Eredita 2 miliardi di lire ma Bankitalia non li cambia in eu
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Eredita 2 miliardi di lire ma Bankitalia non li cambia in eu
Eredita 2 miliardi di lire ma Bankitalia non li cambia in euro
Il decreto "Salva Italia" del dicembre 2011 lo vieta. Il lascito in marchi è stato subito convertito in Germania
Pubblicato il 30/07/14 da Affaritaliani.it in Cronaca|TAGS: bankitalia
Trova due miliardi di vecchie lire ma è come se fosse carta straccia. Sara Ferrari, 43enne originaria di Rovigo da molti anni residente a Bruxelles dove lavora come funzionario in un ente pubblico, ha trovato la somma consistente nella casa di Berlino dello zio paterno, ma non riesce a incassarli perché non più validi.
Così, come riporta il corriere.it, l donna si è rivolta alla "Federazione nazionale consumatori" per cercare di ottenere quanto ritiene le spetti. Come racconta la donna, "mio zio paterno Salvatore emigrò molti anni fa a Berlino, dove si fece valere per la sua bravura come orafo. Lo zio è morto alcuni mesi fa, celibe e senza figli. Riordinando una delle case che mi ha lasciato in eredità ho trovato alcuni documenti che facevano riferimento a una cassetta di sicurezza aperta molti anni prima dallo zio in una filiale della Deutsche Bank di Berlino".
A inizio luglio Sara Ferrari è andata nella banca berlinese con i documenti della successione ereditaria e ha aperto la cassetta di sicurezza. "Al suo interno – riprende il racconto la rodigina – c’erano alcuni Bot del Tesoro italiano con tagli da 10, 50 e 100 milioni di vecchie lire oltre a denaro contante per un miliardo e 450 milioni in banconote da 500 mila lire oltre a circa un milione di marchi tedeschi". Se per il cambio della valuta tedesca in euro ci son voluti una decina di giorni e la cifra ammonta a circa 730.000 euro, tutt’altra musica per il cambio in Italia. Sara Ferrari si è recata allo sportello Bankitalia di Milano per chiedere le modalità di cambio del denaro italiano.
Qui sono iniziati i problemi. "Mi è stato risposto che in base al decreto Monti del 6 dicembre 2011 – riprende Ferrari – le vecchie lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata e che il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato". Insomma, i due miliardi di vecchie lire scoperti nella casa berlinese dello zio Salvatore non possono essere incassati.
(Affaritaliani.it )
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Ditemi se questo non è uno schifo.
Ma che europa dell'euro è questa?.
Pensavo che queste regole fossero uguali per tutti i paesi dell'area euro.Invece no Monti ha fatto questa bella cosa.
Bravi governanti che abbiamo.Siamo europei solamente nelle cose che fanno comodo alla casta.
Ciao
Paolo11
Il decreto "Salva Italia" del dicembre 2011 lo vieta. Il lascito in marchi è stato subito convertito in Germania
Pubblicato il 30/07/14 da Affaritaliani.it in Cronaca|TAGS: bankitalia
Trova due miliardi di vecchie lire ma è come se fosse carta straccia. Sara Ferrari, 43enne originaria di Rovigo da molti anni residente a Bruxelles dove lavora come funzionario in un ente pubblico, ha trovato la somma consistente nella casa di Berlino dello zio paterno, ma non riesce a incassarli perché non più validi.
Così, come riporta il corriere.it, l donna si è rivolta alla "Federazione nazionale consumatori" per cercare di ottenere quanto ritiene le spetti. Come racconta la donna, "mio zio paterno Salvatore emigrò molti anni fa a Berlino, dove si fece valere per la sua bravura come orafo. Lo zio è morto alcuni mesi fa, celibe e senza figli. Riordinando una delle case che mi ha lasciato in eredità ho trovato alcuni documenti che facevano riferimento a una cassetta di sicurezza aperta molti anni prima dallo zio in una filiale della Deutsche Bank di Berlino".
A inizio luglio Sara Ferrari è andata nella banca berlinese con i documenti della successione ereditaria e ha aperto la cassetta di sicurezza. "Al suo interno – riprende il racconto la rodigina – c’erano alcuni Bot del Tesoro italiano con tagli da 10, 50 e 100 milioni di vecchie lire oltre a denaro contante per un miliardo e 450 milioni in banconote da 500 mila lire oltre a circa un milione di marchi tedeschi". Se per il cambio della valuta tedesca in euro ci son voluti una decina di giorni e la cifra ammonta a circa 730.000 euro, tutt’altra musica per il cambio in Italia. Sara Ferrari si è recata allo sportello Bankitalia di Milano per chiedere le modalità di cambio del denaro italiano.
Qui sono iniziati i problemi. "Mi è stato risposto che in base al decreto Monti del 6 dicembre 2011 – riprende Ferrari – le vecchie lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata e che il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato". Insomma, i due miliardi di vecchie lire scoperti nella casa berlinese dello zio Salvatore non possono essere incassati.
(Affaritaliani.it )
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Ditemi se questo non è uno schifo.
Ma che europa dell'euro è questa?.
Pensavo che queste regole fossero uguali per tutti i paesi dell'area euro.Invece no Monti ha fatto questa bella cosa.
Bravi governanti che abbiamo.Siamo europei solamente nelle cose che fanno comodo alla casta.
Ciao
Paolo11
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