Io rifiuto categoricamente la guerra, se non quella di difesa, per mia naturale convinzione. E in questo mi trovo in piena armonia con i padri costituenti che hanno elaborato l’articolo 11 della Costituzione:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Da bambino e ragazzino divoravo i film di guerra di ogni genere. M’incazzavo in silenzio quando mi portavano al cinema per assistere ai cosidetti “film d’amore”. Li trovavo mielosi, mentre preferivo l’azione.
Poi qualcosa è cambiato. Un conto è vedere la guerra su di uno schermo ed un conto è starci dentro.
Diversamente dall’agnostico che si rivolge solo al settore dei credenti, io ritengo che il Papa non sia in grado di dimostrare l’esistenza di Dio, ma neppure un super ateo del momento come Piergiorgio Odifreddi, matematico, sia in grado di dimostrare la non esistenza di Dio.
Non è una posizione di comodo, ma solo intesa a capire.
Credo che in entrambi i casi, visto anche il recente agire del cardinal Bertone, siano in molti a credere che questa nostra esistenza rappresenti una partita unica non ripetibile.
Ergo è da imbecilli sprecarla.
Sopprimere la vita altrui è quindi un crimine contro l’umanità elevato all’ennesima potenza.
Ma l’essere umano porta dentro di sé imponderabili istinti che lo riportano sempre all’origine della specie ed alla necessità di sopravvivenza.
C’è però una cosa in materia che non sopporto sopra tutto. Il coinvolgimento dei bambini. Da qualunque parte stiano. Lo sappiamo, gli adulti molto spesso si comportano da imbecilli e agiscono come imbecilli.
In punta di diritto, i bambini per quanto possibile come in casi di certe malattie, hanno il sacrosanto diritto di vivere come lo abbiamo avuto tutti noi che siamo qui a parlarne.
Uccidere bambini in guerra, diventa quindi il crimine dei crimini.
*******
Gaza, razzo israeliano sulla folla: 6 morti
Raid orfanotrofio, uccise 3 bimbe (video)
Quinto giorno di bombardamenti (fotogallery) in risposta ai razzi di Hamas: 127 morti nella Striscia
DOMANI USA, GERMANIA, UK E FRANCIA AVANZERANNO PROPOSTA DI CESSATE IL FUOCO
Gaza, razzo israeliano sulla folla: 6 morti Raid orfanotrofio, uccise 3 bimbe (video)
Proseguono i bombardamenti Israeliani in risposta ai razzi di Hamas dalla Striscia di Gaza verso le città ebraiche. I morti provocati dall’offensiva militare sono - secondo fonti palestinesi - almeno 127. E sono sempre più frequenti le scene di orrore. A Beit Lahya (a nord di Gaza) l'aviazione ha centrato un orfanotrofio, provocando la morte di tre piccole disabili (video di Cosimo Caridi), mentre a Sheikh Radwan un piccolo gruppo di persone che sostava in mezzo a una strada è stato colpito da un raid
http://www.ilfattoquotidiano.it/#?refresh_ce
========
Gaza, missile isrealiano su orfanotrofio, uccise 3 bimbe. Razzo su folla: 6 morti
Quinto giorno di bombardamenti. I morti, secondo fonti palestinesi, sono 132: "Due terzi sono donne e bambini". Intanto domenica 13 luglio Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Germania discuteranno una proposta di cessate il fuoco. Da Tel Aviv, una portavoce militare israeliana ha comunicato che l’esercito ha colpito la notte scorsa circa 84 obiettivi "affiliati al terrorismo di Hamas". E sulla strage dell'orfanotrofio Tel Aviv replica: "Hamas nasconde armi tra obiettivi civili". I razzi sparati dalla Striscia verso il territorio israeliano sono, secondo l'esercito ebraico, quasi 700
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 luglio 2014Commenti
Quinto giorno di bombardamenti israeliani in risposta ai razzi di Hamas dalla Striscia di Gaza verso le città ebraiche. Lo conta dei morti è in continuo aggiornamento. Centotrentadue da lunedì: dice l’ultimo. Tra cui anche bambini e civili, secondo fonti palestinesi. Solo oggi (sabato 12 luglio) sono 25 le persone uccise durante gli attacchi israeliani nei quartieri Zaitun, Sajaya, Jabalya e a Khan Yunis. La comunità internazionale dopo gli appelli inascoltati di questi giorni è pronta a fare uno sforzo in più. Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Germania discuteranno domani (domenica 13 luglio) una proposta di cessate il fuoco.
video di Cosimo Caridi
Missile su orfanotrofio: uccise tre bambine disabili
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... ia-di-gaza
Intanto l’operazione militare israeliana Protective edge prosegue. E non risparmia al mondo l’orrore della guerra. Come quello andato in scena questa mattina, sabato 12 luglio. Un missile ha centrato l’orfanotrofio a Beit Lahya (nord di Gaza), provocando la morte di tre bambine disabili. Lo riporta l‘agenzia di stampa Quds Press. Secondo l’agenzia diverse infermiere sono rimaste ferite. Luoghi diversi, identico compione nel nel rione Sheikh Radwan, sempre a Gaza. Un drone israeliano ha sganciato un missile che ha colpito un capannello di persone in strada: sei morti, una ventina di feriti. “E’ stata una strage”, racconta chi ha assistito alla mattanza. “L’attacco dell’aviazione israeliana era nell’aria e un piccolo gruppo di persone sostava ben visibile in mezzo a una strada – continuano i testimoni – Ma il razzo è stato sparato egualmente, provocando la morte di diversi adulti e anche di una bambina”. Non è noto quale potesse essere l’obiettivo dell’aviazione israeliana.
In Israele l’attacco all’orfanotrofio non è ancora stato commentato e il portavoce miliare si limita a ripetere che Hamas ha sistematicamente provveduto a nascondere missili e armi in moschee ed in istituti pubblici, senza però spiegare come vengono scelti gli “obiettivi” di questo raid aereo. Secondo quanto riferito dai servizi d’emergenza della Striscia, altre vittime sono tre uomini uccisi vicino a una moschea nella parte occidentale di Gaza City ed un ragazzo di 17 anni, morto in un raid contro la città. Nel corso dei raid aerei israeliani 282 case di Gaza sono state rase al suolo. Altre novemila sono state danneggiate; di queste 260 non sono più abitabili secondo il ministero dell’edilizia e dei lavori pubblici a Gaza.
Vertice a Vienna per il cessate il fuoco
I colloqui tra Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Francia per chiedere il cessate il fuoco a entrambe le parti si terranno domani a Vienna a margine d’una riunione dei 5+1 (Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Usa) con Teheran sul nucleare iraniano. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico William Hague. “Noi abbiamo bisogno – ha spiegato Hague – di un’azione internazionale urgente e concertata per ottenere un cessate il fuoco, come nel 2012″. “Ne parlerò con John Kerry, Laurent Fabious e Frank-Walter Steinmeier a Vienna”, ha aggiunto il capo della diplomazia britannica in un comunicato.
Il Kuwait intanto ha chiesto una riunione di emergenza dei ministri degli Esteri della Lega Araba per discutere “il deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza”. La riunione potrebbe tenersi già lunedì, ha detto un funzionario della Lega. Anche l’Egitto ha annunciato di aver avviato contatti con i paesi arabi tesi a “coordinare l’azione comune in seno alla Lega araba, all’Organizzazione per la cooperazione islamica e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”: lo ha riferito il Ministero degli esteri egiziano.
Israele: “Hamas ha migliaia di razzi, serve altro tempo per neutralizzarli”
Intanto, da Tel Aviv, una portavoce militare israeliana ha comunicato che l’esercito ha colpito la notte scorsa circa 84 obiettivi “affiliati al terrorismo di Hamas” nella Striscia. Tra i target ci sono “68 lanciatori di razzi, 21 centri militari, 18 fabbriche di armi e depositi”. L’esercito ha detto di aver colpito “10 operativi del terrore, 6 di questi direttamente coinvolti nel lancio di razzi in quel momento verso Israele”. Ma Israele stima che Hamas disponga nel suo arsenale ancora di migliaia di razzi, quindi sarà necessario altro tempo per neutralizzarli e far sì che non costituiscano più una minaccia per i civili. Lo dichiara un alto funzionario israeliano. “Non c’è knockout. E’ più complicato”, ha detto il funzionario, chiedendo l’anonimato per rispettare le regole delle forze armate.
Lo spettro di un intervento di terra è sempre in agguato. La scorsa notte e nella mattinata di oggi dozzine di carri armati israeliani sono stati trasportati su colonne di camion convogliate verso la frontiera della Striscia di Gaza, dove sono concentrate numerose truppe. Lo scrive la France Presse citando la testimonianza di suoi giornalisti sul posto e ipotizzando un’intensificazione dei preparativi per una eventuale azione di terra.
Mentre da Gaza contro Israele sono invece stati lanciati nella notte cinque razzi, portando ad un totale di 690 il numero di quelli sparati negli ultimi cinque giorni. I feriti dell’operazione sono saliti intanto a 920. Secondo quanto sostenuto da Hamas, i due terzi delle vittime nella Striscia sono civili, per la maggior parte donne e bambini.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... ia-di-gaza