Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca ... -1.9686680
Il vestito del China Ingross lo vende la boutique del centro / FOTO
Acquista un abito da Paranà, nell’etichetta c’è partita Iva e indirizzo di una ditta di corso Stati Uniti: «Ho speso 199 euro, dai cinesi costa 8 euro». La titolare del negozio: «Preso a Parigi, ci hanno truffato»Lo stesso vestito.
PADOVA. Lo stesso identico abito. Uno esposto nella vetrina di Paranà, rinomata boutique del centro, al prezzo di 199 euro, l’altro appeso al manichino di uno dei tanti stand del Centro Ingrosso Cina, al prezzo di 8 euro. A cambiare solamente la fantasia e i colori, ma non perché il centro cinese non l’avesse mai avuto ma, come dice lo standista dagli occhi a mandorla, «quelli con le mongolfiere sono andati a ruba».
mani avanti e dice di aver comprato il capo a Parigi e di non essere mai entrata all’ingrosso cinese di corso Stati Uniti. Il caso è nato dalla segnalazione di un attento consumatore, che dopo aver comprato un grazioso abito estivo, celeste e con una fantasia a mongolfiere, nel prestigioso negozio di via Santa Lucia a 199 euro (scontato) ha pensato bene di leggere l’etichetta interna e ci ha trovato scritto: “made in China”, un numero di partita Iva e l’indirizzo corso Stati Uniti Padova.
«L’abito non aveva alcun marchio né cartellino, c’era solo una piccola e unica etichetta interna cucita alla stoffa, il ché mi ha fatto insospettire. Sono andata a controllare nel sito dell’Agenzia delle Entrate e dopo un po’ di ricerche, tramite la partita Iva, sono riuscita a risalire al titolare: il proprietario di un’attività all’interno del Centro Ingrosso Cina» racconta l’acquirente che non si è voluta fermare qui. «Sono andata personalmente al centro cinese e dopo aver girato vari stand ho trovato il mio vestito, cambiava solamente la fantasia e i colori, appeso ad un manichino all’entrata di uno dei tanti box».Incredula la compratrice ha controllato l’etichetta cucita internamente all’abito: “made in China”, stesso identico numero di partita Iva del suo, e stesso identico indirizzo, corso Stati Uniti Padova.
La differenza di prezzo. Una sola sostanziale differenza: il prezzo. Se infatti da Paranà l’abito costava ben 199 euro, cifra in linea con i prezzi del negozio, al Centro Ingrosso Cina costava appena 8 euro l’uno, 40 euro per uno stock di cinque pezzi. La consumatrice non ha esitato a informare del fatto le autorità competenti. «Ho contattato il settore attività produttive e commerciali della polizia municipale e la Federconsumatori per fare presente l’episodio. Mi sono chiesta quanti articoli di quelli esposti in quel negozio vengano dal centro cinese di corso Stati Uniti e quanti no, anche perché mi sono accorta che tanti altri abiti erano senza marca e cartellino».
Il negozio in centro. La titolare di Paranà, di contro, sembra non capacitarsi del fatto increscioso. «Quell’abito l’ho comprato personalmente a Parigi, all’interno della famosa fiera d’abbigliamento “Tranoi”, presso la ditta “Nevada”, ed ho anche le fatture con cui posso dimostrarlo», afferma Annalisa Marchioro, la titolare del negozio. «Ritirerò immediatamente l’abito dalla vendita e approfondirò senza dubbio la cosa. Siamo noi i primi a essere stati ingannati».
In tal caso resterebbe da capire cosa ci facesse un abito con l’etichetta riportante l’indirizzo e la partita Iva di un qualsiasi stand del Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti alla rinomata e internazionale fiera di moda parigina.

Ciao
Paolo11

Paolì,.....la vita è tutta una fregatura.

Ciao camillobenso.Scusami se passo da un argomento all'altro.Ora TG3 del Veneto Parlavano statistica inquinamento
Atmosferico.Volevano sapere chi usa l'auto ,La bicicletta e i mezzi pubblici per fare una statistica.Mentre dicevano questo mi veniva subito in mente Libia fatto saltare deposito carbarante.Israele centrale elettrica palestinese e vari bonbardamenti, Iraq centamente non mettono nell'aria fumi aromatici in questo momento.Ucraina vale la tessa cosa.
Ieri a Mosca 33% dove il periodo per visitare Mosca piu calda è Giugno essendoci stato.Tutte le variazioni climatiche che vediamo sia nel nostro paese che in altre nazioni,non fa pensare ai cervelloni dei sienziati di questo mondo?
In questa terra ci viviamo tutti : siamo responsabili di lasciare un pianeta alle future generazioni almeno vivibile.
Ci dovrebbe essere un comitato internazionale che tenga sotto controllo quello che succede nel pianeta.E che possa intervenire nelle guerre che vi sono.Questo pianeta è come una palla di vetro che vendono nelle bancarelle, scutendola la neve si muove,ma poi ricate a terra.
Che dici.
Ciao
Paolo11

Che dici.
Ciao
Paolo11



Dato che di questi problemi, ed altri a 360 gradi, li discuto tutti i giorni alla Biblioteca centrale di SSG, la prima cosa che mi viene in mente, come sintesi in generale dell’uomo che si rapporta con questi problemi, tutti quanti i 7 miliardi di uomini del pianeta, ..è una frase di Massimo Troisi rivolto a suo cugino Gennaro.

<<Genna’,…….tu si scemo…..>>

Aveva ragione Troisi, l’uomo in prevalenza è “scemo”.

E’ scemo perché non sa vivere. Non ha capito niente della vita. E’ fortemente egoista e basta.

Ovvio quindi che se ne strafreghi di risolvere questo tipo di problemi.

Te ne sarai accorto pure tu, caro Paolo come scorre veloce la vita. Passiamo da un decennio all’altro alla velocità della luce.

Ma è quindi mai possibile che l’uomo che ha raggiunto alti gradi di conoscenza non abbia la minima volontà di risolvere tutte le problematiche che ostacolano il percorso della vita????

<<Meglio sposare una donna bella, intelligente, e ricca,……che una donna brutta, stupida e povera>>

Questa filosofia della vita ci viene da Max Catalano di “Quelli della notte”, che potremmo adottare come metafora della vita. “Meglio viverla bene (per tutti indistintamente) che viverla male".

Ma l’uomo è scemo…..come Gennaro, il cugino di Troisi.