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"IO SO"

Inviato: 26/07/2012, 11:28
da erding
Era il 14 novembre 1974 quando sul corriere della sera apparve l'articolo di P.P. Pasolini “IO SO”,
http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
un grido che si levò alto a scuotere le coscienze.

Un anno dopo, 1 novembre 1975, veniva assassinato all'idroscalo di Ostia, in circostanze tuttora ufficialmente non chiarite.

I soprusi, le violenze, le omertà si sono susseguiti ed il grido di Pasolini è restato inascoltato, anche se sicuramente non è stato del tutto inutile.

Delitti politici, atti di terrorismo, criminalità mafiosa si intrecciano in modo terribile e tutto sembra inestricabile.

Il 9 maggio 1978 Aldo moro viene ritrovato cadavere in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure, a poca distanza dalla sede nazionale del Partito Comunista Italiano e da Piazza del Gesù, sede nazionale della Democrazia Cristiana.

Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone viene assassinato nella strage di Capaci.

Il 19 luglio 1992 a Palermo, in via D'Amelio Paolo Borsellino, viene ucciso insieme alla sua scorta.

I soprusi continuano. A proposito del giudice Caselli su wikipedia si legge:
“Essendo probabile nel 2005 la nomina di Caselli a procuratore nazionale antimafia, il governo Berlusconi III agì al fine di evitare ciò. Viene quindi presentato un emendamento dal senatore Luigi Bobbio (AN) alla legge delega di riforma dell'ordinamento giudiziario (la cosiddetta "Riforma Castelli").[7][8] Con questo emendamento, Caselli non poté più essere nominato per quel ruolo per superamento del limite di età. La Corte Costituzionale, successivamente alla nomina di Piero Grasso quale nuovo Procuratore Nazionale Antimafia, dichiarò illegittimo il provvedimento che aveva escluso il giudice Gian Carlo Caselli dal concorso.”

Oggi la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 indagati tra vertici della mafia e dello Stato. Il documento è stato firmato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Lia Sava.

Nel frattempo il procuratore Ingroia accetta un incarico dell'ONU e se ne va per un anno in Guatemala.
Grillo commenta: “Ingroia al confino in Guatemala.”

Dopo l' ''IO SO'' di Pasolini dovremmo tutti gridare NOI SAPPIAMO, se non altro sappiamo quanto sia stato intrigato per coprire, insabbiare, depistare, impedire che la verità venisse fuori, sui tanti, troppi, misteri italiani.

E' inammissibile che oggi, dopo decenni di accadimenti così foschi e terribili, si possa perseverare nel rivendicare prerogative istituzionali, ragioni di stato, e così via, quando ci si è avvalsi, per decenni, di deroghe che hanno offeso il diritto e la democrazia, pur di mantenere potere e privilegi.
La maggioranza dei politici attuali che contano sono gli stessi che hanno gestito i decenni di storia recente occupando le massime cariche istituzionali e quindi rendendosi responsabili della negazione di verità, nonché dello sfascio istituzionale ed economico, tradendo il popolo e la sua costituzione.