Tassare i ricchi? Riduce il debito
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- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Tassare i ricchi? Riduce il debito
Tassare i ricchi? Riduce il debito
Una delle obiezioni che di solito si fa a questa proposta è che tassare di più i ricchi è equo, ma sposta di pochissimo le sorti del bilancio pubblico. Non è così. Lo provano Stefan Bach e Gert Wagner, del prestigioso istituto di ricerca economica tedesco DIW di Berlino.La notizia è riportata sul blog di Rosaria Amato su repubblica.it
Tassare di più i ricchi riduce le disuguaglianze. E questo è assodato. Ma fino ad oggi questa proposta è stata accolta con scetticismo dagli economisti liberisti, che sostengono che sposterebbe di pochissimo le sorti del bilancio pubblico. Siccome i ricchi sono pochi, le entrate provenienti da una maggiore tassazione nei loro confronti porterebbe poco danaro nelle tasse dello Stato. Ma le cose non stanno così, assicurano Bach e Wagner in un articolo pubblicato sul sito Vox.eu: un banale prelievo fiscale del 10% in più sulla ricchezza di valore superiore ai 250.000 euro porterebbe in Germania maggiori entrate superiori al 9% del Pil, dal momento che i due terzi della ricchezza nazionale appartengono al 10% più ricco della popolazione.
Se anche negli altri Paesi dell’Eurozona non si arrivasse a una percentuale di questo tipo, le nuove entrate sarebbero di tutto rispetto, assicurano i due economisti. Al contrario, alzare in modo indifferenziato le imposte sul reddito o le tasse sui consumi spinge le economie verso una recessione ancora più profonda. E’ anche vero, ammettono gli autori della proposta, che i ricchi potrebbero sentirsi intrappolati, che le tasse alte potrebbero scoraggiare gli investimenti e incoraggiare, al contrario, la fuga di capitali verso Paesi più compiacenti. Ma, nonostante tutto, vale la pena di provarci: sarebbe un tassello importante soprattutto per i Paesi afflitti da un alto debito pubblico, il primo passo verso un “European Redempiotn Pact”, un patto di progressivo abbattimento del debito.
Una delle obiezioni che di solito si fa a questa proposta è che tassare di più i ricchi è equo, ma sposta di pochissimo le sorti del bilancio pubblico. Non è così. Lo provano Stefan Bach e Gert Wagner, del prestigioso istituto di ricerca economica tedesco DIW di Berlino.La notizia è riportata sul blog di Rosaria Amato su repubblica.it
Tassare di più i ricchi riduce le disuguaglianze. E questo è assodato. Ma fino ad oggi questa proposta è stata accolta con scetticismo dagli economisti liberisti, che sostengono che sposterebbe di pochissimo le sorti del bilancio pubblico. Siccome i ricchi sono pochi, le entrate provenienti da una maggiore tassazione nei loro confronti porterebbe poco danaro nelle tasse dello Stato. Ma le cose non stanno così, assicurano Bach e Wagner in un articolo pubblicato sul sito Vox.eu: un banale prelievo fiscale del 10% in più sulla ricchezza di valore superiore ai 250.000 euro porterebbe in Germania maggiori entrate superiori al 9% del Pil, dal momento che i due terzi della ricchezza nazionale appartengono al 10% più ricco della popolazione.
Se anche negli altri Paesi dell’Eurozona non si arrivasse a una percentuale di questo tipo, le nuove entrate sarebbero di tutto rispetto, assicurano i due economisti. Al contrario, alzare in modo indifferenziato le imposte sul reddito o le tasse sui consumi spinge le economie verso una recessione ancora più profonda. E’ anche vero, ammettono gli autori della proposta, che i ricchi potrebbero sentirsi intrappolati, che le tasse alte potrebbero scoraggiare gli investimenti e incoraggiare, al contrario, la fuga di capitali verso Paesi più compiacenti. Ma, nonostante tutto, vale la pena di provarci: sarebbe un tassello importante soprattutto per i Paesi afflitti da un alto debito pubblico, il primo passo verso un “European Redempiotn Pact”, un patto di progressivo abbattimento del debito.
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