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La domanda del giorno

Inviato: 07/06/2014, 18:50
da camillobenso
Tema : La corruzione

Si può eliminare la corruzione in Italia?

Re: La domanda del giorno

Inviato: 07/06/2014, 19:31
da camillobenso
La corruzione - 1


STATO E CORRUZIONE
Popolo di corrotti?
Un segnale concreto per contrastare il deficit di etica (pubblica e privata)
di GIOVANNI BELARDELLI


Siamo un popolo di corrotti? Credo che in questi giorni, di fronte all’ennesimo episodio di malaffare, un interrogativo del genere si sia riproposto con una forza fin qui inedita. Ma una risposta negativa, pur ineccepibile, non soddisfa più.
Se si abbattessero le ville che hanno distrutto le nostre coste, tanti italiani sentirebbero che lo Stato non li ha abbandonati Testo: C’è qualcosa, nel modo d’essere e di agire degli italiani, che ci rende più inclini di altri popoli a infrangere regole e norme, o quanto meno ci spinge a tollerare con disinvoltura che altri lo facciano? Credo che in questi giorni, di fronte all’ennesimo episodio di corruzione seriale, un interrogativo del genere si sia riproposto con una forza fin qui inedita. Per dirla in modo brutalmente sintetico, siamo un popolo di corrotti? Il fatto è che una risposta negativa, pur ineccepibile (a intascare od offrire tangenti non sono «tutti», ma sempre persone con un nome e un cognome), non soddisfa più.
Non allontana la sensazione che certi fenomeni di corruzione, se effettivamente sono presenti in tutte le democrazie sviluppate, in Italia appaiono non solo più diffusi ma anche radicati nella cultura del Paese, quasi fossero parte dell’identità della nazione, ne caratterizzassero l’anima profonda. E neppure funziona più, di fronte a una sequenza di scandali che pare ininterrotta, la consolatoria spiegazione che attribuisce il malaffare diffuso a un certo numero di politici e imprenditori disonesti, aiutati da qualche pubblico funzionario senza scrupoli. Non perché queste responsabilità non ci siano davvero tutte, come mostrano le cronache di questi giorni. Ma perché da tempo quelle stesse cronache danno regolarmente notizia di piccole e grandi ruberie, truffe, imbrogli (dai falsi permessi per disabili all’alterazione delle autocertificazioni sul reddito) che coinvolgono una platea di cittadini non proprio ristretta e segnalano la sostanziale accettazione di fenomeni di illegalità di massa. Insomma, al mito della società civile onesta, che si contrappone alle varie cricche politico-affaristiche, non crede ormai più nessuno. Del resto, l’idea che il nostro Paese abbia qualche serio problema nel rapporto con la legge circola da secoli. Era proprio questo che tra Sette e Ottocento (l’epoca del Grand Tour, che aveva l’Italia tra le sue mete obbligate) sostenevano tanti osservatori stranieri: convinti che ogni popolo avesse un suo «carattere nazionale», vedevano negli italiani una grande vitalità e creatività, bilanciate però da una scarsa o nulla inclinazione a rispettare le leggi, a guardare oltre il proprio interesse individuale concepito nell’accezione più egoistica del termine.
In anni più vicini a noi, le scienze sociali non hanno fatto altro, in fondo, che dare una veste scientifica a quella diagnosi, evocando il «familismo amorale» o la scarsa «cultura civica» degli italiani. Si è trattato di spiegazioni suggestive, anche se mai interamente convincenti. In ogni caso, il deficit di etica pubblica e privata di cui soffre il Paese sembra innegabile. Ma questo riconoscimento dovrebbe portare a qualcosa di più efficace del solito auspicio di trasformazioni culturali profonde, che vedranno semmai i nostri nipoti. Dovrebbe indurre a dare un qualche riconoscimento a quella parte del Paese che tutto sommato le leggi le rispetta, ma che non si sente adeguatamente valorizzata dalle istituzioni. In attesa, infatti, di una rivoluzione culturale, se verrà e quando verrà, che cambi la mentalità collettiva, i pubblici poteri dovrebbero puntare il loro sguardo, ad esempio, su quegli italiani che abusi edilizi non ne hanno fatti, ma vedono chi invece ne ha compiuti godere in assoluta tranquillità i frutti del proprio comportamento. Sono pur sempre le istituzioni, come sostenne ai suoi tempi Jean-Jacques Rousseau, a formare «il genio, il carattere, i gusti e i costumi di un popolo». E allora, se - invece di promuovere tanti corsi, giornate, navi della legalità, invece di obbligare ogni università ad avere il suo bel «piano triennale anticorruzione» - si abbattessero un po’ delle ville e villette che hanno distrutto chilometri delle nostre coste, tanti italiani certo insorgerebbero. Ma tanti altri, è probabile, sentirebbero che lo Stato non li ha abbandonati, che punta su di loro per uscire prima o poi dalla palude fatta di una illegalità e una corruzione accettate, più o meno fatalisticamente, come normali.
7 giugno 2014 | 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA


http://www.corriere.it/cronache/14_giug ... 56ac.shtml

Re: La domanda del giorno

Inviato: 07/06/2014, 20:34
da camillobenso
La corruzione - 2


È fin troppo chiaro che la questione morale è ormai la riforma più urgente e rilevante che Renzi e il suo governo devono affrontare
Stefano Folli


Secondo voi Pittibimbo è in grado di soddisfare la richiesta di Stefano Folli?

Re: La domanda del giorno

Inviato: 07/06/2014, 21:06
da camillobenso
Tema : La storia della sinistra italiana


Il leader del PCI Enrico Berlinguer - amatissimo dai militanti e comuni cittadini, non altrettanto dalla nomenklatura di partito

E' vero quello che sostiene Bruno Manfellotto direttore de L'Espresso.

La domanda, quindi, è:

Perché la nomenklatura non amava Enrico Berlinguer???


Achille Occhetto, detto Akel, solo un paio di giorni fa ha sostenuto che aveva già intravisto il partito dei 101 nel Pds degli anni '90.

Sostiene poi di essere stato fatto fuori da quel partito che poi, in pratica, si è spartito il potere con Silvietto durante il ventennio.

Re: La domanda del giorno

Inviato: 10/06/2014, 20:15
da paolo11
Quando andranno a governo il M5S diventerà di moda L'onestà.
Ma purtroppo a montissimi Italiani stà bene questa situazione.
Ciao
Paolo11

Re: La domanda del giorno

Inviato: 28/07/2014, 20:53
da camillobenso
I Tg della sera hanno descritto quella di oggi come una giornata di guerra.

Libia, Ucraina, Gaza.

I tricolori dell'ultimo ventennio hanno dimostrato un'altissimo tasso di irresponsabilità globale e totale.

A loro andava bene tutto, Berlusconi, la finta sinistra degli ex Pci che non vedevano l'ora di diventare democristiani per ballare il "Magna, magna" il samba di sempre.

L'Italia è allo sfascio ma va bene così. Va bene anche il nuovo profeta della supercazzola prematurata, pur di evitare di guardare in fronte alla realtà.

E veniamo alla domanda.

Se la situazione dovesse all'improvviso peggiorare e che si dovessero affrontare "venti di guerra", è tutto normale affrontare questa situazione con un governo baby di totali incompetenti, guidati da un'incompetente come ha compreso subito il vecchio sociologo Prof. Sartori?????????

Primo ministro : Pittibimbo
Ministro della guerra: Roberta Pinotti (un'altro scout)
Ministro dell'interno: Angelino senza quid
Ministro della giustizia: Andrea Sveglioni Orlando

C'è da non dormir di notte.

Per voi va tutto bene così???????

Re: La domanda del giorno

Inviato: 28/07/2014, 21:56
da pancho
camillobenso ha scritto:I Tg della sera hanno descritto quella di oggi come una giornata di guerra.

Libia, Ucraina, Gaza.

I tricolori dell'ultimo ventennio hanno dimostrato un'altissimo tasso di irresponsabilità globale e totale.

A loro andava bene tutto, Berlusconi, la finta sinistra degli ex Pci che non vedevano l'ora di diventare democristiani per ballare il "Magna, magna" il samba di sempre.

L'Italia è allo sfascio ma va bene così. Va bene anche il nuovo profeta della supercazzola prematurata, pur di evitare di guardare in fronte alla realtà.

E veniamo alla domanda.

Se la situazione dovesse all'improvviso peggiorare e che si dovessero affrontare "venti di guerra", è tutto normale affrontare questa situazione con un governo baby di totali incompetenti, guidati da un'incompetente come ha compreso subito il vecchio sociologo Prof. Sartori?????????

Primo ministro : Pittibimbo
Ministro della guerra: Roberta Pinotti (un'altro scout)
Ministro dell'interno: Angelino senza quid
Ministro della giustizia: Andrea Sveglioni Orlando

C'è da non dormir di notte.

Per voi va tutto bene così???????
C'e' n'e' abbastanza per strapparci i capelli. Per chi ci crede, spera nell'aiutino del buon Dio, per gli altri la vedo brutta nel senso che partono fin d'ora senza alcuna speranza.

Cmq da questa morale non si sfugge: sia per gli uni che per gli altri ora la realta' e' questa e quindi non ci resta che attendere quello che gli italioti hanno scelto. :mrgreen: :mrgreen:

Ora ci volevano anche questi temporali/alluvioni di fuori stagione per peggiorare quelle che possono essere le prossime previsioni che il governo tirera' fuori dal cilindro. La prossima finanziaria con molta probailita' sara' all'insegna di questi cambiamenti climatici e quindi il solito popolo bue se la berra' come al solito. Per il governo piu' che una calamita' potra' diventare un soccorso inaspettato


un salutone

Re: La domanda del giorno

Inviato: 30/07/2014, 10:51
da paolo11
Secondo voi IVA al 22% a portato dei frutti al governo ?O ha portato di piu al lavoro in NERO?
Per quale motivo io dovre pagare un dentista con fattura al 22% quando lo stato me ne rimborsa il 19%
Pensate con questa situazione economica che ci ritroviamo se le persone ormai tassate al 53%non cercano delle scappatoie.
Io personalmente conpro online delle cose dalla Germania dove IVA è al 19%.
Ciao
Paolo11