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riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancellati.

Inviato: 27/02/2012, 9:56
da shiloh
Migliaia di persone appese a un filo.
Il diritto diventa lotteria.
CGIL e INCA presentano il dossier sulle “pensioni negate”.
“Continueremo la nostra lotta. Nessun lavoratore sarà lasciato solo. Pronti ai ricorsi” »

Non esiste ancora un numero che riassuma il dramma sociale di tutti coloro che – per motivi diversi – sono oggi senza stipendio e senza pensione. Vanno però ben oltre la cifra dei 65mila i lavoratori che rischiano di ''rimanere senza stipendio e senza pensione'' come risultato del cambiamento dei requisiti pensionistici dovuto ''al pesante intervento del governo Monti''. La difficoltà di arrivare ad una stima certa della platea delle “pensioni negate” sta nel fatto che ci sono diverse fattispecie che si accavallano. Ci sono infatti le 65mila persone in mobilità (stime INPS) a cui andrebbero sommate tutte quelle che non rientrano nelle deroghe stabilite dal ministro Fornero e tutte quelle (anche qui il calcolo oggi è quasi impossibile) che a causa delle modificazioni legislative (legge 122) sulle ricongiunzioni non hanno le risorse finanziarie per ricongiungere le loro carriere previdenziali presso enti diversi.

Il numero riferito ai 65 mila – hanno spiegato oggi durante una conferenza stampa Vera Lamonica, Segretario Confederale CGIL e Morena Piccinini, presidente dell'INCA - è il risultato, ''di un primo monitoraggio dell'INPS sulle mobilità avviate prima del 4 dicembre'', data della riforma; a queste si aggiungono tutte quelle attivate dopo il 4 dicembre, anche se l'accordo sulla mobilità risulta precedente, e tutta “la platea degli esodati”, che hanno fatto accordi individuali e collettivi per cui hanno lasciato il loro posto di lavoro'' e altre tipologie ancora relative alle uscite causate dalla crisi.

Ecco allora che, ha detto Morena Piccinini, non si capisce chi può godere del congelamento dei requisiti pensionistici: ''E' una lotteria, tra accordi collettivi, accordi individuali e versamenti individuali" si tratta, ha spiegato "di centinaia di migliaia di persone che sono appese a un filo e non c'è niente di peggio. Inoltre, con il cambio della normativa - ha precisato - la differenza non è di pochi mesi ma di anni''.

A riguardo Vera Lamonica sottolinea che, se non si trova una soluzione, ''su esodati e dintorni dovremmo arrivare e arriveremo, nelle prossime settimane, a verificare momenti di mobilitazione, che vogliamo costruire insieme alle altre organizzazioni sindacali CISL e UIL''. "Il diritto alla pensione non è un privilegio. Il diritto alla pensione non può essere una lotteria". Oltre allo slogan utilizzato oggi dalla CGIL e dall'INCA, sono stati presentati in un dossier molti casi individuali e alcune delle persone interessate hanno partecipato alla conferenza stampa per raccontare la loro storia.

È il caso, ad esempio, di Lucio, (nome fittizio), un lavoratore che compirà 60 anni a maggio con 37 anni di contribuzione versata in passato. Disoccupato da tempo a causa di licenziamento individuale senza accordi. Lucio, con la vecchia normativa, avrebbe maturato il diritto alla pensione con le quote nel 2012, con decorrenza a giugno 2013. Il lavoratore ha una madre di 91 anni completamente inabile, un fratello invalido al 100% a causa di motivi psichiatrici. In base alla nuova normativa Lucio potrà andare in pensione solo nel 2016 con 64 anni di età, con decorrenza giugno 2016.

Marta, invece, (nome di fantasia ma storia vera) ha compiuto 60 anni il 17 gennaio con 23 anni di contribuzione. Disoccupata da 4 anni. Con la vecchia normativa avrebbe maturato il diritto alla pensione di vecchiaia a gennaio con decorrenza da febbraio 2013. Con la nuova normativa potrà andare in pensione a 63 anni e 9 mesi con decorrenza novembre 2016.

Nella nota diffusa oggi dalla CGIL e dall'INCA si spiega che questa situazione "sta determinando situazioni drammatiche che il ministro del Lavoro sembra non aver compreso del tutto". Nel suo intervento, infatti, sul Corriere della Sera del 15 febbraio 2011, il ministro ha affermato che la legge 122 ha risposto ad un principio di equità e che il fatto che tante lavoratrici e tanti lavoratori si trovino ora a dover pagare delle somme esorbitanti per poter maturare il diritto a pensione risponde all'esigenza di eliminare un privilegio.

Per CGIL e INCA le cose non stanno così: "Il ministro nel suo articolo non parla mai della abrogazione della legge 322 del 1958. Questa legge è stata fino alla sua abrogazione uno dei maggiori elementi di equità del nostro sistema previdenziale pubblico. La legge 322 del 1958 permetteva infatti a coloro che cessavano dal servizio senza aver maturato il diritto a pensione di poter costituire la propria posizione assicurativa presso l'Inps, trasferendo la contribuzione versata presso altri fondi o altre gestioni. La legge 322 del 1958 e' stata abrogata dal 31 luglio 2010".

Ciò significa "che lavoratori che hanno periodi presso gestioni o fondi diversi dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell'INPS e non maturano il diritto alla pensione presso i fondi stessi, sono costretti (se possono sopportarlo economicamente) a fare la ricongiunzione, sempreché abbiano le condizioni per farla. Chi non può fare la ricongiunzione per motivi di carattere economico o perché non ha alcuna contribuzione versata presso l'INPS si ritroverà con una posizione previdenziale silente che non gli darà diritto a nulla. Al riguardo, infatti, è necessario sottolineare che la pensione supplementare esiste solo in INPS mentre non esiste in tutti gli altri fondi o gestioni diverse. Risponde ad un principio di equità o è un privilegio il vedersi annullare la propria posizione assicurativa?". La parola ora passa al ministro Fornero.

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18476

Re: riforma Pensioni -La Lotta per i diritti cancellati cont

Inviato: 27/02/2012, 10:02
da shiloh
Il diritto alla pensione non è un privilegio.
Il diritto alla pensione non può essere una lotteria
.

Al link alcune casistiche:

http://www.cgil.it/Archivio/PolitichePr ... 1Feb12.pdf

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 27/02/2012, 16:49
da shiloh
Lega Nord, 50mila firma per chiedere un passo indietro sulle pensioni

Pubblicato: sabato 25 febbraio 2012 - 17:31

Piacenza -
50mila firme per chiedere un passo indietro sulla riforma Monti delle pensioni.
La Lega Nord porterà l'ordine del giorno al prossimo ufficio di presidenza del parlamento della Padania.
Obiettivo:
presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per "ritornare al vecchio sistema pensionistico".

http://www.piacenza24.eu/Politica/39027 ... sioni.html

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è da Novembre che dico che l'avrebbero fatto...se il PD non si da una mossa il voto di Cipputi è perso.

certo,
quando uno degli slogan della "nostra" campagna elettorale del 2006 fu:

"aboliremo la riforma Maroni"

mai avrei pensato che oggi fosse la Lega a ergersi a paladina dei lavoratori...




:shock: :shock: :shock:

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 27/02/2012, 18:58
da pancho
shiloh ha scritto:Lega Nord, 50mila firma per chiedere un passo indietro sulle pensioni

Pubblicato: sabato 25 febbraio 2012 - 17:31
Piacenza -
50mila firme per chiedere un passo indietro sulla riforma Monti delle pensioni.
La Lega Nord porterà l'ordine del giorno al prossimo ufficio di presidenza del parlamento della Padania.
Obiettivo:
presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per "ritornare al vecchio sistema pensionistico".

http://www.piacenza24.eu/Politica/39027 ... sioni.html

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è da Novembre che dico che l'avrebbero fatto...se il PD non si da una mossa il voto di Cipputi è perso.

certo,quando uno degli slogan della "nostra" campagna elettorale del 2006 fu:

"aboliremo la riforma Maroni"

mai avrei pensato che oggi fosse la Lega a ergersi a paladina dei lavoratori...


:shock: :shock: :shock:
E' la sacrosanta verita, caro amico. In questo momento nessuno ha il coraggio di muoversi contro Monti poiche costoro(Monti e Berlusca) potrebbero far cadere la colpa al PD.

Chiaro che poi la Lega trova pane per i suoi denti anche se, ci sarebbe non poco da dire. Cmq se Monti ha fatto questa riforma anche perche Berlusca la voleva. E poi, non so quanto non la volessero gran parte del PD.

E' anche pur vero pero che su questo argomento, mai la Lega avrebbe fatto passare quello che ora stiamo pagando.
Arrivati a questo punto perche' non firmare pure noi?

La Lega ha anticipato pure SEL su questo problema e questo non gli fa onore. Sara' anche populismo leghista ma intanto sono i soli assieme alla CGIL che si muovono in questo momento.

un salutone

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 27/02/2012, 21:42
da peanuts
La sega nord dov'era negli ultimi 18 anni?

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 27/02/2012, 22:01
da pancho
peanuts ha scritto:La sega nord dov'era negli ultimi 18 anni?
Hai perfettamente ragione ma questa "sega nord" siamo noi che la alimentiamo con le ns. inefficienze.

Detto questo, caro peanuts, se non ci sono altri che mettono su i banchetti perche non dovremmo andare a votare?

Chiaro che il quel momento diro' pure la mia ma fatto questo sfogo ritona il problema.

Spero solo che da questa iniziativa ne partino altree che sia SEl che Di Pietro non si lascino sfuggire l'occasione.

un salutone

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 27/02/2012, 22:28
da peanuts
gi.bo. ha scritto:Detto questo, caro peanuts, se non ci sono altri che mettono su i banchetti perche non dovremmo andare a votare?
Perché sono degli ipocriti. Sono anni che difendono i grandi interessi, adesso rifanno i paladini della "loro" gente (che ci casca).
Hanno costruito l'attacco ai lavoratori e ai pensionati insieme al caimano per 18 anni.
Ma come può andarmi di firmare con loro?
Ipocriti...
La lotta la facciamo noi come l'abbiamo sempre fatta, se i partiti di centrosinistra mancano in questo glielo diciamo
Ma alla larga da quelli...

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 28/02/2012, 7:57
da shiloh
PENSIONI:
“ACCANTONARE SOLDI PER CORREGGERE LA RIFORMA”


Pubblicato il lunedì, 27 febbraio 2012 da Cesare Damiano


Si torna a parlare di tesoretto:
non vorremmo che facesse la fine dell’araba fenice (‘che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa’).
In ogni caso, vorremmo ricordare al governo che non solo e’ necessario avere risorse a disposizione per fare una riforma credibile degli ammortizzatori sociali
ma che bisognera’ anche investire piu’ di qualche euro per correggere la riforma delle pensioni,
come promesso dal ministro Fornero,
per evitare che ci siano lavoratori in mobilita’,
esodati o che si sono licenziati prima del 31 dicembre dello scorso anno che rimangono per anni senza stipendio e senza pensione.
Gli ordini del giorno sulle pensioni votati alla Camera dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe vanno in questa direzione e il governo ha il dovere di considerarli seriamente.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... e-riforma/

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all'interno del PD ,damiano è uno dei pochi che non si è dimenticato degli effetti nefasti della riforma Fornero.
questo gli fa onore e gliene va dato atto...anche se dal mio punto di vista è ancora troppo poco.

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 28/02/2012, 8:05
da shiloh
peanuts ha scritto:
gi.bo. ha scritto:Detto questo, caro peanuts, se non ci sono altri che mettono su i banchetti perche non dovremmo andare a votare?
Perché sono degli ipocriti. Sono anni che difendono i grandi interessi, adesso rifanno i paladini della "loro" gente (che ci casca).
Hanno costruito l'attacco ai lavoratori e ai pensionati insieme al caimano per 18 anni.
Ma come può andarmi di firmare con loro?
Ipocriti...
La lotta la facciamo noi come l'abbiamo sempre fatta, se i partiti di centrosinistra mancano in questo glielo diciamo
Ma alla larga da quelli...
è vero.
alla dirigenza leghista non importa assolutamente un cappero del merito della riforma Fornero.

quello che a loro importa è di cavalcare il malcontento della gente ed aquistare visibilità mettendo centinaia di banchetti nelle piazze per la raccolta di firme.

e attenzione:

firmare questa petizione promossa dalla lega,non vuol dire votare per loro,
così come chi firmò per l'acqua pubblica non necessariamente vota a sinistra.
quindi la gente firmerà...

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Inviato: 28/02/2012, 8:12
da shiloh
Il punto al 01-03-2012

• non è vero che l’inps era in dissesto economico, anzi era in perfetto regime di sostenibilità.

• non è vero che la riforma è stata fatta per il senso di equità nei confronti dei giovani; non un centesimo di quello che sarà realizzato andrà a favore dei giovani sotto forma di agevolazioni contributive o qualsivoglia intervento finalizzato a favorire i giovani in via diretta o indiretta.

• la riforma è stata fatta per fare cassa.
Questo governo e le forze che lo sostengono hanno di nuovo tartassato i soliti noti ,non potendo o non volendo andare a cercare le risorse dove era giusto trovarle e cioè dal patrimonio, dalla ricchezza, dalla evasione e dalla elusione , dal sommerso, dalle cricche e dai compari consulenti esperti del nulla, dai privilegi, dai nepotismi del settore pubblico, dagli appalti drogati.

• non è vero che è stata voluta dalla “europa”.
L‘europa non poteva chiedere di realizzare qualcosa che non esisteva, in termini di asprezza e rigidità normativa, negli altri paesi europei.

• il governo ha ignorato volutamente la differenza che corre tra il nostro sistema previdenziale e gli altri sistemi giocando con paragoni subdoli e capziosi ed evitando di rilevare che il nostro sistema viene gravato da quote onerose che dovrebbero essere ascritte all’assistenza e quindi alla fiscalità generale.
Per non citare che si guardano bene dal dire che sono stati fatti confluire nella contabilità inps altri fondi previdenziali in chiaro stato di coma economico.

• l’accelerazione del regime pensionistico, inutilmente draconiano, è stato voluto dalle lobby per mostrare i muscoli a coloro i quali ancora non avessero compreso chi comanda realmente, altrimenti non si spiegherebbe la figura barbina fatta fare alla Fornero che ebbe ad affermare,
candidamente,
prima dell’intervento modificativo, che :

“il sistema era in ordine e che occorrevano solo dei piccoli aggiustamenti e che non abbisognava, nel modo più assoluto, l’utilizzo dell’ascia”.

• una classe politica seria sorretta da competenti apporti tecnici doveva solo realizzare pro-quota il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo, inserire strutturalmente nelle quote il tempo definito di “finestra mobile” e lasciare la gradualità e le revisioni contenute nella pre-esistente normativa.
E’ utile sottolineare che ci sono gli estremi per un ricorso giudiziario sotto forma di class action per quanto attiene la discriminazione effettuata per coloro che avrebbero maturato
– con quota 96-
il diritto nel biennio 2011- 2012, consentendo soli ai primi di usufruire della normativa mentre per i secondi è intervenuto un impedimento fortemente lesivo e palesemente discriminatorio.