Mario Draghi
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Presidente della Banca centrale europea
In carica
Inizio mandato 1º novembre 2011
Vice presidente Vítor Constâncio
Predecessore Jean-Claude Trichet
Governatore della Banca d'Italia
Durata mandato 16 gennaio 2006 –
1º novembre 2011
Predecessore Antonio Fazio
Successore Ignazio Visco
Direttore generale del Tesoro
Durata mandato 12 aprile 1991 –
23 novembre 2001
Successore Domenico Siniscalco
Presidente del Financial Stability Board
Durata mandato 2 aprile 2009 –
4 novembre 2011
Successore Mark Carney
Dati generali
Alma mater Università La Sapienza, Roma Massachusetts Institute of Technology,
Mario Draghi (Roma, 3 settembre 1947) è un economista, banchiere e manager italiano.
È il Presidente della Banca centrale europea dal 1º novembre 2011[1].
È stato Presidente del Financial Stability Forum, trasformato nel 2009 in Financial Stability Board, dall'aprile del 2006 al 2011[2].
È stato, inoltre, Governatore della Banca d'Italia dal 2006 al 2011.
In qualità di Governatore della Banca d'Italia è stato membro del Consiglio Direttivo e del Consiglio Generale della Banca centrale europea e membro del Consiglio di Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali. È anche stato Direttore esecutivo per l'Italia nella World Bank e nella Banca Asiatica di Sviluppo. È anche membro del Gruppo dei Trenta[3].
Nel 2013 è stato inserito tra le 100 persone più influenti del pianeta, importante classifica redatta dal Time, nella categoria Leaders.[4] Secondo la rivista Forbes,
risulta essere il nono uomo più potente del mondo.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Studi e carriera accademica[modifica | modifica sorgente]
Da adolescente studia presso l'Istituto Massimiliano Massimo[5]. Nel 1970 ha conseguito la laurea in Economia con 110 e lode presso l'Università La Sapienza di Roma, e ha avuto come relatore il Professor Federico Caffè. In seguito continua gli studi presso il Massachusetts Institute of Technology con Franco Modigliani e Robert Solow, ottenendo il PhD nel 1976.
Dal 1975 al 1978 insegna, come professore incaricato, nelle università di Trento, Padova, Ca' Foscari di Venezia e presso la Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze dove, dal 1981 al 1991, è professore ordinario di Economia e politica monetaria.[6]
Carriera nazionale ed internazionale[modifica | modifica sorgente]
Dal 1984 al 1990 è stato direttore esecutivo della Banca Mondiale.
Ha fatto parte del consiglio d'amministrazione di diverse banche ed aziende come Eni, IRI, Banca Nazionale del Lavoro e IMI.[7]
Nel 1991 viene nominato Direttore generale del Ministero del Tesoro, incarico mantenuto fino al 2001 fra il succedersi di 10 governi. Dal 1993 al 2001 è Presidente del Comitato Privatizzazioni. È stato artefice delle più importanti privatizzazioni delle aziende statali italiane, avendo ricoperto diversi incarichi nel Ministero del Tesoro durante gli anni novanta.
Mario Draghi assieme a Dominique Strauss-Kahn e Jean-Claude Trichet (2009)
Nel 1998 ha firmato il testo unico sulla finanza, noto anche come "Legge Draghi" (D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, entrato in vigore nel luglio 1998), che ha introdotto la normativa per l'Offerta Pubblica di Acquisto e la scalata delle società quotate in borsa.
Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. È membro dei Board of Trustees del Princeton Institute for Advanced Study e della Brookings Institution.
Nel 2006 è stato nominato Governatore della Banca d'Italia.
Dall'aprile del 2006 è anche Presidente del Financial Stability Forum. Tale organismo, divenuto Financial Stability Board nell'aprile 2009 su mandato del G20, riunisce rappresentanti dei governi, delle banche centrali e delle autorità nazionali di vigilanza sulle istituzioni e sui mercati finanziari, di istituzioni finanziarie internazionali, di associazioni internazionali di autorità di regolamentazione e supervisione e di comitati di esperti di banche centrali. Esso si propone di promuovere la stabilità finanziaria a livello internazionale, migliorare il funzionamento dei mercati e ridurre il rischio sistemico attraverso lo scambio di informazioni e la cooperazione internazionale tra le autorità di vigilanza.
In un documento sulle dichiarazioni patrimoniali e reddituali rese dai titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 12 della legge 5 luglio 1982 n. 441,[8] risulta che il manager vanti per il 2010, redditi annui pari a 1,021 milioni di €.[9]
Il 5 agosto 2011 ha scritto, insieme col governatore uscente della BCE, Jean Claude Trichet, una lettera al governo italiano per sollecitare una serie di misure economiche, che l'Italia avrebbe dovuto al più presto attuare.
Presidente della Banca centrale europea[modifica | modifica sorgente]
Mario Draghi al Forum Economico Mondiale nel 2012
Il 16 maggio 2011, l'Eurogruppo ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Banca centrale europea[10]. Il vertice di Bruxelles del 16 maggio ha trovato l'accordo fra i ministri della zona euro sulla candidatura di Draghi alla presidenza della Banca centrale europea, però la nomina definitiva è avvenuta solo dopo la decisione dei leader al vertice Ue del 24 giugno[11]. In questa data Mario Draghi è stato scelto come prossimo Governatore della Banca centrale europea,[12], entrando in carica il successivo 1 novembre. Al suo posto quale Governatore della Banca d'Italia, dopo una complessa scelta da parte del Governo Berlusconi IV, è stato nominato Ignazio Visco il 20 ottobre 2011[13].
Ad un mese dal suo insediamento Mario Draghi nell'intervento davanti all'Europarlamento, ha chiesto ai Paesi dell'UE di recuperare in affidabilità, dichiarando che serve un segnale forte per i mercati, anche "un cambiamento dei trattati non va escluso" per andare verso una politica di bilancio omogenea[14].
Il 31 dicembre 2012 è stato nominato uomo dell'anno dai quotidiani inglesi Financial Times e The Times, per aver ben gestito la crisi del debito sovrano europeo in un momento molto delicato come l’estate scorsa quando la crisi finanziaria stava per contagiare grandi economie, quali Spagna e Italia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Draghi