la newlwletter di Grassi consigliere comunale di Firenze (SEL).
importante la situazione Azienda Trasporti di ATAF, il cimitero dei Feti e altro.
------------------------------------------------------------------------------------------
01/10/2013
Ataf, Grassi e De Zordo: “Un vero e proprio disastro nel trasporto pubblico i cui responsabili siedono tutti in Giunta e in Consiglio a Firenze”
“Danni agli autisti e perdita del controllo sulla qualità del servizio”
"Ecco a cosa sarebbe servita la “clausola sociale”: evitare che i nuovi proprietari dell'azienda di trasporto ATAF Gestioni potessero mettere fine, senza che nessuno potesse dire nulla, all'azienda spacchettando il servizio, riassorbendo nelle società 'madre' i dipendenti e facendo così scomparire ogni legame 'pubblico' con la vecchia ATAF". Lo affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo, che aggiungono: "I responsabili di questo disastro per i dipendenti, in gran parte autisti, e per cittadini che si ritroveranno con ben 5 società a gestire il trasporto pubblico a Firenze, senza un metro in più di corsie preferenziale e senza un'azienda unica per sosta e tpl come a Milano o Bologna, siedono tutti in Giunta, come il Sindaco Renzi e l'allora Presidente di ATAF, adesso premiato ad Assessore alla Mobilità, Bonaccorsi. Ma siedono anche in Consiglio comunale, e ci riferiamo a quei 25 Consiglieri che il 22 dicembre 2011 hanno dato il via libera alla vendita delle quote del Comune di Firenze fidandosi di rassicurazioni verbali che non trovavano conferma e che talvolta venivano smentite dagli stessi atti che hanno votato favorevolmente."
"Come non ricordare le famose invettive di Renzi e Bonaccorsi sulla bontà dell'operazione di vendita che avrebbe portato benefici al servizio e nessun danno agli autisti? E che dire delle dichiarazioni di inutilità della eventuale clausola sociale da inserire nel bando, o dei toni trionfalistici che hanno seguito l'aggiudicazione per arrivare ai più recenti ma non meno falsi proclami che nessun autista sarebbe stato licenziato e che in caso si sarebbe provveduto a garantire la cassa integrazione della Regione e il riassorbimento del personale in altre partecipate del Comune- operazione non permessa dalla normativa come confermato persino dal Presidente di Quadrifoglio, il renziano Moretti? Impensabile non ricordare come anche nei ritardi sulla gara regionale del trasporto pubblico su gomma, che ancora è tutta una incognita, sia pesata da un lato l'arroganza della coppia Renzi-Bonaccorsi nel privatizzare ATAF a tutti i costi prima della gara, e dall'altra la mancanza di tenacia della Regione che ha assistito inerme a quanto Firenze stava facendo senza opporsi."
"Si è trattato di una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: dal servizio del trasporto, che come abbiamo visto nei giorni del mondiale con una velocità commerciale più elevata e una certezza nei tempi viene apprezzato e utilizzato dai cittadini in maniera intensa svuotando le strade da un gran numero di macchine private, allo stato di disoccupazione a cui sono condannati i dipendenti. Questa è l'ennesima conferma di quanto cittadini, associazioni, partiti e movimenti riuniti contro la privatizzazione di ATAF, hanno cercato di denunciare nel corso dell'anno ma che hanno visto sempre il rifiuto da parte della maggioranza e dell'Amministrazione. Non possiamo, anche in questo caso, che confermare quanto sia stato un bluff tutta la campagna di comunicazione dell'Amministrazione contro l’inefficienza dell'azienda e l’incapacità del pubblico di risolvere la crisi di ATAF: ora si vede come la ricetta del privato non risolva affatto i problemi, anzi aggravi solo la situazione delle famiglie coinvolte da questa macelleria sociale."
"A questo punto se venisse realizzato il trasferimento dei dipendenti dalle tre società BusItalia, CAP e AutoguidevieMilano che hanno le quote di ATAF Gestioni, ognuna autonomamente potrebbe mettere parte del proprio personale in mobilità, aprendo così la strada verso il licenziamento: solo che non sarebbe più una mobilità di una società venduta dal pubblico, avendo perso ogni legame non solo giuridico. Le nostre preoccupazioni che le tre aziende potessero trasferire il personale all'interno del proprio assetto societario, provocando così per i lavoratori la perdita di una grossa fetta di salario dovuto agli integrativi aziendali si sta verificando, peraltro cancellando la società ATAF dalla gara regionale e venendo meno anche ad una delle garanzie che il Consiglio comunale aveva chiesto, ovvero l'integrità della società ATAF almeno fino alla gara regionale. Questo ultimo elemento potrebbe essere una ulteriore mannaia sulla testa degli ex dipendenti di ATAF che si ritroverebbero in una nuova società al pari di nuovi assunti e quindi in caso di riduzione dei chilometri da effettuare o di un esubero del personale, anche tra un anno a gara espletata, potrebbero essere messi fuori dalla porta con una lettera di licenziamento in mano."
07/10/2013
100 luoghi, De Zordo e Grassi: “La bufala della partecipazione”
“Solo 600 interventi postati e molti sono ripetuti: ma almeno quelle poche richieste saranno ascoltate?”
“Solo 600 interventi postati negli 8 giorni disponibili per i 100 luoghi virtuali. 210 concentrati in gran parte su San Frediano, Santo Spirito e Piazza Brunelleschi (luoghi 40, 41, 42 e 81). Il Comitato Oltrarnofuturo ha pubblicato lo stesso post in tutte le 100 pagine "per spiegare le ragioni della opposizione del rione dell'Oltrarno al parcheggio interrato di Piazza del Carmine"; altri hanno pubblicato lo stesso post in più luoghi per darne visibilità e molti hanno pubblicato più di un post nella stessa pagina: quindi il numero delle persone coinvolte è ancora più basso di quanto appare. 18 luoghi non hanno neanche un intervento.
Un vero flop la trovata di rendere virtuale l'appuntamento che avrebbe dovuto sollevare l'Amministrazione dal confronto (o scontro) diretto coi cittadini. Perché dopo 3 edizioni divenute sempre più difficili da gestire a causa delle proteste sempre più decise e motivate di comitati, associazioni e singoli che vedevano ignorate le loro voci, quest'anno niente più assemblee con persone in carne e ossa, ma solo la possibilità di esprimere le proprie opinioni in rete. Certo, per il Sindaco così è più facile. Nessun confronto o contrasto o richieste a cui dover far fronte, solo dei post a cui rispondere singolarmente. Perché un contrasto con i propri concittadini non è un bel biglietto da visita per la carriera politica che lo attende.
Ma cosa c'entra la partecipazione in tutto questo? Come si può pubblicizzare l'iniziativa come un "percorso di trasparenza totale che è un elemento di forza da parte nostra".?
Del resto, che l'invenzione dei 100 luoghi fosse tutt'altro che partecipazione l'avevamo capito subito. Da quel 2010 quando il sindaco Renzi si inventò una formula accattivante e di grande effetto: ben 100 assemblee in contemporanea in 100 diversi luoghi della città. Solo che era tutto fumo negli occhi, perché al massimo i cittadini potevano ascoltare, chiedere, lamentarsi, ma poi l'Amministrazione avrebbe continuato a fare quello che aveva già deciso. Anzi, ancora peggio, perché aveva dato l'illusione di tenere in considerazione le richieste.
La gente se n'è accorta e infatti molti post riguardano recriminazioni sugli impegni presi in occasione delle puntate precedenti e mai attualizzati. Alcuni poi si lamentano proprio della formula virtuale che esclude fasce di popolazione e impedisce il confronto diretto. Uno per tutti: “Ho scelto simbolicamente il primo luogo virtuale per denunciare questo modo di consultare i cittadini. Un modo discriminante per tante persone che non utilizzano internet. Un modo discriminante perché non si è data sufficiente informazione su questa iniziativa.”
Anche questo servirà a far numero quando l'Amministrazione arriverà - contraddicendo ogni evidenza - a vantarsi di “un'occasione di democrazia partecipata che non ha eguali" ?
Ma ora - tanto per fare un esempio eclatante - vista la forza con cui il Comitato Oltrarnofuturo chiede di non procedere col parcheggio interrato al Carmine e vuole soluzioni diverse che tutelino la vita del quartiere, anche sacrificando i posti macchina gratuiti attualmente a disposizione, in nome di un progetto più ampio di vivibilità, cosa farà l'Amministrazione? Come risponderà il sindaco che ha ideato questa “scommessa di democrazia partecipativa unica in Italia”?”.
07/10/2013
Ataf, Grassi e De Zordo: "La nostra richiesta di impegni contro lo spacchettamento societario e la disdetta dei contratti integrativi è stata respinta dalla maggioranza"
"Ben 5 consiglieri di maggioranza sostengono la nostra proposta"
"La nostra richiesta di impegni contro lo spacchettamento societario di ATAF gestioni srl e la disdetta dei contratti integrativi, a favore del trasporto pubblico e di tutela dei dipendenti è stata bocciata dalla maggioranza, ma ben 5 Consiglieri, Collesei, Pezza, Albini, Scola e Fittante, hanno votato invece a favore." Lo affermano i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo. "Importante era la richiesta di verificare da parte del Comune, socio di maggioranza assoluta di ATAF Spa, l'effettiva violazione dl bando nella procedura avviata di spacchettamento di ATAF gestioni srl in tre società diverse. Inoltre avevamo chiesto che l'Amministrazione comunale prendesse contatti con la nuova proprieta per capire quali fossero le intenzioni in merito alla disdetta degli accordi territoriali e in vista della gara regionale del trasporto pubblico. Si toccano con mano gli effetti della esternalizzazione di ATAF con ricadute negative prevedibili sulla qualita del servizio e sul peggioramento delle condizioni occupazionali: per la prima volta il muro della maggioranza che rigettava ogni polemica e rifiutava il dibattito nel merito della vicenda si è aperto col voto favorevole dei 5 consiglieri, non possiamo che prenderne positivamente atto."
14/10/2013
Assemblea generale dei dipendenti del Comune, la domanda di attualità di De Zordo e Grassi
Questo il testo della domanda d'attualità sull’Assemblea generale dei dipendenti del Comune presentata questa mattina dai consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi
“Vista la convocazione da parte dell'RSU per il giorno 21 ottobre p.v. l’assemblea sindacale generale dei dipendenti del Comune di Firenze;
Considerato che anche in questo caso - come in passato - l’Amministrazione Comunale non ha messo a disposizione nessuna sede concordata con l’RSU per l' assemblea generale nonostante richieste appositamente avanzate;
Dato che per il giorno 21 l'RSU ha, dopo il rifiuto della sala da parte dell'A.C., convocato l'assemblea generale in via de' Gondi;
Considerato che le ultime assemblee sindacali generali dei dipendenti comunali si sono svolte in sale appositamente affittate e pagate dall’RSU e dai dipendenti stessi;
Dato che non è accettabile la soluzione alternativa proposta dall'A.C. che si tengano più assemblee in tempi diversi in uno spazio poco capiente, e insufficiente per un'assemblea generale, che il Comune metterebbe a disposizione,
Visto il periodo di crisi e le recenti lettere di “messa in mora” a numerosi dipendenti,
INTEROGANO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER SAPERE
Per quale motivo non debba mettere a disposizione dei dipendenti una idonea sede concordata con l’RSU per effettuare un'assemblea sindacale generale,
Se ritenga opportuno inasprire i rapporti con i propri dipendenti, mostrando indisponibilità di fronte a una semplice richiesta di spazio adeguato per un'assemblea generale sindacale, in una fase già così difficile nei rapporti tra lavoratori e Amministrazione.
Ornella De Zordo
Tommaso Grassi
14/10/2013
Mulino Bianco alle Cascine, Grassi e De Zordo: “Renzi continua a concedere patrocini alle iniziative sulle ‘merendine’ Barilla”
“Non gli è bastato lo scontro con l’ex assessora Di Giorgi lo scorso anno per capire che non è più accettabile sostenere chi vende merendine? Ancor più grave concedere il patrocinio ad un’azienda il cui Presidente ha un comportamento omofobo”
“Dopo aver sollevato lo scorso anno numerose polemiche e la contrarietà all’iniziativa, persino da parte dell’allora Assessora all’Istruzione Di Giorgi, anche quest’anno il minivillaggio della Mulino Bianco farà tappa a Firenze, spostandosi da Piazza Annigoni alle Cascine. – affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e la Consigliera comunale Ornella De Zordo – Riteniamo grave, come confermato in aula dall'Assessore Meucci in risposta ad una nostra domanda d'attualità, che sia stato concesso anche quest’anno il patrocinio e ribadiamo come un anno fa la nostra più netta contrarietà alla iniziativa: meno male che quest’anno nessuno in Giunta ha pensato bene oltre al patrocinio di concedere anche qualche altra agevolazione economica per l’occupazione del suolo pubblico.”
“Il nostro no a questo tipo di evento promosso dalla Barilla deriva dal fatto che nelle scuole della città si privilegiano cibi genuini come frutta e verdura al posto delle meno salubri merendine, che invece la faranno da padroni nei quattro giorni alle Cascine: da qui la richiesta al Comune di essere almeno coerente con le scelte – corrette e decisamente condivisibili – a suo tempo fatte dall’amministrazione comunale. Crediamo che la direzione verso la quale il Comune deve dirigersi è proprio opposta a quella incarnata da questa vetrina consumistica e privilegiare e favorire innanzitutto il consumo fin dalle mense scolastiche di prodotti biologici, a filiera corta e magari anche a chilometro zero; la diffusione e promozione di eventi che permettano ai numerosi agricoltori, in particolar modo biologici, del territorio provinciale di vendere i propri prodotti in Città in occasione di fiere e mercati” hanno aggiunto i due consiglieri.
“Nessuno potrà sostenere che le merendine confezionate siano meglio di una sana e nutriente frutta per colazione o come spuntino in classe: solo il Sindaco di Firenze si ostina a utilizzare la Città per ospitare marchi, società e aziende sperando di poterne avere in cambio un tornaconto per la propria visibilità a scapito dei fiorentini e lanciando messaggi che assomigliano più ad una pubblicità ingannevole che ad una comunicazione che si addice ad una Istituzione. – concludono Grassi e De Zordo – In conclusione come non ricordare le recenti dichiarazioni omofobe del Presidente Barilla; ebbene, di fronte a queste e a iniziative su internet che invitavano a boicottare i prodotti a marchio Barilla, il Sindaco Renzi ha creduto bene invece di promuoverli: davvero un bel messaggio per la Città.”
14/10/2013
Auto d'epoca alle Cascine, Grassi e De Zordo: "Sfilata (di corsa) e nessun controllo"
"Nell'ordinanza si parlava di sfilata, ma si é trattato di una vera e propria corsa ad alta velocità in un parco verde senza alcun avviso e protezione per pedoni e ciclisti: - affermano i Consiglieri comunali De Zordo e Grassi - incredibile quanto accaduto domenica 13 ottobre nel Parco delle Cascine dove, come riportano varie testimonianze, pedoni allibiti si sono dovuti scansare per il passaggio improvviso di auto d'epoca che, nonostante l'età, sfrecciavano a tutta velocità nei viali delle Cascine."
"Abbiamo appurato oggi in Consiglio che il Comune aveva dato l'autorizzazione impartendo sulla carta prescrizioni e richiedendo la presenza di Polizia per l'ordine pubblico. Tutto rimasto sulla carta perché non erano presenti né Polizia Municipale né altri agenti, e sorprendentemente non erano state allestite transenne di protezione che delimitassero il percorso e neppure la chiusura delle strade."
"Chi doveva vigilare non ha vigilato, chi doveva controllare non ha controllato e solo per fortuna non è successo nessun incidente. Inoltreremo una interrogazione urgente per sapere di chi è la responsabilità e quali misure prenderà il Comune per evitare che ciò si possa ripetere in futuro. L'incolumità dei cittadini deve essere la priorità per l'Amministrazione comunale che dovrebbe anche tutelare l'integrità di un parco storico come quello delle Cascine che non dovrebbe essere aperto a macchine e motori con gli inquinamenti che ne conseguono" hanno concluso i due consiglieri.
18/10/2013
Gara alle Cascine: De Zordo e Grassi: "Anche il vicepresindente di Aci-Firenze tra i piloti che hanno messo a repentaglio la sicurezza dei presenti"
"A Firenze 260 morti sulla strada in 10 anni, ma le istituzioni continuano ad essere superficiali"
"Un auto da corsa sfreccia a tutto gas tra le persone nel Parco delleCascine. Un commissario di gara sventola la bandiera gialla per segnalare il pericolo, c'è troppa gente e nessun controllo. Ordina di rallentare, un invito esteso anche a tutte le altre auto. È successo domenica scorsa, una vera e propria corsa automobilistica non autorizzata nei vialetti del Parco, tra bambini, ciclisti, anziani e persone che hanno visto mettere la loro vita in pericolo mentre cercavano un po' di tranquillità nel polmone verde di Firenze" Lo raccontano la capogruppo di PerUnaltracittà Ornella De Zordo e il consigliere Tommaso Grassi.
"L'auto è rossa e blu, porta il numero 24 della Scuderia Biondetti, alla guida il pilota indossa un casco bianco con riga rossa, sopra ha inciso un nome: "Carlo". Il tutto documentato dai presenti tra cui un giornalista che ha pubblicato foto e video dell'evento. Carlo gli appassionati di auto classiche lo conoscono bene, si tratta di Carlo Alberto Steinhauslin, presidente della scuderia fiorentina. Sul sito della Biondetti viene infatti descritto come: il "grande capo" da tutti ben voluto e stimato; dinamico e decisionista è il prototipo del gentleman-driver.
"Sempre a tavoletta, con qualsiasi mezzo ed in qualsiasi condizione (sono storici certi suoi voli catastrofici dai quali è fortunosamente uscito indenne pur disintegrando le proprie auto), ma nello stesso tempo è distaccato ed indifferente alle classifiche. Ciò che per lui conta è divertirsi, cumulando trofei, ma soprattutto esperienze irripetibili. A quanto pare questo signore si è "divertito" e ha vissuto un'esperienza che auspichiamo davvero "irripetibile" anche domenica scorsa su una "pista", se così può essere chiamato il reticolo di vialetti delle Cascine, priva di ogni autorizzazione e requisito di sicurezza. La cosa che, se fosse possibile, aumenta la gravità di quanto successo, è che Carlo Alberto Steinhauslin è chiamato ad un'attenzione e ad una responsabilità particolare sul tema della sicurezza stradale. Il signor Steinhauslin è infatti il vicepresidente di Aci Firenze che istituzionalmente deve diffondere l'educazione e promuovere la cultura della sicurezza stradale e su cui vigila il Ministero del Turismo. Ed è bene ricordare che l'Automobile Club Italia è un Ente pubblico, non un gruppo di meri appassionati di auto. Forse "Carlo" non sa che negli ultimi dieci anni sono morte a Firenze 260 persone e altre 50.000 sono rimaste ferite a causa di incidenti stradali, con un costo sociale per la collettività di 115 milioni di euro l’anno da aggiungere a 120 milioni di euro legati al costo degli incidenti stradali con soli danni materiali. Eppure Firenze è la città del Progetto David, un piano strategico all'avanguardia per la sicurezza stradale regalato al Comune, che l'ha poi adottato, dall'associazione intitolata a Lorenzo Guarneri, ragazzo rimasto ucciso nel 2010 proprio alle Cascine durante un'altra manifestazione autorizzata dal Comune e ancora una volta lasciata poi a se stessa e quindi privata dei controlli minimi necessari [
www.lorenzoguarnieri.com -
www.occhioallastrada.it]"
Il Progetto David è stato sottoscritto anche dall'Aci, forse con l'assenso di quello stesso vicepresidente che alle Cascine ha avuto un comportamento che definire pericoloso pare un eufemismo. Ha quindi nulla da dire l'Aci sulla condotta di Carlo Alberto Steinhauslin, suo vicepresidente? E gli organizzatori, cosa hanno da dire se addirittura avevano previsto, oltre a quella dei bambini delle scuole, la presenza dei Commissari di gara? A cosa servono, se non a rendere possibile la realizzazione di una corsa? E gli amministratori locali vogliono commentare questa performance pericolosa e indegna per una città civile? O preferiscono,vista già la brutta figura di domenica fatta dal Comune tacere ancora una volta?
Lunedì scorso in Consiglio Comunale abbiamo fatto una domanda d'attualità su quanto successo domenica. Abbiamo appurato che il Comune aveva autorizzato il tutto impartendo sulla carta prescrizioni e richiedendo la presenza di Polizia per l'ordine pubblico. Tutto rimasto sulla carta perché non erano presenti né Polizia Municipale né altri agenti, né le strade erano state chiuse.
Ancora una volta l'istituzione che doveva vigilare non ha vigilato, chi doveva controllare non ha controllato e solo per un caso non è successo niente. Restiamo in attesa di sapere di chi è la responsabilità e quali misure prenderà il Comune per evitare che ciò si possa ripetere in futuro, visto che periodicamente assistiamo alle stesse dinamiche di superficialità e approssimazione nel gestire gli eventi autorizzati.
20/10/2013
SEL Firenze e Grassi : "Lunedi in Consiglio comunale la risoluzione della campagna di SEL 'Mai più tragedie nel nostro mare' per chiedere l'abolizione della Bossi - Fini e del reato di clandestinità."
Dopo le recenti stragi, necessario aprire un canale umanitario e una nuova politica dell'immigrazione
"Lunedi prossimo in Consiglio comunale - affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi insieme al Coordinatore proviciale Mauro Valiani e a quello comunale Antonio Imprescia - verrà discussa e votata la risoluzione che abbiamo presentato, e sulla quale abbiamo raccolto le firme anche dei Consiglieri De Zordo, Spini, Agostini, Borselli, Cruccolini, Matteuzzi. SEL infatti ha promosso una campagna nazionale dal titolo “Mai più tragedie nel nostro mare” che ha come obiettivo la richiesta al Parlamento di abolire la Bossi-Fini, la cancellazione del reato di clandestinità ed anche, dopo le recenti stragi, l’imminente apertura di un canale umanitario e una nuova politica dell’immigrazione (permessi di soggiorno per chi cerca lavoro e per motivi di studio, revisione della Convenzione di Dublino, messa in discussione di Frontex e molto altro)."
"Non c’è più tempo. La cronaca parla di continue tragedie annunciate alle quali la classe dirigente riserva solo lacrime. Un altro barcone che si rovescia, altre storie che vanno in frantumi, altre speranze pagate a caro prezzo a scafisti senza cuore che annegano nei nostri mari. Non c’è un secondo da perdere, ora non servono lacrime e cordoglio. Non possiamo permetterci di vivere il presente continuando a recuperare cadaveri, trasportare bare e piangere morti invocando un cambiamento che non si riesce a mettere in pratica. È il momento di agire; questi i motivi dell'appello della campagna nazionale."
"E' importante che il Consiglio comunale e la Città di Firenze sia tra le prime a livello nazionale a discutere questo atto. L'approvazione di questa risoluzione, che auspichiamo, sarebbe un segnale importante a livello nazionale per per cambiare rotta nella politica dell’immigrazione. Vogliamo cambiare le leggi che puzzano di morte. A Roma come a Bruxelles."
23/10/2013
Dipendenti comunali, Grassi e circolo aziendale di SEL : “Il Sindaco si ricorda di loro solo quando ne ha bisogno come per i mondiali, per poi ‘dimenticarseli’ quando avanzano richieste legittime di chiarezza”
“I 1500 dipendenti che hanno partecipato all’ assemblea generale in Palazzo Vecchio sono gli stessi che il Sindaco solo poche settimane fa ha elogiato per il lavoro svolto in occasione dei mondiali di ciclismo ; non si può osannare il loro lavoro quando si tratta di contesti in cui la città e l’amministrazione hanno fatto bella figura e poi “dimenticarsi “di loro quando fanno delle richieste legittime come quelle di avere una sede decente per svolgere la loro assemblea generale.” Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi.
“Assemblea generale quella di ieri, perché di questo si è trattato, dove si è parlato delle lettere di messa in mora di molti dipendenti nonché della contrattazione del salario accessorio 2013 sulla cui entità da parte dell’amministrazione manca ancora chiarezza, tutti argomenti che hanno creato una situazione conflittuale e che l’amministrazione tutta, ma in prima istanza il sindaco anche in qualità di assessore al Personale non dovrebbero voler esasperare ulteriormente. Invece ieri, come altre volte, il Sindaco sembra non aver compreso, o meglio è sembrato non voler comprendere, che i dipendenti sono il braccio e spesso anche la mente e la faccia di questa città e che è proprio il loro lavoro che la presenta a cittadini residenti e turisti. Sono gli stessi dipendenti del Comune di Firenze che cercando di svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi (vedi mondiali di ciclismo), si vedono invece bistrattati da questo Sindaco che, prima li chiama con epiteti da macchietta cinematografica, poi vicino a scadenze elettorali, cerca di irretirli con ordini di servizio da burla carnevalesca, e infine con la dichiarazione di ieri in Consiglio comunale osanna sindacati collaborativi con modalità descrivibile solo come di “Marchionnesca” memoria.”
“E non continui il sindaco a sottolineare che la messa in mora viene da motivazioni lontane non create da questa amministrazione: il sindaco pro-tempore di un Comune come Firenze ha il dovere di difendere il lavoro dei propri dipendenti in ogni sede ed ad ogni livello portando i problemi davanti a livelli istituzionali più importanti in modo da trovare in queste sedi le soluzioni giuste. – concludono - L’attuale amministrazione è stata incapace di difendere l’operato della Amministrazione Comunale davanti al MEF e alla Corte dei Conti inviando relazioni nelle quali si avvallava quando da questi sostenuto invece che sostenere altre tesi. Poco conta se le relazioni non erano firmate da politici perché di fatto redatte da dirigenti e direttori assunti, nominati e voluti dal Sindaco stesso. Adesso non si può più fingere che il Sindaco non abbia responsabilità: fare il sindaco, amministrare una città, e gestire l’azienda Comune, non è solo inaugurare cantieri che peraltro non vedono mai una fine, tagliare nastri, abbattere edifici, andare in TV e scrivere sui programmi quanto è bello amministrare Firenze, ma è anche assumersi le responsabilità amministrative necessarie, cosa quest’ultima che crediamo che questo sindaco sia incapace di fare.”
24/10/2013 Aeroporto, Grassi e Imprescia (SEL Firenze): “Basta ambiguità: chi governa dica che cosa vuole fare”
“L’allungamento di quattrocento metri della pista dell’aeroporto di Peretola richiesto da ENAC certifica una realtà che in troppi hanno fatto finta di non vedere: lo sviluppo del Vespucci non solo è ambientalmente e urbanisticamente incompatibile con l’area metropolitana, ma anche insostenibile dal punto di vista economico. Gli Enti coinvolti, a cominciare dalla Regione, tornino sui loro passi e rinuncino ad un’opera inutile e dannosa per Firenze e i Fiorentini”. Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Tommaso Grassi, e il coordinatore cittadino di SEL, Antonio Imprescia, intervengono così nel dibattito sul futuro dell’aeroporto Vespucci di Firenze, riacceso nei giorni scorsi dalle osservazioni al PIT che ENAC ha inviato alla Regione Toscana.
“Di fatto – proseguono Grassi e Imprescia – le osservazioni di ENAC e le reazioni negative da Pisa confermano quello che SEL ha sempre sostenuto, ovvero che un potenziamento del Vespucci avrebbe portato alla creazione di un doppione inutile dello scalo pisano. Si colga, dunque, l’occasione per fermare questo progetto che mette a rischio la salute dei cittadini che vivono nell’area metropolitana e si punti con forza alla realizzazione del Parco della Piana, un’opera utile e con enormi potenzialità”.
“Allo stesso tempo – proseguono – siamo molto preoccupati per l’assordante silenzio delle forze politiche che governano la città, alla luce di una serie di sviluppi che non ammettono più ambiguità su questo tema. O Pisa o Firenze, o la pista o il Parco. E’ evidente come conciliare tutto non sia possibile: si dica allora con chiarezza che tipo di futuro si immagina per l’area metropolitana, si dica in faccia ai Fiorentini se si preferisce potenziare Pisa, realizzando una linea veloce di superficie che la colleghi con Firenze e ripensando la presenza del Vespucci in un’area urbanizzata come quella di Peretola, oppure se si intende permettere ancora a lungo il protrarsi di una situazione che da troppi anni crea disagi ai cittadini di Peretola, Brozzi, Quaracchi, Le Piagge e che con la nuova pista ne creerà di ben peggiori ai residenti di tutto il Quartiere 5, Sesto Fiorentino, Prato e Campi Bisenzio”.
“Il PD fiorentino, il PD toscano, la Regione, il Comune dicano come la pensano, raccontino che tipo di futuro si immaginano per la nostra città. SEL – concludono – ha scelto una posizione coerente e chiara, nell’interesse dei cittadini, dicendo no alla nuova pista, in nome della salute, dell’ambiente, ma anche del buonsenso senza con questo voler lasciare le cose come stanno adesso e senza risolvere i gravi danni causati nel silenzio da anni dalla infrastruttura aeroportuale sui cittadini di Brozzi, Quaracchi e Peretola.”.
25/10/2013
Una giornata in piazza contro la caccia a Firenze domenica prossima 27 ottobre
Grassi: “"Perché la caccia è fuori dalla storia" il titolo della giornata di approfondimento”
Una "piazza tematica" e un convegno - in programma domenica 27 ottobre a Firenze, fra piazza Santo Spirito e la vicina ex chiesa di Santa Monica contro la caccia. L’iniziativa è stata presentata ieri alla stampa in Palazzo Vecchio dal Consigliere comunale del gruppo misto Tommaso Grassi e da Lorenzo Guadagnucci.
Gli organizzatori - il programma radiofonico Restiamo Animali in onda in Toscana su Controradio, in collaborazione con Lida Firenze e il Consigliere Tommaso Grassi del gruppo consiliare misto del Consiglio comunale di Firenze - hanno chiamato a raccolta le più importanti voci locali e nazionali del mondo animalista, ambientalista e nonviolento. E' lungo l'elenco delle associazioni partecipanti: Associazione vittime della caccia, Cabs, Canile del Termine, Ceda, Gat, Italia Nostra, Lac, Lav, Link-Italia, Oipa, Progetto Vivere Vegan, Rifugio Lipu di Vicchio, Wwf.
In piazza Santo Spirito per tutta la giornata saranno allestiti dei banchetti informativi, nella ex chiesa di Santa Monica (via Santa Monaca 6, ore 10-18) undici relazioni metteranno a fuoco vari aspetti della pratica venatoria, avendo come obiettivo l'elaborazione di "proposte concrete per una società senza caccia, una società che rispetta gli animali, protegge l’ambiente e guarda al presente e alle prossime generazioni".
Gli interventi spazieranno dall'impatto della caccia sui migratori alle esperienze di gestione faunistica non cruenta, dalle implicazioni psicologiche dell'esposizione alla violenza all'importanza del business venatorio per l'industria delle armi. Si parlerà del referendum contro la caccia organizzato in Piemonte e dei morti e feriti - fra gli umani - che segnano ogni stagione venatoria.
--------------------------
IL PROGRAMMA COMPLETO DEL CONVEGNO
(ex Chiesa di Santa Monica, via Santa Monaca 6 – zona Santo Spirito)
10 – Apertura: Tommaso Grassi e Lorenzo Guadagnucci
10,30 – Carlo Consiglio (Lac) Storia del movimento anticaccia in Italia
11 – Massimo Vitturi (Lav) "Caccia, un male necessario"
11,30 – Guido Scoccianti (Wwf) Migratori nel mirino: l’impatto della caccia nelle zone umide e l’orrore dei richiami vivi
12 – Samuele Venturini (Progeco Natura) Gestione faunistica: fallimenti, opportunità e nuove proposte
12,30 – Fabio Dall’Osso (Lipu Bologna) Colombi in città: gestione corretta di un problema apparentemente irrisolvibile
13-14 interruzione per il pranzo – spuntino cruelty-free
14 – Maurizio Giulianelli (Associazione vittime della caccia) Morti e feriti per caccia: per favore non chiamateli incidenti
14,30 – Roberto Piana (Lac) e Piero Belletti (Pro Natura) video intervento registrato Il referendum regionale contro la caccia in Piemonte: democrazia negata
15 – Paola Donata Zanin e Claudia Jeandeau L’esclusione della caccia dai terreni privati: l’esperienza di un gruppo di proprietari in provincia di Pisa
15,30 – Francesco Vignarca (Rete Disarmo) Armi leggere, morti pesanti
16 – Francesca Sorcinelli (Link-Italia) Caccia e maltrattamento di minori: implicazioni psicologiche dell’esposizione alla violenza
17 – Caterina Servi Scarselli (Progetto Vivere Vegan) Vegan: una scelta contro ogni forma di violenza
17,30 – dibattito e conclusioni di Camilla Lattanzi
28/10/2013
Cimitero dei feti, Grassi e Rete Donne SEL: "Si cancellano quelle terribili parole dal regolamento e in extremis anche la cartina, ma la sostanza non cambia."
Ennesimo attacco alla Legge 194 da parte del Comune
"Approvato il regolamento dei cimiteri, il Comune di Firenze prevederà e istituzionalizzerà la sepoltura per i feti abortiti, con tanto di dimensioni e spazi previsti : - affermano Tommaso Grassi, Consigliere comunale e Donella Verdi, Coordinatrice Rete delle Donne di SELFirenze - non ci saranno più quelle terribili parole nel regolamento, che erano inaccettabili, ma il riferimento alla normativa che però non parla minimamente di istituzionalizzare e regolamentarne la sepoltura con dimensioni, spazi e arredi che invece ritroviamo nel regolamento comunale. Anche la sola creazione di un cimitero per i feti regolamentata, anche se per prassi, non è solo un perverso scivolamento verso il macabro: il dolore materno o paterno di compiangere un figlio mancato attiene solo a un’intangibile sfera personale a cui si deve assicurare il rispetto pieno dei propri tempi e modi di elaborazione."
"Viceversa, l’istituzionalizzazione della sepoltura dei feti con un luogo, un servizio, un iter pubblico è un salto che travalica la dimensione personale e può aprire la strada, in modo subdolo, ad affermazioni di un convincimento etico: l’equiparazione dei feti a cittadini che sono stati e non ci sono più."
"L’enfatizzazione delle figure dei “morti mai nati”, anche se implicita sulla carta ma reale e concreto da domani quando il regolamento diverrà applicativo, non è il frutto di una morbosa mente fuori controllo, è il tramite simbolico di un altro tentativo di conferire, di fatto, al feto lo statuto di persona morta e di cittadino con diritto di pubblica sepoltura. L’immaginario collettivo si popola di nuovi fantasmi e la volontà di colpevolizzare le donne che decidono di interrompere una gravidanza indesiderata o impossibile trova altri spettri per manifestarsi."
"La vita non può prescindere dal legame materno. E non solo per ragioni biologiche ma umane e di amore. La legge 194, che viene per l'ennesima volta attaccata e si cerca di minarne la portata politica, culturale e applicativa, invece riconosce esclusivamente alla donna la scelta ultima di dare corso a una nuova vita che, senza il grembo e l’accoglienza femminile, non può svilupparsi. E’ una responsabilità primaria incancellabile che le donne si assumono liberamente e non più per destino imposto. Una responsabilità più forte dei fantasmi colpevolizzanti."
"Voteremo quindi contro alla delibera, anche alla luce della bocciatura dell'emendamento che abbiamo presentato, seppur vediamo un miglioramento sul fronte della sepoltura per i defunti che finalmente vedranno allargarsi le maglie che finora legavano indissolubilmente il luogo di decesso con il luogo della sepoltura, ma la istituzione della sepoltura nel 'cimitero dei feti' non può essere un valido motivo per dare al testo la nostra approvazione."
28/10/2013
Piazza dei libri, De Zordo e Grassi: "La prossima giunta deciderà sulla proroga fino al 25 dicembre, ma resta il problema di fondo"
“Risposta in aula alla nostra domanda attualità”
“La prossima giunta metterà all'ordine del giorno la proroga della concessione al tendone di piazza Repubblica dove sono impegnati circa metà degli ex dipendenti della libreria Edison e che ha riscosso un gran successo economico e di pubblico. L'assessore Givone, rispondendo alla nostra domanda di attualità, ha assicurato il proprio appoggio al rinnovo della concessione fino al 25 dicembre prossimo. Ne siamo contenti. Resta il problema di fondo che venga trovato un locale adeguato alla riapertura di una libreria che continui l'esperienza della Edison e impieghi il personale professionalmente formatosi nella ormai chiusa libreria sotto i portici della piazza. Su questo anche l'amministrazione dovrebbe impegnarsi per evitare che un'altra delle storiche librerie cittadine sparisca dopo che più di 40.000 fiorentini hanno firmato una petizione che nella sostanza ne chiedeva il mantenimento”.
Bilancio, Grassi e De Zordo: "L'Assessore secreta la percentuale delle spese bloccate nel Comune di Firenze: ha paura forse che finiscano sui giornali ?"
Tanta incertezza dal Governo nazionale sui fondi compensativi dell'IMU sulla prima casa, quanta mancanza di trasparenza da parte dell'Assessore Petretto.
"L'Assessore Petretto ha deciso di non comunicare in Consiglio comunale, nonostante la nostra domanda d'attualità, i dati rispetto ad un eventuale blocco della spesa per i servizi comunali: - affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - si é limitato a confermare la notizia senza entrare nel merito. É forse preoccupato che il dato esca sui giornali e sui media e che l'immagine del Sindaco possa essere anche solo sfiorata."
"Una lunga risposta quella dell'Assessore che, invece di fornire dati, ha scaricato la responsabilità sulla incertezza del Governo nazionale che non dà garanzie e certezze su quale sarà l'entità e il metodo di ripartizione dei fondi per il riequilibrio dei trasferimenti dopo l'eliminazione dell'IMU sulla prima casa: una scelta nazionale che non può cadere totalmente sui conti dei Comuni di tutt'Italia e che ha come unica conseguenza che chi può permettersi di pagare i servizi potrà continuare ad accedervi ed invece chi vedrà tagliare i servizi comunali, dalle scuole, agli asili nido, al sociale e al sanitario."
"Un rifiuto e una mancanza di trasparenza che non possiamo accettare e su cui abbiamo chiesto una risposta anche verbale da parte dell'Assessore che si é nuovamente rifiutato adducendo scuse inaccettabili e che poco hanno a che vedere con la trasparenza e la correttezza istituzionale che si richiedono ad una Istituzione e ad un suo rappresentante. - concludono - Ormai siamo abituati a spot, annunci, inaugurazioni finte pur di comparire e apparire sui giornali e da oggi anche a dati celati pur di non fare brutta figura sulla stampa."
29/10/2013
ATAF, Grassi : “Cambiano le procedure per gli abbonamenti per i lavoratori ma nessuno informa i cittadini che non ce la fanno in tempo"
“Da giugno scorso ATAF ha deciso di conferire completamente alla società Muoversi srl la gestione del rilascio degli abbonamenti per i lavoratori per il trasporto pubblico". Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi intervenendo stamani in diretta a Lady Radio-, ma è proprio il caso di dire che cambiano le procedure per gli abbonamenti ma nessuno informa i cittadini che non riescono in tempo ad attivare l’abbonamento in tempo e creandosi un ‘vuoto’ di 2 mesi, sono costretti a pagare l’abbonamento a prezzo pieno, 35 euro per ogni mese invece dei 278 per l’intero anno. Grave - aggiunge Grassi- che sul sito di ATAF venga persino detto che la procedura è semplice, rapida e snella: dalle segnalazioni finora giunte si ha invece conferma che la nuova procedura ha portato solo un allungamento dei tempi del rilascio, ha complicato l'iter burocratico e non dà alcun beneficio al cittadino che rischia invece di dover pagare l’abbonamento più caro per qualche mese. Chiediamo perciò che subito venga riportato sul sito internet dell’azienda notizia della necessità di tempi più lunghi e allo stesso tempo auspichiamo che ATAF si attivi per snellire e semplificare le procedure che risultano assolutamente farraginose e burocratica: impensabile che la richiesta del cittadino debba prima essere accolta dalla società Muoversi srl, poi deve essere passata ad ATAF, la quale rimanda indietro l’autorizzazione e il via libero alla medesima società che provvede a rilasciare l’abbonamento.”
“Ennesima dimostrazione questa che confuta senza possibilità di smentita chi sosteneva che la privatizzazione del trasporto pubblico non avrebbe portato disagi e danneggiato il servizio. – conclude Grassi – Attendiamo risposte in merito da ATAF e nel frattempo depositeremo in vista del Consiglio comunale della prossima settimana una interrogazione sul tema.”
29/10/2013
Bombe d’acqua, Grassi: “La verità è che ogni volta che piove viale Belfiore continua ad essere fuori controllo mentre il problema degli allagamenti dovrebbe essere risolto una volta per tutte.
L’amministrazione va a tentoni !
“Come abbiamo potuto vedere nelle recenti giornate di pioggia su Firenze, la zona attorno a Viale Belfiore in particolar modo continua ad essere fuori controllo mentre il problema che pone dovrebbe essere risolto una volta per tutte. Ogni volta si allaga l’intera sede stradale provocando disagi alla circolazione, ai cittadini e arrecando danni agli edifici" Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi .
"Che l’intervento di luglio scorso, tanto annunciato dall’assessore Bonaccorsi, abbia portato risultati è un’emerita sciocchezze. Nessuno nega la necessità di interventi maggiori. Due anni fa il Comune dava la colpa all’intervento urbanistico per la realizzazione dell’albergo in Viale Belfiore durante il quale la ditta avrebbe spruzzato cemento nelle caditoie che poi sono risultate ostruite, quest’anno invece si era annunciato che con i lavori di luglio scorso mirati per eliminare il problema degli allagamenti si sarebbe risolto tutto. Siamo sempre al solito punto, cambiano ogni anno le giustificazioni e gli allagamenti puntualmente si ripropongono e i fiorentini ne sono pesantemente danneggiati. L’Amministrazione ha il dovere di essere trasparente: si risolvano i problemi, una volta per tutte, delle fognature. Scoprire oggi che l'intervento sbandierato a luglio non è servito significa aver sbagliato a fare i conti, l’Amministrazione è andata a tentoni. A questo punto non sarà risolutivo neanche il prossimo intervento? Ci riproviamo? Aprire e chiudere le strade sembra uno sport nazionale. Il problema che abbiamo vissuto anche oltre la zona di viale Belfiore è evidente, è di fronte a tutti e vogliamo capire adesso dal Comune come si intenda agire per non costringere i fiorentini a dover subire gli effetti di un inverno nuovamente sott'acqua ogni volta che piove.”
“Temiamo che l'Amministrazione comunale tutta presa dall'organizzazione dei mondiali si sia scordata di provvedere a mettere in atto tutti gli interventi utili a prepararsi al meglio ad affrontare le piogge autunnali e invernali ad iniziare dalla stasatura delle caditoie, alla eliminazione dei problemi strutturali del sistema fognario, compresa la presenza di cemento nei tombini, e a intervenire sui sotto servizi per riparare eventuali danni creati dal tempo.”