GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO
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GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO
apro questo 3d perchè pare che in Grecia stia succedendo un fatto strano e preoccupante:
le elezioni che già sono state fatte slittare da febbraio ad aprile,
pare subiranno un nuovo rinvio...
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La Grecia segue le indicazioni di Berlino e pensa al rinvio delle prossime elezioni.
La notizia viene rilanciata dal ministro dell'Ambiente in un intervista al settimanale tedesco Zeit.
“Sarebbe bene che il governo di Lucas Papademos si prendesse più tempo, la gente ha bisogno di accorgersi che qualcosa cambierà”
Il governo greco starebbe ipotizzando il rinvio delle prossime elezioni legislative in programma ad aprile posticipandole a data da destinarsi.
Lo ha lasciato intendere il ministro dell’Ambiente, ed ex ministro delle finanze del governo Papandreou, Giorgos Papakonstantinou in un’intervista al settimanale tedesco di Zeit. Il colloquio, che sarà pubblicato domani, è stato anticipato dall’edizione online del settimanale. “Sarebbe bene che il governo di Lucas Papademos si prendesse più tempo, la gente ha bisogno di accorgersi che qualcosa cambierà”, ha dichiarato.
Le affermazioni di Papakonstantinou rappresentano un implicito avvicinamento alle richieste della Germania.
omissis....
segue al link:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... qus_thread
le elezioni che già sono state fatte slittare da febbraio ad aprile,
pare subiranno un nuovo rinvio...
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La Grecia segue le indicazioni di Berlino e pensa al rinvio delle prossime elezioni.
La notizia viene rilanciata dal ministro dell'Ambiente in un intervista al settimanale tedesco Zeit.
“Sarebbe bene che il governo di Lucas Papademos si prendesse più tempo, la gente ha bisogno di accorgersi che qualcosa cambierà”
Il governo greco starebbe ipotizzando il rinvio delle prossime elezioni legislative in programma ad aprile posticipandole a data da destinarsi.
Lo ha lasciato intendere il ministro dell’Ambiente, ed ex ministro delle finanze del governo Papandreou, Giorgos Papakonstantinou in un’intervista al settimanale tedesco di Zeit. Il colloquio, che sarà pubblicato domani, è stato anticipato dall’edizione online del settimanale. “Sarebbe bene che il governo di Lucas Papademos si prendesse più tempo, la gente ha bisogno di accorgersi che qualcosa cambierà”, ha dichiarato.
Le affermazioni di Papakonstantinou rappresentano un implicito avvicinamento alle richieste della Germania.
omissis....
segue al link:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... qus_thread
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
e siccome a pensar male si fa peccato ma ci si prende quasi sempre,
secondo me il nuovo rinvio è dovuto al fatto che i sondaggi danno vittoriosa la sinistra radicale...
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Le elezioni greche si celebreranno tra meno di due mesi ed il leader di Nuova Democrazia,
il maggior partito di centrodestra del paese,
responsabile anch’esso del buco di bilancio,
cavalca il malcontento popolare e seppur nella coalizione di governo,
cerca di smarcarsi dalla manovra lacrime e sangue e beneficia del consenso popolare.
I sondaggi danno il partito attorno al 30%.
Drammatica la situazione del PASOK, il partito Socialista, che dal 43% del 2009 è dato ora all’8%.
Boom per la Sinistra Radicale che viaggia attorno al 40% totale dei consensi.
http://candidonews.wordpress.com/2012/0 ... ale-al-40/
secondo me il nuovo rinvio è dovuto al fatto che i sondaggi danno vittoriosa la sinistra radicale...
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Le elezioni greche si celebreranno tra meno di due mesi ed il leader di Nuova Democrazia,
il maggior partito di centrodestra del paese,
responsabile anch’esso del buco di bilancio,
cavalca il malcontento popolare e seppur nella coalizione di governo,
cerca di smarcarsi dalla manovra lacrime e sangue e beneficia del consenso popolare.
I sondaggi danno il partito attorno al 30%.
Drammatica la situazione del PASOK, il partito Socialista, che dal 43% del 2009 è dato ora all’8%.
Boom per la Sinistra Radicale che viaggia attorno al 40% totale dei consensi.
http://candidonews.wordpress.com/2012/0 ... ale-al-40/
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
wow !!!!!
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Nella Grecia scossa dalla crisi economica e dall’asuterity si fa sempre più strada il partito dell’Ultrasinistra.
Mentre al governo si trova un esecutivo di solidarietà nazionale nato dopo lo scioglimento del Parlamento con il compito di portare a termine le riforme e gli impegni imposti dall’Europa per concedere la seconda tranche di aiuti,
si fa sempre più incerto l’esito delle elezioni che si terranno in Grecia il prossimo aprile.
La ‘Sueddeutsche Zeitung’ ha rivelato infatti che secondo gli ultimi sondaggi, i tre partiti a del Pasok, il partito socialista, uniti otterrebbero il 45% dei voti.
In tutti e tre i casi si tratta di partiti che sono contrari alle misure imposte dall’Ue e che una volta al governo avrebbero in programma l’uscita del paese dal sistema dell’Euro con la parallela dichiarazione di bancarotta del Paese.
http://www.clandestinoweb.com/sondaggi- ... ale-al-45/
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Nella Grecia scossa dalla crisi economica e dall’asuterity si fa sempre più strada il partito dell’Ultrasinistra.
Mentre al governo si trova un esecutivo di solidarietà nazionale nato dopo lo scioglimento del Parlamento con il compito di portare a termine le riforme e gli impegni imposti dall’Europa per concedere la seconda tranche di aiuti,
si fa sempre più incerto l’esito delle elezioni che si terranno in Grecia il prossimo aprile.
La ‘Sueddeutsche Zeitung’ ha rivelato infatti che secondo gli ultimi sondaggi, i tre partiti a del Pasok, il partito socialista, uniti otterrebbero il 45% dei voti.
In tutti e tre i casi si tratta di partiti che sono contrari alle misure imposte dall’Ue e che una volta al governo avrebbero in programma l’uscita del paese dal sistema dell’Euro con la parallela dichiarazione di bancarotta del Paese.
http://www.clandestinoweb.com/sondaggi- ... ale-al-45/
Grecia, un collasso targato Goldman Sachs
Grecia, un collasso targato Goldman Sachs
L'opinione dello scrittore e giornalista investigativo americano Greg Palast, collaboratore di Bbc, Observer e Guardian, esperto di frodi commerciali e scandali finanziari
Lo scrittore e giornalista investigativo americano Greg Palast, collaboratore di Bbc, Observer e Guardian, è un esperto di frodi commerciali e scandali finanziari.
Per la rivista americana di sinistra In These Time ha scritto un interessante articolo sui veri responsabili del collasso economico della Grecia, intitolato "Pigri tracanna-ouzo e sputa-olive. O, come Goldman Sachs ha saccheggiato la Grecia".
Ecco cosa ci hanno raccontato: l'economia della Grecia è esplosa perché una banda di greci sputa-olive, trangugia-ouzo e culi pigri si rifiuta di lavorare per una giornata intera, se ne va in pensione di lusso anticipata e si gode costosissimi servizi sociali finanziati con l'indebitamento. Ora che il conto è arrivato e i greci devono pagarlo con tasse più alte e tagli al welfare, loro corrono a ribellarsi urlando per strada, sfasciando vetrine e bruciando banche.
Io questa storia non me la bevo, perché il documento che ho in mano è marcato come 'Riservato'.
Nel 2002 Goldman Sachs ha segretamente acquistato 2,3 miliardi di euro di debito pubblico greco, convertedoli tutti in yen e dollari, e rivendendoli immediatamente alla Grecia. Un affare con cui Goldman ha perso un sacco di soldi. Sono stati stupidi? Come una volpe: l'operazione era un imbroglio basato su un falso tasso di cambio fissato dalla banca.
Goldman aveva siglato un accordo segreto con il governo greco dell'epoca per nascondere l'enorme disavanzo statale: la falsa perdita di Goldman Sachs era il falso guadagno dello Stato greco. Il governo liberista di centro-destra di Atene avrebbe poi rimborsato la 'perdita' della banca a un tasso usuraio, ma con questo folle escamotage avrebbe camuffato il suo deficit facendolo rimanere sotto la soglia del 3 per cento del Pil. Fico! Fraudolento ma fico.
Ma i trucchi costano cari di questi tempi: oltre al pagamento di interessi assassini, Goldman ha chiesto alla Grecia anche una parcella da oltre un quarto di miliardo di dollari.
Quando nel 2009 il nuovo governo socialista di Gheorghios Papandreou è entrato in carica, ha aperto i libri contabili e i pipistrelli di Goldman sono volati fuori. Gli investitori sono andati su tutte le furie, chiedendo interessi mostruosi per prestare altro denaro necessario a ripagare questo debito.
I detentori di titoli di Stato greci, colti dal panico, sono corsi ad assicurarsi contro la bancarotta dello Stato. Quindi sono schizzati in alto anche i prezzi delle polizze contro il fiasco dei bond, in gergo Credit default swap (Cds). E indovinate chi ha fatto un sacco di soldi vendendo questi Cds? Goldman Sachs.
Goldman e le altre banche sapevano benissimo che stavano vendendo ai loro clienti prodotti in putrefazione, merda dipinta d'oro. Questa è la loro specialità. Nel 2007, mentre le banche vendevano Cds e mutui subprime, Goldman teneva una 'posizione corta' scommettendo sul fatto che i suoi prodotti finanziari sarebbero finiti nel cesso. Con quest'altra truffa, Goldman ha guadagnato un altro mezzo miliardo di dollari.
Alla fine di tutto questo, invece di arrestare l'amministratore delegato di Goldman, Lloyd Blankfein, facendolo sfilare in una gabbia per le strade di Atene, viene messa sotto accusa la vittima della frode: il popolo greco.
http://www.unaqualunque.it/a/2483/greci ... sachs.aspx
L'opinione dello scrittore e giornalista investigativo americano Greg Palast, collaboratore di Bbc, Observer e Guardian, esperto di frodi commerciali e scandali finanziari
Lo scrittore e giornalista investigativo americano Greg Palast, collaboratore di Bbc, Observer e Guardian, è un esperto di frodi commerciali e scandali finanziari.
Per la rivista americana di sinistra In These Time ha scritto un interessante articolo sui veri responsabili del collasso economico della Grecia, intitolato "Pigri tracanna-ouzo e sputa-olive. O, come Goldman Sachs ha saccheggiato la Grecia".
Ecco cosa ci hanno raccontato: l'economia della Grecia è esplosa perché una banda di greci sputa-olive, trangugia-ouzo e culi pigri si rifiuta di lavorare per una giornata intera, se ne va in pensione di lusso anticipata e si gode costosissimi servizi sociali finanziati con l'indebitamento. Ora che il conto è arrivato e i greci devono pagarlo con tasse più alte e tagli al welfare, loro corrono a ribellarsi urlando per strada, sfasciando vetrine e bruciando banche.
Io questa storia non me la bevo, perché il documento che ho in mano è marcato come 'Riservato'.
Nel 2002 Goldman Sachs ha segretamente acquistato 2,3 miliardi di euro di debito pubblico greco, convertedoli tutti in yen e dollari, e rivendendoli immediatamente alla Grecia. Un affare con cui Goldman ha perso un sacco di soldi. Sono stati stupidi? Come una volpe: l'operazione era un imbroglio basato su un falso tasso di cambio fissato dalla banca.
Goldman aveva siglato un accordo segreto con il governo greco dell'epoca per nascondere l'enorme disavanzo statale: la falsa perdita di Goldman Sachs era il falso guadagno dello Stato greco. Il governo liberista di centro-destra di Atene avrebbe poi rimborsato la 'perdita' della banca a un tasso usuraio, ma con questo folle escamotage avrebbe camuffato il suo deficit facendolo rimanere sotto la soglia del 3 per cento del Pil. Fico! Fraudolento ma fico.
Ma i trucchi costano cari di questi tempi: oltre al pagamento di interessi assassini, Goldman ha chiesto alla Grecia anche una parcella da oltre un quarto di miliardo di dollari.
Quando nel 2009 il nuovo governo socialista di Gheorghios Papandreou è entrato in carica, ha aperto i libri contabili e i pipistrelli di Goldman sono volati fuori. Gli investitori sono andati su tutte le furie, chiedendo interessi mostruosi per prestare altro denaro necessario a ripagare questo debito.
I detentori di titoli di Stato greci, colti dal panico, sono corsi ad assicurarsi contro la bancarotta dello Stato. Quindi sono schizzati in alto anche i prezzi delle polizze contro il fiasco dei bond, in gergo Credit default swap (Cds). E indovinate chi ha fatto un sacco di soldi vendendo questi Cds? Goldman Sachs.
Goldman e le altre banche sapevano benissimo che stavano vendendo ai loro clienti prodotti in putrefazione, merda dipinta d'oro. Questa è la loro specialità. Nel 2007, mentre le banche vendevano Cds e mutui subprime, Goldman teneva una 'posizione corta' scommettendo sul fatto che i suoi prodotti finanziari sarebbero finiti nel cesso. Con quest'altra truffa, Goldman ha guadagnato un altro mezzo miliardo di dollari.
Alla fine di tutto questo, invece di arrestare l'amministratore delegato di Goldman, Lloyd Blankfein, facendolo sfilare in una gabbia per le strade di Atene, viene messa sotto accusa la vittima della frode: il popolo greco.
http://www.unaqualunque.it/a/2483/greci ... sachs.aspx
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Una Grecia fuori dall'Europa e Socialista .... e magari che si riprende (vedi Cile)!
Il peggior incubo per i liberisti!
Il peggior incubo per i liberisti!
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: Grecia, un collasso targato Goldman Sachs
mariok ha scritto:
Grecia, un collasso targato Goldman Sachs
una notizia oscena,che non conoscevo, e che fa pendant con questa:
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Goldman sotto attacco negli Usa sull'etica
Una banca che non conosce l'etica,
«un clima lavorativo tossico e distruttivo»,
clienti trattati come «muppets», pupazzi.
Sono parole che bruciano quelle usate ieri da Greg Smith, dirigente di Goldman Sachs, nel giorno delle sue dimissioni.
Da dodici anni in forza al colosso bancario americano nella sede di Londra, il manager ha scelto come cassa di risonanza per il suo sfogo le pagine del New York Times, dove ha pubblicato un caustico commento.
«L'interesse dei clienti è sempre più marginale nelle azioni della società, che pensa solo a fare soldi»,
scrive, prendendo Wall Street in contropiede.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AbiJ2B8E
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e questi sarebbero quelli che valutano il "rating" delle nazioni...
speriamo che arrivi il giorno che si potrà dare un voto "che pesa" anche a loro.
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
non so perchè...ma non si riesce a trovare quasi nulla nel web a proposito delle elezioni in Grecia che sono imminenti.
attorno a questo evento c'è una specie di silenzio irreale...
ho trovato lo scritto che segue e lo posto:
---------------------------------------------------------------------------
26.3.12
Grecia: verso elezioni anticipate
Sono passati quasi due anni da quando il nostro paese è entrato nel cosiddetto «meccanismo di sostegno» nell’ambito del «Memorandum di Politica Economica e Finanziaria», chiamato all’adempimento di ciò che si chiama programma di «stabilità e sviluppo».
Non ci sono stati né stabilità e neanche sviluppo, ma una devastazione totale.
di Babis Alexandrou
Allora il Memorandum è fallito?
In modo clamoroso, rispetto agli obiettivi proposti.
Un semplice sguardo ai dati macroeconomici basta a dimostrarlo.
Dietro le molte parole dei politici e degli economisti si nasconde la povertà:
alla fine del 2009, il rapporto Debito Pubblico/PIL era del 115%, alla fine del 2011 registra un aumento spaventoso, salendo al 171%.
La disoccupazione era al 9,5% e adesso è salita quasi al 20%,
ma tra i giovani le ultime stime indicano il 50%.
Il deficit della bilancia dei pagamenti con l’estero era dell’11%, e tale è rimasto.
Il deficit del bilancio pubblico era ed è attorno al 10%.
La recessione nel 2009 era del 2%, mentre negli anni 2010 e 2011 si è registrata una recessione cumulativa dell’11,5%.
La Grecia è entrata in una spirale di cui non si riesce a intravedere la fine.
Senza l’ultimo hair cut il debito nel 2012 sarebbe arrivato al 200% del PIL!
Ma anche con l’hair cut non c’è da rallegrarsi,
dato che nel 2020 il debito «scenderà» (cosa impossibile) al 120%.
In sostanza, dopo un decennio di impressionante austerità, mai prima sperimentata in condizione di pace in un paese occidentale, il rapporto debito/PIL sarà uguale a quello del 2009, mentre il target di Maastricht è fissato al 60%.
L’espressione «buco nell’acqua» rende perfettamente ciò che stanno subendo i lavoratori, i pensionati, le piccole industrie greche, l’intero paese… e per di più invano.
Oltre i dati macroeconomici, le conseguenze del memorandum sulla vita dei Greci risultano più che evidenti.
Le mense per i poveri, che non si vedevano dalla 2° Guerra Mondiale,
stanno crescendo; il 35% degli esercizi della capitale è chiuso;
la circolazione delle macchine nelle città, come pure nelle autostrade, è in continuo calo:
soltanto alla fine del 2011,
200.000 targhe automobilistiche sono state riconsegnate a causa dell’impossibilità di sostenere la spesa del bollo di circolazione in continuo aumento;
il sussidio di disoccupazione infine é sensibilmente calato, arrivando a soli 380 euro.
Nel mese scorso, la rivista austriaca «Profil», con un titolo rivolto alla troica, scriveva:
«Avete reso la Grecia un animale sperimentale»,
descrivendo la politica economica perseguita nei confronti della Grecia con espressioni molto fantasiose come
«politiche economiche vudu».
Inoltre, con toni molto aspri, chiamava tale politica una specie di «sadoeconomia», elaborata da «schizospecialisti».
Ι due autori dell’articolo hanno ragione:
il Memorandum non ha né inizio né fine, non ha una logica, almeno esteriormente.
In una situazione che di mese in mese diventa sempre più disastrosa,
la Grecia dovrebbe andare alle urne pare nel maggio prossimo.
La data non è ancora fissata.
Il 24 di marzo sono venuti alla luce cinque nuovi sondaggi
che registrano un nettissimo calo dei partiti sostenitori del memorandum:
il PASOK registra soltanto il 14,5% delle preferenze,
la Nuova Democrazia(ND) il 22%,
Il KKE (partito comunista) il 10% ,
gli Ellenici Indipendenti (partito formato da un mese) l’8,6%,
la Sinistra Democratica (formata da meno di un anno) l’8,4%,
SIRISA (un altro schieramento di sinistra) l’8,3%,
il LAOS (partito che aveva appoggiato il memorandum n. 1) appena il 3,1%
e infine Chrissì Avghì (Aurora d’Oro), uno schieramento filofascista, registra un 3,2%
e sembra che farà parte del nuovo parlamento.
In totale, i partiti sostenitori della politica d’austerità arrivano oggi a circa il 50%,
mentre alle elezioni di ottobre 2009 il PASOK ha vinto con un netto 44%, la ND ha avuto il 33% di preferenze e il LAOS più del 6%.
I risultati dei sondaggi dimostrano che il cosiddetto «partito del memorandum» (PASOK+ND) difficilmente supererà il 45%,
ottenendo così la maggioranza parlamentare necessaria (più di 150 parlamentari, anche se nettamente inferiore ai 250 del 2009),
ma non la maggioranza nella società.
Questo è il motivo per cui sia l’élite tedesca che quella della Commissione Europea preferirebbero che le elezioni si svolgessero alla scadenza della legislatura, cioè alla fine del 2013.
http://www.laperfettaletizia.com/2012/0 ... ipate.html
attorno a questo evento c'è una specie di silenzio irreale...
ho trovato lo scritto che segue e lo posto:
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26.3.12
Grecia: verso elezioni anticipate
Sono passati quasi due anni da quando il nostro paese è entrato nel cosiddetto «meccanismo di sostegno» nell’ambito del «Memorandum di Politica Economica e Finanziaria», chiamato all’adempimento di ciò che si chiama programma di «stabilità e sviluppo».
Non ci sono stati né stabilità e neanche sviluppo, ma una devastazione totale.
di Babis Alexandrou
Allora il Memorandum è fallito?
In modo clamoroso, rispetto agli obiettivi proposti.
Un semplice sguardo ai dati macroeconomici basta a dimostrarlo.
Dietro le molte parole dei politici e degli economisti si nasconde la povertà:
alla fine del 2009, il rapporto Debito Pubblico/PIL era del 115%, alla fine del 2011 registra un aumento spaventoso, salendo al 171%.
La disoccupazione era al 9,5% e adesso è salita quasi al 20%,
ma tra i giovani le ultime stime indicano il 50%.
Il deficit della bilancia dei pagamenti con l’estero era dell’11%, e tale è rimasto.
Il deficit del bilancio pubblico era ed è attorno al 10%.
La recessione nel 2009 era del 2%, mentre negli anni 2010 e 2011 si è registrata una recessione cumulativa dell’11,5%.
La Grecia è entrata in una spirale di cui non si riesce a intravedere la fine.
Senza l’ultimo hair cut il debito nel 2012 sarebbe arrivato al 200% del PIL!
Ma anche con l’hair cut non c’è da rallegrarsi,
dato che nel 2020 il debito «scenderà» (cosa impossibile) al 120%.
In sostanza, dopo un decennio di impressionante austerità, mai prima sperimentata in condizione di pace in un paese occidentale, il rapporto debito/PIL sarà uguale a quello del 2009, mentre il target di Maastricht è fissato al 60%.
L’espressione «buco nell’acqua» rende perfettamente ciò che stanno subendo i lavoratori, i pensionati, le piccole industrie greche, l’intero paese… e per di più invano.
Oltre i dati macroeconomici, le conseguenze del memorandum sulla vita dei Greci risultano più che evidenti.
Le mense per i poveri, che non si vedevano dalla 2° Guerra Mondiale,
stanno crescendo; il 35% degli esercizi della capitale è chiuso;
la circolazione delle macchine nelle città, come pure nelle autostrade, è in continuo calo:
soltanto alla fine del 2011,
200.000 targhe automobilistiche sono state riconsegnate a causa dell’impossibilità di sostenere la spesa del bollo di circolazione in continuo aumento;
il sussidio di disoccupazione infine é sensibilmente calato, arrivando a soli 380 euro.
Nel mese scorso, la rivista austriaca «Profil», con un titolo rivolto alla troica, scriveva:
«Avete reso la Grecia un animale sperimentale»,
descrivendo la politica economica perseguita nei confronti della Grecia con espressioni molto fantasiose come
«politiche economiche vudu».
Inoltre, con toni molto aspri, chiamava tale politica una specie di «sadoeconomia», elaborata da «schizospecialisti».
Ι due autori dell’articolo hanno ragione:
il Memorandum non ha né inizio né fine, non ha una logica, almeno esteriormente.
In una situazione che di mese in mese diventa sempre più disastrosa,
la Grecia dovrebbe andare alle urne pare nel maggio prossimo.
La data non è ancora fissata.
Il 24 di marzo sono venuti alla luce cinque nuovi sondaggi
che registrano un nettissimo calo dei partiti sostenitori del memorandum:
il PASOK registra soltanto il 14,5% delle preferenze,
la Nuova Democrazia(ND) il 22%,
Il KKE (partito comunista) il 10% ,
gli Ellenici Indipendenti (partito formato da un mese) l’8,6%,
la Sinistra Democratica (formata da meno di un anno) l’8,4%,
SIRISA (un altro schieramento di sinistra) l’8,3%,
il LAOS (partito che aveva appoggiato il memorandum n. 1) appena il 3,1%
e infine Chrissì Avghì (Aurora d’Oro), uno schieramento filofascista, registra un 3,2%
e sembra che farà parte del nuovo parlamento.
In totale, i partiti sostenitori della politica d’austerità arrivano oggi a circa il 50%,
mentre alle elezioni di ottobre 2009 il PASOK ha vinto con un netto 44%, la ND ha avuto il 33% di preferenze e il LAOS più del 6%.
I risultati dei sondaggi dimostrano che il cosiddetto «partito del memorandum» (PASOK+ND) difficilmente supererà il 45%,
ottenendo così la maggioranza parlamentare necessaria (più di 150 parlamentari, anche se nettamente inferiore ai 250 del 2009),
ma non la maggioranza nella società.
Questo è il motivo per cui sia l’élite tedesca che quella della Commissione Europea preferirebbero che le elezioni si svolgessero alla scadenza della legislatura, cioè alla fine del 2013.
http://www.laperfettaletizia.com/2012/0 ... ipate.html
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Grecia, grave la situazione dei minori
Oltre 400 mila in condizioni drammatiche
Dati davvero preoccupanti diffusi dall'UNICEF:
il 23% dei bambini greci vive in povertà, rispetto alla media europea.
Il 33 per cento delle famiglie povere è composta da un unico genitore.
Nel Paese la più alta percentuale di ragazzini sotto peso dell'intera Europa.
ATENE -
Il Comitato Greco dell'UNICEF ha presentato con l'Università di Atene il rapporto dal titolo "La Condizione dell'Infanzia in Grecia 2012" che analizza la situazione dell'infanzia in Grecia.
Sono dati molto preoccupanti.
Il 23% dei bambini è povero rispetto alla media europea (20,5%), i minorenni che vivono sotto la soglia di povertà sono 439.000.
Le famiglie povere sono il 20,1 per cento rispetto al totale delle famiglie.
Il 33,4 per cento delle famiglie povere è una famiglia composta da un unico genitore, mentre il 28,7 delle famiglie con bambini si sono trovate in condizione di povertà o esclusione sociale, dato che sale al 34,7 per cento per le famiglie con adolescenti.
La Grecia ha la più alta percentuale di bambini sottopeso dei paesi OCSE .
Il grado di efficienza delle leggi.
Il rapporto analizza il grado di efficacia della legislazione greca e delle politiche relative al miglioramento delle condizioni di sostentamento dei bambini come previsto dalla Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Su una popolazione totale di 11 milioni, i minorenni sono poco meno di 2 milioni.
http://www.repubblica.it/solidarieta/co ... ef=HREC2-5
Oltre 400 mila in condizioni drammatiche
Dati davvero preoccupanti diffusi dall'UNICEF:
il 23% dei bambini greci vive in povertà, rispetto alla media europea.
Il 33 per cento delle famiglie povere è composta da un unico genitore.
Nel Paese la più alta percentuale di ragazzini sotto peso dell'intera Europa.
ATENE -
Il Comitato Greco dell'UNICEF ha presentato con l'Università di Atene il rapporto dal titolo "La Condizione dell'Infanzia in Grecia 2012" che analizza la situazione dell'infanzia in Grecia.
Sono dati molto preoccupanti.
Il 23% dei bambini è povero rispetto alla media europea (20,5%), i minorenni che vivono sotto la soglia di povertà sono 439.000.
Le famiglie povere sono il 20,1 per cento rispetto al totale delle famiglie.
Il 33,4 per cento delle famiglie povere è una famiglia composta da un unico genitore, mentre il 28,7 delle famiglie con bambini si sono trovate in condizione di povertà o esclusione sociale, dato che sale al 34,7 per cento per le famiglie con adolescenti.
La Grecia ha la più alta percentuale di bambini sottopeso dei paesi OCSE .
Il grado di efficienza delle leggi.
Il rapporto analizza il grado di efficacia della legislazione greca e delle politiche relative al miglioramento delle condizioni di sostentamento dei bambini come previsto dalla Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Su una popolazione totale di 11 milioni, i minorenni sono poco meno di 2 milioni.
http://www.repubblica.it/solidarieta/co ... ef=HREC2-5
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
ELEZIONI IN GRECIA :SI VOTA IL 6 MAGGIO.
omissis...Oltre alla drammatica perdita di consensi del PASOK ,
è interessante notare il costante andamento discendente dei due partiti di governo e la quota elettoralmente consistente di molti degli altri partiti minori.
Gli ultimi sondaggi (da lunedì non ne sarà più possibile la diffusione) presentano una situazione tuttora incerta,
con il tandem New Democracy(destra) - PASOK(socialisti) che potrebbe ottenere dai 155 ai 170 seggi sui 300 totali.
Ma le sorprese possono essere in agguato.
Le elezioni sembrano tuttavia destinare alla Grecia un parlamento frammentato e una scena politica molto combattuta,
con una sinistra molto forte (KKE, SYRIZA e Sinistra Democratica insieme raggiungono quasi il 30%) e un consistente,
ma molto eterogeneo, schieramento anti-troika.
Che Pericle ce la mandi buona.
http://www.linkiesta.it/blogs/il-tallon ... ri-partiti
omissis...Oltre alla drammatica perdita di consensi del PASOK ,
è interessante notare il costante andamento discendente dei due partiti di governo e la quota elettoralmente consistente di molti degli altri partiti minori.
Gli ultimi sondaggi (da lunedì non ne sarà più possibile la diffusione) presentano una situazione tuttora incerta,
con il tandem New Democracy(destra) - PASOK(socialisti) che potrebbe ottenere dai 155 ai 170 seggi sui 300 totali.
Ma le sorprese possono essere in agguato.
Le elezioni sembrano tuttavia destinare alla Grecia un parlamento frammentato e una scena politica molto combattuta,
con una sinistra molto forte (KKE, SYRIZA e Sinistra Democratica insieme raggiungono quasi il 30%) e un consistente,
ma molto eterogeneo, schieramento anti-troika.
Che Pericle ce la mandi buona.
http://www.linkiesta.it/blogs/il-tallon ... ri-partiti
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Le elezioni in Grecia
Il 6 maggio si voterà per le elezioni legislative in Grecia (e in Francia per il ballottaggio).
Saranno le prime dopo la gravissima crisi economica del paese e saranno fondamentali per l’Europa:
il nuovo governo greco, attualmente guidato dal primo ministro tecnico Papademos,
dovrà continuare ad approvare le misure di austerity imposte sinora dalla cosiddetta “troika”
(Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale)
per continuare a ricevere oltre 240 miliardi di aiuti finanziari concessi dalla comunità internazionale.
La situazione politica è molto cambiata rispetto alle ultime elezioni, nel 2009:
allora i due principali partiti moderati, PASOK (socialisti) e Nuova Democrazia (centrodestra),
avevano insieme circa l’80 per cento del consenso degli elettori greci.
oggi, dopo la crisi, il salvataggio dell’Europa e radicali misure di austerità, i due partiti hanno perso molti voti e c’è grande incertezza sull’esito del voto, un’incertezza in cui i partiti più radicali sperano di guadagnare consensi.
Il declino e le promesse di PASOK ed ND
Secondo gli ultimi sondaggi, Nuova Democrazia (ND) di Antonis Samaras sarebbe in vantaggio.
ND è il partito che, prima dell’esplosione della crisi nel 2009, aveva truccato i conti per rimanere in Europa.
(nota personale:...certo che anche i Greci...continuare a dar fiducia a chi li messi in questa situazione...)
Alle elezioni del 2009, Nuova Democrazia aveva preso quasi il 35 per cento dei voti, ora oscilla tra il 21 e il 24 per cento delle preferenze di voto.
In seconda posizione, ci sarebbe il PASOK, sceso intorno al 15 per cento dei consensi
(anche se in leggera risalita rispetto agli ultimi mesi grazie all’uscita di scena dell’ex premier George Papandreou).
Il PASOK ha candidato a primo ministro l’attuale ministro delle finanze Evangelos Venizelos.
ND e PASOK sono gli unici due partiti dei primi sei, secondo i sondaggi, a sostenere il salvataggio e i tagli della comunità internazionale.
Prove di una maggioranza risicata
Una grande coalizione tra PASOK e ND dovrebbe essere sufficiente per ottenere la maggioranza in Parlamento e governare il paese:
(nota personale:...anche qui "grosse coalition"...il potere dei banchieri ormai è dilagante)
secondo gli ultimi sondaggi, anche se i voti effettivi dei due partiti principali non supereranno quasi certamente il 50 per cento, la somma dei seggi che PASOK e ND dovrebbero ottenere supererebbe, anche se di poco, la soglia dei 151 seggi (su 300 totali) per avere la maggioranza in Parlamento.
Questo perché il sistema elettorale greco, che ha una base proporzionale,
assegna comunque un premio di maggioranza di 50 seggi al primo partito.
Così, ND arriverebbe a circa 110 seggi, mentre PASOK dovrebbe guadagnarne quasi certamente più di 40.
La loro somma, dunque, dovrebbe superare la soglia del 151 seggi.
Gli altri partiti
Se ND e PASOK non riusciranno a ottenere almeno 151 seggi, però, le cose si faranno estremamente complicate.
Tre degli altri quattro partiti che seguono ND e PASOK nei sondaggi sono decisamente contrari agli aiuti della comunità internazionale e alle misure di austerity, e dunque un’alleanza con almeno uno di loro sarebbe molto improbabile.
Due di questi partiti sono di estrema sinistra, ma fortemente contrapposti tra loro:
il Partito Comunista greco (in greco, KKE)
e la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA).
Poi ci sono gli Indipendenti greci (ANEL), ossia i dissidenti di ND usciti qualche mese fa dal partito proprio perché contrari ai bailout, i piani di salvataggio concordati con le autorità internazionali.
Questi partiti hanno un consenso nei sondaggi che si aggira intorno al 10 per cento ciascuno.
A ruota, c’è il partito della Sinistra Democratica (DIMAR), più moderata degli altri partiti di sinistra, il cui consenso si aggirerebbe intorno al 7 per cento e che potrebbe rappresentare un sostegno importante per la grande coalizione tra ND e PASOK.
L’incognita dell’estrema destra
Poi c’è l’incognita estrema destra, del partito “Alba dorata“:
i sondaggi lo danno oltre il 5 per cento dei voti, ben più della soglia del 3 per cento necessaria per entrare in Parlamento.
Il partito sta guadagnando consensi, anche grazie ad alcune azioni popolari come la distribuzione di vestiti e alimenti ai più poveri.
“Alba dorata” ha detto in passato di voler espellere tutti o quasi gli immigrati dalla Grecia,
legali o illegali che siano,
e questo ha generato molta ansia nell’attuale governo che ha recentemente creato dei campi di detenzione per gli immigrati illegali in attesa di essere espulsi.
Alba dorata si dichiara un partito nazionalista e ha una bandiera con un elemento simile a una svastica.
Venizelos ha paragonato la loro ascesa politica ai nazisti durante la Repubblica di Weimar tedesca, dopo la Prima guerra mondiale.
I primi “obblighi” di chi andrà al governo
Intanto, mentre cresce il numero di suicidi in Grecia,
la comunità internazionale ha criticato la scelta del giorno delle elezioni:
il 6 maggio, infatti, è poche settimane prima del giorno in cui il Parlamento dovrà votare altri tagli, pari complessivamente al 5,5 per cento del PIL greco.
Dopo le elezioni, infatti, il governo greco dovrà dire all’UE e all’FMI come taglierà altri 11 miliardi di euro alla spesa tra 2013 e 2014. Venizelos ha già annunciato che farà pressione affinché i tagli vengano dilazionati in un periodo di almeno tre anni, anziché due.
Il futuro della Grecia
Il futuro della Grecia resta comunque ancora molto incerto.
Lunedì scorso il governatore della Banca centrale greca, George Provopoulos, ha rivisto ancora una volta al ribasso le stime di crescita della Grecia per il 2012, il quinto anno consecutivo di recessione economica del paese.
Le stime precedenti del governo parlavano di una diminuzione del 4,5 per cento del PIL nel 2012, mentre l’FMI aveva previsto il 4,75; lunedì invece Provopoulos ha detto che la diminuzione sarà del 5 per cento (l’anno scorso il PIL della Grecia è sceso del 6,9 per cento).
Inoltre,
Provopoulos ha accennato anche a una possibile uscita della Grecia dall’euro e dall’Unione Europea, qualora non venissero rispettate le misure di austerità approvate fino a questo momento e quelle future.
Negli ultimi tempi si è parlato con una certa insistenza della possibilità di un terzo bailout internazionale per salvare la Grecia.
http://www.ilpost.it/2012/04/29/le-elez ... -grecia/3/
p.s.
interessante anche questo:
Da dove vengono i guai della Grecia
http://www.ilpost.it/2012/02/13/da-dove ... la-grecia/
Il 6 maggio si voterà per le elezioni legislative in Grecia (e in Francia per il ballottaggio).
Saranno le prime dopo la gravissima crisi economica del paese e saranno fondamentali per l’Europa:
il nuovo governo greco, attualmente guidato dal primo ministro tecnico Papademos,
dovrà continuare ad approvare le misure di austerity imposte sinora dalla cosiddetta “troika”
(Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale)
per continuare a ricevere oltre 240 miliardi di aiuti finanziari concessi dalla comunità internazionale.
La situazione politica è molto cambiata rispetto alle ultime elezioni, nel 2009:
allora i due principali partiti moderati, PASOK (socialisti) e Nuova Democrazia (centrodestra),
avevano insieme circa l’80 per cento del consenso degli elettori greci.
oggi, dopo la crisi, il salvataggio dell’Europa e radicali misure di austerità, i due partiti hanno perso molti voti e c’è grande incertezza sull’esito del voto, un’incertezza in cui i partiti più radicali sperano di guadagnare consensi.
Il declino e le promesse di PASOK ed ND
Secondo gli ultimi sondaggi, Nuova Democrazia (ND) di Antonis Samaras sarebbe in vantaggio.
ND è il partito che, prima dell’esplosione della crisi nel 2009, aveva truccato i conti per rimanere in Europa.
(nota personale:...certo che anche i Greci...continuare a dar fiducia a chi li messi in questa situazione...)
Alle elezioni del 2009, Nuova Democrazia aveva preso quasi il 35 per cento dei voti, ora oscilla tra il 21 e il 24 per cento delle preferenze di voto.
In seconda posizione, ci sarebbe il PASOK, sceso intorno al 15 per cento dei consensi
(anche se in leggera risalita rispetto agli ultimi mesi grazie all’uscita di scena dell’ex premier George Papandreou).
Il PASOK ha candidato a primo ministro l’attuale ministro delle finanze Evangelos Venizelos.
ND e PASOK sono gli unici due partiti dei primi sei, secondo i sondaggi, a sostenere il salvataggio e i tagli della comunità internazionale.
Prove di una maggioranza risicata
Una grande coalizione tra PASOK e ND dovrebbe essere sufficiente per ottenere la maggioranza in Parlamento e governare il paese:
(nota personale:...anche qui "grosse coalition"...il potere dei banchieri ormai è dilagante)
secondo gli ultimi sondaggi, anche se i voti effettivi dei due partiti principali non supereranno quasi certamente il 50 per cento, la somma dei seggi che PASOK e ND dovrebbero ottenere supererebbe, anche se di poco, la soglia dei 151 seggi (su 300 totali) per avere la maggioranza in Parlamento.
Questo perché il sistema elettorale greco, che ha una base proporzionale,
assegna comunque un premio di maggioranza di 50 seggi al primo partito.
Così, ND arriverebbe a circa 110 seggi, mentre PASOK dovrebbe guadagnarne quasi certamente più di 40.
La loro somma, dunque, dovrebbe superare la soglia del 151 seggi.
Gli altri partiti
Se ND e PASOK non riusciranno a ottenere almeno 151 seggi, però, le cose si faranno estremamente complicate.
Tre degli altri quattro partiti che seguono ND e PASOK nei sondaggi sono decisamente contrari agli aiuti della comunità internazionale e alle misure di austerity, e dunque un’alleanza con almeno uno di loro sarebbe molto improbabile.
Due di questi partiti sono di estrema sinistra, ma fortemente contrapposti tra loro:
il Partito Comunista greco (in greco, KKE)
e la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA).
Poi ci sono gli Indipendenti greci (ANEL), ossia i dissidenti di ND usciti qualche mese fa dal partito proprio perché contrari ai bailout, i piani di salvataggio concordati con le autorità internazionali.
Questi partiti hanno un consenso nei sondaggi che si aggira intorno al 10 per cento ciascuno.
A ruota, c’è il partito della Sinistra Democratica (DIMAR), più moderata degli altri partiti di sinistra, il cui consenso si aggirerebbe intorno al 7 per cento e che potrebbe rappresentare un sostegno importante per la grande coalizione tra ND e PASOK.
L’incognita dell’estrema destra
Poi c’è l’incognita estrema destra, del partito “Alba dorata“:
i sondaggi lo danno oltre il 5 per cento dei voti, ben più della soglia del 3 per cento necessaria per entrare in Parlamento.
Il partito sta guadagnando consensi, anche grazie ad alcune azioni popolari come la distribuzione di vestiti e alimenti ai più poveri.
“Alba dorata” ha detto in passato di voler espellere tutti o quasi gli immigrati dalla Grecia,
legali o illegali che siano,
e questo ha generato molta ansia nell’attuale governo che ha recentemente creato dei campi di detenzione per gli immigrati illegali in attesa di essere espulsi.
Alba dorata si dichiara un partito nazionalista e ha una bandiera con un elemento simile a una svastica.
Venizelos ha paragonato la loro ascesa politica ai nazisti durante la Repubblica di Weimar tedesca, dopo la Prima guerra mondiale.
I primi “obblighi” di chi andrà al governo
Intanto, mentre cresce il numero di suicidi in Grecia,
la comunità internazionale ha criticato la scelta del giorno delle elezioni:
il 6 maggio, infatti, è poche settimane prima del giorno in cui il Parlamento dovrà votare altri tagli, pari complessivamente al 5,5 per cento del PIL greco.
Dopo le elezioni, infatti, il governo greco dovrà dire all’UE e all’FMI come taglierà altri 11 miliardi di euro alla spesa tra 2013 e 2014. Venizelos ha già annunciato che farà pressione affinché i tagli vengano dilazionati in un periodo di almeno tre anni, anziché due.
Il futuro della Grecia
Il futuro della Grecia resta comunque ancora molto incerto.
Lunedì scorso il governatore della Banca centrale greca, George Provopoulos, ha rivisto ancora una volta al ribasso le stime di crescita della Grecia per il 2012, il quinto anno consecutivo di recessione economica del paese.
Le stime precedenti del governo parlavano di una diminuzione del 4,5 per cento del PIL nel 2012, mentre l’FMI aveva previsto il 4,75; lunedì invece Provopoulos ha detto che la diminuzione sarà del 5 per cento (l’anno scorso il PIL della Grecia è sceso del 6,9 per cento).
Inoltre,
Provopoulos ha accennato anche a una possibile uscita della Grecia dall’euro e dall’Unione Europea, qualora non venissero rispettate le misure di austerità approvate fino a questo momento e quelle future.
Negli ultimi tempi si è parlato con una certa insistenza della possibilità di un terzo bailout internazionale per salvare la Grecia.
http://www.ilpost.it/2012/04/29/le-elez ... -grecia/3/
p.s.
interessante anche questo:
Da dove vengono i guai della Grecia
http://www.ilpost.it/2012/02/13/da-dove ... la-grecia/
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