I signori della truffa
Inviato: 13/03/2014, 21:10
La moneta unica europea
Una prima ""svalutazione"" l'abbiamo subita all'atto dell'entrata dell'euro. Il marco ci è entrato nel rapporto 1/1 mentre la lira ci è entrata nel rapporto 1/1,9.
Certamente alto, ma quelle che non vengono mai fatte sono le considerazioni di carattere generale.
1) La prima è quella fatta da Massimo Franco qualche giorno fa a Otto e mezzo. Noi siamo stati sia per gli Usa che per l'Europa un Paese strategico fino alla caduta del Muro di Berlino e alla successiva caduta dell'Unione sovietica. Anno 1989 - 1991.
nell'anno successivo, 1992, inizia Mani pulite che porterà al tracollo la prima Repubblica.
Noi in quegli anni, visti fuori dai nostri confini eravamo i soliti Scarafoni nel Paese di O' Purecenella.
Non potevamo trattare da pari a pari con i Paesi più forti che ci anno imposto questo cambio.
Si trattava quindi di prendere o lasciare. Di valutare cosa comportava entrare nell'euro o rimanerne fuori. Molto probabilmente con l'italietta di sempre avremmo fatto la fine dell'Argentina. Avremmo passato questi anni per strada a protestare con le cassarolas.
Nell'euro ci siamo entrati con Prodi. I berluscones addebitano a lui tutti guai nostri per l'ingresso nell'euro. Ovviamente dimenticano che è il governo Berlusconi che avrebbe dovuto vigilare sul cambio.
Non lo ha fatto, forse volutamente per tanti motivi, anche per gli interessi dei suoi elettori.
I prezzi al consumo in vari settori è schizzato alle stelle.
Mentre il parere maggioritario tra la popolazione italiana è che siamo la schifezza della schifezza, della schifezza (Eduardo De Filippo), stamani il rappresentante del regime Domenico Del Rio, ad Agorà ha affermato che siamo un Paese serio e una potenza mondiale. Non gli passa manco pe' a capa che come Scarafoni siamo peggiorati in questo ultimo ventennio.
2) Chi chiede l'uscita dall'euro in questo momento vuole vedere il Paese ridotto alla miseria più nera.
L'onestà intellettuale vorrebbe che sia in un campo che nell'altro, si presentassero i conti economici relativi all'immediato dall'uscita dall'euro in cui si prevede una svalutazione dal 40 al 60 %, a cosa si prevede per i prossimi dieci anni.
Ma questa strada nessuno la vuole percorrere. Ai politicanti basta truffare i merli tricolori, che valutano a pelle l'uscita oppure no dall'euro.
Prima conti economici precisi. Poi se ne parla.
*****
SONDAGGIO
La moneta unica non piace
Un italiano su tre rivuole la lira
Il 33% degli italiani sarebbe favorevole al ritorno alla vecchia moneta mentre all'inizio della crisi economica, nel 2008, lo era solo solo il 12 per cento. Tra gli elettori di Forza Italia la percentuale arriva al 41 e tra quelli del Movimento 5 Stelle al 45. È quanto emerge da un sondaggio di “Demopolis” per “l'Espresso”
I dati nel servizio.
http://espresso.repubblica.it/affari/20 ... o-1.157088
Una prima ""svalutazione"" l'abbiamo subita all'atto dell'entrata dell'euro. Il marco ci è entrato nel rapporto 1/1 mentre la lira ci è entrata nel rapporto 1/1,9.
Certamente alto, ma quelle che non vengono mai fatte sono le considerazioni di carattere generale.
1) La prima è quella fatta da Massimo Franco qualche giorno fa a Otto e mezzo. Noi siamo stati sia per gli Usa che per l'Europa un Paese strategico fino alla caduta del Muro di Berlino e alla successiva caduta dell'Unione sovietica. Anno 1989 - 1991.
nell'anno successivo, 1992, inizia Mani pulite che porterà al tracollo la prima Repubblica.
Noi in quegli anni, visti fuori dai nostri confini eravamo i soliti Scarafoni nel Paese di O' Purecenella.
Non potevamo trattare da pari a pari con i Paesi più forti che ci anno imposto questo cambio.
Si trattava quindi di prendere o lasciare. Di valutare cosa comportava entrare nell'euro o rimanerne fuori. Molto probabilmente con l'italietta di sempre avremmo fatto la fine dell'Argentina. Avremmo passato questi anni per strada a protestare con le cassarolas.
Nell'euro ci siamo entrati con Prodi. I berluscones addebitano a lui tutti guai nostri per l'ingresso nell'euro. Ovviamente dimenticano che è il governo Berlusconi che avrebbe dovuto vigilare sul cambio.
Non lo ha fatto, forse volutamente per tanti motivi, anche per gli interessi dei suoi elettori.
I prezzi al consumo in vari settori è schizzato alle stelle.
Mentre il parere maggioritario tra la popolazione italiana è che siamo la schifezza della schifezza, della schifezza (Eduardo De Filippo), stamani il rappresentante del regime Domenico Del Rio, ad Agorà ha affermato che siamo un Paese serio e una potenza mondiale. Non gli passa manco pe' a capa che come Scarafoni siamo peggiorati in questo ultimo ventennio.
2) Chi chiede l'uscita dall'euro in questo momento vuole vedere il Paese ridotto alla miseria più nera.
L'onestà intellettuale vorrebbe che sia in un campo che nell'altro, si presentassero i conti economici relativi all'immediato dall'uscita dall'euro in cui si prevede una svalutazione dal 40 al 60 %, a cosa si prevede per i prossimi dieci anni.
Ma questa strada nessuno la vuole percorrere. Ai politicanti basta truffare i merli tricolori, che valutano a pelle l'uscita oppure no dall'euro.
Prima conti economici precisi. Poi se ne parla.
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SONDAGGIO
La moneta unica non piace
Un italiano su tre rivuole la lira
Il 33% degli italiani sarebbe favorevole al ritorno alla vecchia moneta mentre all'inizio della crisi economica, nel 2008, lo era solo solo il 12 per cento. Tra gli elettori di Forza Italia la percentuale arriva al 41 e tra quelli del Movimento 5 Stelle al 45. È quanto emerge da un sondaggio di “Demopolis” per “l'Espresso”
I dati nel servizio.
http://espresso.repubblica.it/affari/20 ... o-1.157088
