Dal Pd una legge anti-movimenti.
Inviato: 20/05/2013, 19:32
Dal Pd una legge anti-movimenti.
Grillo: "Se passa, M5S diserta le elezioni"
Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a quei soggetti senza personalità giuridica e senza statuto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In pratica scatterebbe il divieto per tutti i movimenti come quello di Beppe Grillo. Il Pd: "Va garantita democrazia interna". La replica del leader M5S: "Non siamo un partito e non possono costringerci ad esserlo". Letta risponde all'ex comico sulla Idem: "C'è chi fa e chi parla, noi affrontiamo problemi"
ROMA - Vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare alle competizioni elettorali. E' questo il cuore del disegno di legge presentato dal Partito democratico in Senato. La proposta, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, di fatto impedirebbe a tutte le associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di candidarsi a qualsiasi livello alle elezioni.
Il disegno, se diventasse legge, come è facile immaginare potrebbe avere conseguenze importanti sull'attuale sistema politico italiano. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa dell'ultimo voto e terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime vittime della proposta Zanda-Finocchiaro e, senza una riforma interna, non potrebbe presentarsi alle prossime elezioni.
Dura la replica di Grillo sul suo blog: "Se questa legge passa non ci presenteremo alle prossime elezioni. 'Il Movimento 5 Stelle non e' un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti Movimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni". E lancia l'hashtag: #nonsiamounpartito.
La battaglia del Pd contro i movimenti non registrati era stata avviata già nel corso dell'ultima legislatura dall'ex segretario Pier Luigi Bersani, che aveva presentato una proposta simile nella commissione Affari Costituzionali. La critica mossa dai democratici contro i movimenti è la scarsa democrazia interna e trasparenza di queste formazioni politiche, che godrebbero di una discrezionalità maggiore nelle scelte proprio grazie all'assenza di norme precise. Un tema su cui Pier Luigi Bersani ha insistito molto anche in campagna elettorale, con frequenti richiami alla democrazia interna ai partiti. "E' una proposta per garantire -dicono al Pd- più democrazia interna nei movimenti politici in linea con quanto stabilisce l'art. 49 della Costituzione".
In base ai nove articoli del ddl, lo Statuto delle associazioni politiche dovrà indicare obbligatoriamente gli organi dirigenti, le loro funzioni, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l'attribuzione a una società di revisione iscritta all'albo speciale che certifichi i bilanci e garantire la massima trasparenza, anche su internet. Paletti più rigidi anche per richiedere i rimborsi elettorali.
Il Pd però ci tiene a non far passare il ddl come una legge anti-Grillo: "La proposta di attuazione dell'art.49
Della costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l'avversione del pd per il Movimento 5 stelle" - precisa la senatrice Anna Finocchiaro, prima firmatrice della legge e presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, quella dove si discuterà il ddl. "L'interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i 'movimenti' - puntualizza il Pd in una nota - è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione".
Lo scopo, spiegano da Via del Nazareno, è quello di una riforma più ampia dei partiti politici per evitare che si ripetano in futuro scandali come i casi Lusi o Belsito. Se infatti i due tesorieri erano riusciti a sottrarre fondi rispettivamente alla Margherita e alla Lega era stato possibile proprio grazie alla scarsa trasparenza nei bilanci dei partiti. Tuttavia queste norme, se approvate, creerebbero evidenti problemi al Movimento 5 stelle, che all'articolo 1 del suo 'non-statuto' si definisce una "non associazione" con una sede virtuale che coincide con l'indirizzo web del blog di Grillo. Il comico genovese, tra l'altro, è l'unico titolare dei diritti d'uso del simbolo M5s: con le nuove disposizioni si darebbe potere di decisione anche agli altri 'soci'.
Sulla questione interviene anche il deputato e tesoriere Pd Antonio Misiani: "Altro che proposta anti-grillo. Vogliamo solo quanto previsto in gran parte delle democrazie europee, dove il funzionamento dei partiti e dei movimenti politici è regolamentato per legge". E minaccia: "I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà".
Fico (M5s): "Pensassero a ineleggibilità di Berlusconi". "Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge antimovimenti al fine di attaccare il Movimento Cinque Stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!!". E' quanto scrive il deputato 5 stelle, Roberto Fico: "Il Movimento sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti".
La rivolta della base dei 5 stelle. "Se passa una cosa del genere viene la guerra civile", tuonano gli attivisti del Movimento sul blog di Grillo, dove va in scena una vera e propria sommossa. "Questi fanno proprio schifo - scrive Gennaro, il suo tra i commenti più gettonati - anzi ribrezzo. Vogliono sopravvivere a loro stessi a spese degli italiani con una legge truffa". "Ecco cosa sanno fare quelli del Pd - denuncia un altro militante - ora dobbiamo condividere e diffondere tutto! Subito! Qua è guerra! Guerra! O la democrazia o la rivoluzione armata!". "E voi saresti democratici? - attacca un altro grillino - Mi fate schifo!".
Per Massimo, "più attaccano e più hanno paura. Ora cercano di eliminare 8.500.000 persone con il ddl Zanda-Finocchiaro. Rimaniamo movimento, questo li terrorizza. Il loro nemico è il cambiamento".
Letta attacca Grillo per dichiarazione sulla Idem. E mentre la polemica sulla proposta di legge Finocchiaro-Zanda va avanti, arriva anche una staffilata al leader Cinque stelle da parte del premier Enrico Letta, in risposta alle frasi di ieri sul ministro Idem: "Da scemi - aveva detto Grillo - portare una canoista al governo". Dura la replica del presidente del consiglio: "C'è chi fa e chi parla, noi vogliamo affrontare e risolvere i problemi più urgenti del paese".
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -59214602/
(20 maggio 2013)
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Ormai siamo alla frutta!!
Ma quale frutta?
Per controbattere questo appello...
Sbando totale!!
Non mollano l'osso per nessun motivo.Politicanti del ..zzo!!
un salutone da Juan
Grillo: "Se passa, M5S diserta le elezioni"
Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a quei soggetti senza personalità giuridica e senza statuto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In pratica scatterebbe il divieto per tutti i movimenti come quello di Beppe Grillo. Il Pd: "Va garantita democrazia interna". La replica del leader M5S: "Non siamo un partito e non possono costringerci ad esserlo". Letta risponde all'ex comico sulla Idem: "C'è chi fa e chi parla, noi affrontiamo problemi"
ROMA - Vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare alle competizioni elettorali. E' questo il cuore del disegno di legge presentato dal Partito democratico in Senato. La proposta, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, di fatto impedirebbe a tutte le associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di candidarsi a qualsiasi livello alle elezioni.
Il disegno, se diventasse legge, come è facile immaginare potrebbe avere conseguenze importanti sull'attuale sistema politico italiano. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa dell'ultimo voto e terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime vittime della proposta Zanda-Finocchiaro e, senza una riforma interna, non potrebbe presentarsi alle prossime elezioni.
Dura la replica di Grillo sul suo blog: "Se questa legge passa non ci presenteremo alle prossime elezioni. 'Il Movimento 5 Stelle non e' un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti Movimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni". E lancia l'hashtag: #nonsiamounpartito.
La battaglia del Pd contro i movimenti non registrati era stata avviata già nel corso dell'ultima legislatura dall'ex segretario Pier Luigi Bersani, che aveva presentato una proposta simile nella commissione Affari Costituzionali. La critica mossa dai democratici contro i movimenti è la scarsa democrazia interna e trasparenza di queste formazioni politiche, che godrebbero di una discrezionalità maggiore nelle scelte proprio grazie all'assenza di norme precise. Un tema su cui Pier Luigi Bersani ha insistito molto anche in campagna elettorale, con frequenti richiami alla democrazia interna ai partiti. "E' una proposta per garantire -dicono al Pd- più democrazia interna nei movimenti politici in linea con quanto stabilisce l'art. 49 della Costituzione".
In base ai nove articoli del ddl, lo Statuto delle associazioni politiche dovrà indicare obbligatoriamente gli organi dirigenti, le loro funzioni, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l'attribuzione a una società di revisione iscritta all'albo speciale che certifichi i bilanci e garantire la massima trasparenza, anche su internet. Paletti più rigidi anche per richiedere i rimborsi elettorali.
Il Pd però ci tiene a non far passare il ddl come una legge anti-Grillo: "La proposta di attuazione dell'art.49
Della costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l'avversione del pd per il Movimento 5 stelle" - precisa la senatrice Anna Finocchiaro, prima firmatrice della legge e presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, quella dove si discuterà il ddl. "L'interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i 'movimenti' - puntualizza il Pd in una nota - è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione".
Lo scopo, spiegano da Via del Nazareno, è quello di una riforma più ampia dei partiti politici per evitare che si ripetano in futuro scandali come i casi Lusi o Belsito. Se infatti i due tesorieri erano riusciti a sottrarre fondi rispettivamente alla Margherita e alla Lega era stato possibile proprio grazie alla scarsa trasparenza nei bilanci dei partiti. Tuttavia queste norme, se approvate, creerebbero evidenti problemi al Movimento 5 stelle, che all'articolo 1 del suo 'non-statuto' si definisce una "non associazione" con una sede virtuale che coincide con l'indirizzo web del blog di Grillo. Il comico genovese, tra l'altro, è l'unico titolare dei diritti d'uso del simbolo M5s: con le nuove disposizioni si darebbe potere di decisione anche agli altri 'soci'.
Sulla questione interviene anche il deputato e tesoriere Pd Antonio Misiani: "Altro che proposta anti-grillo. Vogliamo solo quanto previsto in gran parte delle democrazie europee, dove il funzionamento dei partiti e dei movimenti politici è regolamentato per legge". E minaccia: "I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà".
Fico (M5s): "Pensassero a ineleggibilità di Berlusconi". "Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge antimovimenti al fine di attaccare il Movimento Cinque Stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!!". E' quanto scrive il deputato 5 stelle, Roberto Fico: "Il Movimento sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti".
La rivolta della base dei 5 stelle. "Se passa una cosa del genere viene la guerra civile", tuonano gli attivisti del Movimento sul blog di Grillo, dove va in scena una vera e propria sommossa. "Questi fanno proprio schifo - scrive Gennaro, il suo tra i commenti più gettonati - anzi ribrezzo. Vogliono sopravvivere a loro stessi a spese degli italiani con una legge truffa". "Ecco cosa sanno fare quelli del Pd - denuncia un altro militante - ora dobbiamo condividere e diffondere tutto! Subito! Qua è guerra! Guerra! O la democrazia o la rivoluzione armata!". "E voi saresti democratici? - attacca un altro grillino - Mi fate schifo!".
Per Massimo, "più attaccano e più hanno paura. Ora cercano di eliminare 8.500.000 persone con il ddl Zanda-Finocchiaro. Rimaniamo movimento, questo li terrorizza. Il loro nemico è il cambiamento".
Letta attacca Grillo per dichiarazione sulla Idem. E mentre la polemica sulla proposta di legge Finocchiaro-Zanda va avanti, arriva anche una staffilata al leader Cinque stelle da parte del premier Enrico Letta, in risposta alle frasi di ieri sul ministro Idem: "Da scemi - aveva detto Grillo - portare una canoista al governo". Dura la replica del presidente del consiglio: "C'è chi fa e chi parla, noi vogliamo affrontare e risolvere i problemi più urgenti del paese".
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -59214602/
(20 maggio 2013)
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Ormai siamo alla frutta!!
Ma quale frutta?
Per controbattere questo appello...
...la cosa migliore e' quella di eliminare questo movimento.5S, appello di Grillo ai delusi Pd: “Abbiamo le stesse idee, venite con noi”
Sbando totale!!
Non mollano l'osso per nessun motivo.Politicanti del ..zzo!!
un salutone da Juan