incremento di mezzi pesanti e del relativo impatto ambientale (…) Occorre quindi che la governance delle regioni e delle province non permetta la concessione di autorizzazioni quando non sono presenti le corrette rassicurazioni per l’impatto ambientale (…) È auspicabile promuovere la realizzazione di impianti che siano compatibili con la salvaguardia delle produzioni agricole, specie quelle orientate alla qualità del prodotto (…) tenendo in adeguata considerazione l’impatto del traffico stradale sia per quanto riguarda le emissioni inquinanti e i problemi di congestione, sia per quanto riguarda l’inquinamento acustico”. Ma alle obiezioni competenti e rispettose di Nicola Caracciolo , presidente di Italia Nostra, e di Gianni Mattioli, docente di Fisica alla Sapienza e già ministro di Prodi, il Marras ha risposto con maleducato fastidio che “non sanno di che cosa parlano”.

E il progetto va avanti, schivando la politica, la legge, i cittadini, la mozione Pd appena approvata e il buon senso. Ora la domanda è questa: cosa credi che accadrebbe se Beppe Grillo decidesse nei prossimi giorni di incontrare i cittadini di Capalbio e di lasciargli dire ciò che finora non sono riusciti a dire a nessuno? E siamo sicuri che sia antipolitica riuscire finalmente a denunciare l’arbitrio del patto di ferro fra due sole persone-padrone, un presidente di Provincia, in apparenza Pd, e un potente imprenditore locale in cerca di profitto a danno e a spese di tutti (tutti) gli altri, agricoltori, abitanti, turisti, visitatori di un luogo noto in passato per la sua bellezza e non per il biogas? È una piccola storia che penso ti possa servire. In essa si vedono bene le cellule voraci degli interessi particolari che si mangiano ciò che resta della politica, mentre i cittadini assistono senza diritto e senza parola, mentre monta un’esasperazione sempre più difficile da controllare. Quando esplode, primo, domandarsi perché.

Il Fatto Quotidiano, 29 Aprile 2012

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... no/213720/
pancho
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

La riposta alla demagogia è la buona politica

di: Pier Paolo Caserta
maggio - 3 - 2012

Troppo semplice “liquidare” Grillo come antipolitica. Grillo gioca allo sfascio, ma il vento “dell’antipolitica” (qualunque cosa significhi) lo cavalca, non lo ha prodotto.

Una volta Borghezio, con la sua consueta protervia, avrebbe detto: “Grillo scuote l’albero e la Lega passa a raccogliere”. La rivendicazione di un personaggio come Borghezio rimane a mio avviso la spiegazione più eloquente del fenomeno Grillo. Chi sarà il prossimo a raccogliere i frutti? Eppure un indicatore infallibile esiste, basterebbe smetterla di dar retta a chi non fa che sbraitare, al messia di turno, che comunica sempre ad una via e raccoglie facili consensi sparando nel mucchio. Troppo semplice, però, liquidare Grillo come antipolitica. Grillo gioca allo sfascio, ma il vento dell’ ‘antipolitica’ (qualunque cosa significhi) lo cavalca, non lo ha prodotto.

Non ho mai avuto simpatia per Beppe Grillo, per ragioni sulle quali non mi dilungo – per averlo già ampiamente fatto ma soprattutto perché quello che mi preme sottolineare qui è altro. Basterà che lo definisca per quello che ritengo sia: un dozzinale demagogo di destra, capace di rivaleggiare con la Lega quanto a razzismo. Non ho mai avuto simpatia per Grillo, dunque, né mai ne avrò, ma l’essenziale è che la risposta che proviene dai maggiori esponenti dell’arco politico dimostra che le ragioni del successo di Grillo non sono state comprese a fondo. La reiterata accusa di antipolitica è quanto di più controproducente, specie se chi la formula è largamente responsabile della ventata ‘antipolitica’ dalla quale, certo, ben poco di buono può scaturire. In questo modo, non pochi dei maggiori esponenti della scena politica dimostrano di attivare, di fronte a un malessere diffuso, dei meri meccanismi di autoconservazione e finché la risposta sarà questa si può essere certi che le quotazioni di Grillo non faranno che aumentare. Fare questo, per altro, significa continuare a sottovalutare di molto il fenomeno Grillo, e un fenomeno sottovalutato cresce. La Storia è piena di esempi affini, è il caso, nella storia recente di questo disgraziato Paese, della sottovalutazione che ha accompagnato il fenomeno del leghismo, sul suo nascere e anche ben oltre. Proprio gli scandali che hanno investito la Lega, per altro, pongono Grillo nella posizione ideale per catalizzare anche il malcontento nei confronti delle misure del governo e aumentare i suoi consensi. Chissà cosa non dirà, la prossima volta, pur di pescare anche a destra.

La risposta alla demagogia, ad ogni demagogia, è una ed una sola, e sta nel tornare a nobilitare la politica.
Certo, quando Grillo spara enormità come le ultime della serie su mafia e politica, attingendo al peggior repertorio del suo qualunquismo di massa, bisogna pur rispondergli. Ma senza dimenticare che la vera risposta è un’altra, che l’insipienza delle forze democratiche e liberali è sempre stata la premessa del peggio, dai totalitarismi alle democrazie demagogiche. La Repubblica di Weimar, per la drammaticità di tutto quanto ne è seguito, è il paradigma di ogni insipienza democratica, e l’Italia di oggi presenta alcune assonanze. La politica italiana è oggi ai minimi termini, rifletta su se stessa, se non saprà rinnovarsi ogni demonizzazione di Grillo produrrà nuovi attestati di santità.

Al di là di Grillo, inoltre, occorre riflettere sulla composizione del movimento 5 stelle con più attenzione rispetto a quanto si è fatto fin qui. Grillo gioca allo sfascio, ma nel M5S non si trovano soltanto agli atteggiamenti settari, giacobini e messianici che discendono direttamente dal suo leader, ma anche tanti ragazzi istruiti e puliti, delusi dall’offerta politica, che credono realmente di poter dare un contributo ad una democrazia migliore all’interno di quel contenitore. è su di loro che, evidentemente, è possibile misurare le ragioni di una disaffezione alla politica che è troppo comodo imputare ai demagoghi che la cavalcano.

Grillo sbaglia perché la risposta ai mali della politica non può non essere politica; sbaglia perché la malattia dei partiti non significa che si possa esercitare la democrazia senza i partiti; sbaglia perché la corruzione di molti politici non implica l’inevitabile corruzione della politica; sbaglia perché non distingue e da questo nulla di buono è mai provenuto.

Ma fate sapere a Bersani che la cura all’ ‘antipolitica’ (che non ho ancora capito cos’è), può risiedere solo nella definizione e nella proposta di un orizzonte di senso politico nel quale valga la pena avere fiducia.
http://www.paneacqua.info/2012/05/la-ri ... -politica/
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Amadeus

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da Amadeus »

(AGI) - Torino - 3 Mag. - "Quello della giustizia e' un sistema che non funziona piu': non puoi mettere in piedi un processo che costera' centinaia di migliaia di euro per la rottura di un sigillo": Beppe Grillo parla cosi' dai banchi dell'aula 3 del Palazzo di Giustizia di Torino, dove si e' da poco seduto in qualita' di imputato nel processo per violazione dei sigilli e abuso edilizio per una baita abusiva costruita dai No Tav a Chiomonte (To), in Val di Susa, nel dicembre 2010. Gli imputati, a vario titolo, sono 22, tra cui uno dei leader del movimento No Tav, Alberto Perino, anche lui presente in aula.
"Ci sono detenuti in carcere - ha proseguito Grillo riferendosi ai No Tav coinvolti nelle operazioni della Procura di Torino - arrestati per concorso morale, che non prevede neanche il carcere. Affrontare cosi' duramente degli inermi e' una debolezza della giustizia, in generale. Per fare cosa? Per giustificare un buco da 22 miliardi che non faranno mai, che e' la Tav. E' la giustizia che e' in crisi", ha concluso il comico.

NO TAV: GRILLO, "SONO TUTTE PERSONE PER BENE"
"I No Tav sono tutte persone per bene, io ci sono stato in mezzo: difendono un territorio, una baitina": ha detto Grillo parlando con i giornalisti a margine dell'udienza del processo per violazione dei sigilli a una baita in Valsusa. Parlando della giustizia, Grillo ha detto: "Abbiamo 150 mila avvocati, ogni anno aumentano del 15 per cento, Roma ha tanti avvocati come tutta la Francia. Piu' avvocati abbiamo, piu' cause avremo. Il senso della giustizia io non lo capisco piu'".
"Allora - ha aggiunto Grillo - per applicare la legge basta fare come negli Stati Uniti: su un computer metti reati, attenuanti, aggravanti, poi clicchi e viene fuori la sentenza. Se uno si aggrappa a un poliziotto in un contesto, e gli si contestano delle aggravanti di lesione o rissa, vuol dire che si applica la legge ai massimi con gli inermi". E, per sottolineare i paradossi della giustizia, Grillo ha aggiunto: "A Viareggio sono morte bruciate decine di persone e dopo 3 anni non c'e' ancora il processo: vuol dire che c'e' qualcosa alla base del sistema che sta crollando. Qui - ha detto riferito al processo odierno - bastava un giudice di pace, almeno per la maggior parte delle persone. Si poteva risolvere in mezza giornata".
(AGI) .
lucfig
Messaggi: 694
Iscritto il: 22/02/2012, 10:21

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da lucfig »

camillobenso ha scritto:
...
La realtà poi è che Grillo in questa campagna elettorale ha assunto su di sé il compito di fare da solo la parte della “divisione panzer”, confidando sulle sue capacità di mattatore, affrontando l’esercito degli avversari completamente scarico di idee.

Mentre gli avversari hanno il compito di sostenere i loro uomini dell’apparato periferico, nel Movimento 5 stelle per il momento ci sta gente proveniente dalla società civile che intende impegnarsi per due legislature sapendo poi che torna al proprio lavoro.

...

Quindi, tocca poi ai grillini della società civile impegnarsi a livello locale e dare il massimo per dimostrare di essere intenzionati a produrre qualcosa di positivo.

Qui Grillo non c’entra più, gli sta solo tirando la volata

L’analisi dello stato dell’arte ci dimostra quindi che il Movimento 5 stelle è strutturato per vincere solo a livello locale.

Non è attrezzato per governare da solo o in coalizione.

In coalizione a livello nazionale ce lo vedo molto poco perché l’olio e l’acqua non riescono a mescolarsi.

I grillini, per il momento, sono anticasta, mentre tutti gli altri, forse a meno dell’Idv, sono anti – anticasta.

E’ chiaro che se governano bene a livello locale e se continua il trend pro Grecia dei partiti dell’ammucchiata nel 2013 avremo grossi problemi.
Giorni fa ho ascoltato Grillo in un comizio.
Premessa che pioveva a dirotto e la piazza era piena, mai ho visto tanta gente attenta e partecipe ad ascoltare sebbene eravamo fradici dalla pioggia.
Una cosa così non l'ho mai vista.
Ho inoltre visto la gente (i candidati) che stavano dietro a Grillo, ragazzi e gente comune che volevano fare qualcosa, erano lo specchio delle mie passioni, di me stesso.
Tra la folla ho incontrato amici apertamente di desta, uno di loro mi disse:"Luca vedi, questi politici ci hanno fatto unire noi due che la pensiamo diversamente".

Domenica credo che votero il MoVimento, per due motivi:
1) Nel "locale" sono più credibili come programma e come persone.
2) Per dare un segnale a csx che è ora di cambiare, di rinnovarsi, che con questa classe dirigente ci stanno affossando.

Se lo capiscono bene ... altrimenti come ha detto lo stesso Grillo:"Decidete, se volete un suicidio assistito o un salto nel buio."
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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pannelliano
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pannelliano »

Pannella, durante un comizio a Pistoia:"Beppe, posso chiederti di chiederti...che caXXo hai fatto in questi anni"?
"Ti sto attendendo da tempo...ma non portare la gente a sbattere".
"Ah Beppe (con le lacrime agli occhi), non si vince "contro" si vince "con"!
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