La Questione Imprenditori e Delocalizzazione
Inviato: 26/02/2012, 12:06
Cari amici forumisti.mondoforum.com
Non possiamo sottacere in questo forum di sinistra (ma libero) quello che la politica industriale italiana degli ultimi 15 anni ha comportato in termini di perdita di posti di lavoro e relativo impoverimento dell'Italia.
Purtroppo il contrasto sindacale a questa politica è stato debole ..debolissimo, visto l'assenza totale di supporto dei partiti di sx e cx.
Leggete quest'articolo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... ro/193679/
di cui dò solo la parte iniziale:
Delocalizzazione, in Italia persi 34 mila posti di lavoro in due anni.
Emorragia dalla Fiat Dainese, Omsa, Geox, Bialetti, Rossignol e tante altre aziende scelgono di produrre all'estero per ridurre i costi. Situazione particolarmente grave nel nordest per tessile e calzature. Per l'Isat, nel 55 per cento dei casi la meta è un paese europeo. Nell'ultimo decennio la casa automobilistica torinese ha cancellato ventimila posti nel nostro paeseSergio Marchionne ventila l’ipotesi di chiudere due stabilimenti Fiat in Italia che, evidentemente, sarebbero sostituiti da produzioni all’estero. Non importa come e dove: non necessariamente negli Stati Uniti, ma magari in Serbia o in Cina. Pochi gli ricordano che negli ultimi dieci anni i posti di lavoro persi in Italia dal gruppo Fiat a causa del fenomeno delle delocalizzazioni sono stati ben 20 mila. Cinquemila quelli dei call center, altrettanti nella telefonia. Delocalizzazioni come quella della Omsa fanno perdere all’Italia 400 posti di lavoro, mentre la Dainese di Molveno, la casa delle tute sportive e motociclistiche che rifornisce anche Valentino Rossi, sposta tutto in Tunisia, dove impiega già 500 persone, salvando solo 80 lavoratori su 250. E poi, ancora, il caso di Bialetti, Rossignol, Geox e la complessa situazione del nord-est dove il fenomeno della delocalizzazione nei settori del tessile e abbigliamento e calzaturiero è stata devastante con le perdite, solo nel distretto tessile veneto (Verona, Vicenza, Padova e Treviso) di decine di migliaia di posti con un impatto sui piccoli laboratori artigiani che facevano da sub-fornitori alle imprese medio-grandi.
.... omissis ...
Copyright 2012 - Il fatto quotidiano
==========
Pochi giornali parlano di questo scempio ... compreso ilsole24ore ed il corriere.
Parliamone noi con le nostre esperienze personali.
Bye
Jo
Non possiamo sottacere in questo forum di sinistra (ma libero) quello che la politica industriale italiana degli ultimi 15 anni ha comportato in termini di perdita di posti di lavoro e relativo impoverimento dell'Italia.
Purtroppo il contrasto sindacale a questa politica è stato debole ..debolissimo, visto l'assenza totale di supporto dei partiti di sx e cx.
Leggete quest'articolo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... ro/193679/
di cui dò solo la parte iniziale:
Delocalizzazione, in Italia persi 34 mila posti di lavoro in due anni.
Emorragia dalla Fiat Dainese, Omsa, Geox, Bialetti, Rossignol e tante altre aziende scelgono di produrre all'estero per ridurre i costi. Situazione particolarmente grave nel nordest per tessile e calzature. Per l'Isat, nel 55 per cento dei casi la meta è un paese europeo. Nell'ultimo decennio la casa automobilistica torinese ha cancellato ventimila posti nel nostro paeseSergio Marchionne ventila l’ipotesi di chiudere due stabilimenti Fiat in Italia che, evidentemente, sarebbero sostituiti da produzioni all’estero. Non importa come e dove: non necessariamente negli Stati Uniti, ma magari in Serbia o in Cina. Pochi gli ricordano che negli ultimi dieci anni i posti di lavoro persi in Italia dal gruppo Fiat a causa del fenomeno delle delocalizzazioni sono stati ben 20 mila. Cinquemila quelli dei call center, altrettanti nella telefonia. Delocalizzazioni come quella della Omsa fanno perdere all’Italia 400 posti di lavoro, mentre la Dainese di Molveno, la casa delle tute sportive e motociclistiche che rifornisce anche Valentino Rossi, sposta tutto in Tunisia, dove impiega già 500 persone, salvando solo 80 lavoratori su 250. E poi, ancora, il caso di Bialetti, Rossignol, Geox e la complessa situazione del nord-est dove il fenomeno della delocalizzazione nei settori del tessile e abbigliamento e calzaturiero è stata devastante con le perdite, solo nel distretto tessile veneto (Verona, Vicenza, Padova e Treviso) di decine di migliaia di posti con un impatto sui piccoli laboratori artigiani che facevano da sub-fornitori alle imprese medio-grandi.
.... omissis ...
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Pochi giornali parlano di questo scempio ... compreso ilsole24ore ed il corriere.
Parliamone noi con le nostre esperienze personali.
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Jo