Manuale per diventare politico
Inviato: 03/07/2012, 9:56
Manuale per diventare politico
E’ da qualche settimana che questo thread avrebbe dovuto prendere vita, per via di posizioni via via assunte dai vari politici italiani, dal Capo dello Stato e dal premier, del tutto originali che possono far parte del manuale del politico.
E’ l’intervista di Francesco Bei a Pierazzurro Casini che mi ha convinto a prendere in esame questo comportamento dei politici spesso discutibile.
“Nel 2013 al governo con Monti e Bersani
serve un patto per salvare l’Europa”
Casini: il Pdl decida cosa fare. Di Pietro si mette fuori da solo.
Il professionista politico deve essere sempre allenato al pinocchismo. Spararle grosse è il suo mestiere.
Occorre fissare degli obiettivi per giustificare delle scelte a volte scabrose e in controtendenza. In questo caso Casini si sposta da destra a “sinistra” perché a destra non riesce a stabilire rapporti sufficientemente validi.
Malgrado spinga per rifare la Dc dal 25 luglio 2010, quasi due anni, dobbiamo registrare una cosa piuttosto strana nel Pdl, a pezzi, che alcuni pidiellini non si spostano di loro iniziativa verso Casini gli ex Dc. Pisanu e Dini blaterano da tempo ma non si spostano. Casini ha puntato su Alfano per spaccare il Pdl, ma Angelino è sempre dipendente dal berluschino.
Da qui l’invito di Casini a decidersi cosa fare. E’ più di un anno che si dicono d’accordo con lui ma rimangono sempre attaccati al caro estinto,….e qui occorrerebbe capire il perché.
Casini deve giustificare il suo spostamento a “sinistra”(sinistra si fa per dire). Solitamente quando lo ha fatto alle comunali, provinciali, regionali ha sempre dimezzato il suo consenso, solo la metà degli elettori dell’Udc lo segue. Adesso deve alzare il tiro per dare una motivazione per cui votare, come sostengono D’Alema e Bersani per un “nuovo centrosinistra”.
Per tenere buoni i suoi ci mette dentro Monti, il destro convertito a “sinistra”. E’ solo una questione di merlame, Monti ha scelto Hollande perché in quel momento gli serviva per andare contro il kaiser Merkel, ma non perché si è spostato a sinistra.
Infine il tema del grande obiettivo per giustificare il salvataggio della sua poltrona. “Serve un patto per salvare l’Europa”. Salvare l’Europa? Chi lui, che ha fatto affondare l’Italia con le sue non scelte, o scelte per salvarsi la poltrona?
Ma ci faccia il piacere,….
Infine il caso Di Pietro.
Di Pietro rimarrà in eterno colui che ha fatto venire la bavetta alla bocca al suo vate.
Di Pietro in politica non si è adattato al nuovo status,..continua ad avere la mentalità di giocare a guardia e ladri. E' completamente incompatibile con l'Udc. Eppure sono tutti e due di origine democristiana di destra.
Casini non lo vuole tra i piedi perché scombussola i piani del "un boccone a te, un boccone a me,..un boccone al cane,.......un bocccone a te, un boccone a me,..un boccone al cane,......."
Evidente che non perda occasione per tenerlo alla larga.
E’ da qualche settimana che questo thread avrebbe dovuto prendere vita, per via di posizioni via via assunte dai vari politici italiani, dal Capo dello Stato e dal premier, del tutto originali che possono far parte del manuale del politico.
E’ l’intervista di Francesco Bei a Pierazzurro Casini che mi ha convinto a prendere in esame questo comportamento dei politici spesso discutibile.
“Nel 2013 al governo con Monti e Bersani
serve un patto per salvare l’Europa”
Casini: il Pdl decida cosa fare. Di Pietro si mette fuori da solo.
Il professionista politico deve essere sempre allenato al pinocchismo. Spararle grosse è il suo mestiere.
Occorre fissare degli obiettivi per giustificare delle scelte a volte scabrose e in controtendenza. In questo caso Casini si sposta da destra a “sinistra” perché a destra non riesce a stabilire rapporti sufficientemente validi.
Malgrado spinga per rifare la Dc dal 25 luglio 2010, quasi due anni, dobbiamo registrare una cosa piuttosto strana nel Pdl, a pezzi, che alcuni pidiellini non si spostano di loro iniziativa verso Casini gli ex Dc. Pisanu e Dini blaterano da tempo ma non si spostano. Casini ha puntato su Alfano per spaccare il Pdl, ma Angelino è sempre dipendente dal berluschino.
Da qui l’invito di Casini a decidersi cosa fare. E’ più di un anno che si dicono d’accordo con lui ma rimangono sempre attaccati al caro estinto,….e qui occorrerebbe capire il perché.
Casini deve giustificare il suo spostamento a “sinistra”(sinistra si fa per dire). Solitamente quando lo ha fatto alle comunali, provinciali, regionali ha sempre dimezzato il suo consenso, solo la metà degli elettori dell’Udc lo segue. Adesso deve alzare il tiro per dare una motivazione per cui votare, come sostengono D’Alema e Bersani per un “nuovo centrosinistra”.
Per tenere buoni i suoi ci mette dentro Monti, il destro convertito a “sinistra”. E’ solo una questione di merlame, Monti ha scelto Hollande perché in quel momento gli serviva per andare contro il kaiser Merkel, ma non perché si è spostato a sinistra.
Infine il tema del grande obiettivo per giustificare il salvataggio della sua poltrona. “Serve un patto per salvare l’Europa”. Salvare l’Europa? Chi lui, che ha fatto affondare l’Italia con le sue non scelte, o scelte per salvarsi la poltrona?
Ma ci faccia il piacere,….
Infine il caso Di Pietro.
Di Pietro rimarrà in eterno colui che ha fatto venire la bavetta alla bocca al suo vate.
Di Pietro in politica non si è adattato al nuovo status,..continua ad avere la mentalità di giocare a guardia e ladri. E' completamente incompatibile con l'Udc. Eppure sono tutti e due di origine democristiana di destra.
Casini non lo vuole tra i piedi perché scombussola i piani del "un boccone a te, un boccone a me,..un boccone al cane,.......un bocccone a te, un boccone a me,..un boccone al cane,......."
Evidente che non perda occasione per tenerlo alla larga.