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Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 20/05/2013, 19:32
da pancho
Dal Pd una legge anti-movimenti.

Grillo: "Se passa, M5S diserta le elezioni"

Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a quei soggetti senza personalità giuridica e senza statuto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In pratica scatterebbe il divieto per tutti i movimenti come quello di Beppe Grillo. Il Pd: "Va garantita democrazia interna". La replica del leader M5S: "Non siamo un partito e non possono costringerci ad esserlo". Letta risponde all'ex comico sulla Idem: "C'è chi fa e chi parla, noi affrontiamo problemi"

ROMA - Vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare alle competizioni elettorali. E' questo il cuore del disegno di legge presentato dal Partito democratico in Senato. La proposta, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, di fatto impedirebbe a tutte le associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di candidarsi a qualsiasi livello alle elezioni.

Il disegno, se diventasse legge, come è facile immaginare potrebbe avere conseguenze importanti sull'attuale sistema politico italiano. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa dell'ultimo voto e terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime vittime della proposta Zanda-Finocchiaro e, senza una riforma interna, non potrebbe presentarsi alle prossime elezioni.

Dura la replica di Grillo sul suo blog: "Se questa legge passa non ci presenteremo alle prossime elezioni. 'Il Movimento 5 Stelle non e' un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti Movimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni". E lancia l'hashtag: #nonsiamounpartito.

La battaglia del Pd contro i movimenti non registrati era stata avviata già nel corso dell'ultima legislatura dall'ex segretario Pier Luigi Bersani, che aveva presentato una proposta simile nella commissione Affari Costituzionali. La critica mossa dai democratici contro i movimenti è la scarsa democrazia interna e trasparenza di queste formazioni politiche, che godrebbero di una discrezionalità maggiore nelle scelte proprio grazie all'assenza di norme precise. Un tema su cui Pier Luigi Bersani ha insistito molto anche in campagna elettorale, con frequenti richiami alla democrazia interna ai partiti. "E' una proposta per garantire -dicono al Pd- più democrazia interna nei movimenti politici in linea con quanto stabilisce l'art. 49 della Costituzione".

In base ai nove articoli del ddl, lo Statuto delle associazioni politiche dovrà indicare obbligatoriamente gli organi dirigenti, le loro funzioni, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l'attribuzione a una società di revisione iscritta all'albo speciale che certifichi i bilanci e garantire la massima trasparenza, anche su internet. Paletti più rigidi anche per richiedere i rimborsi elettorali.

Il Pd però ci tiene a non far passare il ddl come una legge anti-Grillo: "La proposta di attuazione dell'art.49
Della costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l'avversione del pd per il Movimento 5 stelle" - precisa la senatrice Anna Finocchiaro, prima firmatrice della legge e presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, quella dove si discuterà il ddl. "L'interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i 'movimenti' - puntualizza il Pd in una nota - è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione".

Lo scopo, spiegano da Via del Nazareno, è quello di una riforma più ampia dei partiti politici per evitare che si ripetano in futuro scandali come i casi Lusi o Belsito. Se infatti i due tesorieri erano riusciti a sottrarre fondi rispettivamente alla Margherita e alla Lega era stato possibile proprio grazie alla scarsa trasparenza nei bilanci dei partiti. Tuttavia queste norme, se approvate, creerebbero evidenti problemi al Movimento 5 stelle, che all'articolo 1 del suo 'non-statuto' si definisce una "non associazione" con una sede virtuale che coincide con l'indirizzo web del blog di Grillo. Il comico genovese, tra l'altro, è l'unico titolare dei diritti d'uso del simbolo M5s: con le nuove disposizioni si darebbe potere di decisione anche agli altri 'soci'.

Sulla questione interviene anche il deputato e tesoriere Pd Antonio Misiani: "Altro che proposta anti-grillo. Vogliamo solo quanto previsto in gran parte delle democrazie europee, dove il funzionamento dei partiti e dei movimenti politici è regolamentato per legge". E minaccia: "I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà".

Fico (M5s): "Pensassero a ineleggibilità di Berlusconi". "Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge antimovimenti al fine di attaccare il Movimento Cinque Stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!!". E' quanto scrive il deputato 5 stelle, Roberto Fico: "Il Movimento sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti".

La rivolta della base dei 5 stelle. "Se passa una cosa del genere viene la guerra civile", tuonano gli attivisti del Movimento sul blog di Grillo, dove va in scena una vera e propria sommossa. "Questi fanno proprio schifo - scrive Gennaro, il suo tra i commenti più gettonati - anzi ribrezzo. Vogliono sopravvivere a loro stessi a spese degli italiani con una legge truffa". "Ecco cosa sanno fare quelli del Pd - denuncia un altro militante - ora dobbiamo condividere e diffondere tutto! Subito! Qua è guerra! Guerra! O la democrazia o la rivoluzione armata!". "E voi saresti democratici? - attacca un altro grillino - Mi fate schifo!".

Per Massimo, "più attaccano e più hanno paura. Ora cercano di eliminare 8.500.000 persone con il ddl Zanda-Finocchiaro. Rimaniamo movimento, questo li terrorizza. Il loro nemico è il cambiamento".

Letta attacca Grillo per dichiarazione sulla Idem. E mentre la polemica sulla proposta di legge Finocchiaro-Zanda va avanti, arriva anche una staffilata al leader Cinque stelle da parte del premier Enrico Letta, in risposta alle frasi di ieri sul ministro Idem: "Da scemi - aveva detto Grillo - portare una canoista al governo". Dura la replica del presidente del consiglio: "C'è chi fa e chi parla, noi vogliamo affrontare e risolvere i problemi più urgenti del paese".
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -59214602/

(20 maggio 2013)
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Ormai siamo alla frutta!!
Ma quale frutta?


Per controbattere questo appello...
5S, appello di Grillo ai delusi Pd: “Abbiamo le stesse idee, venite con noi”
...la cosa migliore e' quella di eliminare questo movimento.
Sbando totale!!

Non mollano l'osso per nessun motivo.Politicanti del ..zzo!!


un salutone da Juan

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 20/05/2013, 20:24
da pancho
Roberto Fico(M5S) va all’attacco:

«Anna Finocchiaro invece di discutere dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge antimovimenti al fine di attaccare il Movimento Cinque Stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!!».


E ancora:


«Il Movimento sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti».

Insomma, il Partito democratico perde ogni giorno che passa la possibilità di cavalcare l’onda dei residui di antiberlusconismo (d’altro canto, è un po’ difficile cavalcarli, essendo al governo con il Pdl) e il Movimento Cinque Stelle ne approfitta per recuperare un po’ di consensi, dopo aver perso la fiducia di chi voleva che, alla fine, si facesse un governo con il Pd.

E ancora una volta, è il M5S ad adottare una strategia plausibile, mentre il Pd sembra sempre più involuto, sempre più democristiano, sempre meno forza indipendente.

http://www.polisblog.it/post/89041/m5s- ... -movimenti
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Il PD ormai e' come una barca senza timoniere che sta andando alla deriva con un mare forza 5. Dove andra' a sbattere?

Detto questo, cosa ne dicono ora chi continua a sostenere che la rottura sarebbe un dramma e non una soluzione?

La pazienza e' rivoluzionaria per cui non ho fretta per la risposta



un salutone da Juan

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 20/05/2013, 20:32
da camillobenso
Sono due anni, a partire dal luglio 2011, sul vecchio forum che sostengo che se non si pongono rimedi urgenti si può scivolare in una guerra civile o altro.

Però non mi sembra come sostiene il CSPMC (Centro Strategico per la Manipolazione dei Cervelli) la Spectre di Berlusconi, che in questi ultimi 20 anni ci sia stata una guerra civile.

Che ci sia stata conflittualità organizzata dalla Spectre per salvare le chiappe del Caimano, quello sì, ma la risposta della base antiberlusconiana è stata piuttosto tiepida.

Per lo più quando i vertici dell’allora Pds si sono accordati con il banana.

Gli ex sinistri hanno sempre lavorato al salvataggio del Caimano.

Adesso si stanno prodigando ancora a quanto sembra.

Non è il Pdl ad attaccare direttamente Grillomao che vuole sbattere in galera il Nano, ma lo fa per interposta persona il Pd.




Immagine


20 MAG 10:55

1. C’È UNA BELLA BOMBETTA SOTTO IL SEDERE DEL GOVERNINO E L’HA CONFEZIONATA, TRA UNO SCONTRINO E L’ALTRO, IL SOLITO GRILLOMAO. SI CHIAMA “INELEGGIBILITÀ” DEL BANANA -

2. IL PD OVVIAMENTE NON VUOLE AFFOSSARE IL GOVERNO, COME PROMESSO A RE GIORGIO, MA IN GIUNTA C’È IL VOTO SEGRETO E, VISTA LA TENUTA DEL PARTITO ALLE ELEZIONI DEL PRESIDENTE, TUTTO PUÒ SUCCEDERE ALL’ARMATA BRANCALEONE DI EPIFANI -


a cura di Colin Ward e Critical Mess (Special Guest: Pippo il Patriota)

INELEGGIBILE SARA' LEI
C'è una bella bombetta sotto il sedere del governicchio di larghe intese e l'ha confezionata, tra uno scontrino e l'altro, il solito Grillomao. Si chiama "ineleggibilità" del Banana, un tema che non ha entusiasmato la sinistra negli anni scorsi, ma che da domani torna d'attualità con la partenza dell'apposita Giunta in senato.



La storia è quella dell'ineleggibilità di coloro che hanno intestate delle pubbliche concessioni e per quanto riguarda Fininvest un'interpretazione formalista ha finora bloccato Fedele Confalonieri, salvando invece l'utilizzatore finale Berlusconi Silvio. Ora però ci sono i Grillini, che voteranno per l'ineleggibilità del Cainano e sono convinti di spaccare il Pd.

Il Pd ovviamente non vuole affossare il governo, come promesso a Re Giorgio, ma in Giunta c'è il voto segreto e, vista la tenuta del partito alle elezioni del presidente, tutto può succedere. Per quel che resta del partito affidato a Epifani, in ogni caso, sarà un gioco a perdere: se fa decadere il Banana soffoca nella culla il governo Letta; ma se lo salva fa l'ennesima figura di merda con la base. E ora vai con i giornali.


"Berlusconi ineleggibile subito'. Sfida del M5S, il Pd si divide. La proposta andrà in Giunta. Casson: stavolta è una partita nuova. Domani riunione per eleggere il presidente. I democratici: non faremo un uso politico del caso" (Repubblica, p. 10). Anche la Stampa fiuta la prossima mina per Enrichetto Letta: "Ineleggibilità, ora il Pdl teme un asse tra Grillo e parte del Pd. Il centrodestra preoccupato che alcuni senatori decidano di votare con i 5 Stelle. Il capogruppo Brunetta: ‘I Democratici sono stati inaffidabili in passato. Spero non lo siano in futuro'. Domani saranno nominati i componenti della Giunta che verifica i requisiti degli eletti" (p. 3). Ci sarà molto da ridere.

=========

PS.

Ma L'uveite gli è già passata????

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 20/05/2013, 20:40
da pancho
@camillobenso.
Ci sarà molto da ridere.
Piu' che ridere ci sarebbe da tagliare i ...lioni a piu' di uno. Sopratutto a coloro che "ingenuamente" han sempre sostenuto questa loro linea politica.
Ora che fanno? Si mettono in disparte visto il loro fallimento o continuano a sostenerli fino alla fin?. Sarebbe giusto la seconda che ho detto e rimanere fino alla fine col loro comandante.

...oppure, come succede spesso, saltano al volo sul primo treno che passa sperando che gli altri non se ne accorgano.

un salutone da Juan

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 20/05/2013, 21:56
da camillobenso
PIAZZAPULITA

IL PD SALVERA' BERLUSCONI

Gli italiani vanno in Svizzera a morire in un Paese che sostiene l'eutanasia.

Qui i cattolici proibiscono l'eutanasia ma i democristiani della nuova Dc decidono di suicidarsi in data 20 maggio 2013.

Valli a capire......

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 21/05/2013, 9:11
da Amadeus
stefano menichini
ilpost.it

Troppa confusione democratica
21 maggio 2013

Nelle ultime 48 ore s’è capito quale sia il rischio principale che corre il Pd in questa fase di sospensione – che potrebbe anche essere lunga – senza una leadership forte riconosciuta, legato all’appoggio al governo “di servizio”, sotto il fuoco polemico di qualsiasi più o meno facile opposizione.

Il rischio principale è di non avere una rotta e di sbandare, anche nel giorno per giorno. Col risultato che anche iniziative e prese di posizione che considerate separatamente avrebbero un senso, messe insieme danno un’idea di confusione.

Così è stato, per stare alle ultime vicende, sia per la proposta di legge sulla democrazia interna ai partiti (e il conseguente divieto alla presentazione elettorale per chi non rispetti determinati standard), che per il seguito del dibattito sulla sospensione della prima rata dell’Imu sulle prime case.

La prima vicenda è davvero paradigmatica dell’importanza di comunicare bene la politica: il che va considerato un dovere nei confronti dei cittadini, mentre negli ultimi anni nel Pd è stato considerato un cedimento alle mode, come se la comunicazione politica fosse una distorsione.

In tempi di crisi conclamata dei partiti, non riesco a immaginare nulla di più detestabile di una legge che possa essere presentata dai media come “legge anti-movimenti”. L’intento del Pd al senato sarà stato ottimo (appunto, sul tema della democrazia interna dei partiti), il risultato è pessimo, con l’aggravante di risultare un’iniziativa contra personam, nel senso di Grillo e del suo movimento.

È davvero inevitabile che in questo modo il Pd passi per un partito che, incapace di far rispettare al proprio interno un minimo di solidarietà e di disciplina, e impotente di fronte all’appeal elettorale di avversari come Berlusconi e Grillo, cerchi di rimediare ai propri limiti con pezze fatte solo di antipatici e improbabili divieti.


Il messaggio è identico a quello lanciato contro Berlusconi a proposito di ineleggibilità, col paradosso già rilevato da Valerio Onida di impegnarsi in questa battaglia vent’anni dopo lo sbarco del Cavaliere nella politica italiana.

Il Pdl da una parte e M5S dall’altra – formazioni con colossali problemi di democrazia interna, limitata se non del tutto assente – hanno facile gioco a smontare queste sortite di un partito che è, all’opposto, democratico fino a sfiorare l’anarchia.

È inevitabile che su questa vicenda si sia verificato l’ennesimo smarcamento da parte di Matteo Renzi nei confronti del proprio partito. Ha fatto bene, il sindaco di Firenze, a pronunciarsi appena possibile contro questa iniziativa, e in realtà più contro il senso che essa ha assunto che contro il merito preciso del disegno di legge depositato in senato.
Non è la prima e non sarà l’ultima volta.

Dopo aver dato giustamente il via libera all’elezione di Guglielmo Epifani come successore di Bersani, Renzi si trova nella difficile situazione di esercitare una sorta di leadership virtuale, fatalmente parallela rispetto a quella formale, che cerca di non colpire né danneggiare il governo «dell’amico Enrico», ma non può essere altrettanto delicata nei confronti di un partito del quale Epifani non ha ancora preso saldamente le redini.

Quando, nel novembre 2011, si insediò il governo Monti allungando i tempi e i modi dell’avvicinamento del Pd alle elezioni, Renzi che anche allora era in movimento verso primarie e scalata alla leadership si fermò. E scomparve, per alcuni mesi, fino al riavviarsi della nuova stagione elettorale nell’estate del 2012.

Stavolta non sta andando così. L’uscita del libro, le frequentissime apparizioni televisive, il carnet degli impegni, tutto segnala che Renzi non può fare fino in fondo il bis di quel “ritorno a Firenze”.
Non solo per la propria immagine e visibilità, o perché il Pd è comunque in una fase pre-congressuale, ma soprattutto perché il partito – come l’attualità conferma – va troppo facilmente soggetto a sbandate che potrebbero compromettere le chances di chiunque si dovesse trovare a guidarlo nella prossima campagna elettorale.

Epifani ha mostrato una bella tenuta alla sua prima prova difficile, quella della manifestazione Fiom di sabato scorso, che valeva anche come test personale per l’ex segretario della Cgil. Epifani ha fatto benissimo a tenere se stesso e il Pd in quanto tale lontani da quella piazza, per quante buone ragioni portasse la Fiom.

Come è già accaduto in passato (magari da parte di dirigenti che adesso hanno ruoli importanti nel governo Letta), c’è stato chi nel Pd ha pensato di dover andare a San Giovanni per “tenere il fianco” a sinistra, o più banalmente per marcare la propria simpatia verso quell’area, che palesemente non è più solo sociale ma è molto politica. Protagonisti nella piazza e sul palco erano infatti coloro che avevano aderito alla definizione della giornata come “prima manifestazione d’opposizione al governo Letta”.
Io credo che Epifani parlasse anche a questi democratici “di lotta”, ricordando che chi in febbraio ha provato a presentarsi alle elezioni sulla scia della linea politica della Fiom ha ricevuto dagli elettori una pesante bocciatura.
In ogni caso, ogni esperienza del passato dimostra che provare a tenere tutte le posizioni possibili (tipicamente: votare la fiducia a un governo e andare in piazza a contestarlo) conduce alla disfatta sicura, e in alcuni casi anche a imbarazzanti contraddizioni personali.
Si può dire che proprio l’antico mestiere di Epifani pare averlo vaccinato contro il rischio di confusione tra sindacato e partito, tra ruolo d’opposizione e appoggio per quanto critico a un governo. È un riconoscimento che al segretario del Pd va sicuramente dato (magari in attesa di una controprova quando in piazza ci sarà non la Fiom, peraltro ostile a Camusso, bensì la stessa Cgil).

Anche sull’Imu, di nuovo protagonisti Renzi ed Epifani, c’è stato un cortocircuito comunicativo.
Una frase del sindaco di Firenze sulla «cambiale da pagare a Berlusconi» è parsa critica verso Letta. In realtà, anche nel suo libro Renzi parla dell’abilità della battaglia di Berlusconi sull’Imu in contrasto alla solita imperizia comunicativa e politica del Pd in materia di tasse: imperizia che si paga, puntualmente, oggi che Berlusconi declama di aver portato a casa un gran risultato.
Anche su questo, Renzi è efficace ma la precisazione di Epifani è corretta: solo l’incantamento della sinistra verso Berlusconi può permettere a quest’ultimo di cantare vittoria, quando il primo provvedimento del governo è in effetti lontano anni luce dalle esorbitanti e impossibili promesse elettorali del Pdl.
Siamo, di nuovo, all’incrocio tra buona politica e buona comunicazione, due fattori che si tengono e sostengono.
In attesa che si affermi una leadership che maneggi bene la materia, speriamo che il Pd non faccia troppa confusione e non si faccia troppo male.

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 21/05/2013, 9:56
da mariok
Bersani, all'indomani delle dimissioni, disse che si sarebbe tenuto un congresso al più presto, giusto nei tempi organizzativi necessari.

Sei mesi per organizzare un congresso? E' evidente che è passato ancora una volta il tentativo dei dinosauri di sopravvivere ancora un po'. Un anno, forse due, di potere: per il momento meglio di niente, poi si vedrà.

La tecnica è la solita: quella dell'insabbiamento, delle guerre di posizione, di sfiancamento dell'avversario.

Renzi, forse perché incapace di altro, forse perché consapevole che in una battaglia congressuale contro l'apparato ed i suoi intrighi avrebbe per la seconda volta la peggio, non fa altro che scalpitare.

Peggio ancora gli altri, come Civati, Orfini e gli altri, che non vanno oltre qualche impotente mugugno.

Penso sinceramente che sia finita. Questo partito è finito. Ormai è solo questione di tempo.

Contrariamente da altri, ne sono tutt'altro che entusiasta, perché non vedo alternative all'orizzonte, né mi illudo che da una scissione possa venir fuori per magia quello che non si vede ed evidentemente non c'è.

Ha purtroppo ragione Grillo. Al prossimo giro la scelta sarà tra lui e Berlusconi. Che tragedia!

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 21/05/2013, 10:39
da pancho
@Mariok
Contrariamente da altri, ne sono tutt'altro che entusiasta, perché non vedo alternative all'orizzonte, né mi illudo che da una scissione possa venir fuori per magia quello che non si vede ed evidentemente non c'è.

Ha purtroppo ragione Grillo. Al prossimo giro la scelta sarà tra lui e Berlusconi. Che tragedia!

Certamente e' una tragedia vedere un partito ridotto all'osso e quindi non fa per niente piacere questa situazione ma purtroppo e' inutile questa agonia che non finisce piu'. E' oltre un decennio che si tiene in vita questo "moribondo" gia' nato morto fin dall'inizio.

Quando auspico che la rottura avvenga al piu' presto lo faccio per il bene degli elettori pur sapendo le incognite dietro.

Se tutto questo fosse successo 10-15 anni or sono probabilmente la situazione sarebbe ora diversa.

S'e l'autanasia non e' possibile eseguirla qui da noi, la si vada a fare in svizzera od in un qualsiasi altro stato in cui e' ammessa.

Quardate che perseverare e' veramente diabolico. Sopratutto in questo caso.

Il grillismo e' il prodotto delle ns. NON SCELTE. Lo vogliamo capire?

Quando lo additiamo come un male non facciamo altro che additare noi stessi


un salutone da Juan

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 21/05/2013, 13:19
da camillobenso
L’anonima ricatti – 1


Come vuoi morire? Appeso con una corda al collo, ..fucilato alla schiena,…nella camera a gas,…con un’iniezione letale, o fritto sulla sedia elettrica.

“Ma come è buono lei che mi lascia scegliere come morire…..” direbbe il rag. Ugo Fantozzi (Fantocci per la signorina Silvani)

Questa è la scelta che ha di fronte il Pd. Come morire.

Se appoggia l’ineleggibilità del Caimano cade il governo.

Se salva il Caimano perde un'altra fetta consistente di elettorato e quindi è definitivamente spacciato.

La Giunta del Senato per le immunità e le elezioni i riunisce oggi. Non lo sapevo. Ergo, i cattivi pensieri vanno subito ad ieri quando Zanda e Finocchiaro presentano :

Dal Pd legge anti-movimenti, Renzi contrario. Grillo: "Se passa, M5S ...
www.repubblica.it › Pubblico‎

1 giorno fa – Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a soggetti senza personalità giuridica e senza statuto ...
Dal Pd legge anti-movimenti, Renzi contrario. Grillo: "Se passa, M5S ...
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1 giorno fa – Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a soggetti senza personalità giuridica e senza statuto ...

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Partiti: Ravetto, ddl Zanda-Finocchiaro indebolisce governo - ASCA.it
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3 ore fa – Partiti: Ravetto, ddl Zanda-Finocchiaro indebolisce governo.

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1 ora fa – (ASCA) - Roma, 21 mag - ''Il disegno di legge Zanda Finocchiaro e' un provvedimento sbagliato perche' restringe gli spazi di agibilita' ...

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Nitto Palma: "Silvio ineleggibile?
Allora il governo è finito"
Riunione della Giunta per le immunità e le elezioni per nominare oggi il suo vertice. I dissensi nel Pd potrebbero aprire la strada ad un assetto ostile al Cavaliere. I Cinque Stelle pronti a presentare il ddl: "Vedremo che fanno i democratici"

http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HREC1-1


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LA GIUNTA PER LE IMMUNITÀ E LA PROPOSTA DEI 5 STELLE
Voto su Berlusconi, il Pdl avverte:
«Se ineleggibile, il governo è finito»
• La minaccia M5S minaccia l'esecutivo di Monica Guerzoni

http://www.corriere.it/politica/13_magg ... 21dc.shtml

21
MAG
2013
Cacciare Silvio, il bivio del Pd
http://vecchio.blogautore.repubblica.it/?ref=HRER2-1

Oggi si riunisce la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari al Senato e una delle prime cose che dovrà fare sarà il vaglio dell’eleggibilità di Silvio Berlusconi: secondo il Dpr 30 marzo 1957 numero 361 il Cavaliere non potrebbe sedere in Parlamento perché titolare di una concessione pubblica, le reti televisive. I 5 Stelle intendono far valere questa norma.
Il povero Pd è di fronte a questo bivio:
1. Votare per l’ineleggibilità, coronando così una battaglia ventennale contro il berlusconismo, e ristabilendo così una sintonia con la sua base elettorale. I numeri in giunta (14 a 9) e in aula ci sarebbero. Tuttavia: il governo cadrebbe immediatamente, e verosimilmente si andrebbe a elezioni anticipate ad ottobre. Il favorito è, manco a dirlo, lui, Berlusconi.
2. Votare contro, rinsaldando l’asse di governo, sulla base del ragionamento che non si può cacciare dalle Camere il leader di un partito che ancora alle ultime politiche è stato votato da 7,3 milioni di italiani. Del resto il centrosinistra ha sempre fatto valere questo convincimento, anche quando aveva una maggioranza salda, “per effetto di un malinteso primato della politica, secondo cui il consenso popolare deve prevalere anche sulla legalità”, come ha ben spiegato Luigi Saraceni sul manifesto del 3 aprile. (Saraceni era in giunta il 20 luglio ’94, quando la questione venne posta per la prima volta in Parlamento: sono passati 19 anni!). Stavolta però c’è un fatto nuovo: il Pd si ritrova, nel campo dell’antiberlusconismo, con un competitor fortissimo. Un concorrente che ha addirittura il 25 per cento! Davvero può permettersi ulteriori indulgenze contro il Cavaliere?
La sensazione è che il Pd, qualunque cosa faccia, rischia di finire contro un muro.

Re: Dal Pd una legge anti-movimenti.

Inviato: 21/05/2013, 13:50
da pancho
@camillobenso
La sensazione è che il Pd, qualunque cosa faccia, rischia di finire contro un muro.
Il PD si e' scavato la sua fossa e ora qualunque sia la sua decisione, in merito, suona il suo de profundis. Non ci occorreva saper interpretare le quartine di notradamus per capire che prima o dopo si sarebbe arrivati a questo.

Certo, il PD si e' cacciato in questo vicolo cieco ma chi lo ha veramente cacciato se non certa ottusita del suo stesso elettorato?

Dare la colpa ai solo dirigenti mi sembra alquanto riduttivo e non analizza fino in fundo questo problema. E' il suo elettorato che e' cambiato e che lo ha portato in questa situazione.
Un'elettorato senza una vera fisionomia politica in cui potevano alloggiare chiunque e fra questi anche coloro che a cui non interessava una pippa dei problemi della collettivita in senso lato.

Arrivati a questo punto, fategli un'iniezione di stricninina in vena e la facciamo finita una volta per tutte.

Questa situazione sta' corrodendo quel poco che resta di senso democratico e civile di un popolo.

Lo spread li ha fatti impazzire e ha fatto loro dimenticare i veri problemi del popolo e nello stesso tempo pero' ha evidenziato la pochezza di questa classe politica.Pochezza che ci fa rimpiangere, in un certo quel modo, la 1^ repubblica tanto vituperata da questi rottamattori da quattro soldi.


un salutone da Juan