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Le elezioni presidenziali francesi del 2012 si terranno il 22 aprile (primo turno) e il 6 maggio (secondo turno).

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Sarkozy lancia la sua candidatura alle presidenziali con lo slogan: La Francia Forte
Pubblicato il 21 febbraio 2012 da Simone Pazzaglia


Com’era prevedibile in un sistema elettorale come quello francese, che tende a polarizzare il voto,
il distacco non è abissale come si poteva pensare
(come tutto lasciava intendere meno di un anno fa).
Stando ai sondaggi Nicolas Sarkozy ha da recuperare cinque punti percentuali sul candidato socialista François
Hollande (25% a 30%, col socialista che però al secondo turno potrebbe arrivare intorno al 60% secondo le intenzioni di voto), e così Sarkò ci prova, a modo suo, lo slogan dice già molto: ‘La Francia forte’.

segue al link:

http://www.termometropolitico.it/sar...francia-forte/

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una delle più importanti promesse elettorali dei socialisti in caso di vittoria di François Hollande :
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François Hollande confirme qu'il écarte le retour à la retraite à 60 ans:
"Devant les auditeurs, je prends cet engagement :
ceux qui ont commencé leur vie professionnelle à 18 ans, qui ont fait 41 années de cotisations, 42 ans, pourront partir à 60 ans.
Ceux qui n'ont pas leur durée de cotisation, ne le pourront pas"
Mis à jour le 13.12.11
http://www.lemonde.fr/politique/arti...22_823448.html

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questo punto,fidatevi,
compare anche nel programma elettorale ufficiale del PS francese.
quanto sopra perchè anche Sarkozy aveva fatto una riforma che innalzava a 62 anni l'età minima pensionabile.

Io avrei preferito la candidatura della Aubry, più autorevole secondo me. Hollande mi sembra un po' una candidatura alla "Segolene al maschile"
Comunque, non manca molto, spero davvero che sarkozy non abbia mezza chance di recupero.
L'incognita è la figlia del nazista le pen.

peanuts ha scritto:Io avrei preferito la candidatura della Aubry, più autorevole secondo me. Hollande mi sembra un po' una candidatura alla "Segolene al maschile"
Comunque, non manca molto, spero davvero che sarkozy non abbia mezza chance di recupero.
L'incognita è la figlia del nazista le pen.

vedi il lato positivo:

se non lo beccavano con le brache calate ,
il candidato della "gouche" sarebbe stato Strauss kahn,così c'avevamo :
un banchiere alla guida della Francia,
uno alla guida dell'Italia,
e uno alla guida della Grecia...

Hollande:
il faut taxer les haut revenus jusqu'à 75%

omissis...Il a détaillé son programme et annoncé de nouvelles mesures. Il s'est prononcé ainsi en faveur d'un taux d'imposition de 75% pour les revenus
"au-dessus d'un million d'euros par an, donc à peu près 100.00 euros par mois".
"J'ai appris les progressions considérables des rémunérations des patrons du CAC 40,
deux millions d'euros par (an) en moyenne.
Comment l'accepter?",
a-t-il dit.
Son programme prévoyait la création d'une tranche d'imposition de 45% pour les revenus de 150.000 euros par an.

Le candidat PS a préconisé en outre la création d'une "cotisation" pour financer la dépendance, en plaidant pour la solidarité nationale.

"Il s'agira d'un pacte...c'est une contribution, oui, mais que toutes les personnes auront à payer"
, a-t-il dit comme on lui demandait s'il s'agissait d'un impôt supplémentaire.
"Si l'on commence très tôt, c'est un coût très faible",
a-t-il affirmé...omissis...

http://www.liberation.fr/politiques/010 ... u-il-a-dit

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è una cosa normale in uno stato di diritto.
ma pronunciate in Italia...sembrano parole marziane...

p.s.

omissis...

Interrogé sur la polémique déclenchée par sa porte-parole Najat Vallaud Belkacem qui avait accusé dimanche
Nicolas Sarkozy d'avoir pour modèle un mélange de Berlusconi et de Poutine,
François Hollande a pris quelques distances:

"Il n'est pas besoin d'aller prendre des exemples à l'étranger.
Cinq ans maintenant, il suffit de le ramener à ce qu'il a promis, n'a pas fait ou qu'il a mal fait.
Pas besoin d'aller chercher des références à l'étranger".
La porte-parole avait aussi qualifié Sarkozy de "produit de contrebande imaginé par des cerveaux d'extrême droite".

http://www.liberation.fr/politiques/010 ... u-il-a-dit

Présidentielle -
Intentions de vote au premier tour de l'élection présidentielle

François Hollande 30%,
Nicolas Sarkozy 28%,
Marine Le Pen 17%
François Bayrou 10.5%,
Jean-Luc Mélenchon 9.5%,
Eva Joly 2.5%,
et les autres à 1% maximum, se partagent 2,5%.



Les intentions de vote au 2ème tour

François Hollande 57%(-1),
Nicolas Sarkozy 43%(+1)

(TNS Sofres, 27 février 2012)

http://www.sondages-en-france.fr/post/s ... vrier-2012

Uova contro Sarkozy nei Paesi Baschi, il presidente si rifugia in un bar

A meno di due mesi dalle presidenziali del 22 aprile Nicolas Sarkozy, impegnato a fare campagna a Bayonne, capoluogo della regione basca francese, è stato insultato e centrato dal lancio di uova.

La 'sassaiola' di tuorli e albumi è stata opera di nazionalisti baschi
- contrariati dai numerosi arresti negli ultimi anni di terroristi dell'Eta in Francia -
e, secondo lo staff del presidente, da sostenitori del rivale socialisti, Francoise Hollande.
Sarkozy è stato costretto a trovare rifugio per un'ora in un bar scortato da agenti che lo coprivano con un ombrello.

In molti hanno urlato "Nicolas kampora!" che in basco significa, "Sarkozy vattene",
e chiesto una maggiore autonomia.
Accanto altri manifestanti sventolavano i vessilli con la 'rosa nel pugno' dei socialisti.

http://www.repubblica.it/esteri/2012/03 ... ef=HRESS-3

Francia chiama Italia
04 marzo 2012


Esiste davvero questa «Internazionale conservatrice contro Hollande»?

Il governo Monti ha smentito di farne parte.
Pure Angela Merkel ha smentito, tuttavia ha confermato che non incontrerà il candidato socialista francese.
E quindi c’è spazio per ogni illazione.
Una cosa è certa:
un timore s’aggira per l’Europa.

La prospettiva che François Hollande vinca le elezioni per l’Eliseo è vissuta come un incubo a Berlino a Madrid a Londra e nelle altre capitali dove governa la destra.

Al di là delle chiacchiere, delle precisazioni e delle moine diplomatiche, la prova provata c’è già e l’ha prodotta proprio Frau Merkel, con la sua inopinata decisione di scendere in campo a fianco dell’”ami Nicolas” annunciata all’inizio di febbraio e poi resa evento mediatico.
Anche se la cosa non ha avuto sviluppi (perché ci si è resi conto che rischiava di essere controproducente), il fatto resta.

Come resta la sensazione di un’ostilità netta per il candidato socialista all’Eliseo non solo a Berlino, dove la stampa conservatrice sta usando contro di lui toni forsennati, ma anche a Londra e a Madrid.

Pure se non esistesse il «complotto anti-Hollande», insomma, una «internazionale» c’è di fatto.
E mettiamo tra parentesi, per ora, se ne faccia o no parte pure Roma.
Perché tanta paura del «socialista Hollande»?
Le spiegazioni debbono andare al di là dei fattori di schieramento ideologico.
In fin dei conti, nella storia recente dell’Europa, leader di grandi e piccoli Paesi hanno collaborato egregiamente anche se rappresentavano schieramenti contrapposti:
basti pensare a Kohl e Mitterrand.
Giustamente il consigliere di Hollande Pierre Moscovici denuncia come «irritante» e «preoccupante» per la sorte dei futuri rapporti franco-tedeschi l’evidente partigianeria della destra a Berlino.
Ma il problema non riguarda, per così dire, la pace sul Reno.
Se non Angela Merkel, i suoi consiglieri e molti suoi ministri sanno che anche con una Parigi colorata di rosso bisognerà continuare ad avere una relazione speciale.

Una spiegazione assai più convincente sta in quello che gli attuali dirigenti di Berlino si aspettano da Hollande in merito alla strategia contro la crisi del debito.

Il candidato socialista dice che se diventerà presidente chiederà la «rinegoziazione» del Fiscal Compact, che comunque il Senato dominato dai suoi socialisti così com’è non ratificherà.
Molti commentatori a Berlino ritengono che il francese non avrà la forza per ottenere quel che vuole, ma avrà sicuramente quella necessaria a catalizzare un’opposizione che è già diffusa in Europa alla disciplina di bilancio “à la Merkel”.
La vittoria di Hollande renderebbe più complicato ancora quel che lo è già di suo:
la ratifica, in tempi brevi, di almeno quei 12 dei 17 Paesi dell’euro che sono indispensabili perché l’accordo entri in vigore.
Ma non è ancora tutto.
L’accanimento con cui la stampa amica della cancelleria in Germania, quella di orientamento conservatore in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi e in Spagna sta inseguendo il candidato francese per i suoi propositi di politica economica e fiscale interna mostra una preoccupazione che va oltre i timori per il Fiscal Compact.

Con le sue proposte, alcune molto radicali,
Hollande indica una prospettiva politica esplicitamente alternativa a quella dei neoliberisti che hanno fin qui egemonizzato la strategia europea e segna una frattura in quel «pensiero unico economico» che ha dominato finora l’atteggiamento dei governi e delle grandi forze politiche, comprese alcune che di destra non sono.
Il pericolo per i conservatori, se lui vince, è che tornino ad essere materie di attenzione temi che il monetarismo trionfante degli ultimi mesi ha cancellato o reso marginali:
la regolazione dei mercati finanziari,
il reperimento di risorse dai grandi patrimoni,
politiche industriali centrate sulla creazione di lavoro,
il carattere sociale della riforma del welfare.

Sono i temi al centro della «Dichiarazione di Parigi», promosso dai socialisti francesi e belgi, dalla Spd e dal Pd che sabato 17 i leader firmeranno a Parigi.


Le prospettive dell’iniziativa del centrosinistra, Italia compresa, saranno intimamente legate alla battaglia di François Hollande.

http://casaeuropa.comunita.unita.it/201 ... ma-italia/

Présidentielle -
(Ifop, 28 février - 2 mars 2012)

Si dimanche prochain devait se dérouler le premier tour de l’élection présidentielle, pour lequel des candidats suivants y aurait-il le plus de chances que vous votiez ?

•François Hollande 29%(=),
•Nicolas Sarkozy 25.5%(=),
•Marine Le Pen 18.5%(+0.5),
•François Bayrou 12%(-0.5),
•Jean-Luc Mélenchon 8%(=),
•Eva Joly 3%(=),
•et les autres à 1,5% maximum, se partagent 4%.

Si dimanche prochain devait se dérouler le second tour de l’élection présidentielle,
pour lequel des candidats suivants y aurait-il le plus de chances que vous votiez ?

•François Hollande 57%(+0.5),
•Nicolas Sarkozy 43%(-0.5)

http://www.sondages-en-france.fr/post/s ... -mars-2012

Présidentielle -

(Ifop, 3-7 mars 2012)
Si dimanche prochain devait se dérouler le premier tour de l’élection présidentielle, pour lequel des candidats suivants y aurait-il le plus de chances que vous votiez ?

François Hollande 29.5%(=),
Nicolas Sarkozy 26%(=),
Marine Le Pen 18%(-0.5),
François Bayrou 12.5%(=),
Jean-Luc Mélenchon 8.5%(+0.5),
Eva Joly 3%(=)
et les autres à 1% maximum, se partagent 2,5%.

Diriez-vous que vous êtes sûr de votre choix ou que vous pouvez encore changer d'avis ?
Vous êtes sûr de votre choix 63%(-1), Vous pouvez encore changer d'avis 37%(+1)

Si dimanche prochain devait se dérouler le second tour de l’élection présidentielle,
pour lequel des candidats suivants y aurait-il le plus de chances que vous votiez ?

François Hollande....55.5%(-0.5),

Nicolas Sarkozy.......44.5%(+0.5)


http://www.sondages-en-france.fr/post/s ... -mars-2012