EVASIONE FISCALE IL CANCRO CHE CI ROVINA
Inviato: 14/04/2013, 16:15
da il Giornale
CORTE DEI CONTI Evasione fiscale, Italia al top con 130 miliardi
Redazione - Dom, 24/03/2013 - 07:45
L'evasione fiscale in Italia «è stimata a circa 120-130 miliardi, una dimensione che colloca il Paese ai primi posti nel mondo». Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, al Forum di Confcommercio. Questo, ha aggiunto , ci assegna «un primato non privo di implicazioni in una realtà, come quella italiana, in cui l'ampiezza dell'area dell'evasione si coniuga, inevitabilmente, con un'elevatissima pressione fiscale sui contribuenti onesti e con l'alto livello del debito pubblico». «L'allargarsi della zona franca dell'evasione fiscale - ha concluso - produce effetti distorsivi sulla distribuzione dei redditi e della ricchezza, e altera il funzionamento della libera concorrenza». Per Giampaolino, dunque, «sono evidenti gli spazi che si offrono all'azione sistematica di recupero dell'evasione, capaci di soddisfare esigenze di gettito e obiettivi di redistribuzione ed equità».
da SuperMoney News
L'Italia nel 2012 si riconferma maglia nera d'Europa per l'evasione fiscale. Con un'evasione in crescita del 15,3%, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 16,1%, l'Italia presenta un economia sommersa del 21,4% del prodotto interno lordo, pari a 346 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 181,7 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette. È quanto emerge da un'indagine presentata dall'Associazione Contribuenti Italiani.
L'economia sommersa dell'Italia è risultata circa il doppio di quella della Francia e della Germania. Nella speciale classifica delle economie sommerse, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 19,2%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,5%, Slovacchia con il 17,6% e Cipro con il 17,2%. In Italia, in testa nel 2012, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con+16,1%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 15,9% e la Valle d'Aosta con +15,7%. La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell'evasione fiscale: in percentuale, il dato lombardo aumenta, nel 2012, di circa il 16,3%.
In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,5%) seguiti da bancari e assicurativi (32,4%), commercianti (10,7%), artigiani (9,5%), professionisti (7,6%) e lavoratori dipendenti (7,3%).
A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (32,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (28,2%). dal Centro (21,1%) e Sud (18,2%).
Tra le aree di evasione fiscale analizzate, si evidenzia la crescita del lavoro sommerso. L'esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più è composto da circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari. In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un'evasione d'imposta pari a 34,3 miliardi di euro. In aumento anche l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa), che nel nord Italia è cresciuta del 18,7%. Si stima che il giro di affari non "contabilizzati" produca un'evasione d'imposta pari a 78,2 miliardi di euro l'anno.
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Insomma l'evasione fiscale sottrae ogni anno più di 2.000 euro per ognuno dei 60milioni di cittadini.
e poi ci vengono a dire che nel mercato c'è mancanza di liquidità.
Per forza di cose se la liquidità se ne va poi all'estero in Italia resta solo la miseria.
Questo andazzo è stato in continua crescita nell'ultimo decennio ,otto anni dei quali sotto la guida del centrodestra di Berlusconi, per cui non è assurdo affermare che la maggiorparte dei voti del centrodestra fa parte di quella massa di evasori.
Solo che alla fine questa politica si ritorce su tutta la nazione ed ora è difficile fare marcia indietro
CORTE DEI CONTI Evasione fiscale, Italia al top con 130 miliardi
Redazione - Dom, 24/03/2013 - 07:45
L'evasione fiscale in Italia «è stimata a circa 120-130 miliardi, una dimensione che colloca il Paese ai primi posti nel mondo». Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, al Forum di Confcommercio. Questo, ha aggiunto , ci assegna «un primato non privo di implicazioni in una realtà, come quella italiana, in cui l'ampiezza dell'area dell'evasione si coniuga, inevitabilmente, con un'elevatissima pressione fiscale sui contribuenti onesti e con l'alto livello del debito pubblico». «L'allargarsi della zona franca dell'evasione fiscale - ha concluso - produce effetti distorsivi sulla distribuzione dei redditi e della ricchezza, e altera il funzionamento della libera concorrenza». Per Giampaolino, dunque, «sono evidenti gli spazi che si offrono all'azione sistematica di recupero dell'evasione, capaci di soddisfare esigenze di gettito e obiettivi di redistribuzione ed equità».
da SuperMoney News
L'Italia nel 2012 si riconferma maglia nera d'Europa per l'evasione fiscale. Con un'evasione in crescita del 15,3%, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 16,1%, l'Italia presenta un economia sommersa del 21,4% del prodotto interno lordo, pari a 346 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 181,7 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette. È quanto emerge da un'indagine presentata dall'Associazione Contribuenti Italiani.
L'economia sommersa dell'Italia è risultata circa il doppio di quella della Francia e della Germania. Nella speciale classifica delle economie sommerse, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 19,2%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,5%, Slovacchia con il 17,6% e Cipro con il 17,2%. In Italia, in testa nel 2012, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con+16,1%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 15,9% e la Valle d'Aosta con +15,7%. La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell'evasione fiscale: in percentuale, il dato lombardo aumenta, nel 2012, di circa il 16,3%.
In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,5%) seguiti da bancari e assicurativi (32,4%), commercianti (10,7%), artigiani (9,5%), professionisti (7,6%) e lavoratori dipendenti (7,3%).
A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (32,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (28,2%). dal Centro (21,1%) e Sud (18,2%).
Tra le aree di evasione fiscale analizzate, si evidenzia la crescita del lavoro sommerso. L'esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più è composto da circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari. In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un'evasione d'imposta pari a 34,3 miliardi di euro. In aumento anche l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa), che nel nord Italia è cresciuta del 18,7%. Si stima che il giro di affari non "contabilizzati" produca un'evasione d'imposta pari a 78,2 miliardi di euro l'anno.
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Insomma l'evasione fiscale sottrae ogni anno più di 2.000 euro per ognuno dei 60milioni di cittadini.
e poi ci vengono a dire che nel mercato c'è mancanza di liquidità.
Per forza di cose se la liquidità se ne va poi all'estero in Italia resta solo la miseria.
Questo andazzo è stato in continua crescita nell'ultimo decennio ,otto anni dei quali sotto la guida del centrodestra di Berlusconi, per cui non è assurdo affermare che la maggiorparte dei voti del centrodestra fa parte di quella massa di evasori.
Solo che alla fine questa politica si ritorce su tutta la nazione ed ora è difficile fare marcia indietro